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Autore: Lunastorta_Weasley    09/12/2014    3 recensioni
una storia sul Natale di George dopo la morte di Fred......buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Weasley | Coppie: Angelina/George
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Il 24 dicembre...un momento magico durante il quale tutti dormono e aspettano  Babbo Natale con il cuore pieno di gioia e la mente piena di sogni, tutti ad eccezione di uno, tutti ad eccezione di George Weasley.

 Era il primo Natale che trascorreva senza Fred, e quella notte aveva deciso di non farsi invadere la mente dal Wiskhy Incendiario. Di solito lo usava per cercare di dormire, ma ormai mancavano pochi minuti a mezzanotte, e stava ancora fissando le rosse e ondeggianti fiamme del camino che, in qualche modo gli ricordavano il fratello. Stava seduto sul divano con il mento fra le mani e i gomiti appoggiati alle gambe. Indossava ancora la divisa del negozio e qualche volta interrompeva la contemplazione del fuoco per gettare rapide occhiate al pendolo che ticchettava nell'angolo del salone.
Dopo la decima occhiata, finalmente le lancette in bronzo segnarono la mezzanotte, così sollevò lo sguardo in alto verso il cielo, e disse in un sussurro - Buon Natale Freddie! -, sperando che in qualche modo il messaggio arrivasse al destinatario.
Dopo altri venti minuti passati a cercare di reprimere le lacrime, decise di alzarsi per andare a dormire. Si stese sul letto senza neanche infilarsi il pigiama e dopo pochi secondi, il calore della stanza lo avvolse e lo accompagnò nel mondo dei sogni. Il giorno dopo si svegliò di buon ora, e senza il solito mal di testa dovuto al dopo sbornia. Alzandosi dal letto, si aggiustò i capelli con una mano e quando entrò in salotto, rimase sorpreso nel vedere un pacco arancione sotto all' albero. Si inginocchiò ai piedi dell'abete e prese il regalo fra le mani. Spinto dalla curiosità, tolse il fiocco, strappò l'incarto del pacchetto e per poco non gli venne un collasso, dal momento che una volta eliminata la carta, ciò che gli rimase in mano, fu un maglione blu...un maglione blu con una grossa "F" ricamata sopra. I suoi occhi si fecero sempre più lucidi, e le mani si strinsero intorno al dono. Tremando, portò il morbido maglione al petto e vi immerse il viso...aveva ancora il profumo di Fred. In preda ai singhiozzi, si appoggiò con la schiena al muro e cominciò a fissare la lettera azzurra. Il suono delle risate continuava a rimbombargli nella mente, e come in un film, ogni scherzo, avventura o castigo, gli passarono davanti agli occhi facendolo sorridere. George, non si rese conto del tempo che era passato, finché un brivido di freddo non lo attraversò. Preso alla sprovvista da quello spiffero, indossò in fretta il caldo maglione e subito provò una sensazione di calma e...felicità. Da quanto tempo non era felice? Da quanto tempo non sorrideva? Nemmeno George lo sapeva, ma mentre si domandava ciò, gli venne un'idea. Si alzò e si diresse verso la camera del gemello. Senza pensare a ciò che stava facendo, prese un vecchio specchio con una profonda crepa, probabilmente lo aveva rotto in una di quelle notti in cui i ricordi erano troppo dolorosi. Cercando di scacciare quelle tristi immagini dalla mente, appoggiò entrambe le mani al comò sul quale aveva posizionato lo specchio e la sua immagine venne riflessa. La crepa nascondeva l'orecchio mancante ed il maglione lo ingannò. Si girò di scatto, sperando di vedere il gemello, ma alle sue spalle c'erano solamente vuoto e silenzio. I suoi occhi si incatenarono a ciò che veniva riflesso nello specchio, concentrandosi sui capelli e sull'indumento che indossava. Non aveva idea di cosa fosse lo Specchio delle Emarb, ma di sicuro, quel normalissimo specchio, gli stava mostrando il desiderio più profondo del suo cuore. Guardando ciò che aveva di fronte, non poté fare a meno di sorridere, e con molta cautela, quasi come se un movimento troppo brusco potesse rompere il vetro, poggiò una mano sullo specchio. Doveva sapere se colui che gli stava di fronte era la realtà o il frutto della sua mente. Quando le dita toccarono la fredda e liscia superficie, sussultò, e come se si fosse bruciato, ritrasse la mano. Si allontanò in fretta, si accasciò sul letto, e le lacrime ricominciarono a scendere dai suoi occhi. BOOOM! Un rumore assordante fece allarmare George, che scattò in piedi asciugandosi le lacrime, e si diresse in salotto, dove vi trovò l'ex capitano dei Grifondoro.

- Oddio George scusami ma quegli stupidi scatoloni! Mettere un po' aposto no? -

 Sorrise vedendo la sua più cara amica mentre aggiustava tutti gli scatoli pieni di Tiri Vispi, e dal momento che andava a trovarlo praticamente tutti i giorni, come poteva mancare il giorno di Natale? 

- Come mai da queste parti Jhonson? - esclamò il rosso, cercando di forzare un sorriso 

- cosìnon avevo niente da fare epoi mi...mi mancavi Geo...Fred?! Ma tu...tu...- disse Angelina voltandosi verso l'amico, completamente disorientata.

George ridacchiò tristemente, si sfilò il maglione ed indicò la cicatrice del suo orecchio -  Devi guardare l'orecchio Jhonson....l'orecchio, comunque....aveva ingannato anche me -, per poi ricominciare a piangere.

La ragazza corse ad abbracciarlo senza fare domande e gli sussurrò  - Credimi...manca molto anche a me-

. I due rimasero abbracciati per ore, finché il loro pianto non si calmò. Poi a George venne in mente una cosa, e in quel momento si sentì tremendamente in colpa ed egoista.
 - Senti Angelina...grazie per essere passata ma...credo di potermela cavare ora ! - disse leggermente contro voglia

 - E tu? Resti solo a Natale? Non credo proprio Weasley! - disse la cacciatrice con convinzione.

Il ragazzo pensò di ribattere, ma conosceva troppo bene Angelina, non se ne sarebbe andata nemmeno se la casa avesse preso fuoco, così la abbracciò forte , e quando la liberò dalla stretta delle sue braccia, fece una cosa che, con sua grande sorpresa, si rese conto di voler fare da anni. La baciò. Entrambi i loro volti erano in fiamme. Nessuno dei due aveva mai pensato all"altro in quel modo, ma erano felici , quasi felici come prima. Angelina prese il volto di George fra le mani e gli lasciò un piccolo bacio sul naso, per poi carezzargli i capelli e borbottare sulle sue labbra.

  - Comunque...buon Natale - 


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 Ok scusatemi per questo abominio della scrittura! Ma avevo questa storia in mente da secoli e non potevo non scriverla, comunque dovrebbe essere una storia sul natale di George e sull'amore che sbocciaaaa|
 é triste lo so ma...ho in mente discrivere una Christmas story anche allegra! comunqye, se vi facesse tanto schifo, non esitate a dirlo, ed io non esiterò a riscriverla.
 Come sempre, con un grande abbraccio la vostra Moony!!!!!!!!!!!!!!

  
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