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Autore: Always10    08/12/2014    2 recensioni
Song-fic sulle parole di Ours dei The Bravery. 250g di testo, 100g di canzone e una tazza di Destiel!
Genere: Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Piccola intro:
Ehilà! Allora, questa song-fic è bastata su Ours dei the Bravery (quella di Twilight per intenderci, anche se a dir la verità io non ho mai visto i film o.o). Comunque l'ho sentita qualche giorno fa e me ne sono un po' innamorata, e non c'è voluto molto prima che mi si formasse in testa lo scenario qui sotto! Vi consiglio tanto tanto di ascoltarla c: Bene, vi lascio alla lettura!
Disclaimer: ovviamente i personaggi non mi appartengono (o la Destiel sarebbe già canon da un pezzo ♥) e non ci guadagno nulla.
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Era quasi l’alba ormai. Dean e Castiel stavano tornando a casa (casa…uno dei soliti motel, insomma) dopo aver risolto un caso. Quella volta c’erano solo loro due, visto che Sam era riuscito a farsi rompere una gamba da un demone e ora era ad annoiarsi in un letto di ospedale. Dannazione, a volte sembrava fatto di burro quel ragazzo!
Comunque Dean aveva imparato che non era mai una buona idea andare a caccia da soli, quindi aveva chiamato Cas che aveva subito accettato di accompagnarlo. Era anche un buon motivo per passare un po’ di tempo assieme, visto che ultimamente l’angelo non si faceva vedere più di qualche minuto, giusto per un saluto. Affari in paradiso, diceva. E questa volta erano anche da soli, ma questo era un pensiero segregato nel profondo della mente di Dean. Il caso era stato facile: era solo un fantasma che infestava una catapecchia. Certo, aveva aggredito dei ragazzi che per cercare l’ “avventura” si erano infilati in quella casa. E certo, la casa si trovava sulla cima di una fottuta montagna in mezzo ai boschi. Ma che diavolo ci andavano a fare fin lì i ragazzi, si chiedeva Dean. E perché mai qualcuno avrebbe dovuto costruire un’abitazione proprio in quel posto fuori dal mondo? Alla fine comunque erano arrivati lassù con l’Impala e, con un po’ di ferro, sale e benzina avevano fatto fuori il fantasma.
Ora erano di nuovo in macchina e stavano scendendo per una strada tutta buche e sassi. Già all’andata avevano scoperto che in quella zona la radio non aveva una buona ricezione (per forza, erano in culo al mondo!). Si prendevano solo due stazioni: una che trasmetteva messe e passava canzoni di chiesa e una che passava musica commerciale. La prima Dean si rifiutò di ascoltarla, con un pizzico di disappunto di Castiel, quindi ora erano sintonizzati sull’altra. Non passava il suo amato rock, ma era sempre meglio di niente. Proprio in quel momento iniziò una canzone.

After tonight
Who knows where we'll be tomorrow
What if we're never here again?

Di colpo il volume si alzò e Dean si girò a guardare Cas. Sembrava non essersi mosso, ma sospettò che l’avesse alzato con qualche forza cinetica. Gli avrebbe fatto comodo un potere del genere ogni tanto. Comunque Dean non protestò. Quella canzone non gli sembrava nulla di che, ma se all’angelo piaceva non c’erano problemi.

After tonight
This will be a lifetime ago
So let's stay up until the sky bleeds red

Dean sorrise. Aveva iniziato ad ascoltare il testo e questo sembrava scritto apposta per loro, in quel momento: chissà quando, e se, si sarebbero rivisti. Sarebbe potuto essere una vita dopo. Letteralmente: magari si sarebbero incontrati una volta che lui fosse finalmente morto una volta per tutte. E in quel momento il sole stava sorgendo davanti ai loro occhi. Era uno spettacolo mozzafiato, degno, immaginò Dean, del Paradiso.

This time is ours
If I could hold this moment in my hands
I'd stop the world from moving
I'd stop the clocks from turning

Trattenne il respiro. Lo trattenne, perché in quel momento, se avesse potuto, avrebbe davvero fermato tutto: il mondo dal muoversi, le lancette dal girare, come diceva il cantante alla radio. Avrebbe bloccato tutto per poter avere sempre davanti agli occhi quel cielo rosso, viola, blu scuro, le stelle che ancora non se ne volevano andare e Castiel sul sedile accanto a sé. Lo guardò un’altra volta, ma lui stava fissando la strada davanti a loro, assorto nei suoi pensieri. Chissà a cosa stava pensando… Ma, ehi, chi era lui per conoscere i pensieri di una creatura celeste? Lui era solo un umano, Cas un angelo del Signore.

And we are here
But I already miss you
Even as you're lying next to me

Un angelo che appena sarebbero arrivati al motel se ne sarebbe andato di nuovo e lo avrebbe lasciato solo. E già gli mancava. Anche se ora era lì con lui.
Gli occhi gli scivolarono di nuovo verso l’altro, che ora però lo stava guardando a sua volta. Per un attimo rimasero così, blu nel verde e verde nel blu, come capitava ogni tanto tra di loro, finchè Dean non dovette girarsi verso la strada per non rischiare di finire giù da un burrone.

We're gonna stop, stop, stop the world from moving
Stop, stop, stop the clocks from turning
Stop this night from fading away

Si ritrovò a canticchiare quelle parole senza neanche volerlo. Con sua sorpresa poco dopo Cas si unì a lui. Sembravano due ragazzine, pensò Dean, mentre ormai cantavano insieme ad alta voce quella canzone. Castiel aveva davvero una bella voce. Beh, certo, era un angelo, gli angeli cantavano spesso a Dio.

This time is ours
Inside a frozen memory of us
And we are motionless, motionless

Dean fece per cambiare marcia, ma quando prese il cambio, sentì una mano sopra la sua. Si voltò sollevando le sopracciglia e si ritrovò davanti l’angelo che lo guardava con un lieve sorriso e gli occhi gentili. Il cacciatore distolse lo sguardo senza riuscire a nascondere il suo, di sorriso. Finì di ingranare la marcia, poi intrecciò le dita con quelle dell’altro.

This time is ours
If I could hold this moment in my hands

Ora poteva davvero tenerlo nelle sue mani, quel momento. E capì che non aveva mai voluto nient’altro.
-Se vuoi, quando arriveremo al motel, posso restare con te, Dean-
-Io…Cas, mi piacerebbe davvero, ma sono davvero stanco.-
-Allora veglierò su di te mentre dormi.-
-Va bene, Cas.-

Guardarono entrambi davanti a loro. Il sole era ormai sorto, e riscaldava i loro volti, illuminando loro e le valli ai piedi della montagna. Se possibile, il panorama ora era ancora più bello. Forse perché accanto a lui c’era un certo essere piumato con il cielo blu negli occhi. E non se ne sarebbe andato tanto presto.

This time is ours.
 
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Angolino piccino picciò dell'autrice:

Bravi, siete arrivati alla fine, vi meritate un biscotto!
Quindi, sì...come vi è sembrata? Io la trovo un po'...meh, ma l'ho voluta postare comunque. Al posto di questa avrei dovuto lavorare alla ff di Natale che ho iniziato, ma mi sono bloccata v.v per ora quindi ho messo giù sta roba, ma non mi arrenderò! (o forse sì, vedremo come va)
Grazie a chi recensirà o lascerà un commentino e a tutti i lettori silenziosi c:
   
 
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