Non capii di aver avuto il primo trauma quella notte, fino a quando mio padre mi guardò preoccupato l’ennesima notte che insistevo per dormire nella culla con Sammy.
“Potrebbero tornare a prenderlo.” Dissi io come giustificazione, abbracciando il mio fratellino di soli sei mesi.
“Ti fa tanto male?” gli dico, solo per distrarlo da quella radiografia che mi metteva a disagio.
“Brucia.” Disse Sam, distogliendo lo sguardo.
“Scusa. “
“Non fa niente. È colpa mia.” Disse Sam.
E io mi sentivo male, perché ormai un chiodo fisso mi era entrato in testa: Senza di me, mio fratello può morire…