Epilogo.
 
Candy non riusciva a credere a quello che aveva appena scoperto: Albert e lo zio William erano la stessa persona !
Adesso mille piccoli misteri del passato apparivano chiari come la luce del sole.
- Vederti in Messico e a Londra fu una grossa sorpresa per me Albert. Ma adesso tutto mi appare più chiaro.
Avevi già iniziato le pratiche per adottarmi e per farmi ritornare a casa, ma volevi accertarti che io stessi bene, non è così ?-
- Esatto Candy. Vidi che alla fattoria dei Legan ti trattavano bene, e così decisi di lasciare che fossero George e Sam a riportarti a casa, altrimenti io stesso ti avrei “rapita” e portata via.-
- Già, ma poi commisi l’imprudenza di allontanarmi da sola dalla fattoria, e quei banditi rapitori di bambini mi presero, e tu e Garcia rischiaste la vita per salvarmi…
e adesso capisco anche perché George si separò da me e da Sam. Doveva prelevarti e riportarti a casa, non è vero ?-
- Proprio così Candy. Avevamo un’altra macchina pronta oltre il confine. Confine che io raggiunsi a cavallo quando ci separammo.-
- Dimmi la verità Albert. Garcia cosa sapeva di te ?-
- All’inizio mi presentai a lui semplicemente come Albert. Tu gli avevi parlato di me, e questo sembrò rassicurarlo sul mio conto, ma quando ci fermammo per riposare, ebbi una sorpresa-
 
Albert si svegliò di soprassalto al suono cavernoso della voce di Garcia, e per poco non gli prese un accidente nel vedere quel vecchio scassatissimo fucile puntato su di lui.
- Ma che diavolo ….-
- Adesso io e te parleremo ragazzo…-
- Ok, ok. Non serve mica il fucile per questo !- disse lui mettendosi a sedere.
- Che cosa vuole sapere da me ?-
- Chi diavolo sei tu ?!!!
Perché cerchi Candy ?!!!
Come ha fatto un vagabondo squattrinato ad arrivare dal lago Michigan fino in Messico ?!!!
Cosa vuoi da quella bambina ?!!!-
Albert rimase interdetto. Non si aspettava che quel rude ranchero fosse tanto arguto da porsi quelle domande, e soprattutto capì che Garcia voleva davvero bene a Candy. Quella disperazione che gli aveva visto in cima alla collina era sincera.
- e non preoccuparti per questo fucile.- aggiunse Garcia – è scarico.-
Decise di fidarsi, e per la prima volta mancò ad una promessa fatta tanto tempo prima a sua zia…
 
-Così gli raccontai le stesse cose che ho appena raccontato a te. Chi ero e che cosa volevo fare con te. Gli feci vedere dei documenti che avevo con me, e anche quella lettera con cui mi chiedevi aiuto.
Decisi di fidarmi di quell’uomo rude e burbero, ma che ti voleva bene.
Così quando ti riportò alla fattoria, lui ritardò la partenza in attesa che George venisse a prenderti.-
gli occhi di Candy tremavano lucidi, un po’ per il ricordo del signor Garcia e degli altri amici messicani, e un po’ per un pensiero che per la prima volta, gli attraversò la mente.
Sarebbe stato possibile per lei trovare la felicità proprio con Albert ?
Quel giovane uomo per lei era stato fratello, padre, amico, e chissà quante altre cose.
Quell’uomo l’aveva sempre aiutata e protetta dovunque lei si fosse trovata.
Era davvero possibile che un sentimento di gratitudine e affetto potesse trasformarsi in un vero sentimento d’amore ?
Forse, ma doveva pensarci bene.
 
 
Ringraziamenti :
 
e così eccoci arrivati alla fine di questa piccola fanfiction. Come avete potuto constatare non ho voluto stravolgere la storia di Candy, ma soltanto inserirci qualche “puntata” in più senza alterare lo stile e il carattere della serie originale.
Spero vi sia piaciuta e ringrazio in particolare Tetide e Cherubina che hanno voluto commentarla, e anche in modo lusinghiero devo dire.
Ringrazio anche tutti quanti l’hanno voluta leggere e quanti la leggeranno.
 
Salutoni a tutti !!!