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Autore: La Sibilla    06/12/2014    2 recensioni
In vista della partenza di Oliver per Nanda Parbat insieme alla setta degli assassini, ho scritto come vorrei che fosse l'addio fra Oliver e Felicity.
In attesa della 3X09 midseason finale spero che vi faccia piacere condividere con me queste emozioni.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, John Diggle, Oliver Queen, Roy Harper
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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La setta degli assassini al gran completo è arrivata in città.
Dopo l'invasione dei soldati mirakuru di Slade, questo evento era ciò che Felicity aveva temuto di più.
Con l'omicidio irrisolto di Sara e le velate minacce di Nyssa, dopo la sua partenza da Starling city, un costante senso di inquietudine le faceva  compagnia. 
Se Oliver non trovava l'assassino di Sara entro due giorni,gli spietati seguaci di Ras al Ghul avrebbero incominciato a mietere vittime in città.
Un ultimatum di questo tipo poteva significare solo una cosa: Ras  era venuto per prendersi Oliver.
Camminava nervosamente su e giù per il covo, con il telefono in mano, aspettando che Caitlin la chiamasse dagli Star Labs per darle le risposte delle analisi sui campioni di sangue di Sara, quando la voce di Roy la distolse dai sui cupi pensieri.
-"Felicity.. credo che sarebbe meglio se ti mettessi seduta.. stai sudando e la tua faccia è diventata molto pallida.."-
-"Roy.. sto bene.. se solo questo maledetto telefono si decidesse a squillare!"- rispose in tono agitato mentre una goccia di sudore le scivolava lungo la schiena provocandole un brivido, all'improvviso iniziò a tremare e la vista si annebbiò poi cadde svenuta sul pavimento.
Il ragazzo allarmato, le fu subito accanto, con una mossa fulminea arrivò giusto in tempo per evitare che sbattesse la testa.
-"Fel! Fel!" la chiamò  scuotendola leggermente. Vedendo che non rispondeva la prese in braccio e la depose sul letto.
Prese in prestito il suo cellulare e mentre rovistava negli scaffali chiamò Diggle.
-"Dig, abbiamo un problema qui.. Felicity è svenuta per colpa dello stress..  e nell'armadio dei medicinali non trovo nulla che possa servire.."-
-"Controlla che non vomiti, mettile una pezzetta bagnata sulla fronte e aspetta.. se non si riprende portala in ospedale , io intanto cerco di mettermi in contatto con Oliver.-"
-"Ok, non l'ho mai vista in queste condizioni, mi preoccupa.. ci sentiamo più tardi.-"
Non potendo fare altro, Roy prese una bacinella con dell'acqua fresca , vi bagnò delle garze e iniziò a tamponare la fronte e il collo della ragazza per rinfrescarla, sperando che aprisse gli occhi.
Dopo circa 20 minuti Felicity iniziò a mugugnare e riprendere conoscenza.
Si sentiva stordita e aveva un gran mal di testa, sbattè le palpebre un pò di volte perchè vedeva il soffitto a quadratini come se fosse composto da un milione di pixel. Tentò di mettersi seduta ma la stanza iniziò a vorticare quindi per non peggiorare ulteriormente il suo stato decise di rimanere ferma, prese dei bei respiri e pian piano iniziò a riguadagnare la vista.
Roy era  rimasto li di fianco sostenendola con un braccio, la vide riprendere un pò di colorito sulle gote e sorrise.
-"Accidenti Fel! mi hai fatto prendere un colpo! come ti senti?"-
-"mmm.. mi fa male la testa e mi formicolano le gambe..ma per il resto , sto bene.. almeno credo.. cosa è  successo?"-
-"sei svenuta, te l'avevo detto che eri pallida.. sta ferma qui ti prendo un bicchiere d'acqua.."-
Mentre l'amico si allontanava lei cercò il cellullare, non trovandolo da nessuna parte, innervosita domandò:-" dove diavolo è il mio cellulare??? ROY!"-
-"ehi! calma Fel, l'ho usato per chiamare Diggle, e, per tua informazione, controllare se Caitlin mandava messaggi.. ma non ha ancora chiamato".-
-"accidenti! ma perchè ci mette così tanto? non hanno forse le risorse super tecnologiche più all'avanguardia del paese??? dammi quell'affare la chiamo io.."- tesa la mano verso Roy, il quale invece del cellulare le passò il bicchiere con l'acqua..
-"Roy!"- lo rimproverò, lui sorrise sornione e le disse: -" mi dispiace signorina Smoak, il suo cellulare è confiscato.. " posò il dispositivo sul tavolo e andò a sedersi vicino a lei, le poggiò una mano sulla spalla e le disse:-" so come ti senti, lo capisco benisso quello che ti passa nella testa in questo momento.. e, anche io sono preoccupato per Oliver..ne vuoi parlare?"-
Lei lo guardò con infinita dolcezza , susurrò un "grazie" e poi iniziò a singhiozzare. Quella semplice dimostrazione di amicizia e di sostegno ebbero l'effetto di sfondare la finta corazza di sicurezza che aveva indossato da quando Nyssa era riapparsa al covo portando con se le richieste del padre e finalmente pianse.
Tutta la frustrazione accumulata fino ad allora era intrisa in quelle lacrime.
Fu così che la videro Oliver e Diggle appena arrivarono, in preda ad un pianto inconsolabile appoggiata sulla spalla del giovane compagno.
Diggle guardò Oliver, non c'era bisogno di parole fra loro, bastò un breve cenno con la testa a suggerire un" vai da lei". Il ragazzo annuì e si avvicinò, Roy lasciò che prendesse il suo posto.
Da quanto desiderava abbracciarla?per quanto tempo si era negato la gioia di tenerla stretta a se?
Le cinse la vita con un braccio mentre con l'altra mano  le carezzava la nuca in un gesto di conforto.
Le baciò la fronte  e le sussurrò:-" Sono qui, Felicity."- sentendo la sua voce lei parve tranquillizzarsi  e un pò alla volta si rilassò.
Doveva essere davvero esausta perchè in pochi istanti si appisolò fra le sue braccia.
Oliver non sapeva quando avrebbero potuto di nuovo passare dei momenti come quello insieme,  non aveva la minima idea di quali fossero le reali intenzioni di Ras al Ghul, anche se prevedeva che non lo avrebbe ucciso, non poteva certo fare pronostici sulla possibilità di tornare presto a casa, da lei.
Avrebbe voluto che il tempo si fermasse, per poter vivere per sempre nella magia di quell'abbraccio.
Avrebbe voluto prenderla e scappare via con lei dall'altra parte del mondo.
Ah, come avrebbe voluto incontrarla quando era ancora solo Oliver Queen! Quando avrebbe potuto offrirle una vita piena, una vita diversa. Ma il destino ha le sue strade che all'uomo sono sconosciute.. ed eccoli lì..ad amarsi disperatamente l'un l'altro ma a non poter stare insieme, non poter vivere quell'amore.
Con lo sguardo iniziò a percorrere ogni centimetro del suo corpo, voleva imprimersi nella mente ogni piccolo particolare, si soffermò sulle sue morbide guance, le sue labbra piene, il suo collo, la curva dei suoi fianchi e le sue splendide gambe.
Oh Dio quanto la desiderava! starle così vicino e non poterla toccare era una vera tortura.
Poi lei si mosse risvegliandosi da quel dolce torpore.
Aprì gli occhi e trovò il viso di Oliver a due centimetri dal suo..
deglutì
-"Oliver.. io.."-
-"shhhhhh.. non dire nulla... sta qui fra le mie braccia ancora un pò"-

annuì , lo abbracciò a sua volta e si accoccolò contro di lui.
   
 
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