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Autore: Dian87    31/01/2005    2 recensioni
Non saprei descriverla, sono sincera, anche perché è stata una delle mie prime storie
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1- GIGLIO BIANCO
La ragazza era china sul suo ikebana. Era ormai al termine del lavoro ed era felice, finalmente avrebbe potuto scambiare qualche parola con le sue compagne di corso. Mise l'ultimo fiore e di asciugò il sudore con la manica del suo judogi bianco. Raccolse i fiori sparsi intorno e, non trovando il nastro con cui li aveva chiusi per portarli lì, usò quello che raccoglieva i suoi lunghi capelli castani chiari. Si alzò, prendendo tutte le sue cose dal posto in cui era solita lavorare, e fece per tornare alla scuola.
- Ehi, scusa, sai dove si trova la scuola d'ikebana?- le chiese una ragazza dai capelli neri, con vestiti diversi dai suoi.
- Sì, ci sto tornando proprio adesso.- rispose la ragazza dai capelli castani, voltandosi verso i nuovi venuti.- Seguitemi.-
La ragazza guidò i nuovi venuti alla scuola, bussò alla porta e, una volta che le fu aperta, li portò dallo Yendo Ikkyu.
- Mi scusi, è permesso?- chiese la ragazza dai capelli castani.
- Vieni pure, Giglio bianco. Come stai?- le chiese lo Yendo Ikkyu.
- Bene, grazie, Yendo Ikkyu, e lei?-
- Anch'io, grazie. E loro chi sono?-
- Non lo so, ma desiderano parlare con lei. Lascio qui l'ultimo lavoro e vado.-
- D'accordo, Giglio bianco, e, non so se lo devo ripetere, ricordati di legare i fiori quando esci dalla scuola, sai come sono gli uomini.-
- Sì, Yendo Ikkyu, mi perdoni.-
- Non occorre scusarsi così,- rise l'uomo.- ora va', le tue compagne saranno in pensiero.-
- Arigatou e arrivederci.- disse la ragazza, facendo un inchino e uscendo.
La ragazza raggiunse le sue amiche e loro la presero in giro per i capelli sciolti.
- Come mai volevate parlarmi?- chiese Yendo Ikkyu ai nuovi venuti.
- Noi vorremmo porle qualche domanda riguardo al suo lavoro.- disse, gentilmente, la ragazza dai capelli corvini vestita con abiti strani.
- D'accordo, cosa volevate sapere?-
- Non è mai passato di qui un tizio di nome Naraku?- chiese l'inu-hanyou.
- Sì, una volta ad ordinare dei lavori per il suo signore.-
- Ha chiesto qualcosa di particolare?- chiese un ragazzo vestito da monaco.
- Sì, che i lavori fossero eseguiti da Giglio bianco.-
- Ehm, a proposito, perché ha questo nome?- chiese un piccolo kitsune-youkai.
- Se l'osservavi bene, piccolo youkai, indossa oltre ad un judogi bianco, un giglio bianco che Giglio bianco toglie solo per pettinarsi. Quali sono i vostri nomi?-
- Io sono Kagome.- presentò la ragazza dagli strani vestiti.- Lei è Sango e ha in braccio Kirara, il monaco è Miroku, il piccolo youkai si chiama Shippo mentre lui è Inu Yasha.-
- Avete nomi molto particolari.- commentò l'uomo.
"Per fortuna che non gli ho detto il mio cognome." pensò Kagome.
- Se volete potete passare la notte, ormai è troppo tardi per andare in giro. Va' a chiamare Giglio bianco.-
- Arigatou.- rispose il gruppo.
Giglio bianco corse da Yendo Ikkyu, non sapendo perché l'aveva chiamata, e si trovava dall'altra parte della scuola.
- Sono qui, Yendo Ikkyu.-
- Entra pure, Giglio bianco.-
- Perché mi ha fatto chiamare?-
- Vorrei che portasti di persona il tuo lavoro dal signore che lo ha ordinato.-
- Ma, maestro, a quest'ora?-
- Cos'ha quest'ora che non va?-
- Tutte le porte si chiudono.-
- So che hai una buona potenza e il signore voleva riceverlo il prima possibile.-
- D'accordo, maestro, vado immediatamente.- si rimise a posto i capelli, sistemando meglio il giglio che aveva tra i capelli, sopra l'orecchio destro.
La ragazza prese il lavoro delicatamente e uscì. Inu Yasha si accorse che Kagome guardava preoccupata la ragazza e decise di seguirla.
La ragazza camminò lungo il sentiero che l'avrebbe portata al signore.
- Sento che mi hai seguito, hanyou.- commentò, fermandosi per vedere Inu Yasha.
- Sì, e il mio nome è Inu Yasha.-
- Un nome particolare per un hanyou particolare, ho fatto una ricerca su di te, Inu Yasha, e le ragazze del corso viola e giallo ci hanno riso sopra.- disse la ragazza, avviandosi con l'hanyou accanto.
- E perché?- malavoglia si stava interessando all'argomento e, anche se non voleva ammetterlo, alla ragazza.
- Perché loro detestano l'amore e la purezza dei sentimenti come il corso rosso o il corso bianco, il mio.- rispose la ragazza.
- Cosa significano i colori?-
- Il maestro li ha dati secondo il significato europeo, essendo stato da quelle parti. Il bianco simboleggia la purezza e la resurrezione e gli allievi, oltre a essere puri in parole e atti, devono essere vergini, il rosso l'amore, gli allievi possono anche essere stati... mmm... in intimità con qualcuno, le storie dei loro ikebana sono spesso storie d'amore, il giallo il tradimento, non occorrono esempi, il viola mi pare l'invidia, ma non ne sono sicura, e il nero la morte, be', per un po' ci sei passato.-
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Yendo Ikkyu = Primo Master della scuola di ikebana
Arigatou = grazie
Inu-hanyou = mezzo spettro cane (Inu = cane; hanyou = mezzo spettro)
Kitsune-youkai = spettro volpe (Kitsune = volpe; youkai = spettro)
Avete nomi molto particolari = lo Yendo Ikkyu gioca sul significato dei nomi: Sango = corallo; Miroku = nome di un messia; Shippo = stemma, forma; Inu Yasha = spettro cane
  
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