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Autore: hogvwartss    09/12/2014    1 recensioni
After The Death Cure | 592 words | Thomas!Centric | Thomas/Newt | Angst | Missing Moments |
Dal testo:
"Da quando era successo il fatto non era più riuscito a guardarsi in faccia, neanche per sbaglio o di sfuggita. Il suo viso gli ricordava quello di un assassino non quello di una persona normale. Era un viso pieno di ferite e di botte ma non causate a se' stesso, ma causate ad altri. Alle altre persone che aveva ucciso."
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Newt, Thomas
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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but if you saved him, why do you still see the murderer in the mirror?

 
 
Cordardo. Sei stato solo un codardo. continuava a ripete a se' stesso.
Viveva dentro una nuova casa, con un grande giardino che a lui sarebbe piaciuto. Gli sarebbe piaciuto questo posto, non gli sarebbe sembrato claustrofobico come lo erano quelle mura. Avrebbe amato passare le giornate in riva al mare, anche solo a guardare le onde infrangersi sugli scogli. Lui avrebbe amato questo posto. Avrebbe potuto amarlo se fosse stato ancora vivo.
Lo ha ucciso tu.
Tutto in quella casa era troppo grande e tutto sembrava ricordargli ciò che aveva perso. Chi aveva perso.
Tu lo hai ucciso. Tu lo hai sparato.
Nella sua stanza c'era un grande specchio di vetro nel quale passava intere giornate. Non perché fosse vanitoso, anzi. Da quando era successo il fatto non era più riuscito a guardarsi in faccia, neanche per sbaglio o di sfuggita. Il suo viso gli ricordava quello di un assassino non quello di una persona normale. Era un viso pieno di ferite e di botte ma non causate a se' stesso, ma causate ad altri. Alle altre persone che aveva ucciso. A lui, una persona innocente, il suo migliore amico, che aveva ucciso.
Sei stato un codardo. Era il tuo migliore amico. risuonavano ancora le parole nella testa di lui. Continuava anche a sentire le sue urla, i suoi lamenti. E le ultime parole della sua vittima prima di porre fine alla sua vita, quelle parole che mai sarebbe riuscito a dimenticare: "Per favore, Tommy. Per favore."
Alzo' lo sguardo verso lo specchio con gli occhi chiusi e stanchi. Nella sua mente c'era ancora l'immagine di quel giovane ragazzo che aveva visto quando era entrato nella Radura: i capelli lunghi e biondi, gli occhi che brillavano e un sorriso che però nascondeva tutta la verità. La verità su cos'era successo in quel luogo, la verità su quel ragazzo. A lui però piaceva ricordarlo come il ragazzo che gli regalava un sorriso cordiale, che lo faceva ridere o semplicemente che gli tirava su il morale.
Le lacrime iniziarono a scendere copiose sul suo viso al solo ricordo di quella persona ormai morta da molto tempo. Lui aprì piano gli occhi guardando prima verso il basso e poi alzando lo sguardo verso lo specchio. L'immagine riflessa era di un uomo anziano pieno di rughe e con i capelli bianchi. Faticava a tenersi in piedi, perché ormai gli anni erano passati e pensare di correre come quando era un Velocista era impensabile.
Il volto del vecchio, intervallato dalle rughe, era pieno di lacrime. Anche dopo anni e anni non era riuscito a dimenticare chi aveva perso in battaglia. Non riusciva a dimenticarsi di lui.
L'uomo prese una sedia e l'avvicino allo specchio, sedendosi poi sopra. Continuo' per ore a guardare il viso invecchiato con il tempo, cercando di ricordare come fosse quando aveva conosciuto Newt, cercando di ricordare Newt, ora che la memoria si faceva sempre più scarsa. Cercava di ricordare ogni minimo particolare del suo viso, del suo corpo, della sua voce. Cercava di pensare a tutte quelle discussioni, a quelle parole che si erano detti e infine a quel tragico momento. Quando la pistola aveva sparato il suo colpo e messo fine alla sua vita.
Thomas sapeva che quelli sarebbero stati gli ultimi momenti della sua vita e si concentrò, ricordandolo nei migliori momenti. Finché esalò il suo ultimo respiro pensando a quando per la prima volta il ragazzo gli si era presentato davanti dicendo:"Io sono Newt, Fagio."
 
 
 
 
Angolo Autrice: premetto che questa fan fiction è stata scritta all'una e mezza di notte mentre ascoltavo a ripetizione 'River flows in you', dopo essermi depressa su Tumblr e su YouTube con video e immagini Newmas. Mi aveva ispirato la frase che ho scritto all'inizio è così ho pensato a un vecchio Thomas che si guardava allo specchio ricordando i suoi "peccati".
Ho cercato di renderla meno romance possibile.
Vi dico un segreto: io ho pianto per tutto il tempo per la scrivevo. Secondo voi sono pazza?
 
thesecondjumper
 
 
  
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