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Autore: Raaivo    09/12/2014    2 recensioni
Esperimento numero 2
Genere: Angst, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Tsk. Guarda che male che si veste"

L'hai pensato varie volte, vero?

Hai sempre pensato che tu avessi vestiti migliori, o che chiunque altro sia brutto, o si vesta male.

Ma sai che l'aspetto fisico non è tutto vero?

Ti sei allontanata sempre di più dagli altri, e ora sei sola, non hai nessuno da cui andare, con cui confrontarti, non hai nessuno con cui parlare, dato che trovi in tutti dei difetti, e ora, stai cercando qualcuno con cui passare del tempo in chat.

Ti ho trovata.

E mi hai ciecamente seguito nella speranza di piacere a qualcuno.

Ora mi hai davanti, alto, molto alto, slanciato e mimetizzato nell'ombra, vestito come Alucard di Hellsing, con lo stesso sguardo, maniacale e assassino, ma senza occhiali.

Hai paura.

Eppure, nonostante la tua paura, continui a vedere le imperfezioni dell'essere che ti sta davanti, di colui che potrebbe ucciderti da un momento all'altro, di colui che ti sta provocando quel terribile mal di stomaco che ti fa piegare a metà.

Hai cercato di mantenere il contatto visivo il più a lungo possibile, ma adesso ti trovi costretta ad appoggiare le mani sulle ginocchia, e ansimare, cercando di non svenire o vomitare.

Ma ormai, la tua invidia ha provocato tutto ciò, e grazie a essa morirai.

È troppo tardi.

 

Ti svegli nella tua camera, il letto addobbato con tende e svariati cuscini pregiati.

Ti guardi attorno, sperando che sia stato solo un sogno, ma presto ti accorgi che non lo è stato; un odore acre proviene da sotto il tuo letto, e il materasso ha uno strano color rosso, appoggi i piedi a terra e subito inorridisci: c'è qualcosa di bagnato.

Pieghi lentamente la testa verso il basso e vedi che il pavimento è ricoperto di sangue, ci sono almeno due centimetri di esso su tutto il pavimento, e ì, guardandoti bene attorno, vedi subito che c'è una porta dipinta dello stesso colore della parete, anzi, sembra quasi si volesse nascondere, dev'essere a tenuta stagna, dato che il sangue non accenna a passare attraverso.

Ti alzi in piedi, cammini verso quella porta, cercando di ignorare la sensazione di vomito causata non dal solo sangue, ma dai vari pezzi di cose delle quali non hai intenzione di constatare l'origine.

Arrivata alla porta, sporca anch'essa di sangue, cerchi una maniglia, ma non la trovi, capisci al volo che devi spingere, quindi dovrai appoggiarti contro quel sangue, sporcarti anche il viso forse, e rabbrividisci solo all'idea...ma non hai altra scelta.

Nel mettere in posizione il piede tocchi qualcosa di duro, freddo, metallico, guardi cos'è e scorgi in mezzo al sangue e i pezzi di carne un coltello da cucina, arrugginito.

Non ti fai troppe domande e lo scansi, andando a spingere la porta, non serve molta forza, e la apri di botto, facendo riversare tutto il sangue sul corridoio in piastrelle bianche davanti a te, mentre quel sangue esce dalla stanza, senti che fa corrente contro le tue caviglie, e senti tutto ciò che ti tocca, anche il coltello, le varie ossa, e qualcos'altro, un altro oggetto metallico.

Ti chini e lo raccogli: una pistola, carica, un colpo.

Nella canna, decisamente più lunga del normale, c'è una rosa bianca, sporcata dal rosso del sangue.

Non sai perché, ma te ne innamori, non ti sono mai piaciute nè le rose, nè le pistole, e tantomeno il sangue, ma questa ti piace, fa scena, anche se noti delle imperfezioni nella rosa.

La tieni in mano e vai avanti per quel corridoio bianco, luci a LED sulle pareti, sembra quasi un ospedale.

 

Cammini per una ventina di minuti.

 

Arrivi a un bivio, un cartello punta a sinistra, e riporta la scritta "Tutto"

C'è un altro cartello, punta a destra, e dice "Niente"

-Che significa?- Pensi.

"Oooh, benvenuta" Una voce rieccheggia nei corridoi.

"Chi sei? Cosa vuoi?" Urli, non sai che può leggerti nella mente.

"Io sono colui che ti ha portata alla tua salvezza, e alla tua rovina, dipende tutto da tre scelte.

Supererai il tuo istinto?"

Che significa?

Non lo sai, e non t'interessa, devi solo andare avanti.

Giri a sinistra, decidendo di avere tutto, a discapito degli altri, come sempre dopotutto.

 

Cammini per altri venti minuti.

 

Arrivi ad un altro bivio, questa volta le scritte si leggono male, e devi avvicinarti a ognuna per leggere bene; il cartello di destra dice "Vita ricca"; mentre quello a sinistra "Vita semplice e povera"

Hai sempre vissuto da ricca, e non sai cosa faresti senza i tuoi soldi, quindi giri a destra.

 

Altri venti minuti di camminata.

Una risata sommessa.

 

Arrivi all'ultimo bivio, il cartello di destra riporta scritto "Serva", mentre quello di sinistra "Padrona"

La scelta ti sembra logica, tu vuoi essere la padrona, quindi giri a sinistra.

 

Questa volta la camminata è più lunga, e ti sembra infinita.

Cominici a riflettere sulle tue scelte, certo sono un po' avide, ma meglio così, questa volta saranno gli altri ad invidiarti...

 

Arrivi ad una porta, la apri ed entri in una cucina, dove tutte le tue varie servitrici lavorano, ti sembra fantastico, ma proprio quando stai per uscire, una di loro ti dice:"Dove stai andando? Non ti ricordi che oggi dobbiamo fare gli straordinari? C'è il cenone"

Che?

 

Hai capito adesso?

Le scelte che hai preso non erano per te, ma per la tua migliore amica, che adesso nemmeno ti riconosce.

Guardi la pistola, la rosa non c'è, o meglio c'è, ma è nera, e meno sporca di sangue, togli la rosa, la tieni in mano, e senti la risata di quell'essere e poi...buio.

   
 
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