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Autore: Kyasarin    07/12/2014    3 recensioni
La vita di ran era monotona: La scuola andava bene, le sue giornate erano costellate da casi di omicidi e di Shinichi nemmeno l'ombra. Era ormai convinta che non avrebbe mai trovato l'anima gemella, quando in un giorno qualsiasi, un nuovo compagno di classe scombussola completamente il suo cuore. Ben presto il ragazzo si innamora della giovane. Lui è così diverso da Shinichi: farebbe qualsiasi cosa per Ran. La giovane si trovava i fronte a un grande dilemma: Aspettare ancora o rinunciare?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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LE TANTE FACCE DELLA VERITà

Passò un mese. Un mese più che tranquillo. Non ci furono segnalazioni di Vermouth e Gin e Vodka se ne stavano calmi in prigione. I poliziotti dicevano che avevano celle separate e venivano controllati ventiquattro ore su ventiquattro. Haibara e Conan non facevano progressi con la loro ricerca. Ma dove c'era mistero c'era anche un dolce amore. Ran e Ash passavano tanto tempo inisieme e avevano iniziato a baciarsi più appassionatamente. Era successo tutto un venerdì sera. Erano usciti inisieme e avevano passato la serata al parco. Lì non sapevano spiegarsi come si trovarono a baciarsi in quel modo. Comunque a Ran gli era piaciuto un sacco. Da quel venerdì, non passava un ora che i due si vedeva o si sentivano al cellulare. Comunque, da quella sera quando erano a casa da soli finivano sempre con limonare o pomiciare. Di solito lo facevano a casa di Ash, ma quando Goro non c'era, lo facevano anche da Ran. Comunque la giovane aveva paura di dirlo a Conan. Alcune volte quel bambino poteva essere peggio di suo padre. Conan era molto importante per lui e molto, mooolto geloso. Chissà perchè si chiedeva sempre lei. Forse Ayumi, in quella volta che Ran aveva fatto da psicologa d'amore, aveva ragione sul fatto che Conan si era innamorata di lei. Mah... Comunque doveva sbrigarsi. Ash la stava aspettando a casa. La aveva chiamata e le aveva detto che c'era una sorpresa per lei. Non sapeva cosa aspettarsi. Ash la sorprendeva sempre. Si vestì in fretta e uscì di casa prendendo un taxi fino al parco. Poi, da lì, continuò a piedi. Raggiunse la casa di Ash e suonò al campatello. Il ragazzo aprì senza nemmeno chiedere chi fosse. La ragazza entrò e Ash uscì dal soggiorno.

-Ciao bellissima.

Disse prendendola per i fianchi e baciandola con passione. Ran si staccò.

-Hey! Chi ti ha detto che io volevo baciarti? Ora sei in punizione. Niente baci per una settimana.

Disse ironica, staccandosi da lui. Poi appoggiò la borsa su una sedia.

-Una settimana?

-Esatto. Ma se fai i capricci diventerà un mese.

-Ok ok sto zitto.

-Allora, qualc'è la sorpresa?

-Ti va di venire a Sapporo con me? C'è il matrimonio di mia cugina e poi è un buon pretesto per incontrare tutta la mia famiglia.

-T-Tu vuoi presentarmi ai tuoi?

-Si. Perchè? Sei nervosa?

-Be... un po'...

-Ah, non preoccuparti. Ti proteggo io.

-Ehm... Ok...

-Evvai!

La strinse forte a se, alzandola da terra.

-Sono felice anche io.

-Non me lo merito un bacio?

Ran sorrise.

-Soltanto uno.

Gli diede un lieve bacio. Poi, il cellulare di Ash iniziò a suonare. Lui si staccò da Ran e ragiunse il suo cellulare.

-Pronto? Ciao mamma! Cosa è successo?

Ran si accomodò su una delle sedie della cucina guardandolo.

-Mamma, respira e dimmi cosa è successo... ... ...no, non dirmi così. Non è vero... Avevano detto che lo avrebbero salvato. No non è possibile, Kozue...

Ran vide delle lacrime e gli rigavano il viso.

-Ok... Si io ci sarò. Speravo di portare anche Ran. Voglio fare lo stesso il matrimonio?

La ragazza si alzò e si avvicinò al ragazzo.

-Ok. Si,ti chiamo più tardi. Cerca di riprenderti. No, non sto piangendo, mamma. A dopo.

Ash spense il cellulare e Ran si avvicinò a lui prendendogli le mani.

-Ash che cosa è successo?

-Kozue è morto. Non sono riusciti a operarlo in tempo. Il suo cuore ha ceduto prima.

-Oh no... Ash mi dispiace...

Lo strinse forte a se.

-Dovevano operarlo tra un paio di giorni ma... è successo questo...

Disse in un singhiozzo. Il ragazzo si abbassò leggermente. Le gambe gli stavano cedendo. Ran sentiva le sue lacrime fredde bagnarli il collo. Scoppiò in un pianto fragoroso, quasi come un bambino. Ran non poteva vederlo così sofferente.

-Ash... Forza, tirati su...

-Si... Hai ragione.

Ash si staccò e su asciugò gli occhi con la manica della felpa.

Ran lo guardò mentre si soffiava il naso con uin fazzoletto.

-Cosa faranno con il matrimonio?

-Ormai non si può più annullare nulla. Hanno detto che il funerale lo faranno quattro giorni dopo il matrimonio. Vuoi venire lo stesso?

-Certo. Ti starò vicino te lo prometto.

-Grazie, ti voglio un mondo di bene.

-Anche io.

Disse, stringendolo forte. Ran gli diede un casto bacio sulle labbra.

-E quindi... per la mia punizione...

-È annullata... ma solo perchè hai bisogno di tirarti su...

Il ragazzo sorrise e la baciò, questa volta con più passione. Poi le loro labbra si staccarono, bur rimanendo ancora abbracciati.

-Ran, posso farti una domanda?

-Dimmi.

-Volevo farti una domanda su Conan. Lui è imparentato con Shinichi?

-No. Perchè me lo chiedi?

-In questo mese ho potuto notare che è... intelligente... molto intelligente e arguto per... per essere un bambino di sette anni...

-Si me ne sono accorta anche io. È un lontano parente di Shinichi ed è stato lui ha insegnarli tutto. Pensa che io credevo fosse Shinichi. Ma era una mia impressione. Shinichi non è simpatico quanto Conan. Lui è molto più disponibile, anche se qualche volta sembra la copia indentica.

-E se fosse davvero Shinichi?

-Ah dai, non diciamo sciocchezze. Come sarebbe possibile?

-Ah dai Ran. Ci ho pensato a lungo.

Disse staccandosi da lei, bruscamente.

-Quegli uomini lo stavano cercando e...

-Ascolta Ash. Stai tranquillo. L'ultima volta che sei andato a Sapporo non è andata a finire molto bene. Non è che te la fai sotto?

-Non me la faccio sotto sono solo preoccupato.

-Stai tranquillo. È stata per tutti una brutta esperienza. Ora quei due sono dentro e non ce nulla di cui preoccuparsi. Ok?

-Ok.

-Bene. Quando dobbiamo partire?

-Dopodomani. Ti vengo a prendere io. Ok?

-Va bene. Accidenti è quasi ora di pranzo. Papà e Conan mi stanno aspettando. Devo andare.

-Non puoi rimanere ancora un po'?

-Mi dispiace ma quando hanno fame sono peggio dei lupi.

Si avvicinò a lui e lo baciò a stampo sulla bocca. Lo baciò ancora una volta, finchè senti che lui spostò la testa di lato. Avevano entrambi gli occhi chiusi e appena Ran lo sentì spostarsi e prenderla per i fianchi sorrise, euforica. Non sapevano perchè, ma quando si baciavano ridevano euforici. Ran, poi, aprì la bocca e lui si intromise con la sua lingua, sfiorando quella della ragazza. Arrossirono come la prima volta: In quel bacio c'era ancora più passione delle volte precedenti. Quando i due si divisero iniziarono a ridere euforici, quasi come dementi.

-Lo so che fai così per farmi restare, ma non ci riuscirai. Io devo andare. Ciao.

-Ciao.

Ran uscì di casa.

Erano le quattro del pomeriggio, ma Ash stava ancora pensando a quello che Ran. Aveva sofferto troppo per Shinichi. L'unica cosa che poteva fare era scoprire la verità, quella che era stata negata alla sua ragazza. Era seduto sul divano. Aveva appena smesso di piangere per suo fratello e non oleva continuare. Keizo odiava chi piangeva, voleva vedere solo sorrisi. Poi di scatto si alzò dal divano

andando a prendere dell'acqua. Aprì il frigo, prendendo la bottiglia dell'acqua frizzante. Poi si avvicinò alla credenza, prese un bicchiere e ci versò dentro il contenuto, fino a riempire il bicchiere a metà. Poi tornò a sedersi sul divano, osservando le bollicine che dal basso del bicchiere salivano lente.

-C'è solo una cosa che potrei fare.

Bevve un sorso d'acqua.

-Lo so che non mi dirà niente, ma vale la pena tentare.

Finì l'acqua tutta d'un sorso. Poi appoggiò il bicchiere sul tavolo e si alzò, indossando la giacca per la moto e il casco. Uscì, salì sulla sua moto e partì.

_-_-_

A casa Mouri era tutto tranquillo. Goro dormiva con la testa poggiata sulla scrivania. Come al solito aveva alzato un po' in gomito. Conan invece, stava leggendo in tranquillità un libro. Ran era uscita per gli allenamenti di karate. Il suono del campanello interuppe il profondo silenzio. Goro continuò a dormire borbottando qualcosa di incomprensibile.

-Ah... quando la smetterà di bere...

Disse Conan alzandosi e andando alla porta. La aprì e vide Ash, con il casco sotto braccio.

-Ash. Ciao. Ran non è in casa.

-Lo so. Ma io cercavo te.

Disse entrando nell'ufficio.

-Cosa ti serve?

-Preferirei parlarti a quattr'occhi. È molto importante.

-Ok.Andiamo su allora.

Salirono le scale e Conan aprì la porta.

-Non rimarrò qui per molto.

-Dai parla.

-Io ho capito. Lo sai?

-Di cosa parli?

-Ho capito chi sei. Tu sei shinichi vero?

-Cosa?

Conan era terribilmente preoccupato.

-C-come ti viene in mente questa cosa? Non sarebbe nemmeno possibile?

-Non mentire. Le tue capacità sono uncredibili. Perchè non l'hai detto prima?

Conan sospirò. Basta dire menzogne e tradire le persone.

-Promettimi una cosa...

-Come hai potuto non dire una cosa del genere! Ran soffre molto per la tua...

-Ora stai zitto e ascoltami. Lo so che ho fatto una cosa brutta, ma se Ran venisse a saperlo sarebbe nei guai. Gli stessi uomini che hanno fatto esplodere la torre mi hanno hanno ridotto così. Io voglio solo che lei sia salva. Se le vuoi bene qualto le voglio, non dirle nulla. Perfavore, devi fare una cosa per me...

Ash sbuffò, girandosi verso la porta.

-Per lei. Ti prego.

-Cosa vuoi che faccia?

-Devi tenerla al sicuro. Io ho paura che se continuerà a cercare Shinichi andrà in contro a quellle persone malvage e sarà la fine.

Ash cambio espressione, sentendo quella strana supplica nella voce del bambino. Si inginocchiò davanti a lui.

-Te lo prometto. La proteggerò a costo della vita.

-Grazie.

-Mi dispiace per quello che ti ho detto...

-Non fa nulla Ash.

Il giovane uscì dall'abitazione,indossando il casco. Infine se ne andò, sulla sua moto.

Conan chiuse la porta.

-Lo so che così ho rovinato tutto. Se è vero che lui fa parte dell'organizzazione, questa volta ho combinato un vero e proprio casino.

Pensò Conan, mettendosi le mani tra i capelli. Non poteva arrendersi, ne con Ran, ne con gli uomini in nero.

 

 

 

 

 

Nota autrice: Dan-dan-daaaaaaan! Credevano che fosse solo una leggenda... Credevano che Kyasarin non avrebbe più scritto nulla... ma non è così. Hahaha Scherzo! Si, sono tornata con questo capitolo corto corto. Vi chiedo subito scusa per gli errori ma vi giuro... NON VEDO UNA MAZZA PER ALLERGIA!!! vi giuro ho gli occhi gonfi e ho scritto ricordando le posizioni dei tasti. Comunque voglio recensioni per il mio ritorno se no... BANG! Rimando i cecchini di tempo fa al mittente.

Con affetto^.^

Kya<3

   
 
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