Serie TV > Doctor Who
Ricorda la storia  |      
Autore: luna29    06/12/2014    2 recensioni
'Rammentava di essere stato un padre, un figlio, un nonno ma non si ricordava quando e non si ricordava dei loro volti. Come poteva la sua esistenza essere definita vita?'
Ipotetici pensieri di Twelve dopo la fine dell'ottava stagione.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Doctor - 12
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Vivere o sopravvivere?
 
Erano stati tanti i viaggi che aveva fatto, molti i problemi che aveva avuto e molte le persone che aveva incontrato.
Tutte morte probabilmente. Anzi sicuramente. Era partito con sua nipote da Gallifrey rubando un TARDIS, anzi era stata lei a rubare lui.aveva lasciato la sua famiglia con la promessa di ritornare e restituire la navicella ma oranon c’era più niente, più nulla da fare.

Gallifrey non c’era più.

La sua famiglia non c’era più.

Per secoli aveva creduto di aver sterminato la sua razza e ci aveva messo tanto tempo a convincere se stesso che era stata la scelta più giusta, appropriata. Ora, però, sapere che erano dispersi da qualche parte ed essere convinto che non sarebbe mai riuscito a salvarli era più terribile di ogni altra cosa. Stava facendo di ttto per ritornare in patria, perché lui più di tutti sapeva cosa voleva dire non avere una meta; all’inizio gli era sembrata un’idea emozionante, viaggiare per il tempo e per lo spazio, salvare persone, ma più passavano i secoli più sentiva di perdersi. Non aveva più punti di riferimento.

Aveva conoscito molte persone: Donna era sempre stata la sua migliore amica, ma ora non poteva più avvicinarsi a lei, pena la morte.

E Rose, oh Rose… il suo lupo cattivo. Sarebbe morto un milione di volte per lei. Viveva in un’altra con una sua versione umana e sapevache era felice. Desiderava più di ogni altra cosa che fosse felice.

Martha, invece, la giovane dottoressa che aveva girato il mondo per salvarlo. Ora era felicemente fidanzata. Gli aveva detto che era innamorata di lui ma che non poteva sprecare la sua vita correndo dietro a una persona irraggiungibile.

E poi c’era Amy, colei che lo aveva aspettato su una valigia per tutta la notte, colei che era stata da molti psicologi perché continuava a dire che il suo amico immaginario era vero, che il suo Dottore srebbe venuta a prenderla un giorno; e Rory, il centurione che l’aveva protetta per 2000 anni. Quello si che era amore! Il loro era stato il martimonio più bello al quale era stato invitato.

Infine c’era Clara, la sua Clara. La ragazza impossibile. La ragazza che era morta mille volte  per salvarlo, anche se lui non se l’era mai ricordato. “Corri, corri sapientone e ricordati di me”.

E ultima ma non meno importante sua moglie: River. L’aveva incontrata per la prima volta quando per lei sarebbe stata l’ultima. L’aveva vista morire sapendo che non avrebbe mai potuto fare niente per salvarla, si era innamorato della sua dolce psicopatica anche se sapeva quando se ne sarebbe andata. Aveva fatto un upload della sua coscienza nella Biblioteca e l’aveva lasciata li, in una realtà fasulla. Non era morta ma non era neanche viva.

Il Dottore guardò la sua immagine riflessa sulla porta del TARDIS. La sua faccia piena di rughe. La sua vita sembrava uno scherzo. Aveva vissuto più di 1400 anni e quando finalmente era giunto il suo momento, ecco che gli veniva donatoun nuovo ciclo di rigenerazioni .
Altre 12 persone, altre 12 vite che avrebbe vissuto, innamorandosi e vedendo le persone a lui care morire. Dodoci persone completamente differenti tra di loro, dodici vite diverse e la consapevolezza che avrebbe perso qualcosa ad ogni rigenerazione. Un ricordo, una persona, un momento… Rammentava di essere stato un padre, un figlio, un nonno ma non si ricordava quando e non si ricordava I loro volti.

Altro dolore, altra frustrazione.

Come poteva la sua esistenza essere definita vita?
L’imortalità era l’anticamera dell’inferno e viverla era una tortura. Ma lui era il Dottore. Aveva scelto di vivere per salvare gli altri e avrebbe continuato a farlo. Ma a quale prezzo?
Il prezzo era la sua di vita. Si sarebbe perso alla fine, ne era sicuro. Ma non gli importava, ciò che gli interessava era proteggere l’universo dal Male.
E se un giorno il Male fosse diventato lui, chi lo avrebbe fermato?
Forse Jack oppure Vestra. Qualcuno ci sarebbe stato sicuramente, ma non per sempre. Tutto aveva una fine altrimenti non avrebbe avuto un inizio. Ne era consapevole, era sempre consapevole di tutto.
Avrebbe dato qualsiasi cosa pur di essere all’oscuro di qualche cosa.



Angolo autrice! Ciao a tutti, questa è la mia prima one-shot sul Dottore quind irecensite e fatemi sapere se vi piace oppure no. Sono aperta ad ogni tipo di critica. Detto ciò vi lascio cari lettori, alla prossima!
-29
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: luna29