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Autore: Chu    10/12/2014    1 recensioni
Raccolta eterogenea di flash-fic/oneshot ispirate ai prompt della Klaine Advent Drabble Challenge.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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The Klaine Advent Challenge Day 01 Ache

Avvertimenti per questo capitolo: future!fic

Nient'altro conta

Kurt a volte ha difficoltà a dire esattamente quello che prova per Blaine, a spiegarlo a parole che tutti comprendano senza fraintendere. È il motivo per cui è ancora un po’ incerto sul suo discorso, perché a molti sembrerà impersonale e asettico e non vuole che le persone pensino che non ami Blaine o che i suoi sentimenti non siano sinceri.

Tanto per cominciare, Kurt non è mai stato un ragazzo estroverso: eccentrico, cordiale, ma non estroverso.

La sua tendenza a prendere i sentimenti e stiparli dentro di sé, come se il suo cuore fosse un comò pieno di cassetti, più spesso che non gli ha causato difficoltà nel relazionarsi con le persone che ama; essere troppo introverso lo porta ad esternare con estrema difficoltà ciò che prova ed in tutta la sua giovane vita sono state pochissime le persone a capirlo. Sua madre, prima di tutti, perché una madre conosce i propri figli così tanto bene; col tempo – e con stenti e incomprensioni e difficoltà di comunicazione che a volte sembravano insormontabili – anche suo padre l’ha compreso, accettandolo perché quello era il suo lavoro di genitore.

E poi Blaine. Blaine che è l’esatto contrario di lui, che sente il bisogno – quasi lancinante – di esternare i suoi sentimenti; che dice “ti amo” come dice “buongiorno” – e in entrambi i casi intendendolo con tutto il cuore. Anche con lui c’è voluto del tempo – delle incomprensioni, più o meno gravi, e tante difficoltà a comunicare – ma quando ha capito, ha accettato con un sorriso e gli ha promesso che avrebbe detto ti amo per entrambi.

(Ma Kurt gli ha sempre risposto, perché sa che sentirselo dire può essere tanto diverso dal saperlo e basta. E l’ha imparato nel modo più doloroso per entrambi, ma è stata una lezione preziosa.)

L’introversione è solo parte del problema.

Il motivo principale della sua difficoltà è che crede che in pochi capirebbero: già immagina le facce sconvolte e arrabbiate di chi gli sentisse dire che quello che prova per Blaine è un amore doloroso.

Il dolore che Kurt prova non è del tipo cattivo, ma di quello buono. È quel desiderio quasi costante d’avere Blaine sempre con sé – anche quando non è fisicamente possibile, sapere che sarà sempre lì, mai davvero distante -; è quell’anelito a sapere che non importa quanto imperfetti sono, saranno sempre perfetti l’uno per l’altro.

È un sentire così intenso che a volte gli fa paura – paura di sentirsi incompleto senza di lui, paura di finire per soffrire di quel mal d’amore cattivo, di dipendenza d’affetto; paura di non essere autonomo come si è sempre sentito.

È un sentire così forte che gli anestetizza i sensi e al contempo li rende più acuti: la vita insieme a Blaine non è sempre facile, non è sempre rose e fiori, ma è un costante sentire di più e questo, nel bene e nel male, è qualcosa che ha migliorato la sua vita, in modi che non pensava fossero possibili. Gli ha fatto capire cose di Blaine che Blaine non gli aveva mai rivelato, ma gli ha fatto anche scoprire cose di se stesso che non aveva mai considerato; e nonostante questo, nonostante le ombre che inevitabilmente li accompagnano, entrambi hanno detto voglio stare con te.

Ciò che prova non è facile da spiegare, ma non c’entra con la sofferenza e l’essere feriti e il ferire di rimando – c’entra con la paura di farlo e di subirlo, perché mettere il proprio cuore nelle mani di un’altra persona è un atto di fiducia enorme e Kurt riesce a concepirlo solo con Blaine, solo per Blaine.

Quello che prova è il motivo per cui, nonostante tutto, non c’è mai stato un momento in cui non abbia pensato a questo giorno come qualcosa di concreto.

È il motivo per cui stringe la presa sul braccio di suo padre e sente le ginocchia molli; il motivo per cui gli si mozza il fiato in gola – sempre, come non ha mai smesso – quando lo vede nel vestito che hanno scelto insieme, bello come il primo giorno che l’ha incontrato, anzi di più, perché ora conosce tutto di lui quanto Blaine conosce tutto di Kurt stesso.

È il motivo per cui sa che piangerà ancora prima della fine della cerimonia, per cui sente la gola stringersi, il cuore serrarglisi nel petto in una morsa ferrea, ma dolce, per cui gli occhi già gli pizzicano e il suo sorriso è tremolante.

È il motivo per cui i suoi voti lasceranno tutto questo fuori, perché non c’è bisogno che gli altri sappiano che prova una fitta al cuore ogni volta che Blaine lo guarda – con occhi luminosi e stupiti come la prima volta che l’ha visto davvero, come se da allora non fosse passato un solo secondo; come se fossero ancora quei ragazzini in divisa, complicati e problematici, egoisti e sprovveduti, ma innamorati, tanto e intensamente.

Ciò che prova non è facile da spiegare, ma, quando finalmente pronuncia il suo tremolante ed è libero di piangere senza che nessuno ne sia davvero sorpreso, sa che non c’è reale bisogno di spiegarlo, perché Blaine prova lo stesso e lo capisce e lo ama di quello stesso amore disperato e intenso tanto da sembrare doloroso. E nient’altro conta.

  
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