Fanfic su artisti musicali > HIM
Segui la storia  |       
Autore: Glendora    08/12/2014    0 recensioni
Farla finita sembra davvero molto facile, soprattutto nella solitudine di una camera d'albergo a chilometri di distanza da casa. Questo, però, non sembra il destino di Ville Valo che, inaspettatamente, tra le mura di quello che sembra essere un vero e proprio girone dell'Inferno, troverà quello che ha sempre cercato, ciò che la fredda lametta di un rasoio appoggiato sulla pelle non è stata capace di dargli. Ma il fato ama giocare con le persone e Ville non è certo immune...
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un camion che sbanda.
Uno schianto tremendo.
L’odore della benzina sull’asfalto.
Il sapore del sangue in bocca.
L’immagine dei volti privi di vita dei suoi genitori, intrappolati tra le lamiere della macchina accartocciata.
Le pagine di uno spartito, impalpabili ed inconsistenti, che volano via trascinati dal soffio di una brezza leggera che, oltre ai fogli, porta via anche l’innocenza dei tredici anni di Lily. 

***

Sempre quel sogno, la stessa sequenza di immagini che si affacciano nella mente di Lily, che sperava di non dover rivivere ancora una volta quel doloroso tormento.

Si sbagliava. Si sbagliava di grosso.

È come se la sua mente le impedisse di essere totalmente felice, come se il suo cuore non fosse in grado di smettere di soffrire perché abituato ad essere lacerato da quei ricordi affilati come la lama di un coltello.

Lily vorrebbe svegliarsi, ma non ce la fa perché, nonostante siano passati diciannove anni da quell’incidente, lei si sente ancora responsabile della morte dei suoi genitori: stavano andando alla sua audizione ed è stata lei ad insistere perché l’accompagnassero in macchina, se non si fosse incaponita forse ora sarebbe tutto diverso.

Non riesce a svegliarsi perché non vuole farlo: rivivere quel momento è il modo che ha trovato la sua mente per punirsi e per farle pagare quello che lei considera il suo più grande errore.

Aprendo gli occhi, Lily si abitua quasi subito alla luce lunare che filtra dalla finestra della stanza di Ville e si sofferma ad osservarlo come non ha avuto modo di fare prima, quando era la dottoressa Venus, quando lui era solo un paziente. È bello da mozzare il fiato nel petto. I suoi lineamenti, fini e delicati, lo fanno assomigliare ad un angelo, ad uno di quelli che troppo spesso smarriscono la strada, ritrovandosi a precipitare sulla terra.

Non tutti gli angeli caduti sono destinati a perdere le loro ali, la loro fulgida grazia. Forse, Ville è lì per una ragione, per alleviare il dolore di Lily, per permettere a lei di fare altrettanto, lenendo le ferite del loro spirito con la sola cosa che li accomuna davvero, la musica. Ma forse quello che è successo quella notte non è stato altro che l’ultimo, disperato grido d’aiuto di due anime che hanno vagato per troppo tempo da sole e che, una volta che si sono incontrate, non hanno potuto fare a meno di amarsi, bruciando nella passione di una notte che non dovrà mai più ripetersi per il bene di entrambi.

Amarsi…

Ville le ha chiesto di amarla e Lily non ha potuto che accettare quella richiesta, lei così disperatamente alla ricerca d’amore, il suo amore. Nonostante non lo conosca nemmeno, nonostante sia ancora così lontana dal capirlo realmente, Lily si è sentita subito schiava di quell’amore che Ville le ha offerto, così assoluto e totale, e ha fatto una scelta. Ha deciso di provarci. Ha scelto di amare, forse per l’ultima volta in vita sua.

Attimi di felicità, piccoli momenti di gioia da portare con sé prima dell’inevitabile, prima di un appuntamento che ora più che mai sente sempre più vicino: se ha imparato una cosa dalla vita è che non deve gridare troppo forte di essere felice, perché la tristezza ha il sonno davvero molto, molto leggero.

Perdonami, ti ho chiesto di amarmi e ti sto trascinando via con me…Sussurrando queste parole all’orecchio di Ville, Lily lo bacia teneramente sulla guancia lasciando cadere una lacrima sul suo viso perfetto che da addormentato, sembra non essere scalfito da nessuna preoccupazione e da nessun dolore. La notte porta con sé tante cose, anche la serenità di un viso finalmente libero dalle paure e sarebbe bello poter prolungare quelle ore notturne fino alla fine dei giorni, crogiolandosi nella perfetta illusione di un domani che non arriverà mai. Peccato che non sempre è possibile farlo.

Sgusciando fuori dalle coperte il più lentamente possibile per evitare di svegliare Ville, Lily si riveste con calma e senza fretta per paura che, una volta rimessi i panni della psicologa, tutta la passione di quella notte possa abbandonarla per sempre.

Frugando tra le tasche dei jeans recupera la chiave del pianoforte e decide che, forse, è arrivato per lei il momento di sedersi ancora a quello sgabello e di toccare i tasti di ebano ed avorio che per diciannove anni ha evitato.

Le stanze dell’ospedale sono tutte insonorizzate quindi non c’è pericolo di disturbare nessuno e sa per certo che l’infermiera di guardia per la notte sta schiacciando il suo solito pisolino, quindi si sente tranquilla, ma soprattutto pronta ad affrontare quella prova, la più difficile, ma allo stesso tempo la più importante.

Guardano ancora una volta Ville, la donna resiste all’impulso di baciarlo con passione: è così bello e tranquillo quando dorme, ha un sorriso di soddisfazione dipinto sul suo volto angelico, sarebbe un peccato svegliarlo per la voglia di un momento, così lo lascia dormire, almeno lui che sembra immune dagli incubi almeno per quella notte.

Nell’uscire, lascia la porta aperta. Sa che tornerà sui suoi passi prima della fine di quella strana, stupenda notte. Deve a Ville almeno un saluto, non può semplicemente chiudersi la porta alle spalle e far finta che non sia successo niente: qualcosa è successo e, inconsciamente, Lily spera che non resti solo una passione legata ad un momento di debolezza di entrambi. Sarebbe perfino disposta a donarsi a Ville ancora e ancora, ma questo complicherebbe molto di più le cose e ora lui ha bisogno di tranquillità di cose certe e stabili. Lily è tutto, fuorché questo.

***

Allungando il braccio verso Lily, Ville si rende subito conto che la donna non si trova più al suo fianco ed aprendo gli occhi di scatto, capisce immediatamente di non stare sognando.

L’assenza di Lily pesa sul suo cuore, mai avrebbe pensato di provare un bisogno così bruciante di averla vicino a sé, di sentire il tocco della sua pelle sotto le dita ed il suo profumo che pervade l’aria che lo circonda, che quasi si sente mancare il respiro.

È questo quello che viene chiamato amore?

Ora si rende conto di non averlo mai provato veramente, perché quella è la prima volta che sente un groviglio così intenso di emozioni capace di scuotere la sua anima addormentata: solo Lily è stata in grado di risvegliare qualcosa in lui, nessuna prima di allora era riuscita a fare tanto, neanche la donna che gli ha spezzato il cuore riducendoglielo a brandelli, portandolo più volte sull’orlo del baratro, gettandolo perfino nelle sue nere profondità.

Ripensando a lei, Ville si rende subito conto che non soffre più per quell’amore che ha portato solo dolore e follia: ormai ha perso il conto di quanti anni sono passati dall’ultima volta che ha visto Jonna, ma finalmente ricordare i momenti trascorsi al suo fianco non gli fa più male.

Lily, hai fatto un miracolo…

Vorrebbe che Lily fosse lì al suo fianco, vorrebbe baciarla ed accendersi di passione sfiorando le sue curve morbide, ma in realtà quello che gli basterebbe e potersi inebriare della sua presenza, guardarla mentre dorme o specchiarsi nei suoi occhi color ambra caramellata, così dolci e profondi da regalargli la pace. Lei, però, non è lì ed è tremendo pensare che se ne sia andata via, forse pentita di quello che è accaduto, magari perfino vergognandosi del modo in cui le loro anime si sono sfiorate.

Le note di una melodia suonata al pianoforte filtrano fin dentro la sua stanza dalla porta aperta e ora, finalmente, sa dove poter trovare l’altra metà del suo cuore.

L’altra metà del mio cuore…

Sorridendo a quel pensiero, Ville si veste in fretta e furia ed attraversa correndo il corridoio senza nemmeno preoccuparsi di infilarsi le scarpe ai piedi. Non sente freddo, non sente niente se non il suo cuore che batte all’impazzata, perché consapevole di poter rivedere la donna che ama.

Quella che si trova davanti è una vera e propria visione: è da quando ha visto sulla scrivania di Lily le sue foto con il pianoforte che cerca di immaginarsela mentre suona lo strumento, ma vederla è qualcosa di ancora più bello e sconvolgente quasi da fargli male e non osa avvicinarsi più di qualche passo per evitare di rompere l’incantesimo.

Lily è stupenda e bellissima, un vero e proprio Spirito della Musica che plasma sotto le sue dita sottili e delicate le note di una canzone, trasformandole in qualcosa di più di semplice musica: quella è arte, pura e semplice, perfetta ed inspiegabile.

Le sue mani sfiorano i tasti bianchi e neri scivolando veloci come se non avessero mai dimenticato, come se fossero nate solo per fare musica, per suonare, per rendere felici coloro che ascoltano, i suoi piedi accarezzano i pedali come se quello fosse il gesto più normale di tutti, come se stessero camminando su un sentiero di musica.

Lily ha gli occhi chiusi, ma le sue guance sono bagnate da calde lacrime che non accennano a smettere di cadere, silenziose e leggere. Non sono lacrime di tristezza, né di dolore, ma di felicità, intensa e bruciante, per aver ritrovato una parte di sé che credeva persa per sempre, ma che in realtà è sempre rimasta lì, seppellita nel profondo del suo cuore in attesa di essere risvegliata. Ed è successo. Ville lo ha fatto succedere.

Solo quando le note cominciano a scemare Ville si ridesta da quell’incantesimo e si avvicina a Lily stringendola delicatamente da dietro, senza parlare per non rompere l’ultimo residuo di magia che ancora aleggia nell’aria.

Lily si lascia cullare da quell’abbraccio e finalmente lascia esplodere tutti i suoi sentimenti in un pianto consolatore capace di lavare via tutto, le ferite del passato così come l’angoscia e la paura per il futuro.

“Sono qui per te, amore mio…” le sussurra con la sua voce calda e profonda. Sedendosi al fianco di Lily che affonda la testa nell’incavo del collo dell’uomo, Ville l’accoglie stringendola ancora più forte così da farle capire che lui c’è, che non la lascerà cadere, che non la farà annegare in quel mare di lacrime.

Ora la sua vita ha uno scopo: proteggere Lily e amarla con tutta la passione di cui è capace per farla finalmente ridere, per renderla finalmente felice.

Ha tentato il suicidio perché sentiva di non avere una missione, di non avere un obiettivo, ma Lily l’ha riportato alla vita e, anche se inconsapevolmente, gli ha fornito uno scopo per andare avanti: vivere per farla felice e soprattutto essere felici insieme…per sempre.

----------------------------------------
L'angolo di Glendora!!!

Carissimi lettori, spero che questa storia vi stia appassionando. Ce la sto mettendo tutta per renderla affascinante, tenera, dolce, mai banale e mi auguro con tutto il cuore che tutto questo traspaia dalle parole, dalle immagini, dalle sensazioni che provo a descrivere capitolo dopo capitolo, lasciandomi spesso anche trascinare da ogni dettaglio, rischiando di perdermici dentro come spesso faccio tutte le volte che scrivo! Ho una passione per la grafica e per questa storia, ormai tantissimo tempo fa, ho creato dei piccoli progetti visuali che mi piacerebbe potervi mostrare! Per farlo non dovete far altro che passare dalla pagina facebook del mio romanzo Heartkiller : metterò lì un post speciale per voi che seguite questa fan fiction! Se vi va non esitate a seguirmi anche sulla pagina! Le storie non sono nulla senza chi legge e io ho bisogno di voi per crescere come artista, ma anche come persona! Detto questo vi auguro ancora una volta buona lettura...ci vediamo al prossimo capitolo!

Dora
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > HIM / Vai alla pagina dell'autore: Glendora