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Autore: zia Molly    08/12/2014    6 recensioni
“…Sai qual’è il sogno erotico di ogni ragazzo?” le chiese Regina, con un piccolo ghigno malizioso.
Emma la guardò ad occhi sbarrati e scosse piano la testa.
“Andare a letto con due lesbiche”
Se per un attimo la bionda, sommersa tra cuscini e coperte, aveva iniziato ad avere caldo ed era arrossita, era avvampata dall’ansia, ora era gelata da quelle parole. Si accigliò e si chiese cosa c’entrava con il favore di Regina e con Killian Jones. Poi… tutto all’improvviso fu più chiaro. Scattò in piedi e scosse la testa, incredula: non poteva davvero chiederle una cosa del genere, non poteva assolutamente chiederle di fingersi entrambe lesbiche per attirare l’attenzione su di loro.
||SWAN QUEEN ispirata alla serie Tv "Faking it" 
Personaggi: Emma Swan, Regina Mills -un po' tutti.
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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-Faking it-
capitolo primo

Lo show ha inizio, Swan



 
Incastrata tra le corde intrecciate così da formare una rete, ancorate agli architravi in legno del soffitto, Emma Swan era seduta nella “poltrona” che si era costruita da sola durante la sua prima estate a villa Mills. Quella specie di poltrona era un po’ come una cuccetta, un’altalena in cui si rintanava tra i cuscini e le coperte, dove si rilassava. Era una delle cose che amava di più in quella camera dalle pareti arancio, tappezzata di poster e di foto, con una sola libreria piena di fumetti e videogiochi.
Apparentemente sembrava una bella camera, la tipica stanza da teenager, ma quei poster celavano incisioni sui muri, graffi. Le foto nascondevano angoli di parete simili a quelle di una prigione, anche se tutto sommato la sua camera era abbastanza colorata. Piccoli segmenti verticali erano incisi in serie da sette sul muro, ognuno simboleggiava un giorno in più trascorso lì dentro, nella sua nuova casa, con la sua odiosa e nuova famiglia adottiva. Ogni settimana era sbarrata da una linea e in totale le asticelle superavano le mille di sicuro. Erano ormai più di cinque anni che era diventata la sorella adottiva di Regina Mills, la ragazza più popolare della Storybrooke High School…o forse di tutta la città, dato che era la figlia del Sindaco.
Probabilmente però, per come andavano le cose ultimamente, tra i corridoi della SHS Regina non era più il punto di riferimento per tutti gli studenti. Non era più il capo delle Cheerleader, non era più la rappresentante del comitato per il ballo e a stento riusciva a tenere la sua carica da rappresentante d’Istituto. La nuova concorrente a tutte quelle mansioni era la sua “amata” sorellastra. 
Persino il suo ragazzo si era stufato di lei, l’aveva lasciata dandole della pazza-sociopatica, della maniaca del potere e… ora Regina aveva escogitato un piano per riprendersi tutto ciò che per colpa della sua bionda sorellastra stava perdendo e questo comprendeva sfruttarla al meglio.

Cosa vuoi, quindi?”  la voce di Emma era gelida, distante e dal basso la osservava dubbiosa. C’era stato un tempo, forse molto lontano, in cui le due erano state migliore amiche. Un tempo in cui Emma e Regina si chiedevano favori senza fare domande, senza pensare alle conseguenze. Da quando era iniziato il liceo, anche se vivevano nella stessa casa, non si parlavano più. A stento a cena, a stento quando si incrociavano in bagno e per casa… ora era assurdo, per la bionda, trovarsi la sorellastra in camera.
Chiederti un favore …siamo sorelle, no?”
Sembra che tu ricordi di esser mia “Sorella” ..” quella parola fu accompagnata da un gesto con le dita piuttosto sarcastico “… solamente quando ti serve qualcosa…”  sentenziò con un fil di voce, squadrandola.
“…prima di essere la mia amata sorellina sei la mia migliore amica, ricordi?” rispose con un piccolo sorriso teso la mora, afferrando la collanina oro che portava al collo. Una catenina fina con un semplice ciondolo ad albero. Emma osservò quella collana e lasciò correre la mano sul proprio petto, sulla sua con un ciondolo argenteo, decorato con un cigno al centro,  stringendolo. Quei due ciondoli dovevano essere i simboli della loro eterna amicizia: Emma, così come anche Regina, ricordava perfettamente come ne erano entrate in possesso; alla pesca di beneficenza durante il loro primo anno di medie. Solo che… giunte al liceo, la figlia del Sindaco Mills aveva smesso di indossarlo così da ufficializzare la rottura della loro amicizia, ma la bionda non aveva mai smesso di mettere quella collana però. Regina era stata la prima vera amica che aveva avuto, la prima persona che l’aveva fatta sentire importante. Eppure poi era stata capace di distruggere tutto per seguire le ambizioni che sua madre aveva per lei, per inseguire la popolarità al liceo.
“…..la hai ancora….”
Si e tu hai la tua… questo significa che non hai mai smesso…” la voce di Regina era flebile e per un istante Emma giurò di aver visto i suoi occhi color nocciola lucidi di emozione. Ma forse…era solo una sua convinzione. Sua sorella, se così si poteva dire, aveva ragione. Anche dopo quell’allontanamento non aveva mai smesso di volerle bene, non aveva mai perso la speranza di poter tornare a essere la sua migliore amica, aveva continuato a credere che sarebbero tornate a vedere film insieme ogni Venerdì sera e a mangiare cinese il Sabato. Ma nonostante tutto si limitò a schiudere le labbra e ad aggrottare la fronte, colpita.
“Noto che anche tu… non hai mai smesso..” commentò gelata. Aveva sempre creduto che Regina avesse scaricato quella collana nel water o che l’avesse buttata, in qualche mondo se ne fosse liberata. E invece no. Aveva solamente smesso di indossarla…. Sul volto di Emma Swan comparve un piccolo sorriso che si spense, appena notò l’espressione dipinta sul volto della mora. Non si era scomposta minimamente e quel barlume di dolcezza che poco prima era comparso era svanito.
“No, io ho smesso… ma non ho dimenticato. Ora, facciamo poco le sentimentali. Hai intenzione di darmi una mano si o no?”
No, Regina non aveva mai smesso di volerle bene e questo Emma lo sapeva perché riconosceva una bugia molto facilmente. Non aveva troncato mai realmente con lei, perché si era sempre trovata bene. Era stata un’amica fedele, una compagna di disavventure e probabilmente l’unica persona che a scuola non l’aveva mai odiata, l’unica che era sempre stata sincera con lei anche se era la figlia del sindico. Era una sorella per lei, anche se non avevano lo stesso sangue e… se anche aveva faticato ad ammetterlo (e tutt’ora lo negava) era felice che l’avevano adottata. Ma sua madre, Cora, contava molto di più. Le aspettative che aveva per lei erano così grandi che Regina non poteva deluderla. Non poteva distruggere quanto aveva costruito e programmato per lei ..e così aveva fatto una scelta: aveva scelto sua madre.
I Mills avevano fatto un grande regalo a Emma adottandola, ma era come vivere ancora in orfanotrofio. Da quando aveva litigato con Regina quella casa aveva assunto le sembianze di una prigione. Solamente Henry, quando c’era, la faceva sentire parte di quella famglia… altrimenti lei era come un fantasma: per la sua matrigna e la sua sorellastra lei non esisteva.
Gli occhi verdi di Emma si posarono su quelli color nocciola di Regina e inarcò un sopracciglio, levando il mento curiosa di vedere la sua faccia, curiosa di sapere di cosa si trattasse. Non le chiedeva mai favori o meglio… non le parlava mai. Ora cosa voleva da lei?
“Dipende”
“So che ti piace Killian Jones e quello che ti sto per proporre gioverà a entrambe

Sul volto di Regina comparve un ghigno maligno che contrastava l’espressione stupita di Emma che non faceva altro che chiedersi, in quel momento, come faceva a sapere della sua cotta per il capitano della squadra di Barca a Vela. Fece per parlare, ma quasi parve un pesce fuor d’acqua: boccheggiava incredula e tremava alla sola idea che qualcuno sapesse.  Emma… non aveva neanche mai baciato un ragazzo. A scuola era troppo Nerd, troppo emarginata per esser preda di qualche ragazzo, figurarsi poi di Killian Jones. Avere un ragazzo gay come migliore amico non giovava: lei e Neal erano gli sfigati della Storybrooke High School. Erano quelli che potevano anche indossare la felpa più figa del mondo o andare a scuola con i capelli verdi e non avrebbero mai attirato l’attenzione di nessuno. Probabilmente si sarebbero trovati sotto lo sguardo di tutti in un brutto momento: magari dopo una figuraccia in sala mensa che come colonna sonora avrebbe avuto le risate e le battute dei presenti. Ma ultimamente le cose stavano cambiando. Da quando Regina non era più al centro dell’attenzione e lei aveva iniziato a pranzare con una delle comitive più in della scuola …avevano più amici. Ecco perché non voleva che si sapesse della sua cotta per Killian!  Aveva iniziato a parlare anche con lui.

“…Sai qual’è il sogno erotico di ogni ragazzo?” le chiese Regina, con un piccolo ghigno malizioso.
Emma la guardò ad occhi sbarrati e scosse piano la testa.
“Andare a letto con due lesbiche
Se per un attimo la bionda, sommersa tra cuscini e coperte, aveva iniziato ad avere caldo ed era arrossita, era avvampata dall’ansia, ora era gelata da quelle parole. Si accigliò e si chiese cosa c’entrava con il favore di Regina e con Killian Jones. Poi… tutto all’improvviso fu più chiaro. Scattò in piedi e scosse la testa, incredula: non poteva davvero chiederle una cosa del genere, non poteva assolutamente chiederle di fingersi entrambe lesbiche per attirare l’attenzione su di loro. Per costringere Killian ad accorgersi di lei.
Le venne improvvisamente da ridere, convinta di aver capito male e la guardò divertita, sorpassandola e costeggiando il letto, contraendo l’addome e stringendo la sua maglietta bianca con una mano, ridendo di gusto.
Che cazzo ti ridi, Swan?! È un’idea geniale! Fingiamoci lesbiche! Avremo tutti i ragazzi che vogliamo, io tornerò a essere popolare e tu lo diverrai di conseguenza… poi ci lasceremo e tu sarai diventata abbastanza interessante per  il tuo Jack Sparrow” borbottò Regina, voltandosi a guardarla e alzando le mani al cielo, convinta delle sue parole. A quel punto, quando Emma la sentì così determinata si accigliò e smise di ridere, guardandola sconvolta. Allora era seria…
Scusa tu cosa ti fumi?! Che c’è nei muffin che mangi a colazione?”  sussurrò Emma guardandola, stranita, shoccata nel vederla seria. Non era possibile che le stesse proponendo una cosa simile.
“…Io non fumo nulla. Senti se non ti va di farlo puoi anche rifiutare ma… dovresti considerare la cosa! Jones non si lascerebbe sfuggire un’occasione simile! E poi a scuola diventeremmo la coppia dell’anno sicuramente!”
A quelle parole Emma le diede le spalle e si guardò allo specchio, osservandosi. Lo sguardo di Regina era fisso su di lei mentre la guardava dal lato opposto della stanza con le braccia incrociate al petto.
Ancora una volta la bionda si guardava e non si vedeva abbastanza. Forse… doveva davvero accettare. Forse era davvero l’unico modo per attirare l’attenzione di Killian Jones che per ora la salutava appena per i corridoi.
Sospirò e alzò lo sguardo sulla sorellastra, voltandosi a guardarla.
“E va bene… facciamolo. Ma niente baci in pubblico… i-io non credo che… insomma i-io…
“Che c’è ti faccio tanto schifo?” rise l’altra, facendosi avanti divertita e incrociando il suo sguardo.
“ No… è che… io non ho mai … baciato nessuno…prima d’ora” sussurrò Emma con un fil di voce, abbassando lo sguardo e arrossendo violentemente. Regina a sua volta sbarrò gli occhi e scoppiò a ridere divertita, non poteva crederci! Aveva 16 anni e non aveva mai baciato nessuno?!
Scherzi?”
il silenzio di Emma confermò che effettivamente non stava scherzando. Lo sguardo di Regina si spostò sulla porta per accertarsi che fosse chiusa. Accennò un passo, azzerando ogni distanza e invadendo il suo spazio vitale. Lasciò correre la mano sul suo mento e lo tirò su, posando poi le labbra su quelle fine della sua ex migliore amica. Gli occhi di Emma si spalancarono di stupore, quasi fece per indietreggiare, ma la mano di Regina l’attirò a se quando si strinse attorno al colletto della sua maglietta, bloccandola contro di lei.
Quando le loro labbra si allontanarono la mora ghignava divertita. Quel bacio non contava nulla… Emma invece quasi tremava sconvolta.
Che è quella faccia?! Dobbiamo essere reali. Preparati Swan, lo show ha inizio.

 Quel bacio non fu per niente male, anzi. Emma restò solamente sconvolta perché… da Regina non se lo sarebbe mai aspettato: una bacio del genere e soprattutto un piano simile. Dopo anni e anni di silenzi, di sguardi d’odio e dispetti, dopo anni bruttissimi …ora si riavvicinava a lei con quella follia e… era strano, folle ma… nel profondo le faceva piacere. Se il prezzo era quello, se quella recita significava tornare a essere quel che erano prima, significava tornare a essere migliori amiche, l’avrebbe fatto. Non c’era persona che più le mancava, non c’era dolore più grande che essere ignorati dalla propria migliore amica.
E così iniziarono segretamente le prove di quella finzione, di quella follia, che l’indomani mattina sarebbe dovuta apparire reale per tutta la scuola.





 
SdA:
 
Saaaaaaalve lettori!
Che dire… questa follia è evidentemente colpa di una settimana passata a vedere la serie Tv “
Faking it- più che amiche” in Onda su MTV.
Per chi non la conoscesse beh… la consiglio. Non è una serie molto impegnativa, quindi se si vuole passare un po’ di tempo e non si ha niente da guardare (cosa piuttosto difficile….) o da fare… Faking It è perfetta. Io mi sono ritrovata a vederla perché ho un’amica che me ne parlava e spinta dalla curiosità… beh ho passato una settimana chiusa in camera a shippare Karmy senza grandi risultati!
Ma comunque… tralasciando il mio rapporto complicato con la Karmy, con Faking It e con il personaggio di Karma in particolar modo… veniamo alla FanFiction.
Allora la serie mi è stata la mia fonte d’ispirazione e … i personaggi di Once Upon a Time (che in questa storia saranno quasi tutti, in parte, OOC –Neal soprattutto, direi  <_< -) sono quasi tutti ispirati in qualche modo a quelli dello show in onda su MTV.
Questa scelta motiva perché alcuni personaggi sono stati stravolti, Neal ad esempio, che in questo capitolo viene solamente citato come “l’amico gay di Emma”. Ecco… tendo a specificarlo perché il prossimo capitolo vedrà lui come protagonista –oltre a Emma e Regina e altri.
Essendo ispirata alla serie Faking It, dovevo assolutamente mettere un personaggio gay che fosse ispirato un po’ a Shane, il quale avesse un rapporto stretto con Emma.
 Insomma… dopo avervi dato tutti questi indizi, per chi ha vesto la serie, un’idea sulla FF ve la sarete fatta quindi… Le scommesse sono aperte su come andranno le cose successivamente AHAH
Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto e se non è così… fatemi sapere! Le critiche sono sempre ben accette :3

Giuro che dopo aver detto ciò vi lascio, penso di aver rotto un po’ le ….scatole XD
Di solito non uso questo stile per scrivere, sono un po’ più maniacale con i dettagli e… in più c’è chi mi definisce anche più pesante ma… spero che come lettura sia scorrevole e leggera. E’ una FF pensata per rilassare il lettore, che non richiede un grande impegno…
Comunque penso sia meglio che io svanisca prima che qualcuno inizi a tirarmi carote e pomodori (?) o Mele ma… penso che quelle non vadano mai sprecate…. O il Sindaco chi la sente?  x3

Grazie a tutti per esser passati,
Zia Molly_


*I capitoli verranno caricati una volta a settimana. In caso di cambiamenti verreti aggioranti a fine capitolo dopo l' SdA
   
 
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