Film > Come d'incanto
Ricorda la storia  |      
Autore: Naoko_chan    08/12/2014    4 recensioni
"Sei davvero felice ora?"
[Accenni alla one-sided Nancy/Robert ♥]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward, Nancy Tremaine
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sbadigli.
Dondoli ancora la culla celeste, canticchiando una dolce ninnananna.
Alzi gli occhi al soffitto turchino, da cui spicca un lampadario di gemme.
Ti esce un piccolo sospiro.
Ma di cosa ti lamenti?
Sei una regina, la più potente e la più ricca.
Ora sei circondata dal lusso, parli con gli animali, hai rinnovato il tuo guardaroba con pomposi e decorosi vestiti degni del tuo rango, abbandonando quelli suadenti e attillati di un tempo che lasciavano poco spazio all'immaginazione.
Comandi il regno di Andalasia, un posto bellissimo, sei sposata con un re affascinante anche se poco colto.
Eppure, da quando ti sei buttata nel tombino, hai un peso sullo stomaco.
Quel peso ha il nome dei tuoi genitori, di tuo fratello, dei tuoi parenti e dei tuoi amici.
Ha il nome della città che non dorme mai, delle paninoteche, dei ristoranti, delle librerie.
Qui gli unici tomi che puoi trovare sono: "La storia del regno fantastico" -tre pagine semi occupate dai disegni- e il best seller: "Il silenzio non è d'oro", punto.
Non ci si stupisce se qui la gente ha poca cultura e che chiunque, animali compresi, possa impugnare la penna stilografica e improvvisarsi autore.
Però bisogna dire che è pulito, non c'è il rumore dei mezzi di trasporto che pullulano le vie della grande mela.
Che ti importa del gas tossico, degli ingorghi stradali, delle urla, dei ladri, delle persone attaccabrighe.
Non devi fare a botte con tua suocera per tenere i gemelli, non devi preoccuparti di svegliarti presto per andare a lavoro, non devi provvedere alla tua colazione o alle altre faccende domestiche come facevi in quel buco del tuo appartamento.
Non vivi più nel mondo dell'infelicità, dovresti essere contenta che il tuo principe azzurro (conosciuto da mezza serata) ti abbia portata con sé nel suo di mondo, come desideravi da ragazzina. Dovresti essere soddisfatta che il tuo sogno si sia avverato.
Già, Dovresti.
Ti alzi dal letto, percorrendo scalza il perimetro della tua camera matrimoniale.
Ci provi a farti andare bene questa situazione, ma non ci riesci.
Perché nonostante, sia chiassosa, fastidiosa e, a volte, pericolosa, ti manca la vita di prima.
Ti chiedi se per Edward sia lo stesso.
Poi sbuffi per aver pensato ad una domanda tanto sciocca.
Per lui una principessa vale l'altra, basta che sia una pulzella in pericolo o disperata. Tu, quella notte, la eri profondamente.
Certo, nonostante conosca la sua donzella da poco, è pronto a combattere con le unghie e con i denti purché non le venga sfiorato neanche un capello.
Un classico stereotipo di una fiaba.
Ammetti comunque che, col tempo, ti sei affezionata a lui e lo hai conosciuto meglio.
All'inizio credevi che il suo carattere fosse piatto, che si nutrisse di attacchi ai mostri e si abbeverasse di salvataggi eroici.
L'ultima sera che hai trascorso nel tuo mondo, ti ha attirata per la maniera in cui si esprimeva, per il suo portamento fiero, per i suoi modi galanti e altezzosi.
Nell'insieme ti è parsa una persona raffinata ed elegante.
Hai inghiottito la piccola punta di gelosia che ti stava rosicchiando dall'interno e hai puntato gli occhi solo sul tuo accompagnatore, l'unica persona che volevi affianco per il resto della tua esistenza.
Se ti avessero detto che la tua vita, un giorno dopo la mezzanotte, sarebbe cambiata radicalmente, sia in meglio che in peggio, non ci avresti creduto neanche se ti avessero pagata per farlo.
E invece è successo, ma non esplodi di gioia.
Chi vuoi prendere in giro? Tuo marito è sempre stato un ripiego, una seconda scelta.
Come il luogo in cui abiti.
Vero che è sfarzoso e lucente, ma se il buio lo porti dentro, solo il cuore della persona che ami ti può illuminare.
Purtroppo il suo ora è la torcia di un'altra donna.
In quattro anni hai provato a lasciarti andare, a dimenticare, ad abituarti.
Ti rivedi nel tuo abito nuziale, radiosa e serena.
Ti era parso che il tempo si fosse fermato; non pensavi tanto al tuo sposo, eri eccitata dal cambiamento, esaltata dalla nuova vita che avresti fatto, a dispetto di come si erano messe le cose nella tua vecchia dimensione.
Hai fatto buon viso a cattivo gioco.
Hai indossato la sottile maschera della regina sorridente e dolce, scacciando i veli di malinconia che si ammassavano, uno sopra l'altro, sul tuo corpo.
Ti posizioni davanti al regale specchio, iniziando a spicciarti la lunga matassa corvina.
Ti ci vorrebbe un rastrello, non una spazzola, pensi e sorridi per un attimo alla tua immagine riflessa nel vetro.
Magari bastasse un pettine per togliere come nodi i ricordi dolorosi.
"Nancy, come sta la mia adorata moglie?"
Il tono di voce allegro e, a tratti, spensierato, proviene dalla figura dietro di te, la quale ti cinge la vita, immergendo il naso nei tuoi capelli color delle tenebre.
"Ciao Ed, come è andata la giornata?"
La voce ti trema, così come le tue dita che torturano il manico dell'oggetto che hai in mano.
"Bof, come sempre, deve ancora nascere il troll che mi batterà. Dovevi vedere la faccia di Pip quando ho tramortito quel bestione."
E ride forte, divertito, uno strano bagliore nelle sue iridi celesti.
Tu inspiri profondamente, allontanandoti da lui.
"Che ti prende my lady? Qualcosa non va?"
Ti fai forza, socchiudendo le palpebre e mordendoti il labbro inferiore.
"Edward..."
"Sì?"
"Sei davvero felice ora?"
La domanda ti esce flebile, non ti volti verso di lui.
"In che senso?"
Ti avvicini alla finestra, scrutando il maestoso e verdeggiante giardino ove hai trascorso le tue serate questi ultimi quattro anni.
"Sei felice per la vita che stai facendo?"
A rompere il silenzio formatosi dopo quest'ultimo scambio di battute è un'altra risata di tuo marito.
"Perché non dovrei?"
"Beh..."
"Ho una moglie magnifica, sono il re di Andalasia, ho dei figli meravigliosi. Ho tutto quello che posso desiderare su un piatto d'argento, certo che sono..."
"Ma... Giselle?" lo interrompi titubante.
Stavolta ti trema anche il cuore.
Lui tace di colpo.
"Lei è... acqua passata..." sussurra mesto dopo un poco.
"Sul serio?"
L'altro non ti risponde, sedendosi sulla sponda del letto.
"Ma certo!" esclama con enfasi, facendoti sobbalzare.
"Lei non era la donna adatta a me, siamo così... così..."
"Uguali?" gli suggerisci.
Ed è vero.
Riepiloghi la storia mentalmente: una principessa bella e dolce cerca il suo principe azzurro.
Lo trova immediatamente perché catturata da un cattivo.
Viene salvata dal suo vero amore e capiscono, in meno di un nanosecondo, che sono fatti l'uno per l'altra, poi vanno a sposarsi cantando una canzone sentimentale.
Così a grandi linee si svolge una fiaba.
In nessuna storia c'è mai scritto che la principessa, per sbaglio, arriva nel mondo reale innamorandosi di un altro uomo. Il suo uomo, per giunta!
La storia è stata palesemente stravolta.
"Non l'hai forse detto tu che gli opposti si attraggono?"
Le sue parole ti spiazzano non poco.
"Si, l'ho detto." confessi, appoggiandoti allo stipite della porta.
Lui si alza di scatto, raggiungendoti e stringendo al suo petto le tue mani.
"E allora, mia diletta, perché dovremmo essere tristi? Non ne abbiamo motivo! Anzi, io sono l'uomo più felice dell'universo."
"Già..." mormori, abbracciandolo.
Senti che si schiarisce la gola.
"Se mi chiam..."
"Non adesso! Svegli i bambini." ti alteri.
Dopo continua a blaterare della sua giornata di Pip, dei mostri che ha sconfitto, eccetera, ma, ad un certo punto, tu non l'ascolti più.
La verità è che non sei felice ora, neanche per sogno.
Ti manca New York, la vista mozzafiato dei grattacieli, ti mancano le luci, i suoni, il clacson delle aiuto, le sere in discoteca, gli hamburger.
Ti manca Robert
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Come d'incanto / Vai alla pagina dell'autore: Naoko_chan