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Autore: Lord_Malfoy    08/12/2014    0 recensioni
Lucius Malfoy: bello, famoso, casanova, arrogante e pieno di se; Narcissa: timida, riservata, asociale e bisognosa d'amore. Due giovani promessi in matrimonio alla nascita ma totalmente diversi fra loro.
Passo dopo passo impareranno ad amarsi, rispettarsi e capirsi, superando le loro divergenze fra le mura di Hogwarts.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Rodolphus Lestrange, Severus Piton | Coppie: Lucius/Bellatrix, Lucius/Narcissa, Rodolphus/Bellatrix
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Bondage, Contenuti forti, Triangolo | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Lucius Malfoy: bello, famoso, casanova, arrogante e pieno di se; Narcissa: timida, riservata, asociale e bisognosa d'amore.
Due giovani promessi in matrimonio alla nascita ma totalmente diversi fra loro.
Passo dopo passo impareranno ad amarsi, rispettarsi e capirsi, superando le loro divergenze fra le mura di Hogwarts.

Premetto che è la mia prima FF a capitoli, spero vi piaccia! Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento, mi farebbe enormemente piacere!

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Capitolo 1
 
-Non è giusto, dannazione!-
Batté con forza il pugno sul tavolo e il calamaio posato su dimesso tremò, agitando il nero inchiostro contenuto al suo interno.
Rodolphus allungò una mano nella direzione dell'amico e gli diede due pacche sulle spalle, prima di prendere la bottiglia li vicino e allontanarla da lui. Il biondo, udendo il rumore del vetro che veniva spostato, alzò lo sguardo, socchiudendo le palpebre.
-lascia stare il wiskey, Rod.-
-scordatelo, hai bevuto abbastanza per stasera, biondo. O vuoi forse finire a vomitare anche l'anima sul cesso come ieri notte?- 
Lestrange aveva la stessa età del suo compagno, ma nonostante fossero amici e condividessero gran parte dei loro agiti, si preoccupava per lui e stava sempre attento che il biondo non esagerasse.
Lucius Malfoy alzò lo sguardo al cielo, sbuffando sonoramente, palesando il proprio scontento. -un altro goccio potresti anche concedermelo, visto lo sforzo che ho dovuto fare per riuscire a portarlo qui senza essere beccato. Non sei mia madre. Inoltre, ho un motivo più che valido per bere, quindi vedi di non rompere e dammi quella dannata bottiglia!- 
Scattò all'improvviso verso l'amico, tentando di agguantare la bottiglia, ma senza successo, i riflessi rallentati dall'alcool.
Il moro lo bloccò facilmente e nascose nuovamente la bottiglia nel baule - oh avanti, non morirai perché devi sposarti! Pensa me che devo sposarmi la tua ragazza! Non oso immaginare quando starò fra le sue cosce e lei magari urlerà il tuo nome-
Gli schioccò un'occhiataccia carica di rabbia rimettendosi dritto e andando a sdraiarsi sul proprio letto, coprendosi gli occhi con il braccio.
-Bella è ancora la mia ragazza, quindi vedi di fare marcia indietro. E comunque l'hai vista bene Narcissa?! Deve essere una di quelle frigide fino alle punte dei capelli. Ma porco schiopodo, non potevano mettermi con Bella? No, ovviamente no, lei doveva andare in sposa a te!- sputò quella parole assieme alla sua rabbia e l'altro fece spallucce.
-biondo, non puoi farci nulla. I nostri genitori hanno deciso così e così sarà.-
Malfoy imprecò in maniera affatto educata e si rigirò nel letto, affondando il volto nel candido cuscino.
Rodolphus gli si avvicinò e gli diede una pacca su un gluteo, sussurrando -vado a sgraffignare qualcosa nelle cucine. Fra quindici minuti sarò di nuovo qui, aspettami.- ma quando il ragazzo tornò, l'amico era già addormentato. Con un sorriso divertito tirò le tende del suo letto, lasciandolo a riposarsi.

Il mattino seguente, nonostante l'acuto mal di testa, si costrinse a recarsi in Sala Grande a fare colazione per poi andare a lezione. Per l'intera durata del pasto non alzò mai lo sguardo dal suo tea, neanche per degnare Bellatrix di un minimo di attenzione. La missiva inviatagli la sera precedente dal padre, Lord Abraxas Malfoy, lo aveva fatto rabbuiare, ricordandogli che il tempo dei giochi stava per finire, che presto avrebbe dovuto iniziare a comportarsi in maniera adeguata al suo rango e che il suo fidanzamento con la più giovane delle sorelle Black necessitava di essere rispettato. L'idea lo ripugnava oltremodo: Narcissa era si la sorella di Bella, ma era il suo opposto; asociale, riservata, di un anno più giovane, disprezzava lo stile di vita del biondo, fuggendo ad ogni tipo di divertimento gradito al ragazzo il quale veniva continuamente criticato dalla stessa; l'unico punto a suo favore era l'essere bionda, fattore assai gradito al giovane Malfoy, ma questo non compensava il resto.
Nonostante non ne avesse la minima voglia, era costretto ad iniziare a frequentare quella donna ed era per questo motivo che si stava dirigendo con passo strascicato verso il grande albero sulla riva del Lago Nero, dove sapeva avrebbe trovato colei che cercava. Ed eccola li, seduta fra le radici nodose dell'albero, stava sola a leggere un libro, tutta vestita perfetta. Il solo guardarla lo fece sentire male, lui l'avrebbe spossata di li a due anni. Facendosi forza le si avvicinò e con il tono più annoiato possibile parlò.
-Black, ma tu fai qualcos'altro oltre leggere? Mondieu, che noia.- 
Non era certo il modo migliore di annunciarsi ma così fece sedendosi accanto a lei senza chiederle il permesso.
La ragazza lo fissò con sguardo fiero, colmo di disprezzo, e senza dire una parola chiuse il libro per poi riporlo nella propria borsa e alzarsi, con l'intento di andarsene.
-aspetta...!- senza dargliene il tempo, Lucius le prese una mano per trattenerla, ma lei la sottrasse di malo modo.
-lasciami in pace, Malfoy. Sto studiando per un compito in classe. Perché non vai a pavoneggiarti assieme ai tuoi amici da un'altra parte?- sbottò la bionda contro di lui, fissandolo con astio.
- perché adesso devo pavoneggiarmi con te, ordini dal grande capo- mise subito le cose in chiaro, non voleva che pensasse che fosse minimamente interessato a lei, voleva che ella sapesse che lo faceva solo perche costretto da suo padre.
-ti lascio subito andare, carina, tua sorella mi aspetta, ma volevo informati che i nostri genitori pensano che sia tempo ormai che noi iniziamo a frequentarci.-
Arricciò il naso quando lui nominò sua sorella maggiore, trovando la loro relazione assolutamente intollerabile e oscena, ma si fecce attenta quando lui le disse della lettera, ricordandole i loro doveri.
-dal canto mio, sai bene che preferirei evitarlo, ma dobbiamo. Quindi, adesso me ne vado da tua sorella, ma fra due settimane andremo assieme ad Hogsmeade e non accetto un rifiuto. Au revoir, Black.-
Non attese una sua risposta, ma le voltò le spalle, facendo ondeggiare la morbida coda tenuta dal nastrino di velluto nero sulla sua schiena, diretto ai dormitori dove avrebbe trovato la sua ragazza ad aspettarlo. Non intendeva pensare più alla più giovane delle Black per quella sera, no, quella sera l'avrebbe passata in maniera ben più.. Divertente.
 
   
 
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