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Autore: UsaSama    10/12/2014    3 recensioni
[ATTENZIONE: SPOILER]
Naruto Uzumaki ha sconfitto finalmente tutti i suoi nemici ed è pronto a viversi la vita al meglio, ora che finalmente ha tutto quello che una persona può desiderare... O quasi.
«Naruto Uzumaki, ti dichiaro ufficialmente Settimo Hokage.»
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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~ A Perfect Life

Si svegliò e accanto a lui c’era lei, la sua pelle candida e la bocca leggermente aperta da cui, delicatamente, respirava, come se stesse sussurrando qualcosa, gli occhi chiusi a significare che stava ancora dormendo. Era splendida. Lo era sempre stata. I lunghi capelli corvini erano sparsi sul cuscino bianco, e la coperta era tenuta da una mano e la copriva fino alla pancia.
Si mise seduto e rimase a contemplarla ancora per un po’: erano le loro prime volte da coniugi, e ammetteva che la cosa lo emozionava parecchio. Si chiese ancora come mai non l’avesse notata prima, e si diede dello stupido più e più volte. Oltre ad essere particolarmente bella, come può essere bello un girasole nel pieno della sua fioritura, o come può essere bello un lampo nella notte, era abile in cucina, cosa che a lui di certo non dispiaceva.

Si ricordava quando aveva versato lacrime per lei, che stava per essere portata via da uno che ambiva a sposarla. Era geloso, ma anche preoccupato. Aveva rischiato di perdere la cosa più importante della sua vita, la persona che, senza che lui se ne fosse mai reso conto, c’era sempre stata per lui, e l’aveva difeso nei momenti più importanti. Lei era la persona che lui aveva sempre desiderato di avere accanto.
Il sole filtrava dalle tende, lanciando un fascio di luce che ricadeva esattamente su parte dei capelli di lei, facendoli rilucere di una luce bluastra. Lui le prese una ciocca tra le dita e iniziò ad accarezzarla.
Hinata era incredibile; non si era mai arresa nemmeno quando sembrava tutto perduto. Si ricordò quando lei rischiò la sua vita per salvarlo da Pain, dichiarandosi a lui, e anche quando riuscì a salvarlo dal cadere nella trappola di Obito. Quella ragazza, in quelle due occasioni, aveva significato la vita per lui, ed era contento di averla al suo fianco, perché sapeva che lei non aveva mai mentito sui suoi sentimenti.  
Un sorriso affiorò dalle labbra di Naruto quando lei aprì gli occhi. Era meravigliosa perfino con l’aria assonnata.

«Buongiorno, Hinata.»
«Bu... Buongiorno, Naruto.» purtroppo lei non si era ancora abituata all’idea di convivere con lui e di dividere lo stesso letto. Forse, e questa era una supposizione di Naruto, queste cose le aveva solo e unicamente immaginate, e ora che erano diventate reali faticava ad abituarsi. «Dormito bene?» chiese lui, sorridendole e continuando ad accarezzarle i capelli.
«Sì, ho finalmente dormito bene...»
Infatti quella notte non aveva avuto lo stesso sonno agitato delle passate. Spesso si ritrovava a essere svegliato dai suoi singhiozzi, e in quelle occasioni lui la cingeva con le braccia finché lei non si calmava. I suoi incubi erano tutti riguardanti Toneri, l’uomo che bramava il desiderio di sposarla, che uccideva senza pietà sua sorella Hanabi, suo padre Hiashi, suo cugino Neji, il quale, per quanto fosse già morto, era vivo nei suoi sogni, e anche lo stesso Naruto.
«Credo che il merito sia tutto tuo, Naruto.» gli sorrise, con quel sorriso magnifico, tanto che non riuscì a trattenersi dal darle un bacio sulle labbra. Hinata arrossì di botto, ma ricambiò lo stesso.
«Scusa, è che sei troppo bella quando sorridi.» le disse, sorridendo a sua volta mentre nascondeva il viso nelle lenzuola bianche. «Scemo!» esclamò lei da sotto le coperte.

Poco dopo si alzò e andò in cucina a preparare la colazione per entrambi, mentre Naruto si preparava per andare a fare il suo lavoro da maestro ninja. Non era ancora stato eletto Hokage, ma Kakashi, dopo che aveva visto le imprese eroiche che aveva fatto per salvare la giovane Hyuuga, gli aveva promesso che di lì a poco  lo sarebbe diventato, ma che per ora doveva insegnare alle giovani generazioni a usare i loro poteri.
Quando andò in cucina si ritrovò davanti una colazione a base di succo di frutta all’arancia e frittelle con sciroppo al cioccolato. Mentre lei lavava le stoviglie, lui la cinse sui fianchi e le diede un bacio sul collo, facendola rabbrividire. «Naruto, lo sai che non devi! Mi hai fatto venire i brividi...» mise un finto broncio, e lui per dispetto continuò, inalando anche il suo ottimo profumo di lavanda, continuando a farle venire i brividi sulla schiena.
Poco dopo si misero a tavola a far colazione, mentre Naruto le raccontava che quel giorno avrebbe insegnato la Tecnica della Moltiplicazione del Corpo. Hinata gli sorrise e gli disse:«Te lo ricordi che il maestro Iruka era disperato perché non riuscivi ad impararla?»
«Come scordarlo! E ricordo che era anche furioso perché mi avevano convinto a portare via il rotolo con la Tecnica Segreta della Moltiplicazione Superiore del Corpo!» rise di gusto, mentre prendeva il bicchiere colmo di succo, portandoselo alle labbra. Appoggiò nuovamente il bicchiere sul tavolo e guardò la fidanzata:«E, immagino, tu eri lì che facevi già il tifo per me, non è così?»
«Beh... Ecco... Io... S... Sì, lo ammetto. Ho sempre fatto il tifo per te, e sono così contenta di stare insieme a  te...» lo guardò negli occhi, e lui dovette sopprimere il desiderio di baciarla ancora, o di farle altre cose di cui poi non si sarebbe pentito affatto, se non fosse stato che sarebbe arrivato tardi al lavoro.

Non appena ebbe finito la colazione, lui si caricò sulle spalle l’occorrente per fare lezione e salutò Hinata con un bacio:«Sappi che anche se starò via solo per qualche ora, mi mancherai lo stesso...»
«Anche tu...» gli sorrise mentre gli sistemava il colletto della felpa arancione:«Io tra poco vado a lavorare in sartoria, oggi mi aspetta un grosso ordine per conto dell’Hokage che vuole una nuova fascia per il viso, e anche una nuova divisa.» gli fece un sorriso d’intesa, che però lui non afferrò.
«Kakashi è sempre stato un tipo strano... Probabilmente anche la vecchiaia sta per farsi sentire... Va beh, buona giornata... Amore mio.» fece in tempo a vederla arrossire sulle guance, per poi voltarsi e andare all’Accademia.
Lungo il tragitto incontrò diverse persone, tutte sue conoscenti: Kiba, Ino, Sai, Shikamaru, Choji, Temari e Gaara, il Kazekage del villaggio della Sabbia, venuto a trovare sua sorella, incinta del figlio di Shikamaru. «Naruto... Ti facciamo le nostre congratulazioni!»
Lui li guardò perplessi:«Per quale motivo?» ma non ricevette risposta. Immaginò che si stavano complimentando del fatto che si era finalmente accasato e che ora aveva realmente messo la testa a posto.

Le lezioni proseguirono in maniera tranquilla, nonostante qualche ragazzo spesso e volentieri sbagliava la posizione delle dita per eseguire la Tecnica, ma nonostante questo erano stati complessivamente tutti bravi.
Non appena uscì dalla scuola, passò accanto l’altalena in cui lui spesso e volentieri stava seduto dopo le lezioni, da solo, a contemplare gli altri che facevano amicizia o che semplicemente, da amici o parenti che fossero, chiacchieravano. Pensò che erano passati solo otto anni, visto che ora ne aveva venti. In quest’arco di tempo era cambiato tutto: si era fatto degli amici, era diventato il ninja più forte di tutti, aveva superato pure Sasuke, e si era fatto una moglie meravigliosa. Non poteva desiderare di meglio!
«Naruto! Naruto!»
Si voltò e vide l’ormai grande Konohamaru che veniva verso di lui, un sorriso radioso c’era sul suo viso.
«Heylà, Konohamaru! Come stai?»
«Bene, ma muoviti, il Sesto Hokage vuole vederti nel suo ufficio!»
Che diavolo vuole, ora? si chiese, mentre correva per andare dall’Hokage. Non era la prima volta che veniva chiamato da Kakashi, ma sperò che stavolta si trattasse di una cosa un po’ più seria rispetto che commentare con lui gli scritti del defunto maestro Jiraiya, cosa che abitualmente faceva e che a Naruto dava sui nervi. Ora aveva una moglie, e leggere quelle cose gli davano un certo fastidio.
Salì le scale che portavano all’ufficio con una grandissima fretta, tanto che rischiò più di una volta di inciampare. Arrivò all’ufficio, bussò la porta e entrò con gran vigore. «Kakashi, perché mi hai fatto chiamare?»

Neanche il tempo di ricevere una risposta, che sentì qualcuno mettergli qualcosa sulle spalle. Si girò ed era sua moglie, Hinata, che con un sorriso radioso gli aveva appena messo addosso una mantellina bianca dai bordi rossi.
Guardò con fare interrogativo sia lei, sia il Sesto Hokage. Tutto fu poi più chiaro quando lui si tolse momentaneamente la mantella e vide che c’era una scritta sul retro, una scritta che ormai vedeva lontana come lo erano i giorni in cui dipingeva sulle facce di Konoha: Settimo Hokage.
Sentì gli occhi pungergli, per poi piangere di gioia.
«Naruto Uzumaki, ti dichiaro ufficialmente Settimo Hokage. Io sono troppo vecchio per questo lavoro, e preferirei riprendere a insegnare come facevo prima, che mi dà meno sforzi.» spiegò Kakashi, sorridendo, per quanto si riuscì a vedere dalla mascherina, alla reazione del ragazzo.
Guardò la moglie:«Tu... Lo sapevi?»
«Lo sapeva tutto il villaggio, tranne te... Abbiamo voluto tenere nascosta la cosa per farti una piacevole sorpresa...»
«Ecco perché quel pervertito voleva una nuova divisa da Hokage!»
«Hey, a chi hai dato del pervertito, Naruto?»
«No, adesso devi chiamarmi Hokage!» disse lui, quasi incredulo dalle sue stesse parole. Abbracciò Hinata e la baciò ripetutamente sulle labbra, quasi sfogando la sua felicità su di lei. «Il mio sogno si è realizzato! Sono finalmente Hokage!»

«D’accordo, Naruto, ma ora dobbiamo presentarti al villaggio, quindi saliamo sul balcone e facciamo sì che la gente ti accolga come si deve!» esclamò Kakashi, spingendolo fuori dalla porta e guidandolo sulla balconata che dava su tutto il villaggio. Lì trovò gli altri Kage ad aspettarlo e, guardando verso il basso, vide una moltitudine di persone che, al suo ingresso, esultarono e gridarono a gran voce il suo nome. Sembrava quasi un sogno.
«Naruto Uzumaki, tu ora proteggerai il villaggio e intratterrai relazioni con gli altri Kage per decidere del futuro del mondo. Naruto Uzumaki, io ti dichiaro ufficialmente, davanti a tutto il villaggio e agli altri colleghi, il Settimo Hokage.»
Urla di giubilo provennero dalla folla, e Naruto continuò a guardare incredulo anche dopo che si era messo il cappello bianco e rosso, in linea con la mantella, da Hokage. Il suo sogno durato una vita si era finalmente realizzato, e questo era l’unica cosa che mancava per rendere la sua vita perfetta.
I festeggiamenti durarono fino a tarda serata, tanto che poi, quando tornò a casa a mezzanotte con la moglie, Naruto era esausto e a momenti si addormentò subito sul divano, non prima di aver mangiato un po’ del ramen che avevano preso da asporto, nonostante avesse mangiato tanto.
Quando furono entrambi a letto, Naruto esclamò:«Vediamo... Ho degli amici, delle persone che contano su di me, una moglie meravigliosa e ho anche realizzato il sogno di diventare Hokage!» sorrise radioso, per poi ripetere per riuscire a convincere anche sé stesso “Sono il Settimo Hokage” «Che altro c’è che possa rendermi felice?»
Guardò Hinata e notò, grazie anche alla luce candida della luna, che era arrossita e lo guardava con fare tenero, mentre lui prese ad accarezzarle le guance. «Che succede, Hinata?»

«Una cosa, in realtà, ci sarebbe...» arrossì di nuovo, e Naruto percepì il calore delle gote sulla sua mano. «E sarebbe?»
Lei si accarezzò la pancia. Lui sgranò gli occhi, guardò prima la pancia di lei, poi ritornò al viso:«Vuoi dire che... Sei incinta... Di nostro figlio?»
«Sì, Naruto. Diventerai padre.»
Lui la baciò dritta sulle labbra, accarezzandole delicatamente la pancia che conteneva suo figlio. «Ti amo Hinata... E amo anche te, piccola peste che nascerai!»

 
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Angolo dell'autrice
Come si può dire... Chi non muore, si rivede? 
Buongiorno/buon pomeriggio/buonasera/buonanotte a tutti (Dipende dall'orario in cui la state leggendo! xD) piacere a tutti, sono UsaSama e sono l'autrice della shot che avete appena letto e che, spero con tutto il mio cuoricino da autrice e da aspirante scrittrice, vi sia piaciuta. Ammetto che all'inizio non ero molto convinta di volerla postare, ma... Eccola qui! ^^ L'idea mi è partita tutto dopo aver visto alcuni spezzoni, messi in rete da delle persone stupende, di The Last: Naruto the Movie e in base anche al capitolo 700 del manga. Ammetto anche che un Naruto così romantico non so se sarebbe considerato IC, ma almeno ci ho provato... Alla fin fine, nell'ultimo film Naruto diventa un vero e proprio romanticone! (Sono sicura che andrò a vederlo!)
Detto questo, spero che recensiate in tantissimi, perché mi farebbe davvero piacere una vostra opinione!
Detto questo, vi lascio ai commenti, non siate troppo cattivi (Beh, se volete esserlo almeno avvisatemi eh. xD)
Un bacio e buona continuazione, spero di riuscire a scrivere altre storie come questa!
  
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