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Autore: Kary91    09/12/2014    12 recensioni
“Non piangere, mamma” sussurra il bambino, mentre la donna si porta le sue dita alle labbra. “Il dottore dice che sarà un po’ come quando il serpente morde il Piccolo Principe. Sembrerà un po’ che muoia, ma non devi aver paura. Mi devono aggiustare, sai” aggiunge.
Forse la sua mamma non ha capito che dopo l’operazione starà bene; forse pensa che se ne andrà su un altro pianeta, come ha fatto il Piccolo Principe.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia partecipa ai contest  Drabble e Flash Fic contest: I’d die to be where you are” (indetto da Stareem), Something Important” (indetto da Saru_Misa) e “Poesie,drabble e flashfic a tutto spiano" (indetto da Saretta28.EFP) nel forum di EFP.

 

 

Il Morso del Serpente.

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«Questa notte… Sai, non venire…»

«Io non ti lascerò.»

«Sembrerà che soffra… Sembrerà un po’ che muoia. È così.

Non venire a vedere, non ne vale la pena.»

«Io non ti lascerò.»

Il Piccolo Principe. Antoine de Saint-Exupéry

 

 

Tobia ha i capelli biondi e mossi; per questo, suo padre lo chiama “il Piccolo Principe”.

Lo dice all’infermiera, mentre qualcuno gli passa una macchinetta dietro la testa e le sue ciocche color del grano cadono sul pavimento.

“C’è una ferita qui dentro” gli sussurra con dolcezza la donna, sfiorandogli la nuca. “Ma adesso l’aggiustiamo, vedrai.”

Tobia non ha paura, anche se la testa gli fa un po’ male: ne ha avuta di più quando la macchina del suo papà ha slittato sulla strada ghiacciata, prima di cadere in un fossato.

Di fianco al lettino Rosa continua a singhiozzare, stringendo convulsamente la mano del figlio.

“Non piangere, mamma” sussurra il bambino, mentre la donna si porta le sue dita alle labbra. “Il dottore dice che sarà un po’ come quando il serpente morde il Piccolo Principe. Sembrerà un po’ che muoia, ma non devi aver paura. Mi devono aggiustare, sai” aggiunge.

Forse la sua mamma non ha capito che dopo l’operazione starà bene; forse pensa che se ne andrà su un altro pianeta, come ha fatto il Piccolo Principe.

Rosa bacia il bimbo sulla fronte e lo guarda a lungo, senza mai stancarsi. Il suo cuore si sfascia,  quando gli occhi del piccolo incominciano a chiudersi, sotto l’effetto dell’anestesia. Morirebbe, pur di ricevere quel morso di serpente al suo posto.

“Mamma” sussurra Tobia, incominciando a sentirsi stanco: adesso un po’ di paura ce l’ha.

“Non ti lascio” promette Rosa, stringendogli la mano un’ultima volta.

 

“I’d die to be where you are”.

 

*

Tobia, una volta, aveva i capelli biondi e mossi.

Adesso non ne ha più molti e, sulla nuca, ha un segno simile al morso di un serpente.

Il suo corpo è vuoto e freddo, come quello del Piccolo Principe quando cade addormentato sulla sabbia.

Rosa continua a pensarci mentre, tremando, conta le pillole rannicchiate nel palmo della sua mano.

Non ha paura di quello che sta per fare; sa che da qualche parte, su un altro pianeta, c’è un Piccolo Principe tutto solo[1]. Rosa vuole raggiungerlo: gliel’ha promesso.

 

“Sono caramelle?”

Una voce esile la sorprende alle spalle; le pillole cadono nel lavandino.

Mattia si avvicina con occhi impastati dal sonno. Ha quattro anni, i capelli rossi e una spruzzata di lentiggini sul naso; per questo, il suo papà lo chiama “Volpe.”

 

“A Tobia piacevano tanto le caramelle” sussurra il bambino, raggiungendo la madre. “Dov’è Tobia?”

 

Rosa si aggrappa con forza al lavandino, sorpresa da un tremore improvviso. Gli occhi confusi di Mattia la scrutano preoccupati e il cuore della donna va in frantumi ancora una volta.

 

“Sul pianeta del Piccolo Principe” risponde infine, facendo scorrere l’acqua nel lavello per liberarsi delle pillole.

 

Lo sguardo del bimbo si rabbuia.

 

“Ci devi andare anche tu, mamma?” chiede, stringendo un lembo della sua vestaglia. “Non è che poi mi lasci solo?”

 

Le lacrime riprendono a rigare le guance di Rosa, mentre la donna si accovaccia per abbracciare il figlio. Dentro di lei il dolore continua a strisciare come il più infido degli anaconda, ma fa del suo meglio per combatterlo.

“Non ti lascio” promette, aggrappandosi a quel bimbo così piccolo.

I singhiozzi tormentano il suo corpo, simili alle spine di una rosa.

Ha provato a raggiungere Tobia, ma non ce l’ha fatta.

Mattia l’ha protetta dal morso del serpente.

“I tried to be where you are.”[2]

 

Note.

 

 

In questa flash ho  cercato di inserire diversi riferimenti al libro “Il Piccolo Principe”. La citazione iniziale e le menzioni al “morso del serpente” si rifanno a una delle scene finali del libro in cui il bambino si fa mordere da un serpente per tornare al suo pianeta. Di fatto, una volta morso, il piccolo principe “muore” in apparenza, poiché il suo corpo rimane sulla Terra.  I nomi o soprannomi dei vari personaggi della flash ricalcano un po’ la storia del Piccolo Principe. La mamma di Tobia si chiama Rosa, per rappresentare appunto la Rosa del Piccolo Principe; Tobia cerca di rassicurarla, così come il Piccolo Principe si prende cura della sua rosa. Le frasi di Tobia sull’operazione riprendono quelle del dialogo citato all’inizio della flash. Mattia è la “volpe” per via del soprannome e dei capelli rossi che ricordano il manto dell’animale. Ho scelto la volpe perché nel libro è lei che aiuta il Piccolo Principe a trovare qualcosa di bello, per cui valga la pena restare, anche sulla Terra: la sua amicizia. In maniera analoga, Rosa si convince a restare in vita proprio grazie a Mattia e al bisogno che il bimbo ha di lei. Infine, le due immagini che ho scelto per raffigurare il dolore di Rosa, l’anaconda e le spine, fanno sempre riferimento ad alcune figure presenti nel Piccolo Principe (il serpente che morde il bambino e  le spine della rosa a cui accenna spesso).

 



[1] Questa frase è in parte ispirata al seguente passaggio del “Piccolo Principe”: “su di una stella, un pianeta, il mio, la Terra, c'era un piccolo principe da consolare”.

[2] I versi che aprono e chiudono le due parti di storia sono tratti dalla canzone “Still Here” dei Digital Daggers.

   
 
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