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Autore: Frerakey    06/12/2014    0 recensioni
Ed ora sono qui, a implorare il tuo perdono solo per cercare di tenere a bada quel terribile senso di colpa che sta scoppiando dentro di me. Non so perché lo sto facendo; tu eri un angelo buono, il più adorabile del paradiso, ed io? Io sono solo un rivoluzionario, testardo che ha perso la testa e che ha sempre preso le decisioni sbagliate.
Io non merito il tuo perdono.
Non merito il perdono di nessuno.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Samandriel
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Ottava stagione
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-Cos’ho fatto?-
-Hai ucciso un traditore-
-Samandriel era buono-
-Samandriel era corrotto. Aveva rivelato l’esistenza di quel che io proteggerei a costo della mia vita, che noi tutti proteggeremmo a costo della vita. La tavoletta “Angeli”, Castiel. Crowley lo sa-

-Ho appena ucciso uno dei nostri per proteggere una tavoletta?-
 
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Fu lì che morì l’angelo più adorabile del Paradiso.
Lì, a terra, di fianco all’Impala di Dean.
Castiel chinato su di lui. La testa dell’angelo poggiata a quella del morto.
Anche se in realtà, in quel momento, erano morti entrambi; chi materialmente, chi spiritualmente.
Dentro Castiel tutto era morto. Fino a pochi minuti prima avrebbe dato la vita per salvare quella del fratello ed ora era stato costretto a togliergliela.
“Perché l’ho fatto?” non riusciva a capacitarsene.
Si sentiva così stupido, così deluso di se stesso e così solo; non avrebbe potuto parlarne con nessuno, né con Dean, nè con Sam, nè con chiunque altro. Naomi lo stava distruggendo dall’interno.
 
Si sentì vuoto e terribilmente solo.
 
Ma la verità è che solo non lo era.
 
Di fianco a lui, in piedi, un ragazzo lo stava guardando. Il giovane era vestito come un cameriere di un Fast Food, con una divisa a righe rosse e bianche e con, appeso al petto, un cartellino con la scritta Alfie; il suo sguardo era dolce, adorabile e il suo viso, è proprio il caso di dirlo, era quello di un angelo. Sorrideva. Un sorriso pieno di sentimenti: rabbia, tristezza, smarrimento, malinconia, compassione, affetto, tenerezza…
Si chinò su di lui, gli poggiò un braccio sulla spalla e guardandolo negli occhi gli sussurrò:
 -Castiel stai tranquillo, so che non sei stato tu a fare questo-
 
L’altro non reagì: era invisibile ai suoi occhi.
Il giovane notò allora una lacrima scorrere lungo il viso del fratello, non una lacrima qualunque.

Gli angeli non sono stati creati per piangere. Sono stati creati per difendere, lottare, uccidere ma non per piangere.
In quel momento però il tramite non riuscì a trattenere la pressione che stava subendo e una lacrima di sangue sgorgò dal suo occhio destro.
Vedendo quella scena Samandriel scoppiò a sua volta in un triste pianto consapevole di non poter far nulla per consolare il fratello.
 
Arrivarono in quel momento i Winchester.
Castiel disse loro quello che Naomi lo costrinse a dire. Dopodichè se ne andò portandosi con se le spoglie del dolce Alfie.
 
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Si sedette sulla panchina, quella panchina a cui si era affidato ogni volta che qualcosa turbava la sua anima.
Il suo sguardo era rivolto verso il cielo ed era vuoto. Fissava il cielo pregando Dio di scendere e riportare in vita quella adorabile creatura che ora giaceva ai suoi piedi.
 
Ma quell’aiuto non arrivò. Beh, chi avrebbe aiutato uno come lui? Chi avrebbe aiutato colui che abbandonò il paradiso, liberò i leviatani e cercò di essere Dio?
Castiel iniziò a pensare che se non avesse agito come aveva fatto, ora Alfie avrebbe ancora potuto sorridergli come faceva un tempo. Forse se non avesse diffuso i suoi ideali di libertà, se non si fosse distinto e avesse condotto la vita da angelo medio, se non avesse protetto Dean… Samandriel sarebbe ancora vivo.
 
Si inginocchiò per terra *la terra a lui sottostante era sporca e bagnata, come lo era ora la sua coscienza*, prese la mano del defunto, se la portò alla bocca, la baciò e iniziò a pensare:
 
“Caro fratello,
come vorrei che tu fossi qui. I miei pensieri sono bui da quando te ne sei andato.
Lo so, è quasi un paradosso che lo dica dato che fui io a toglierti la vita ma * smise per un attimo di parlare* devi sapere che non sono stato io a farti questo. Io non so perché l’ho fatto, è come se in quel momento qualcosa dentro di me mi costrinse a farlo. Forse non capirai ma è questo che è successo, e ora mi sento come…come se ti avessi tradito.
Io ho commesso tanti errori nella mia vita, errori imperdonabili, ma tu, tu non hai mai smesso di credere in me. Tu mi stimavi e io non ho mai avuto l’occasione di ringraziarti e ora non la avrò mai…

 
Io non merito la tua stima.
Non merito la stima di nessuno.
 
Ed ora sono qui, a implorare il tuo perdono solo per cercare di tenere a bada quel terribile senso di colpa che sta scoppiando dentro di me. Non so perché lo sto facendo; tu eri un angelo buono, il più adorabile del paradiso, ed io? Io sono solo un rivoluzionario, testardo che ha perso la testa e che ha sempre preso le decisioni sbagliate.
 
Io non merito il tuo perdono.
Non merito il perdono di nessuno.
 
Eppure eccomi, a pezzi, pregando per un perdono che probabilmente non arriverà mai.
Non so neanche se ora sei in ascolto.
Ma se lo sei ti prego fratello mio, perdonami.”
 
 
-Ti perdono- sussurrò il ragazzo dalla divisa a righe era seduto di fianco a lui.
 
Le orecchie di Castiel non sentirono quelle parole eppure dentro di lui il messaggio era arrivato e iniziava a guarire le ferito che il cuore dell’angelo aveva subito.
-Ora fai quello che devi fare e io farò lo stesso- continuò.
 
E così, mentre Cass prendeva in braccio il corpo senza vita disposto ai suoi piedi per portarlo in paradiso, il giovane Alfie alzò lo sguardo e vide un uomo anziano dai capelli e gli occhi scuri e dai magri lineamenti che lo aspettava. Si diresse verso di lui con un sorriso e lo seguì. Si fece guidare fino a una luce, la più luminosa che avesse mai visto ma, prima di attraversarla esitò.
 
Si girò verso il fratello e gli dedicò il suo ultimo sorriso.
Un sorriso che significava:
 
-Confido in te Castiel, come ho sempre fatto-





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Hi,
ho scritto questa storia come omaggio a Samandriel perchè ho molto a cuore la sua storia e perchè odio il fatto che nessuno parli mai di lui...io lo ritengo uno dei personaggi più belli della serie.
In ogni modo, ognuno ha i propri gusti.

Hope you like it,
Frerakey

 
   
 
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