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Autore: Fra__morphine    04/11/2008    1 recensioni
"Attraversò la strada principale di Berlino, sotto gli occhi dell prostitute invidiose di lei" Vi ho incuriosite... questa ff ha u inizio drammatico ma con un lietofine ^^ recnsite!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1. Si vesti molto in fretta cercano di scovare i vestiti meno stropicciati, prese la borsa e usci.. si diresse al parco li si che riusciva a rilassare e a godersi la giornata. Questa è la vita di Fransiska una ragazza non molto alta, con capelli non molto lunghi e dl colore del grano, i sui occhi come il miele intensi e pieni di emozioni. La maglia bianca era leggermente alzata dal vento, l'unico umore era il cigolio dell'altalena. Era sera ed era da un po che non tornava a casa prima delle undici, a quell'ora lui ra già sbronzo, ad un certo punto fermò l'altalena e si mise ad ascoltare i suoni della città..ma non durò per molto un cane nero le piombò sulle ginocchia.." Ehi piccolino da dove spunti? Chi è il tuo padrone?" non fece in tpo a dirlo che vide correre un ragazzo verso di lei.. e disse " scusami tanto mi è sfuggito.. scusa il disturbo!" era affannato i capelli lisci e neri sotto un cappellino di lana e gli occhi ben nascosti da un paio di occhiali neri.. " No, no niente, figurati! " disse.. con un filo di voce, "Senti mi posso sedere? Non ho voglia di girare per trovare un altro posto senza coppiette!" disse con una voce cosi dolce e seducente da sciogliere anche il cuore più freddo.. "Emm sisi certo,, non ti preoccupare fai pure! Anche io vengo qui per vitare le coppiette!" " Comunque piacere io sono Bill... e tu sei?" disse lui " Emmm ... io sono Fransizka, piacere" si strinsero la mano e Bill si levò gli occhiali, si guardarono negli occhi, gli occhi di Bill erano come il cioccolato e lei da li lo riconobbe.. era proprio il ragazzo che era appeso in camera sua... era Bill Kaulitz. Lei non si agitò..si era una fan ma non vedeva il motivo di strapparsi i capelli...certo non si strappava i capelli ma il suo viso roseo stava tendendo al rosso peperone. I due parlarono per molto forse ore ma il tempo era volato ed rta davvero tardi, Fransizka disse " Bhè è stato un piacere conoscerti ma io ora devo andare...buona notte e grazie della bella chiacchierata!" " Ma dai è tardi e non puoi andare in giro da sol, ti accompagno io se vuoi!" disse con voce dolcissima Fransizka non riusciva a ragionare in quel momento ma senza rifletterci acconsenti. Camminaro per circa dieci minuti arrivarono sotto il portone di Fransizka.. aprì il portone salutò con la mano Bill e inizò a salire gli scalini ma non arrivò neanke alla porta di casa che suo padr era li con la bottiglia in mano e la sigaretta nell'altra, le urlò contro:" Dove diavolo sei stata?" non fece in tempo a rispondergli che le arrivò un ceffone, entrò in casa con le lacrime agli occhi i calci del padre le stavano facendo male , ornai era di cosuetudine abusava di lei ogni volta che si ubriacava, non avea il coraggio di denunciarlo. Suo padre era dentro di lei ancora un'altra volta arrivavano gli schiaffi, i rivoli di sangue che cadevano dalla sua pelle candida , riusci a fuggire da lui usci dalla stanza corse giù per l scale e si chiuse il portone dietro. Era quasi nuda ma girava in strada con fierezza la maglia strappata e sporchi di sangue come la maglia, dalle labbra uscivano rivoli di sangue, camminava con le infradito benchè fosse ormai pieno autunno. Si passo le dita tra i capelli, tirò un sospiro, sapeva dove andare, sarebbe andata dall'unica persona che la capisce. Attraversò la strada principale di Berlino, sotto gli occhi dell prostitute invidiose di lei, arrivò ad un negozio con la serranda mezza tirata giù bussò , aprì un ragazzo di circa 25-26 anni, con i capelli biondi e gli occhi marroni, la vide, si spaventò e la fece entrare. " Fra ma che ci fai qui e che adiavolo è successo, come sei conciata??" disse il ragazzo tutto dunfiato, Fransizka, incurante delle persone che la stavano fissando, si buttò sulla poltroncina di pelle nera e iniziò a piangere , per sfogarsi , non sapeva con chi farlo. Il ragazzo fece spostare i suoi ospiti nell'altra stanza, si avvicinò a Fransizka con delicatezza la abbracciò ma lei inziò a tremare e pianse su di lui, " Non ti posso dire il perchè e ti prego di non chiedermelo, Lucas , non chiedermi nemmeno di parlarne non ne sarei in grado, grazie " disse tra i singhiozzi, che la scuotevano e la facevano tremare. Si trovavano in un negozio di strumenti musicali, per inciso il migliore di tutta Berlino, le pareti erano dipinte di un azzurro pastello, alcuni strumenti da accordare posati sullo scaffale maggiore... davano un tocco di vissuto al tutto. Fransizka alzò gli occhi si guardò intorno e vide quattro occhi indentici che la fissavano stupiti, i suoi occhi si riempirono di stupore... la sua bocca non si mosse di un millimetro. Erano i gemelli Kaulitz, aveva dimnticato che loro si servivano di quel negozio ma mai e poi mai avrebbe pensato che a quest'ora loro fossero li. " Ehmm forse è meglio se noi togliamo il dusturbo eh... scusate, Lucas ripasso domani per la chitarra! Buona notte ^^ " disse il imbarazzato Tom, mentre Bill gli fece co con " buona notte " uscirono dalla grigia e cupa serranda lasciando un lieve dolce profumo di vaniglia.
  
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