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Autore: Blueyes0907    08/12/2014    3 recensioni
Tratto dalla Storia
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“Ehi, tutto ok?”
“Sì… sto bene. Tornatene da Julie.”
“Non potrei mai stare insieme a un’altra persona sapendo che qui ci sei tu e che stai soffrendo…”
“Mh… Strano, Harry Styles normalmente mi avrebbe chiesto con tono strafottente se per caso non sono gelosa…”
“Forse Harry Styles ha deciso di cambiare, perché non sopporta l’idea di essere odiato da te…”
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“Che... che succederà dopo?”
“In che senso?”
“Dopo. Io tra una settimana tornerò a Manchester... che succederà quando torneremo ognuno a casa sua?”
“Ci potremo sentire via Skype. E potrò venirti a trovare appena potrò. Tra qualche mese faccio diciotto anni e prenderò la patente. Potrò venire a Manchester... una volta al mese.”
“Se... se ti capitasse di trovare un’altra a Londra...”
“Non potrà mai esserci un’altra Dia. Sei entrata nella mia vita in modo doloroso... E non ne puoi più uscire. Sei diventata parte di me, e so che sembra dannatamente da romanzo d’amore, ma questo non potrebbe essere più vero."
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STORIA CONCLUSA :D
Genere: Erotico, Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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(ho lanciato le Madonne per mettere il banner... mi ero leggermente scordata come si fa...)
Strong girls don’t cry
 
ALLY’S POV
 
Mi diressi verso la casetta di Louis, infuriata come non mai. Nella mia testa rimbombava la frase “Ha baciato Diamond” e la cosa mi faceva incazzare come non mai. Per tutto il tragitto fino alla piccola abitazione non feci che sussurrare insulti a mezza bocca nei confronti del castano dagli occhi azzurri. Arrivata davanti alla porta, presi dei respiri profondi. Ero arrabbiata, tanto. Volevo incazzarmi, urlargli contro, sì, anche picchiarlo. Ma che potevo dirgli? Per che cosa potevo accusarlo? Non aveva nessun dovere nei miei confronti, ufficialmente nemmeno me ne sarebbe dovuto fregare se avesse baciato una mia amica...
 
Beh, ma a me frega!
 
Camminavo nervosa avanti e indietro, davanti alla casetta. Che fare? Un paio di volte ero quasi arrivata a bussare, ma avevo fatto marcia indietro. Stavo elencando nella mia mente tutti i pro e i contro del prendere a schiaffi Louis, quando sentii la voce del diretto interessato chiamarmi.
 
“Ally?” chiese lui. Mi girai e lo guardai in tutto il suo splendore notturno: canotta extra large bianca e pantaloncini neri. Era scalzo. I capelli appena spettinati. Stava per andare a letto. Mi guardava confuso, non si aspettava di trovarmi là.
 
“Louis...” dissi solamente guardandolo fisso. Mi resi conto di avere i pugni stretti e li rilassai. Il mio respiro era leggermente più veloce del normale, ma cercai di rilassarmi. Era solo Louis.
 
“Che ci fai qui?” chiese poggiandosi allo stipite della porta. Sorrideva leggermente. Non sapeva che sapevo.
 
“Io...” esitai. Dovevo rischiare il tutto per tutto? “Io sono stanca Louis...” mormorai. Le parole scivolarono fuori dalla mia bocca, senza freno. Con orrore sentii che vennero fuori tremolanti. Come se stessi per piangere. Fatti coraggio, Ally! Le ragazze forti non piangono. E tu sei una ragazza forte. Il castano mi guardò confuso.
 
“Non capisco...” rispose lui, mettendosi dritto e azzardando un passo verso di me. In tutta risposta indietreggiai, senza mostrare esitazioni.
 
“Tutto questo, Louis. Tutto. Ci stiamo allontanando, da quando siamo qui. E tu nemmeno te ne accorgi. Tu che dici a Dia di provare qualcosa per me e che poi la baci. Sei incoerente, confondi me, confondi le mie amiche. Di noi che sembriamo fare un passo avanti, ma poi ne facciamo due indietro. Spiegami tu, perché io non so cosa pensare...” chiesi retorica, toccandomi leggermente l’angolo dell’occhio, per non far fuoruscire lacrime. Louis restò zitto, mordendosi il labbro. Sospirai, con un mezzo sorriso amaro. “Come pensavo...”
 
“Io...” balbettò, la voce tremante. Lo interruppi, voltandomi di spalle.
 
“No, Louis, davvero. Basta...” mormorai sconfitta, incamminandomi verso la mia casetta. Le ragazze forti non piangono... io ero forte.
 
“Ally...” sussurrò il castano. Sentii qualche passo incerto muoversi verso di me, ma non mi fermai. Mi ero stancata, non volevo più soffrire, volevo cambiare pagina. Dire addio a Louis e ricominciare tutto da capo. “Ti prego...” ritentò. La sua voce era incrinata. Stava piangendo. Una lacrima rigò il mio viso e in quel momento più che mai ero decisa a non voltarmi. Se l’avessi visto piangere avrei ceduto. Mi asciugai il volto con una mano. Ero stanca di piangere, non volevo più soffrire. I miei pensieri furono interrotti da una mano che afferrò il mio polso e mi strattonò improvvisamente all’indietro. Lanciai un breve grido spaventato e sconvolto, che fu subito interrotto da due labbra che baciarono violentemente le mie. Morbide, caldi e sottili. Louis. Non feci in tempo a contraccambiare il bacio che lui si allontanò da me.
 
“Lou...” cominciai shoccata, ma lui mi interruppe subito.
 
“Ho baciato Dia, e so che è stata una cazzata bestiale. Ma voglio che tu sappia che il mio periodo di confusa indecisione è durato pochissimo. Perché quando l’ho baciata il mio unico pensiero era che le sue labbra non erano le tue. Il suo profumo non era il tuo.” mi guardò fisso negli occhi. Ricambiai il suo sguardo risoluto con uno scioccato. Dovevo ancora connettere. Non mi sembrava vero che per quei pochi secondi io e Louis ci eravamo baciati. “Lei non eri tu. Sei sempre stata tu quella che volevo baciare, ma da bravo stupido non me ne rendevo conto...” penso volesse dire altro, ma glielo impedì, facendo scontrare di nuovo le nostre labbra. Le sue mani si posarono sui miei fianchi mentre le mie si intrecciarono sulla sua nuca. Ma quindi ora facevamo coppia?
 
[ehm... come dire ora c’è una scena... sì abbastanza hot. Se non vi piace il genere allora.. beh, saltatevela.]
[Ps: si nota che vorrei sotterrarmi dalla vergogna?]
 
SUNNY’S POV
 
Entrai dentro la mia casetta trascinandomi dietro Zayn. Il moro si chiuse rumorosamente la porta alle spalle. Mi spinse contro il muro baciandomi con foga e premendo il suo corpo contro il mio. Mi sfuggì un lieve gemito quando sentii la sua crescente erezione premere contro il mio interno coscia. Le mie dita corsero febbrilmente ad aprire i bottoni della sua camicia nera. L’indumento scuro venne sfilato velocemente e altrettanto in fretta cadde a terra.
 
“Frettolosa?” mi chiese beffardo a pochi millimetri dalle mie labbra. Lo mandai poco elegantemente a quel paese, gemendo quando il suo bacino si mosse rudemente contro il mio. Le sue mani sfilarono rapidamente la mia canotta e si posarono su entrambi i miei seni stringendoli. Boccheggiai inarcando la schiena così da permettere alle sue mani esperte di sganciarmi il reggiseno. Si liberò velocemente di quell’indumento lasciandolo cadere a terra, vicino alla sua camicia e alla mia canottiera. Mentre le sue labbra, con l’ausilio della lingua, cominciarono a stuzzicare il capezzolo destro le con una mano prestava attenzioni a quello sinistro. Chiusi gli occhi godendo per le sensazioni che mi faceva provare. Le sue labbra si chiusero intorno al mio capezzolo succhiando facendomi sfuggire un gemito. “Andiamo sul letto?” sussurrò salendo con la sua scia di baci fino alla mia mascella. Annuii per poi essere sollevata di peso ed essere adagiata sul mio letto da Zayn. Mi tirò giù i pantaloni fermandoli alle caviglie. Cominciò ad accarezzarmi l’interno coscia con i polpastrelli. Spostò di lato i miei slip e mi penetrò con due dita, facendomi urlare di piacere. Mosse velocemente le dita fuori e dentro di me; sorrideva nel vedermi godere in quel modo sotto di lui. Aggiunse presto un terzo dito rallentando di colpo i suoi movimenti, così da ricevere dei lamenti di protesta da parte mia. Mossi il bacino contro la sua mano, per invogliarlo a velocizzare i movimenti. In tutta risposta lui con la mano libera spinse il mio bacino verso il materasso, tenendomi ferma.
 
“Za...” ansimai senza nemmeno riuscire a pronunciare il suo nome per intero. Un sorriso furbo nacque dal nulla, mentre avvicinava il viso al mio.
 
“Shh, piccola. Fai la buona...” mormorò con un sorriso malizioso. Le parole che utilizzò normalmente mi avrebbero fatto incavolare, ma in quel momento ero troppo persa per farci caso. Con una lentezza straziante mosse ancora un paio di volte le sue dita. Alla fine le tirò fuori e le infilò tra le sue labbra, assaporandomi. Lo guardai con impazienza, mentre con aria soddisfatta si sfilava le dita dalla bocca. “Prendi la pillola?” mi chiese sfilandosi velocemente i jeans e i boxer.
 
“S-sì.” risposi frettolosamente. Lui rimise il preservativo nella tasca dei suoi pantaloni.
 
“Allora questo non ci servirà...” sussurrò, abbandonando l’indumento per terra. Non potei non pensare che i nostri vestiti erano sparsi per tutta la casetta. Mi tolse gli slip per poi lanciarli da qualche parte. Mi penetrò seccamente facendomi lanciare un urlo strozzato. I suoi modi rudi erano proprio come li avevo immaginati. Sarà una cosa molto da ninfomane, ma a volte, nei momenti morti, mi capitava di immaginare com’erano i miei amici a letto. Ad esempio Liam era dolce e romantico. A Louis piaceva quando la ragazza stava sopra. Harry fantasioso e affrettato. Ovviamente secondo la mia mente contorta. Per quanto riguardava Niall... beh, non riuscivo a immaginarlo a letto. Secondo me il mio adorabile e casto cugino biondo nemmeno sapeva cos’era il sesso...
 
I movimenti secchi e decisi di Zayn mi lasciavano letteralmente senza fiato. Roteò i fianchi facendoli scontrare contro i miei; dalla mia gola venne fuori un gemito acuto, che si fuse con il suo, roco e profondo. All’ennesima poderosa spinta le mie unghie raggiunsero le sue spalle e graffiarono con prepotenza tutta la lunghezza della sua schiena. Non potei trattenere il sorrisetto soddisfatto quando lo senti grugnire per il dolore.
 
“Mi piacciono le ragazze violente...” mugolò nel mio orecchio per poi cominciare a succhiare un lembo di pelle proprio sotto il mio orecchio, senza fermare i suoi movimenti. Ansimai quando sentii il sangue salire in superficie sotto le attenzioni delle sue labbra. Quando le sue labbra si allontanarono dal mio collo un suo gelido soffio sfiorò la mia pelle sensibile. “Ti resterà un bel segno...” ridacchiò. Protestai debolmente ancora avvolta da quel piacere dovuto ai movimenti sinuosi del suo bacino. Venimmo contemporaneamente urlando e ansimando. Si accasciò al mio fianco sul letto, cercando di regolarizzare il respiro.
 
“Solo sesso?” chiesi con il respiro che usciva a sbuffi pesanti dalle mie labbra.
 
“Solo sesso.” confermò guardandomi. Sorrisi rassicurata coprendo il mio corpo con il lenzuolo bianco del mio letto.
 
DIAMOND’S POV
 
Mi sdraiai sulla sabbia morbida, seguita da Harry. Fissai la luna, godendo del tepore del corpo del ragazzo dagli occhi verdi accanto a me.
 
“Ci riempiremo i vestiti e i capelli di sabbia...” mormorò sorridendo. Mi strinsi nelle spalle, noncurante. Presi un respiro profondo, quando un pensiero si intrufolò prepotentemente nella mia mente, scacciando via il mio buon umore. Chiusi gli occhi quando un soffio di vento sollevò un po’ di sabbia e mosse i miei capelli.
 
“Harry?” lo richiamai con il tono di voce più tetro di quanto volessi. Lui subito si girò a guardarmi.
 
“Ehi... perché quel faccino triste? Che succede?” mi tirò delicatamente vicina al suo petto accarezzandomi la testa.
 
“Che... che succederà dopo?” chiesi senza riuscire a guardarlo.
 
“In che senso?” chiese alzando il mio viso con due dita. Guardai i suoi profondi occhi verde giada. Un lungo sospiro lasciò le mie labbra e chiusi nuovamente gli occhi.
 
“Dopo. Io tra una settimana tornerò a Manchester... che succederà quando torneremo ognuno a casa sua?” aprii gli occhi guardando il suo viso dai tratti perfetti. Mi strinse in un abbraccio protettivo.
 
“Ci potremo sentire via Skype. E potrò venirti a trovare appena potrò. Tra qualche mese faccio diciotto anni e prenderò la patente. Potrò venire a Manchester... una volta al mese.” disse sorridendo incoraggiante. Sorrisi guardando le fossette formarsi sul suo viso e non potei fare a meno di infilare il dito nella sua guancia sinistra. Lui ridacchiò, mordicchiandomi giocosamente l’indice.
 
“E potrai presentarmi la tua sorellastra.” sorrisi poggiando la testa sul suo petto. Il buon umore era tornano, anche se la mia spensieratezza era minacciata da un altro pensiero. “Harry?”
 
“Sì?” mi guardò, mettendo le mani a mo’ di cuscino dietro la testa.
 
“Se... se ti capitasse di trovare un’altra a Londra...” cominciai. Cercò di interrompermi ma continuai imperterrita per la mia strada. “Sai che potrebbe succedere. Dicevo, se ti capitasse di trovare un’altra a Londra me lo dirai? Voglio dire... non farai il doppio gioco?” fissai il suo bellissimo viso, pensando che per uno come lui trovare un’altra ragazza sarebbe stato sin troppo facile. Vide il turbamento nei miei occhi, quindi prese il mio volto tra le mani.
 
“Non potrà mai esserci un’altra Dia. Sei entrata nella mia vita in modo doloroso...” disse toccandosi le parti basse. Ricordai il nostro primo incontro, quando gli colpii le parti basse e non potei non ridacchiare. “E non ne puoi più uscire. Sei diventata parte di me, e so che sembra dannatamente da romanzo d’amore, ma questo non potrebbe essere più vero. Ma se ti rende felice sentirlo dire, ti prometto che se troverò un’altra sarò sincero e te lo dirò subito. Ok?” mormorò muovendo i pollici sulle mie guance, accarezzandole dolcemente. Annuii. “E adesso voglio che tu sorrida. Ci resta ancora una settimana; è un sacco di tempo. E non voglio che lo sprechiamo facendo i depressi.” concluse sorridendo. Ricambiai il suo sorriso, per poi posare un bacio sulle sue labbra.
 
“Sei fantastico...” sussurrai sulle sue labbra, guardandolo negli occhi. Il suo sorriso si allargò, mostrandomi nuovamente le sue adorabili fossette.
 
“Già, e tu stavi per castrarmi, privando il mondo della mia progenie...” scherzò, facendomi ridere.
 
Ci restava una settimana, sette giorni, e non li avremmo sprecati.
 
Come quel preciso istante, si, quel momento che non sarebbe passato negli annali di nessun numero, nessuna data o libro di storia ma che rimaneva a noi e solo a noi... al nostro cuore. Come i sussurri della sua allegria, come gli sguardi della serenità perduta e ritrovata nel suo volto... quel maledetto faccino da angelo, perfetto in tutto e per tutto. Mi innamorai proprio di quel volto che, al nostro primo incontro, era corrugato nel dolore, nella sofferenza di un colpo dritto in mezzo alle palle, ed il destino non rimase a guardare. Si mosse a spada tratta, una schivata e un contrattacco sullo stipite della mia anima... oramai sua... una morsa letale.


COMMENTI DELL'AUTRICE
Ehm... non so con che faccia mi ripresento ^.^" dopo mesi e mesi eccomi qui, con un capitolo, che ho scritto, letto, cancellato e riscritto migliaia di volte. Il risultato finale non mi fa uscire di testa, ma almeno non mi ha fatto salire il vomito come le precedenti versioni.
Grazie a un amico, che l'altra notte ha passato la notte da me (No ehm... è un amico di mio fratello è... solo rimasto a dormire. E non con me addio *arrossisce*) che mi ha aiutato a finire il capitolo, scrivendo la fantastica riflessione finale di Diamond. Quindi, grazie Baluardo Nero per il tuo aiuto :)
Sicuramente molte delle lettrici di questa storia si sono stancate di aspettare un mio aggiornamento quindi avrò perso moltissime views. Ripongo la mia fiducia nelle nuove lettrici.
La storia è agli sgoccioli, il prossimo capitolo sarà l'ultimo, seguito a ruota dal seguito. So che siete in ansia per Dirry, ma non preoccupatevi, non è nel mio stile stroncare l'amore delle mie coppie protagoniste ahaha
Ok, questa nota dell'autrice è troppo lunga, quindi vado via. Ciao a tutti :D
Ps: I 5SoS hanno tirato fuori il peggio di me nel Sunny's Pov... credo di aver perso la mia purezza con questo capitolo...
Ps2: Scherzavo ovviamente ahahah la mia purezza l'ho persa tante fanfiction fa xD
 
   
 
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