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Autore: Justice Gundam    08/12/2014    4 recensioni
Una nuova avventura attende Ash, il suo inseparabile Pikachu, e la sua fidanzata Misty nel misterioso continente di Unima, dove accompagneranno altri giovani allenatori come loro sulla strada verso la Lega, e li aiuteranno ad affrontare il misterioso Team Plasma. Riusciranno, Ash, Misty, Touko, Spighetto e i loro compagni a salvare Unima e a svelare i misteri che si troveranno davanti? Seguito di Heart Soul Adventures, ma può essere letto senza problemi anche come storia a sè, dati gli scarsi spoiler. (Pokeshipping) (Cavaliershipping) (FerrisWheelshipping). COMPLETATO IL 18 DICEMBRE 2015! SI RINGRAZIA MIRIAM PRIMIANA DELL'AQUILA PER I DISEGNI.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, N, Touko, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: Best Wishes Reload
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
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Capitolo 56 - Nardo, il Campione
 
I festeggiamenti per lo scampato pericolo erano andati avanti fino a tarda notte, e man mano, l'atmosfera di festa aveva cominciato a quietarsi, tornando alla tranquillità e alla distensione che anche prima regnavano sul vecchio Regno della Valle. Uno alla volta, i partecipanti alle celebrazioni andavano a riposare... e Victini, uno dei festeggiati più importanti, aveva potuto prendersi un po' di tempo per sè stesso, appartandosi e sedendosi sulla cima di una collinetta da cui si poteva vedere la Spada della Valle, infissata nella montagna come se nulla fosse successo. Da dove si trovava Victini, era possibile vedere un grande stormo di Pokemon che fluttuava allegramente attorno alla costruzione... e il Pokemon Vittoria, guardando un po' meglio, vide che si trattava degli stessi Solosis e Duosion che si erano risvegliati al suo interno, e che ora, finito il loro periodo di ibernazione e non avendo più un vero motivo per restare là dentro, avevano potuto uscire e cercare la loro libertà.
 
Victini si mise comodo, seduto sul fianco della collinetta, e guardò soddisfatto il gruppo di Pokemon Psico che si allontanavano tutti assieme da grande edificio. Anche per loro, c'era stato un lieto fine, riflettè, e i suoi pensieri andarono subito ai tempi remoti in cui quella storia era iniziata... e all'amico che aveva permesso alla Spada della Valle di sventare il pericolo della Dragoenergia, sacrificando la propria vita per quello scopo. Ora, più che mai, si rendeva conto del significato di quel gesto... e giurò tra sè che, finchè avesse avuto vita, non avrebbe permesso a nessuno di calpestare il sacrificio del vecchio re.
 
"Beh, amico mio... ora capisco cosa volevi dire quando hai detto che saresti sempre stato con me." disse tra sè Victini. "Anche oggi, come avrai potuto vedere, ci sono state persone che hanno combattuto per fare sì che le tue gesta non fossero inutili, e ce l'hanno fatta! Credo... che saresti fiero di come stanno andando le cose in questi giorni nel tuo vecchio regno. Oggi ho incontrato molte persone che, ne sono sicuro, meriterebbero le tue lodi per come hanno lottato per salvare il nostro paese."
 
"Ciao, Victini. Come mai da queste parti?" gli chiese la voce di Ash. Il Pokemon Vittoria, per niente sorpreso, si voltò verso il ragazzo che, accompagnato da Pikachu e Misty, lo stava raggiungendo, risalendo lungo il fianco della collinetta. 
 
"Oh... ciao, Ash... Pikachu, Misty... avevo semplicemente voglia di stare un po' da solo a pensare." rispose il Pokemon Fuoco/Psico, tornando a guardare verso le stelle. "Sapete... mi sembra quasi assurdo che oggi, così rapidamente, sia finita una storia che ha avuto la sua origine migliaia di anni fa. Per qualche motivo, ho l'impressione che non finirà così facilmente... che sentiremo ancora parlare della leggenda degli eroi della Verità e degli Ideali."
 
"Chissà... può essere. A questo punto, io proprio non mi sento di escludere nulla." affermò Misty, guardando verso il cielo a sua volta. "Sai... adesso, alla festa di paese, c'è stato qualcuno che mi ha detto che, mentre la Spada della Valle stava salendo, aveva visto due enormi Pokemon... due draghi, uno bianco e uno nero, che salivano verso il cielo, combattendosi a vicenda. E... quando abbiamo sigillato nuovamente la Dragoenergia, sono scomparsi, volando ognuno per conto suo."
 
"Quelli erano senz'altro Zekrom e Reshiram..." affermò Victini, sfregandosi la fronte. "So che non vi farà piacere sentirvelo dire adesso... ma se i due draghi della leggenda sono di nuovo liberi, anche se per adesso non stanno facendo nulla, per il continente di Unima si preannuncia un periodo di sconvolgimenti... e forse anche uno di grandi cambiamenti."
 
"Se devo essere sincera... ho sentito anch'io qualcosa di strano, quando la Spada della Valle cominciava a salire, e poi quando stavamo combattendo contro quella cosa generata dalla Dragoenergia." affermò Touko, arrivando da dietro Ash. I due allenatori di Kanto e Pikachu furono un po' sorpresi di vederla, ma allo stesso tempo la cosa fece loro piacere.
 
"Ciao, Touko! Allora, come va la festa, là in città? Mi sembra che ormai stiano tutti tornando a casa..." disse Misty, vedendo che ormai il grande falò che i nativi avevano acceso nel bel mezzo della piazza principale si stava spegnendo. 
 
La ragazzina castana confermò con un cenno della testa. "In effetti, ormai sono tutti stanchi, chi più chi meno... e anch'io non credo che resterò alzata più di tanto. Anzi, se devo essere sincera non ricordo di essere mai restata sveglia così tardi..." affermò. "Però prima volevo vedere dove eravate e se stavate tutti bene. E quando vi ho sentito parlare dei due Pokemon Drago della leggenfa non ho potuto fare a meno di intervenire. Non so neanch'io di cosa si trattasse, ma quando eravamo nella Spada della Valle, e stavamo cercando di fermare i piani di Damon... ho sentito come una voce che mi chiamava... e per qualche motivo, il mio istinto mi ha detto che si trattava di uno dei Pokemon Leggendari!"
 
"Sì... capisco cosa vuoi dire. Uno dei due Pokemon Drago ti stava chiamando, anche se non so bene per quale motivo..." rispose Victini, guardando la giovane allenatrice dritto negli occhi. "Mi dispiace di non poter essere più specifico, amica mia, ma purtroppo, anche noi Pokemon Leggendari non siamo onniscienti. Di qualunque cosa si tratti... dovrai scoprire tu stessa cosa ti aspetta il futuro."
 
"Capisco." disse Touko, sorridendo tranquillamente. "Non importa, Victini, ti sono comunque molto grata per quello che hai fatto. E... spero che da oggi in poi, le cose vadano meglio, sia per te che per questa brava gente."
 
"Sono sicuro che andrà tutto bene, Victini. Noi non ci dimenticheremo mai di te!" affermò Ash.
 
"Pika pikachu!" confermò Pikachu.
 
Victini chinò leggermente la testa, contento e commosso per le parole dei suoi amici... poi, con rinnovata speranza, il piccolo Pokemon Leggendario guardò di nuovo verso le stelle, riuscendo per un attimo ad intravedere il volto saggio e segnato dagli anni del suo amico di secoli prima...
 
"Sono contento di aver trovato tanti amici... e anche se non mi dimenticherò mai di te, amico mio, e continuerò a serbare il tuo ricordo nel mio cuore, adesso mi sto rendendo conto che potrò incontrare innumerevoli persone straordinare come Ash, Pikachu, Touko... e tutti gli altri!" pensò Victini. "Finalmente posso lasciarmi alle spalle il passato... grazie di tutto, amico mio. Grazie per quello che mi hai insegnato, e per quello che hai rappresentato per me. Osservaci, là da dove sei... Unima diventerà un luogo ancora più bello di come lo hai lasciato tu. E il Regno della Valle, grazie al lavoro di tutti, rinascerà presto."
 
 
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Il mattino dopo, gli allenatori si stavano salutando, con un nutrito gruppo di nativi che faceva loro gli ultimi saluti di rito. Juanita e i suoi due figli, assieme al piccolo Victini, al sindaco Mannes, e a Ravine e Glacine, erano in prima fila, e stavano facendo i loro migliori auguri al gruppo di amici. Davanti a loro, Ash, Pikachu, Misty, Touko, Spighetto, Burgundy e Georgia erano già pronti a ripartire, con gli zaini in spalla.
 
"A nome di tutta la città di Eindoak, e di tutto il Popolo della Valle, vogliamo ringraziarvi infinitamente per tutto quello che avete fatto." affermò Juanita, facendo un piccolo inchino ai ragazzi. "Avete fatto più di quanto avremmo avuto il diritto di chiedervi... e avete salvato tutti noi!"
 
"Io stesso devo ancora una volta scusarmi per le mie azioni sconsiderate." disse Damon. "E... vorrei ringraziare anche il sindaco Mannes e i miei nobili fratelli Glacine e Ravine per essermi stati a fianco e avermi appoggiato in tutto quello che abbiamo passato."
 
"Noi condividiamo il tuo stesso sogno, Damon, anche adesso." confermò il sindaco. "I nostri metodi erano sbagliati, questo è vero. Ma impareremo dai nostri errori, e troveremo un modo per ricostruire il Regno della Valle, anche senza usare la Dragoenergia, e senza fare del male a nessuno."
 
"Abbiamo comunque imparato molto da questi ragazzi." affermò Ravine. "E a voi, ragazzi, facciamo questo augurio. Non perdete mai di vista il vostro animo nobile e i vostri obiettivi. Sono sicuro che da oggi in poi, i nostri protettori guardano a voi con benevolenza."
 
Georgia, che non era avvezza alla retorica, si sfregò la fronte e sospirò. "Va bene, va bene... abbiamo capito." affermò. "Sentite, a me ha fatto piacere dare una mano, ma non l'ho fatto perchè sono un'eroina o cose del genere, okay? Mi andava di farlo, ed è stato un buon modo per allenare i miei Pokemon. E quello che volevo fare l'ho fatto, quindi... siamo pari, okay?"
 
Carlita ridacchiò tra sè della reazione di Georgia... e Burgundy, con un'espressione di divertimento sul viso, raggiunse l'Annientadraghi e le diede una leggera gomitata sul fianco. "Hehehee... cosa c'è, mademoiselle Annihileur de Dragons? Vogliamo recitare la parte delle dure, eh? La testardaggine è proprio uno dei tuoi  punti di forza, n'est pas?"
 
Un grosso gocciolone di sudore scese dalla testa di Ash, e Misty, con una risatina divertita, bisbigliò qualcosa nell'orecchio del suo fidanzato. "Certo, certo... parla lei che è diventata un'intenditrice perchè vuole ancora farla pagare a Spighetto!" disse la rossa ex-Capopalestra. Ash e Pikachu sghignazzarono tra sè, e anche Touko fece un sorriso divertito vedendo come Burgundy e Georgia si punzecchiavano tra loro. Sembravano quasi amiche di vecchia data che amavano stuzzicarsi a vicenda...
 
"Oh, io sono molto fiera della mia testardaggine, grazie infinite." disse Georgia, aggiustandosi fieramente il berretto sulla testa. "Comunque, immagino che a questo punto è il momento di salutarci. Ho avuto modo di allenarmi un po', ma adesso preferirei tornare al mio regime normale. E magari, ci vedremo a qualche altro torneo organizzato da Don George."
 
"Su questo non credo ci siano dubbi, mademoiselle Georgia." affermò Spighetto con espressione accomodante. "Auguro anche a lei un buon proseguimento, mademoiselle Burgundy... e spero di incontrarla ancora, alla nostra prossima competizione!"
 
"Hmph! Tu preoccupati di arrivarci, e non inventarti delle scuse se non arriverai in tempo!" affermò la ragazzina dai capelli viola, cercando come sempre di mostrarsi scostante e superiore. "In ogni caso... buon proseguimento anche a te, e non darti troppe arie, perchè sto facendo dei bei passi avanti, e se non ti impegnerai al massimo, finirò per superarti!"
 
"Grazie ancora per tutto quello che avete fatto per noi, amici." disse Carlita, facendo un piccolo inchino al gruppo di allenatori. "E' stata un'azione molto nobile da parte vostra... e anche Victini vi è molto grato."
 
"Spero che il vostro viaggio prosegua bene, amici miei." disse il piccolo Pokemon Vittoria, strizzando un occhio al gruppo che lo aveva aiutato. "Purtroppo, la mia abilità Vittorstella non è in grado di darvi la fortuna che potrebbe servirvi per il resto del vostro viaggio, ma sicuramente posso farvi tutti gli auguri che meritate!"
 
"Buona fortuna a tutti voi." disse infine Damon. "E... vi prego di accettare questi come portafortuna. Per la mia gente, si tratta di un modo per accompagnarvi con il pensiero."
 
Con queste parole, il giovane nativo dai capelli bianchi e neri prese alcune bambole fatte a mano che raffiguravano Victini da una sacca che portava a tracolla, e ne distribuì una ciascuno a tutti i ragazzi, che la accettarono cortesemente. "Beh... certo non sono tipa da bambole o da portafortuna... ma immagino che per questa volta, a puro titolo di cortesia, ne posso tenere una." affermò Georgia, dopo aver ricevuto la sua bambola. "Grazie. Ne avrò molta cura."
 
"Grazie mille, Damon... e speriamo che presto tu possa vedere realizzato il tuo sogno. Spero che tu riesca a vedere il Regno della Valle tornare com'era un tempo." disse Ash, tendendo la mano al suo ex-avversario, che accettò con modestia il gesto di amicizia. "E se avessi di nuovo bisogno di una mano, beh... io sarò sempre pronto a venire, non è vero, Pikachu?"
 
"Pika pikachu!" rispose il piccolo Pokemon Elettro, facendo il segno della vittoria prima a Damon, e poi a Victini. Divertito dal fatto che Pikachu avesse imitato il suo gesto tipico, Victini strizzò l'occhio allo starter di Ash.
 
"E' stato bello conoscervi. A presto, amici!" affermò Victini, con tutti gli abitanti di Eindoak che salutavano a loro volta, muovendo la mano verso gli allenatori. Burgundy fu la prima ad andarsene, facendo un perfetto inchino in direzione degli abitanti della città, poi verso il resto del gruppo prima di incamminarsi verso la strada sterrata che conduceva alla sua prossima meta. Georgia fu la successiva ad andarsene, dopo aver salutato rapidamente e aver di nuovo dato appuntamento all'occasione successiva... e infine, il gruppo di Ash, Pikachu, Misty, Touko e Spighetto aveva cominciato ad allontanarsi, e nel giro di pochi minuti stavano già lasciandosi alla spalle la grande catena montuosa, voltandosi giusto un ultima volta per fissarsi nella mente l'immagine di quel luogo magico.
 
In lontananza, ancora infissa sulla cima più alta del vecchio Regno della Valle, la Spada svettava maestosamente, ricordando a tutti ciò che era successo nel passato del grande continente... e Ash, lentamente, mosse una mano verso di essa, come se volesse salutare la montagna stessa.
 
"Spero che un giorno ci rivedremo, Popolo della Valle..." affermò.
 
 
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Nel frattempo, nella base segreta del Team Rocket ad Unima, Jessie, James, Meowth e Domino avevano appena finito di fare rapporto a Giovanni che, seduto dietro la sua usuale scrivania in compagnia del suo immancabile Persian, stava a sua volta esaminando il piccolo congegno con il quale Domino era riuscita a catturare un po' di Dragoenergia. La preziosa energia era contenuta in un piccolo scomparto stagno del macchinario, sotto forma di una calda luce bianca che diffondeva un bagliore soffuso in tutto l'ufficio del boss della criminalità di Kanto.
 
"Hmm. Devo ammettere che avete fatto un buon lavoro, malgrado gli imprevisti." affermò Giovanni, dopo aver constatato che la quantità di Dragoenergia accumulata era in effetti sufficiente per gli scopi che si era prefisso. "Il Dr. Zager penserà ad esaminare la Dragoenergia che avete catturato e determinare come la possiamo sfruttare a nostro vantaggio, mavoi avete comunque svolto il lavoro come da programma. Adesso, ovviamente, il difficile sta nel trovare l'ubicazione dei tre Pokemon Leggendari di cui abbiamo sentito parlare. Sembra che non abbiano una dimora fissa... almeno, non Tornadus e Thundurus. Landorus, invece, sappiamo per certo che ha un santuario da qualche parte qui ad Unima, ma non sappiamo ancora dove."
 
"La... ringraziamo per le lodi, capo!" affermò James tutto contento. Almeno per quella volta, era valsa la pena di farsi spedire in orbita da Pikachu e dal resto dei Pokemon... "Stia pur certo che troveremo quanto prima il luogo dove si nasconde Landorus, e glielo comunicheremo!"
 
Giovanni ghignò leggermente. "Anche se siete diventati più competenti, la tua ingenuità si vede ancora, James." affermò il boss, attorandosi dietro le espressioni stupite dei due ragazzi e di Meowth. Domino, che sembrava invece capire meglio come ragionava il capo del Team Rocket, sorrise maliziosamente. "Perchè dovremmo perdere tempo a cercare il luogo dove si nasconde Landorus, se dopo non abbiamo idea di dove cominciare a cercare per trovare gli altri due? No... io ho un'idea migliore. Attireremo Thundurus e Tornadus, e faremo in modo di catturare tutti e tre in un colpo solo. Perchè fare tanta fatica, quando possiamo fare in modo che quei Pokemon Leggendari si mettano in trappola da soli?"
 
"Ah... ehm... effettivamente devo ammettere che a questa idea non avevo pensato!" rispose Jessie imbarazzata. Sperò soltanto che questa gaffe non le avesse fatto perdere troppi punti agli occhi del capo. "In effetti, se li attirassimo tutti assieme nello stesso luogo... visto che a quanto si dice sono rivali tra loro... potrebbe essere che si affrontino a vicenda e si indeboliscano, così noi del Team Rocket... li potremo catturare senza problemi!"
 
"Esatto. Vedo che ti sei sveltita anche in intelligenza, Jessie." affermò Giovanni con tono di approvazione. Il suo Persian allungò una zampa, tastando con vaga curiosità la piccola macchina appoggiata sulla scrivania accanto a lui... ma una piccola scarica elettrica, che gli fece drizzare i peli sulla zampa destra, lo convinse a lasciar perdere. "Esatto. I miei ricercatori stanno facendo degli esami sul Verispecchio che abbiamo... rinvenuto... nel Castello Sepolto, e sono sicuro che entro breve potranno cominciare anche a fare delle prove con la Dragoenergia. Se riuscissimo ad usarlo per attirare i tre Pokemon Leggendari nello stesso luogo... allora tutto sarebbe in discesa."
 
"Fantastico! Adesso sì che il Team Rocket sale di nuovo alla ribalta!" esclamò Meowth, sfregandosi le zampe tra loro e lanciando un'occhiata di superiorità a Persian... che la versione evoluta di Meowth ignorò sdegnosamente. "E... quanto ci metteremo per raggiungere questo... obiettivo, se posso chiedere?"
 
"Ci vorrà un po' di tempo, Meowth. Lo sai bene anche tu, che la pazienza è la virtù dei forti." rispose Giovanni. "Per il momento, pensate a mantenere un profilo basso. Ci vorrà il tempo che ci vorrà, per comprendere un po' meglio come funziona il Verispecchio, e se possiamo usare la Dragoenergia per sfruttarlo al meglio. Siete congedati, per il momento. Ma tenetevi pronti a presentarvi in qualsiasi momento."
 
"Certamente, capo!" risposero tutti e quattro assieme, mettendosi rapidamente sull'attenti. Soddisfatto, Giovanni fece cenno a Jessie, James e Meowth di andarsene, mentre Domino rimase lì, vicino alla sua scrivania, e quando il trio di criminali imbranati fu uscito dall'ufficio, facendo un altro sussiegoso inchino, la biondina si aggiustò il berretto sulla testa e rivolse una domanda al capo del Team Rocket.
 
"Signor Giovanni, credo di avere il dovere di avvertirla." disse. "Le persone che hanno ostacolato il nostro piano erano un gruppo di allenatori molto abili... un ragazzo di nome Ash Ketchum, una ragazza di nome Misty... credo che lei abbia già sentito questi nomi."
 
Giovanni armeggiò distrattamente con una penna. "Sì, ho già sentito parlare di loro. Ash Ketchum è quel giovane allenatore di Biancavilla che si è fatto una certa fama, ultimamente. E' stato uno di coloro che hanno maggiormente contribuito allo scioglimento del Team Vicious, soltanto qualche mese fa." affermò. "Una ragione in più per tenere alta la guardia. E' probabile che ora sappiano che il Team Rocket è coinvolto, e dobbiamo limitare il più possibile le occasioni in cui potremmo esporci."
 
"Era appunto questo ciò di cui la volevo avvisare. E' sicuramente una persona da cui è meglio guardarci, se è stato uno dei fautori della sconfitta del Team Vicious." affermò Domino. "Comunque, per il momento questo è tutto. Resterò a disposizione nel caso ci siano nuovi ordini."
 
"Va bene così, Domino. Puoi congedarti anche tu, per il momento." rispose Giovanni. La giovane spia si inchinò e uscì dall'ufficio, lasciando Giovanni e il suo lezioso Persian a celebrare tra sè lafelice conclusione di quella operazione. Il Pokemon felino avvicinò lo sguardo al contenitore dove la Dragoenergia era contenuta, e il boss del Team Rocket ghignò sinistramente e grattò il suo animale domestico dietro un orecchio. "Questa è la Dragoenergia, eh? Ottimo... un altro tassello dei miei piani è al suo posto. Ora dobbiamo solo attendere con pazienza che i nostri scienziati scoprano qualcosa di più sul Verispecchio... e questa energia, nel frattempo, ci potrà tornare molto utile!"
 
"Meowrrrr..." miagolò Persian con un sorrisetto maligno.
 
 
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Un paio di giorni dopo...
 
"Okay, Karrablast, continua così! Usa Beccata!" esclamò Touko, incitando il suo primo Pokemon Coleottero mentre quest'ultimo era impegnato in uno scontro di allenamento al cardiopalma con il Seadra di Misty, che rispondeva con degli attacchi Bollaraggio trattenuti, in modo da non rischiare di fare troppo male al Pokemon di Touko. Ash, Misty, Touko e Spighetto avevano passato un po' di tempo ad allenare i loro Pokemon, in modo da essere preparati per la Palestra che li attendeva a Libecciopoli... e prima di riprendere il cammino per raggiungere il villaggio più vicino, avevano intenzione di sfruttare il più possibile il tempo che avevano.
 
Karrablast attaccò Seadra con una certa esitazione, probabilmente intimorito dalle dimensioni e dall'aspetto feroce del cavalluccio marino gigante, che restò al suo posto e non si preoccupò neanche di schivare un debole fendente che il Pokemon avversario aveva eseguito con il piccolo corno posto sulla sommità della sua testa. Rendendosi conto che il piccolo pokemon insetto non stava esattamente dando il massimo, e preoccupandosi per la sua salute, Touko fece cenno a Misty di interrompere lo scontro, cosa che Misty fece senza esitazione.
 
"Karrablast, sei sicuro che vada tutto bene?" chiese la ragazzina castana, inginocchiandosi accanto al suo Pokemon Coleottero, che storse un po' il naso a alzò le spalle - o quello che per lui era l'equivalente delle spalle. Touko e i suoi compagni capirono subito che c'era davvero qualcosa che non andava in quel Pokemon, e che forse sarebbe stata una buona idea farlo vedere in un Pokemon Center, non appena ne avessero avuto la possibilità.
 
"Blast, blast..." mormorò il Pokemon Coleottero, guardando la sua allenatrice. Sembrava stranamente stanco e spossato... come se non avesse dormito da un po', ma Touko sapeva bene che così non poteva essere dal momento che tutti i suoi Pokemon riposavano adeguatamente nelle loro Pokeball... 
 
"Ho come l'impressione che il suo Karrablast desideri qualcosa, mademoiselle Touko. Forse vorrebbe evolvere perchè non si sente abbastanza forte così com'è." disse Spighetto, da esperto quale era, e il Seadra di Misty si avvicinò al Pokemon Coleottero e lo toccò leggermene con una pinna, come se volesse spronarlo. Immediatamente, Karrablast strinse i denti e, con rinnovata determinazione, si lanciò contro il Pokemon d'Acqua... e sferrò, inaspettatamente, un attacco che prima di quel momento non aveva mai mostrato! Le sue corte braccia si illuminarono di blu, e il Pokemon Coleottero le incrociò davanti a sè, raggiunse Seadra e sferrò un poderoso fendente con entrambe le braccia, superando la guardia del Pokemon di Misty e mandandolo a terra con una breve esclamazione di sorpresa!
 
"Seeeeeadra!" esclamò il Pokemon d'Acqua, rialzandosi rapidamente e scuotendo la testa per mandare via lo stordimento. 
 
"Seadra! Stai bene?" esclamò Misty, controllando il suo Pokemon. Per fortuna, il colpo non era stato troppo potente, anche perchè il Pokemon che l'aveva usato non era ancora evoluto... ma era stato comunque una sorpresa vedere che il piccolo Karrablast era stato capace di usare una mossa come quella! "Accidenti... sbaglio, o quello era un attacco Forbice X? Ash, tu ne sai qualcosa, vero?"
 
"Certo che sì... ho visto questo attacco già diverse volte, è un attacco di tipo Coleottero molto potente ed affidabile." affermò il giovane allenatore di Biancavilla. "Ma non credevo che Karrablas fosse in grado di usarlo."
 
"Pikapika, pika pi..." disse Pikachu aprendo le mani come per dire che non lo sapeva neanche lui. Karrablast non aveva mai dimostrato di conoscere una mossa tantopotente, e non l'aveva mai usata finora... e tra l'altro, Touko non gli aveva mai insegnato ad usarla! Karrablast era più forte di quanto loro si fossero aspettati, questo era poco ma sicuro... e allora perchè avrebbe dobuto sorgergli il problema di non essere abbastanza forte?
 
Karrablast, tuttavia, non sembrava pensarla allo stesso modo - e dopo essere atterrato dall'attacco Forbice X che aveva usato, inciampò e cadde a terra in ginocchio, ansimante. Preoccupato, Pikachu andò a vedere di cosa si trattava... e fu sollevato quando si accorse che, per fortuna, Karrablast aveva solo il fiato corto.
 
"Karrrablast..." mormorò il Pokemon Coleottero, annuendo lentamente. Spighetto, dopo essere rimasto un po' di tempo in disparte a pensare, avanzò un'altra ipotesi.
 
"Forse ho capito... usare quella mossa, che è indubbiamente molto potente, ha finito per stancare Karrablast prima del dovuto." disse il giovanotto dai capelli verdi. "Ho sentito dire che questo è un effetto che può verificarsi in alcuni Pokemon non completamente evoluti... se cercano di usare una mossa particolarmente potente, si stancano presto, in quanto il loro corpo non è in grado di sostenere i pesanti costi di energia richiesti. Non è una costante, in ogni caso, e dipende da molti fattori."
 
Touko prese in braccio il suo Karrablast, pensando che magari avrebbe gradito riposarsi, almeno per oggi. "Capisco... beh, se Karrablast davvero vuole evolvere, per me non ci sono certo problemi. Finchè lui ne è convinto, io sarò contenta qualunque cosa lui decida." disse. "Non ti preoccupare, Karrablast, non sarà certo evolvere o meno che cambierà il rapporto tra noi!" concluse poi, abbassando lo sguardo verso il suo Pokemon e strizzando un occhio in segno di intesa.
 
"Karkarrablast..." disse il Pokemon, sfregandosi una tempia con una mano. Pareva volesse dire che era grato per la preoccupazione mostrata, ma che il problema non era di così facile soluzione... e Misty sembrò intuire l'inghippo.
 
"Vediamo se indovino... Spighetto, Karrablast è per caso uno di quei Pokemon che si evolvono quando vengono scambiati?" chiese la ragazzina dai capelli arancioni, voltandosi verso il giovane intenditore, che rispose con un cenno affermativo della testa mentre i Pokemon venivano richiamati nelle loro Pokeball, e i ragazzi riprendevano il cammino.
 
"Sì, ma non è sufficiente. Vedete... un Karrablast deve per forza essere scambiato con uno Shelmet, altrimenti l'evoluzione non si verifica." affermò Spighetto. A sentirlo parlare con tanta sicurezza nelle informazioni che dava, ad Ash e Misty sembrò di sentire ancora una volta il loro vecchio amico Brock, e venne loro un momento di nostalgia nel pensare a quello che probabilmente stava facendo... magari stava facendo qualche esame per diventare un allevatore ufficiale, e nel tempo libero stava prendendosi cura di qualche Pokemon o cercando di convincere qualche ragazza ad uscire con lui, sfidando la Velenpuntura del suo Croagunk! "Per questo le forme evolute di Shelmet e Karrablast non si vedono tanto spesso... un allenatore deve trovare qualcun altro che abbia il Pokemon corrispondente, e mettersi d'accordo con lui o lei per scambiarlo. Un'occasione come questa non capita tutti i giorni."
 
"Capisco..." affermò Touko, per poi guardare verso Karrablast e fare un cenno con la testa. "Ma non preoccuparti, Karrablast. Vedrai che troverò qualcuno... basterà fare due scambi, e allora sì che potrai diventare forte come vuoi!"
 
"Karra!" esclamò il Pokemon, vivacizzandosi un po'.
 
 
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Verso sera, dopo un paio d'ore di cammino, Ash, Pikachu e i loro compagni erano finalmente arrivati in un piccolo villaggio sui pendii di una collinetta... sembrava un posto come tanti altri che avevano visitato, con la differenza che in quel momento sembrava esserci un po' di movimento: c'erano delle bancarelle e degli stand ai lati della strada principale, costeggiata da basse casette di legno. Diverse persone erano riunite attorno ad alcuni stand, e si sentiva grande partecipazione e gioia già da dove Ash e i suoi compagni si trovavano. Si poteva immaginare che ci fosse qualche celebrità in giro... e incuriositi, i quattro allenatori si avvicinarono per chiedere cosa stesse accadendo.
 
"Ehm... buonasera!" esordì Touko, chiamando il primo individuo che le capitasse. Si trattava di un ragazzo più o meno della sua età, con i capelli a caschetto di uno strano colore a metà tra il biondo e il verdino, gli occhi dello stesso colore, vestito di colori vivaci e con una fotocamera digitale a tracolla, che la guardò con espressione vagamente stupita. "Scusa, io e i miei compagni siamo appena arrivati in città, e saremmo curiosi di sapere..."
 
"Beh, che coincidenza. Anche voi da queste parti." interruppe il ragazzo... che altri non era che Diapo, come Touko notò una frazione di secondo dopo! La ragazzina si bloccò di colpo, restando a bocca semiaperta e con gli occhi sgranati... e Ash ruppe il silenzio per primo.
 
"Diapo! Questa sì che è una coincidenza!" esclamò il ragazzo di Biancavilla. "Come mai sei qui? C'è qualcosa di interessante, in questo villaggio?"
 
"Normalmente no, non ci sarebbe nulla." affermò l'allenatore più giovane con un'alzata di spalle... ma subito dopo, Ash e i suoi compagni notarono che i suoi occhi si erano illuminati, in una dimostrazione di entusiasmo e aspettativa che non avevano mai visto prima in Diapo - che di solito era sempre così razionale e distaccato. "Ma... oggi è una giornata speciale. Sono venuto a sapere che Nardo, il Campione della Lega Pokemon di Unima, è da queste parti! Queste persone si sono riunite qui per aspettarlo!"
 
Misty sbattè gli occhi, e poi ridacchiò a metà tra l'imbarazzo e la comprensione quando anche ad Ash si illuminarono gli occhi! "CHE COSA? Dici sul serio? Nardo, IL Campione della Lega di Unima verrà qui?"
"Quando? Quando?" esclamò Touko, cominciando a sbrilluccicare a sua volta, al punto che Misty si coprì parzialmente il viso con una mano per non essere abbagliata! "Se è vero che il Campione di Unima è qui, allora devo per forza esserci anch'io!"
 
"Heh... allora dovrai metterti in coda, mia cara!" affermò Diapo, tenendo le braccia incrociate sul petto e assumendo di nuovo l'espressione di distacco e superiorità che Touko era abituata a vedergli in faccia. "Vedi... io e Nardo ci siamo fatti una promessa, tempo fa! Ho atteso a lungo la possibilità di affrontare il mio idolo in una battaglia di Pokemon, quindi io ho la precedenza!"
 
"Hai già incontrato Nardo tempo fa?" chiese Misty, ora interessata a saperne di più. "Cos'è successo? Lo hai visto mentre combatteva, per caso?"
 
Diapo sorrise e guardò verso il cielo che stava cominciando a scurire. "E' stato tre o quattro anni fa... allora non stavo certo pensando a diventare un allenatore di Pokemon o che altro. Stavo semplicemente facendo la mia vita, come tutti i bambini di questo mondo... quando ecco che per caso, mi imbatto in questo tipo che stava affrontando alcuni Pokemon selvatici con il suo Bouffalant! Non avevo mai visto prima nessuno combattere con i Pokemon in quel modo... era straordinario come riusciva a tenere a bada tutti i suoi nemici in quel modo! Non... non riuscivo nemmeno a credere che fosse possibile combattere a simili livelli!"
 
Mentre parlava, Diapo sembrava guardare in lontananza, ricordando con affetto quei momenti della sua infanzia. Il giorno in cui aveva incontrato l'uomo che aveva cambiato la sua vita per sempre...
 
 
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(FLASHBACK)
 
Il piccolo Diapo, all'epoca nove o dieci anni, ridacchiò felice mentre il gigantesco Bouffalant del suo idolo gli leccava le mani... sotto lo sguardo bonario del Campione, Nardo, che osservava i due come se stesse guardando due bambini che giocavano spensierati.
"Dimmi, piccolo... che cosa ti piacerebbe diventare, quando sarai grande? Ci hai già pensato?" chiese Nardo con la sua voce profonda, mentre Diapo accarezzava la criniera riccioluta di Bouffalant. Il bambino alzò lo sguardo, guardando il Campione di Unima dritto negli occhi. 
"Oh, è molto semplice!" rispose. "Voglio diventare il Campione di Pokemon della Lega di Unima! Un giorno, io e i miei Pokemon diventeremo abbastanza forti da affrontarla... e vinceremo!"
Nardo sgranò un po' gli occhi, impressionato dalla determinazione e dalla sicurezza con cui Diapo aveva risposto. "Oh, non si può dire che tu non abbia le idee chiare, ragazzo mio! Bene! Vorrà dire che quando sarai diventato grande, e sarai un allenatore di Pokemon completo, ci incontreremo... e accetterò la tua sfida! Ma sappi che diventare un allenatore degno di questo nome non è una passeggiata. Dovrai addestrare i tuoi Pokemon con molta cura... e capire da te qual è il significato della vera forza... e il suo scopo!"
"Sono sicuro che ce la farò, signor Nardo!" rispose Diapo con assoluta sicurezza. "Vedrà che resterà stupito, la prossima volta che ci incontreremo!"
 
 
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"Beh... che posso dire, è una storia molto interessante!" affermò Misty, la cui opinione di Diapo era già migliorata non poco. "E devo dire che avere un idolo è una gran bella cosa! Anch'io, in fondo, provo una smisurata ammirazione per Lorelei, una delle migliori allenatrici del mio paese!" Misty congiunse le mani, piegando leggermente la testa da un lato, mentre delle stelline luminose cominciavano a brillare attorno a lei! Rimase piacevolmente colpita quando Diapo si trattenne dal fare un commento salace su Kanto - evidentemente, la lezione che aveva ricevuto da Gary gli era entrata.
 
"E quando dovrebbe arrivare monsieur Nardo? Si sa, per caso?" chiese Spighetto, guardando incuriosito verso la folla. Le esclamazioni entusiaste si alzarono di volume, e si sentì il rombo di una piccola motocicletta con tanto di sidecar che arrivava a velocità sostenuta e frenava sulla strada, a poca distanza dagli spettatori. Al posto di guida si trovava un'Ufficiale Jenny che portava il suo Herdier sulle ginocchia... mentre nella carretta attaccata al lato del veicolo si trovava un individuo dall'aspetto alquanto singolare, che sicuramente sarebbe svettato in qualunque folla: era un uomo di non più giovane età, ma con un fisico invidiabile, alto quasi due metri, lunghi capelli rossi che cominciavano appena un po' sbiadire, tenuti spettinati e legati in una lunga coda dietro la schiena, con dei larghi ciuffi sulla fronte che si drizzavano in aria per un tratto abbastanza lungo. Aveva dei muscoli ben sviluppati, e la carnagione abbronzata, segni di una vita passata tra allenamenti e viaggi in luoghi impervi, ed era vestito come una sorta di monaco, con una lunga veste bianca dalle orlature rosse e nere, pantaloni bianchi consunti e un paio di sandali neri. Al collo, portava una collana composta da numerose Pokeball infilate su un nastro, e altre Pokeball erano appese alla sua cintura. Dall'espressione tranquilla e distaccata, si vedeva che era un uomo forte e saggio al tempo stesso... e a giudicare dal sorriso radioso che si dipinse sul volto di Diapo, Ash capì subito che quella persona non poteva che essere Nardo, il Campione di Unima!
 
"Okay. Immagino che questo risponda alla mia domanda." Commentò il giovanotto dai capelli verdi. L'ufficiale Jenny si passò una mano sulla fronte, e si rivolse all'uomo nel sidecar, che ringraziò con un cenno della testa e un sorriso bonario.
 
"Siamo arrivati, signor Nardo." disse Jenny, il cui Herdier balzò giù e cominciò ad agitare festosamente la coda accanto al Campione, che si chinò per accarezzarlo sulla testa.
 
"La ringrazio, ufficiale Jenny, e mi scuso per il disturbo arrecatole." disse. "Per ringraziarla della sua disponibilità... mi farebbe il grande onore di permettermi di invitarla a prendere un drink?"
 
La poliziotta sospirò, vagamente esasperata. "Temo... che la mia tabella di marcia non me lo permetta, signor Nardo. Al momento, devo tornare al commissariato e stilare il rapporto della giornata. Le auguro comunque buon proseguimento."
 
Nardo era abbastanza arguto da capire che Jenny non si era lasciata accalappiare dai suoi tentativi di flertare con lei, e accettò sportivamente la decisione della poliziotta. "Va bene, in tal caso non insisto." affermò cortesemente. "Se dovesse cambiare idea in qualsivoglia momento... lei sa dove trovarmi. Arrivederci, signorina Jenny, e buon lavoro!"
 
"Grazie mille..." sospirò stancamente la poliziotta, chiamando poi il suo Herdier che si sedette nel sidecar, e andandosene con una certa celerità. Nardo alzò le spalle e sorrise tra sè, poi si voltò verso il pubblico, che già applaudiva e lo accoglieva con un'autentica marea di saluti! Il Campione accolse i saluti con un sorriso bonario e un cenno della mano, mentre in mezzo alla folla, Diapo sembrava essere andato in visibilio - teneva una mano alzata, e la muoveva freneticamente verso Nardo... poi, capendo che facendo così non sarebbe andato da nessuna parte, il giovanotto si staccò dalla folla e andò direttamente in prima fila, cercando di farsi notare!
 
"Accidenti, non l'avevo proprio mai visto così pimpante!" esclamò Misty, cercando di non perderlo di vista in mezzo a quella folla festante. "Deve veramente voler dire molto per lui, incontrare Nardo. Beh, come biasimarlo..."
 
"Signor Nardo! Signor Nardo!" esclamò vivacemente Diapo, dopo aver rapidamente messo mano alla sua fotocamera digitale e aver scattato una foto del Campione. "Mi vede? Sono qui! Vicino a lei!"
 
Nardo, un po' sorpreso di sentirsi chiamare così, si voltò e vide il ragazzino dai capelli olivastri che agitava una mano verso di lui. A guardarlo così, gli dava l'impressione di averlo già visto da qualche parte... ma sul momento, Nardo non riusciva a ricordare esattamente dove. Tuttavia, un fan era pursempre un fan, e come rappresentante di tutti gli allenatori di Unima, Nardo non aveva certo intenzione di ignorarlo. "Oh, un giovane allenatore di belle speranze! Sai... mi sembra di averti già visto da qualche parte, hai un'aria alquanto familiare..."
 
Diapo corrugò la fronte. Non gli era per niente piaciuto il modo in cui Nardo gli aveva risposto... ma si disse che il Campione aveva solo bisogno di farsi solleticare un po' la memoria, e si sarebbe ricordato di tutto. "Sono io, Diapo... quel ragazzo che un giorno le ha detto che il suo scopo era di diventare il Campione! Ora sono diventato un allenatore di Pokemon, come le avevo detto!"
 
Nardo guardò il ragazzo con attenzione per qualche istante... e poi, sembrò che lo riconoscesse. "Ah, certo, adesso mi ricordo di te!" esclamò il Campione. "Allora, come sta andando il tuo viaggio, Domenico?" 
 
Diapo incespicò per il disappunto, e un gocciolone di sudore scese giù dalle teste di Ash, Pikachu e Touko, "Ugh... il mio nome è Diapo!" esclamò il ragazzo dai capelli olivastri. "E ho già cinque Medaglie, per dirla tutta! Così presto nel corso del mio viaggio... sono sicuro che anche lei sarà abbastanza impressionato! Anzi... visto che ci troviamo, sarebbe interessato ad una sfida?"
 
"Non si può dire che a Diapo manchi la stima di sè..." affermò Misty tra sè. Ash e Touko, per conto loro, erano più impressionati dal fatto che il ragazzo dai capelli verdini fosse già riuscito a collezionare cinque Medaglie, quando loro erano ancora fermi a quattro...
 
Nardo si avvicinò e guardò le cinque Medaglie, annuendo con fare ammirato. "Hmm... effettivamente, devo dire che sono molto impressionato, ragazzo mio. Cinque Medaglie così presto dopo aver iniziato non sono davvero un risultato disprezzabile." commentò. "Complimenti... e vedo che ci sono anche degli altri allenatori con te! Sono i tuoi amici?"
 
"Eh?" chiese Diapo, vagamente deluso quando Nardo guardò verso Ash, Pikachu e i loro compagni. "Ah... no, quelli sono degli allenatori che finisco sempre per incontrare, in un modo o nell'altro! Non sono amico di quelli lì!"
 
Nardo, tuttavia, non sembrò badare eccessivamente alla risposta di Diapo, e si rivolse ad Ash e al suo gruppo come se invece il suo fan avesse confermato la sua supposizione. "Oh, salve, ragazzi miei! Vedo che siete un gruppetto ben affiatato!" affermò Nardo, accogliendo calorosamente i quattro ragazzi, in particolare il ragazzo con il berretto rosso con quel Pikachu sulla spalla. "E quello è un Pikachu, vero, ragazzo? E' raro vederne da queste parti! Bene, bene! Devi essere un allenatore già molto esperto!"
 
"Ah... ehm... è un piacere conoscerla, signor Nardo!" disse Touko con un po' di imbarazzo. Si era immaginata il Campione di Unima come un tipo serio, severo, tutto d'un pezzo... e invece sembrava un tipo così affabile e alla mano. Anzi, pensò tra sè la ragazzina, sembrava anche un po' assente... "Anch'io... ho da poco iniziato il mio viaggio, e... beh... devo dire che ho avuto un inizio abbastanza buono, visto che ho già quattro Medaglie. Non sono tante come quelle di Diapo, ma insomma..."
 
"Hehehee... tranquilla, non è certo il numero di Medaglie che conta per un allenatore!" affermò Nardo, calando giocosamente il frontino sugli occhi della ragazzina! Touko emise un breve verso di sorpresa, prima che Nardo si voltasse verso il resto del gruppo. "Oh, a proposito, dimenticavo... sono più che disposto a concederti un match, Domenico! D'altronde, mi piacerebbe uno scontro di prova anche con questo ragazzo con il Pikachu... che ne dite, perchè non facciamo una battaglia in doppio? Sarei molto interessato a vedere quanto siete forti. A proposito, ragazzo col Pikachu, come ti chiami?"
 
"Il mio nome è... Ash Ketchum, signore. Ho da poco compiuto 15 anni... e vengo dal continente di Kanto." affermò il giovane allenatore. "Ma... è proprio sicuro? Vorrebbe davvero sfidare noi due ad uno scontro di Pokemon?"
 
"Io, se devo essere sincero, non sono interessato." rispose Diapo storcendo il naso. "Combattere una battaglia con l'aiuto di qualcun altro non servirebbe a dimostrare nulla. Se vuoi combattere tu per primo, Ash, per me non ci sono problemi."
 
"Capisco..." disse Nardo, sfregandosi il mento con fare pensieroso. "Allora... va bene, Ash, se sei d'accordo, possiamo fare un piccolo scontro d'allenamento."
 
Ash si sfregò la nuca, sentendosi allo stesso tempo onorato e un po' intimorito. Aveva visto con i suoi occhi quanto abili e ben allenati fossero i Pokemon di altri Campioni, in particolare quelli di Lance e Camilla, e anche se era convinto di aver fatto un bel po' di progressi, non era ancora convinto di poter competere con un Campione in una battaglia. Tuttavia, una delle sue Pokeball si aprì di colpo... e Dewott apparve davanti a Nardo, brandendo le sue conchiglie e meettendosi in guardia con entusiasmo!
 
"Dewwwww!" esclamò, tenendosi pronto alla sfida. 
 
Una grossa gocciolona di sudore scese dalla fronte di Misty. "Perchè questa scena mi riporta alla mente dei ricordi... vagamente spiacevoli?" ridacchiò tra sè, pensando ad un certo papero imbranato che era rimasto a Celestopoli con le sue sorelle... Nardo guardò con interesse il coraggioso Pokemon Apprendista che si preparava a combattere... almeno finchè Pikachu non scese dalla spalla di Ash e non lo trattenne, cercando di persuaderlo a non sfidare un avversario tanto superiore. 
 
"Pika pikachu! Pikachu!" esclamò il topolino giallo, appoggiando una mano sulla spalla dello starter di Unima. Quest'ultimo squittì con fare indignato e cercò di svincolarsi, ma Ash lo trattenne a sua volta, cercando di essere più diplomatico possibile. 
 
"Aspetta, Dewott..." disse il ragazzo, accarezzando il Pokemon lontra sulla testa. Quando quest'ultimo alzò lo sguardo, per pregarlo di lasciarlo fare, Ash scosse lentamente la testa. "Ascoltami... se fosse un allenatore qualsiasi, sono sicuro che ce la faresti... ma questo signore è il Campione della Lega di Unima, e tu hai da poco cominciato ad allenarti. Se ti mandassi così, allo sbaraglio, contro di lui, finiresti soltanto per farti male. Lascia fare a Pikachu, lui è il più esperto dei miei Pokemon, e credo che almeno un po' di resistenza la potrà opporre."
 
"Ash è diventato molto più assennato nello scegliere i Pokemon da usare, questo bisogna riconoscerlo." affermò Misty. "Una volta avrebbe semplicemente usato il Pokemon che gli andava di più di usare."
 
"Invece adesso, vedo che sta attento all'esperienza, al tipo e alle caratteristiche dei Pokemon che manda in campo." disse Spighetto. "Molto bene... vediamo come se la cava Pikachu contro il Pokemon di Nardo, credo che ci sarà molto da imparare."
 
"Anch'io. Non sarà male sapere già qualcosa di cosa sanno fare i Pokemon di Nardo quando sarò io ad affrontarlo." disse Diapo, con un sorrisetto sicuro sul viso. "Okay... vediamo un po' cosa succede!"
 
"Dewww..." sospirò Dewott alzando le spalle. Con riluttanza, rimise a posto le sue conchiglie, e Ash gli restituì uno sguardo di affetto e gratitudine prima di richiamarlo nella sfera. Pikachu fece il segno dell'okay, e poi si voltò verso Nardo, dichiarando che accettava la sfida sotto gli occhi di una folla entusiasta e piena di aspettative per la battaglia!
"Pika!"
 
 
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Pochi minuti dopo, la folla aveva sequestrato una sezione di strada in cui Nardo ed Ash avrebbero fatto la loro battaglia dimostrativa... e il ragazzino di Biancavilla, incitato dai suoi compagni e con Pikachu a fianco, era già davanti al Campione! Si aggiustò il berretto sulla testa, come faceva di solito quando doveva affrontare una battaglia particolarmente impegnativa, e fece cenno a Pikachu di tenersi pronto, mentre il topolino elettrico caricava le guance.
 
"Allora, Misty... tu pensi che Ash abbia qualche possibilità di vincere?" chiese Touko, senza nascondere che era emozionata per la battaglia che stava per vedere. 
 
La ex-Capopalestra di Celestopoli storse il naso. "Se devo essere sincera? No, non credo che Ash sia al suo livello, almeno non ancora." affermò. "Certo, se Nardo trattiene i colpi, se questa è davvero solo una battaglia dimostrativa... allora forse, soltanto forse, Ash ce la può fare."
 
"Panpour?" chiese il Panpour di Misty, impaziente che la battaglia cominciasse.
 
"In ogni caso, sarà interessante vedere che ricetta userà Ash per una sfida così inusuale." affermò Spighetto. Con un cenno di assenso, Nardo tirò fuori una delle sue Pokeball, scagliandola in aria e facendo uscire il Pokemon che aveva scelto!
 
"Okay... tocca a te, Bouffalant!" esclamò il Campione di Unima. Ash aveva già visto quel tipo di Pokemon, prima nelle rappresentazioni sugli edifici di Zefiropoli, e poi dal vivo, usato da Ravine quando lui e i suoi compagni avevano combattuto nella Spada della Valle... ma il Bouffalant di Nardo, che atterrò muggendo e grattando il terreno con uno zoccolo, sembrava ancora più grande e possente! La folla esplose in un'ovazione, ansiosa di vedere il loro Campione in battaglia!
 
"Bouffalant, il Pokemon Sfondatoro. Tipo Normale." disse il Pokedex di Touko. "Si lancia a testa bassa contro tutto ciò che minaccia di invadere il suo territorio, treni compresi, e lo spedisce via lontano. Anche se riceve una violenta testata, la folta pelliccia minimizza l'impatto."
 
Pikachu corrugò la fronte, percependo già che Bouffalant sarebbe stato probabilmente un avversario troppo forte per lui... ma non si tirò indietro, e mentre Nardo si sedeva a terra, Ash diede il suo primo ordine, immaginando che almeno poteva prendersi questo vantaggio... 
 
"Okay, Pikachu! Colpisci Bouffalant con Fulmine!" comandò Ash.
 
"Pika... CHUUUUU!" esclamò Pikachu, scagliando una dirompente scarica elettrica contro il Pokemon bufalo dalla criniera riccioluta. Bouffalant chiuse gli occhi e muggì mentre veniva colpito dalla potente scarica elettrica, che cessò solo dopo qualche secondo, lasciandolo un po' bruciacchiato, ma nel complesso quasi del tutto incolume... un po' come Ash e Pikachu si erano aspettati.
 
"Quel Fulmine non ha fatto un granchè." affermò Touko. "Era stato scagliato alla massima potenza, ma Bouffalant era semplicemente troppo forte per essere sopraffatto."
 
"Sì... ma non è questo che mi preoccupa... me lo aspettavo, più o meno." affermò Misty, che stava tenendo d'occhio Nardo. Il Campione di Unima si era seduto sul terreno a gambe incrociate e ad occhi chiusi, come se stesse meditando... e non stava dando alcun ordine al suo Bouffalant. "Che sta facendo Nardo? Se ne sta là seduto come un bonzo..."
 
"Sicuramente sta già meditando qualche strategia con cui sconfiggere Ash." affermò Diapo, lo sguardo fisso sul suo idolo. Ash stesso era un po' stupito dal comportamento di Nardo, temendo che stesse per riservargli qualche sgradita sorpresa...
 
"Ehm... Pikachu, adesso usa Codacciaio!" affermò, un po' incerto. Pikachu scattò in avanti, saltò ed eseguì una capriola in aria, calando la sua coda, divenuta rigida come il ferro, sulla testa dell'avversario! Ma la folta crimiera ad afro del Pokemon bufalo attutì il colpo, e Bouffalant retrocesse di qualche passo, scrollando la testa in un istante di stordimento. Tuttavia, Nardo ancora non si mosse...
 
"Ma che diamine... come mai non ordina a Bouffalant di attaccare?" si chiese Touko.
 
"Sta sicuramente aspettando il momento giusto." rispose Diapo con aria sicura. Tuttavia, Misty ebbe per un attimo l'impressione che lo stesse dicendo più a sè stesso che a lei. "Guardatelo. Non vedete che sta meditando intensamente?"
 
"Non so che dire... io certo non ho mai visto un allenatore battersi così." affermò Misty, sempre più dubbiosa. Non sapeva se essere allarmata o delusa... e anche Ash si raccappezzava sempre meno man mano che la battaglia andava avanti... 
 
"Proviamo ancora, Pikachu! Usa Agilità e poi Energisfera!" esclamò Ash. Pikachu eseguì prontamente, scattando in avanti a velocità incredibile, aumentando sempre più la sua corsa... e poi si caricò brevemente, creò una sfera di energia crepitante sopra la propria testa, e la scagliò contro Bouffalant, centrandolo in pieno! Ancora una volta, il Pokemon Sfondatoro muggì e piantò gli zoccoli a terra per non farsi trascinare via, poi si scrollò di dosso la scarica elettrica... e si voltò verso il suo allenatore con espressione irritata, come a volergli chiedere cosa aspettasse a dare il suo ordine...
 
"MOOOOOO?" nuggì il feroce bisonte... per poi restare a bocca aperta quando sentì che Nardo stava russando! Il Campione di Unima si era addormentato nella sua posizione di meditazione!
 
"Sta... dormendo?" si chiese Misty, con un grosso gocciolone di sudore sulla nuca. Diapo, vicino a lei, sgranò gli occhi in un'espressione di sorpresa e disgusto. Questo era il suo idolo, la persona che lui aveva ammirato per la sua forza e la sua decisione?
 
"MOOOOOO!" Bouffalant muggì di nuovo e picchiò sull'asfalto con i suoi zoccoli... e Nardo si svegliò con un sobbalzo, sbattendo le palpebre.
 
"Si... Signor Nardo?" chiese Ash, completamente spiazzato. 
 
"Pika pikachu?" Anche Pikachu restò molto stupito, mentre Nardo si alzava in piedi e si sfregava la nuca con fare imbarazzato!
 
"Ah... ehm... hehehee, scusate tanto! Ho viaggiato fin qui in tutta fretta quando ho sentito di strani avvenimenti alla Spada della Valle... ma quando ero ormai vicino, si è sistemato tutto! E con tutta la strada che ho fatto, adesso sono anche un po' stanco..." si scusò il Campione. Una venuzza pulsante apparve sulla testa di Bouffalant, che grugnì con irritazione e caricò verso di lui, tirandogli una cornata talmente potente da farlo volare addosso ad un albero, dove atterrò tra le fronde con un potente rumore di rami rotti, e un breve movimento sismico che fece stringere i denti ai presenti. Un boato di disaprovazione si levò dal pubblico, e il Campione riemerse dalla fronda dell'albero, togliendosi le foglie dai capelli prima di scendere giù con un agile balzo, come niente fosse!
 
"Ehm... va... va tutto bene?" chiese imbarazzato Ash.
 
Nardo si sgranchì un braccio, sorridendo giovialmente. "Tutto bene, ragazzo. Però... forse è meglio se interrompiamo qui la battaglia. Al momento sono troppo stanco." affermò, per poi rivolgersi al suo Bouffalant che lo stava ancora guardando con disapprovazione. "Scusa, Bouffalant, hai ragione... ecco, spero che con questa mi posso far perdonare. Va bene?" 
 
Nardo tirò fuori una mela che aveva raccolto dall'albero e la offrì al suo Pokemon, che sospirò, come a dire che era abituato a queste cose, e cominciò a mangiarla con una scrollata. Sfortunatamente per Nardo, Diapo non si sarebbe lasciato blandire tanto facilmente... e quando lo vide arrivare con espressione irritata, quasi offesa, il Campione si schiarì la voce. "E... temo che dovremo rimandare il nostro confronto ad un'altra volta, ragazzo mio. Un'altra volta quando sono più pimpante, okay, Domenico?"
 
"Mi chiamo Diapo." disse il ragazzo dai capelli olivastri. "E quando ci siamo incontrati, lei mi ha detto che il modo per diventare Campione era di continuare a combattere e diventare sempre più forte!"
 
Nardo si sfregò il mento. "Hmm... sinceramente, non ricordo di aver mai detto una cosa del genere. Non di recente, almeno." affermò. "Se l'ho detto, allora ti chiedo scusa. Non ti ho dato un buon consiglio, temo."
 
Diapo restò per un attimo fermo dov'era, ribollendo di rabbia e delusione. "E io che ti ammiravo. Sei soltanto un buffone." disse infine, stringendo una mano a pugno. "E va bene. Se è così, allora continuerò a diventare più forte, e ti batterò! Così dimostrerò che la strada che sto percorrendo come allenatore è quella giusta!"
 
"A... Aspetta un momento, Diapo!" esclamò Touko, cercando di richiamare il ragazzo. Niente da fare - Diapo voltò le spalle a Nardo e se ne andò con passo deciso. Non ci fu molto che Ash e i suoi compagni potessero fare se non guardarlo andare via rabbiosamente.
 
"Che tipo..." disse Misty, avvicinandosi ad Ash con il suo Panpour in braccio. "Comunque, non me la sento neanche di biasimarlo troppo... le prestazioni di Nardo sono state... alquanto deludenti."
 
"Heheee... che posso dire, signorina, me ne rendo conto anch'io..." affermò Nardo, guardando il quartetto di amici. "Certo... c'è stato un periodo in cui la pensavo esattamente come quel ragazzo. Però... poi mi sono reso conto di una cosa molto importante - che la forza non dura per sempre. E voi, ragazzi... qual è il motivo per cui viaggiate?"
 
"Io sto viaggiando per conoscere più Pokemon, e cercare di imparare più cose come intenditore." affermò Spighetto, facendo un elegante inchino al Campione. "A proposito, il mio nome è Spighetto, monsieur Nardo, e vengo dalla città di Levantopoli. Sono molto onorato di conoscerla."
 
"Altrettanto, ragazzo mio." rispose Nardo.
 
"Il mio nome è Touko... e diciamo che sto viaggiando per cercare il mio obiettivo. Per cercare di capire perchè lo faccio, in pratica." disse l'esordiente di Soffiolieve. "E penso di avere già qualche idea in mente. Potrebbe essere una ragione sufficiente, almeno per il momento?"
 
Nardo accarezzò nuovamente la testa a Touko con la sua enorme mano, spettinandole i capelli. "Certo che può esserlo, fintanto che ti impegni seriamente per trovare la tua aspirazione, e ricordi che c'è sempre qualcosa in più verso cui tendere." affermò Nardo, parlando con una saggezza e un'esperienza che sorpresero la ragazzina, che non si era aspettata una tale compostezza così all'improvviso.
 
Fu il turno di Misty, che si presentò con il suo Panpour in braccio. "Il mio nome è Misty... e vengo da Celestopoli, nel continente di Kanto." affermò. "Ho iniziato a viaggiare perchè voglio imparare il più possibile sui Pokemon d'Acqua. E poi, c'è anche il fatto che vorrei viaggiare con Ash."
 
"Pour!" esclamò Panpour in segno di approvazione.
 
"Oh, quindi voi due siete innamorati!" disse Nardo, indovinando al volo, e facendo arrossire un po' Ash e Misty. Si mise una mano sul mento ed annuì, ritornando con la mente al passato. "Aaaah, essere giovani e pieni di speranze! Che ricordi... quando ero un giovane allenatore come voi e avevo cominciato il mio viaggio! E tu, Ash, ragazzo mio? Anche tu avrai uno scopo, immagino."
 
"Certamente, signor Nardo!" disse Ash fieramente. "Il mio scopo è diventare un Pokemon Master! Il più bravo allenatore di Pokemon del mondo!"
 
"Pika pika!" approvò Pikachu.
 
Nardo annuì, mentre lui e il quartetto cominciavano ad incamminarsi verso il piccolo Pokemon Center del villaggio. "Pokemon Master, eh? Che dire... è un'ambizione degna di lode, ragazzo mio, e ti auguro di riuscire a conseguirla. Tuttavia... c'è una cosa che vorrei chiederti. Una volta che sarai diventato un Pokemon Master, cosa farai?"
 
"Eh?" esclamò Ash, ritrovandosi improvvisamente di fronte a quella domanda a bruciapelo. "Beh... quando sarò diventato un Pokemon Master, beh... come posso dire... hmm..."
 
"Va tutto bene, Ash?" chiese Misty. "Fammi indovinare... non ci avevi mai pensato, vero?"
 
Ash ridacchiò nervosamente e annuì, mettendosi una mano dietro la testa e strappando un altro sospiro esasperato a Misty. "Onestamente, Ash... a volte mi chiedo se pensi a qualcosa in più oltre che allenare i Pokemon e mangiare!"
 
"Hey!" protestò Ash. "Lo sai che non è vero! Io penso anche ad altre cose!"
 
Nardo rise di cuore. "Hahahahaaa! Si vede che litigate anche come due sposini!" commentò, per poi schiarirsi la voce. "Ehm. Scusate, non volevo essere sfacciato. Comunque, come stavo dicendo... è importante avere qualcosa a cui tendere, ragazzo mio. Qualcosa che si vuole diventare. Ma quello che è più importante, secondo me, è capire cosa si vuole fare con il potere che si ottiene in questo modo. La forza... non è mai fine a sè stessa."
 
"Certo... credo di capire quello che lei vuole dire, signor Nardo..." affermò Touko. A quel punto, il gruppo aveva quasi raggiunto il Pokemon Center... e la vista di una familiare figura in piedi vicino all'ingresso attirò l'attenzione della ragazzina, che si voltò verso di essa e si mise ad agitare la mano in segno di saluto! "Ah! Guardate, ragazzi, la professoressa Aralia è lì! Sembrava quasi che ci stesse aspettando!"
 
"Cosa? La professoressa..." cominciò a dire Ash, voltandosi a sua volta... e come Touko aveva detto, la giovane scienziata era lì vicino all'ingresso, e muoveva una mano verso di loro, dando l'impressione che li avesse attesi lì già da un po' di tempo! "Ah! Eccola lì! Questa sì che è una bella sorpresa!"
 
"Buonasera, Ash, Touko!" esclamò Aralia. "Immaginavo che vi avrei incontrati qui! Ho notizie fresche per tutti voi!"
 
 
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CONTINUA...
 
Note dell'autore: Salve a tutti, spero che per essere un capitolo di transizione sia stato decente! Attendevo da un po' di far entrare in scena il campione di Unima, Nardo, uno dei miei Campioni preferiti in tutti i giochi di Pokemon. E nonostante un'entrata in scena un po' sottotono, state certi che darà una bella prova di sè in seguito!
 
Tra non molto aggiornerò Digimon Tamers Reload, forse già domani sera... e poi toccherà a World Reborn e Islands of Light! Quindi, aspettatevi un po' più di tempo prima che venga pubblicato il prossimo capitolo di Best Wishes Reload! Spero di pubblicarne almeno tre prima che finisca l'anno.
 
A presto!            
   
        
  
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