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Autore: Locked    10/12/2014    3 recensioni
Amy ha sempre avuto il sorriso infantile e brillante delle persone belle, è così naturale per lei essere genuina e viva, che a volte Karma deve prendere respiri profondi per rimanere ancorata alla realtà e smettere di sognare ad occhi aperti.
E Amy, lei è imprevedibile, come un temporale estivo.
[...]
Amy si merita tutto, tutto quanto.
Allora perché le sembra di affondare, quando si rende conto che potrebbe – vorrebbe – darglielo?
Piccolo missing moment Karmy, ispirato da Wake me up, Ed Sheeran. ♡
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Piccolissime note di regia:

- Grazie mille a Mary, che l'ha betata al volo ed è un angelo.
- Grazie a tutte le ragazze della Sevensome, che in questo momento stanno sclerando sui vestiti dei Klaine al loro matrimonio *-*
- Non ho mai scritto sulle Karmy, ma le shippo da morire, quindi ... well, non so cosa sia uscito fuori.
- Se vi andasse di ascoltarla, la canzone è questa ed è meravigliosa.
- Il presente è in stampatello, i ricordi sono in corsivo. Enjoy!
 
Ad Ari,
perché -- be', perché qualcuno che shippa Karmy più disagiatamente di lei non esiste.
E perché è una persona bellissima. *-*



 
Maybe I fell in love when you woke me up.

 
Karma si siede sul suo letto – sembra troppo grande quando non c’è Amy a riempirlo con i suoi capelli biondi e il suo soffrire il solletico sui fianchi anche quando dorme – e si stringe la chitarra al petto.
Non ha più suonato nulla, da quando –
Da quando hanno rovinato tutto. Da quando ha rovinato tutto. E sentire di nuovo la consistenza di quelle corde ruvide sulle dita è come scatenare una valanga di ricordi. Una valanga travolgente e soffocante che non ha alcuna intenzione di fermare.
Il materasso affonda un po’ di più sotto le sue gambe che si piegano e s'incrociano; appoggia la chitarra in grembo e i suoi occhi si perdono nel vuoto. Sono i momenti come questi, quelli in cui si chiede se ci sia un’alternativa – i momenti in cui smette di essere la Karma che calpesta tutti e nasconde le emozioni sotto una maschera che non è più capace di togliere dal proprio volto, ed è semplicemente Karma.
Un’alternativa al dolore, quando lo sente risalire la pelle delle braccia e stringerle la gola, e sente così tanto freddo senza il suo profumo vanigliato e sbarazzino – così tanto da Amy ­– e la sua risata dolce.
E’ meglio così.
Non ci crede più neanche lei.
 
I should ink my skin, with your name.
Take my passport out again,
and just replace it.
See I could do without a tan on my left hand,
where my fourth finger meets my knuckle.
And I should run you a hot bath and fill it up with bubbles.
Si ricorda di poche settimane prima – quando ancora non sapeva, quando era tutto più facile.
 
Amy ha sempre avuto il sorriso infantile e brillante delle persone belle, è così naturale per lei essere genuina e viva, che a volte Karma deve prendere respiri profondi per rimanere ancorata alla realtà e smettere di sognare ad occhi aperti.
E Amy, lei è imprevedibile, come un temporale estivo, ed è per questo che Karma non si stupisce neanche quando piomba a casa sua e la trascina in bagno.
“Che diavolo stai facendo?”
“Tu fidati di me.”
Nessuno dice mai che la fiducia è una grande stronzata – che ti fidi di una persona oppure no, che non ci sono vie di mezzo. Lei si fidava di Amy. Completamente.
Lei riempie la sua vasca di bolle e di schiuma – “L’ho rubato a Lauren. Dice che con questo la pelle diventa morbida come quella di un bambino o – qualcosa del genere, proviamolo!” – e poi arrossisce di colpo e si copre gli occhi coi palmi delle mani.
“Cosa c’è?”
“Io—“ la sua voce viene fuori un po’ più soffice, confusa, contro la sua pelle. “Non ci ho pensato”, si scopre lentamente il volto, “non vorrei che tu credessi che tutta questa cosa è solamente un modo per … vederti. Sai che c’è? – Me ne vado. Sì – meglio, io –“
“Amy –“
“Scusami, non dovrei davvero –“
“Amy!” E lei si ferma – la tracolla penzolante dalle braccia e gli occhi grandi e confusi –, e con lei si blocca anche il cuore di Karma, nell’insignificante intervallo tra un battito e l’altro. “Ci conosciamo da secoli e abbiamo fatto docce e bagni insieme centinaia di volte, per favore.”
E Amy la guarda – con quella sua aria un po’ indecisa e i capelli stravolti – come a chiederle non è cambiato niente?
E no – non è cambiato niente.
Anche se insiste nel chiudere gli occhi quando Karma entra dopo di lei nella vasca; anche se le sue ciglia svolazzano un po’ troppo e le sue guance rimangono sempre del colore delle fragole d’estate.
 
Non era cambiato niente, perché hanno riso e scherzato e giocato con la schiuma come quando erano bambine, e forse insieme a quelle bolle sospese in aria c'erano anche tutte le parole che non avevano il coraggio di dirsi.
Ma adesso – adesso è cambiato tutto.
 
'Cause maybe you're loveable,
and maybe you're my snowflake,
and your eyes turn from green to grey,
in the winter I'll hold you in a cold place.
And you should never cut your hair,
'cause I love the way you flick it off your shoulder.
 
A volte Karma si ferma e pensa ad Amy. Non in qualche modo strano o complicato – pensa semplicemente a lei. E non sa come, ma si è accorta che Amy è fatta di piccoli gesti.
Amy non è costruita, non cerca di sembrare qualcuno che non è – è semplicemente lei; coi suoi capelli scompigliati e il mascara colato appena sveglia, con un sorriso dolce sempre sulle labbra e il suo esserci ogni volta.
A volte Karma ha solo bisogno di guardarla, mentre litiga con Lauren o chiacchiera con Shane – e ha sempre quell’aria concentrata di chi ci tiene e lo dimostra.
E’ così, Amy; lo dimostra. Lo dimostra quando l’abbraccia senza dirle niente, perché capisce che c’è qualcosa che non va; lo dimostra quando le compra il suo caffè preferito e l’aspetta sotto casa prima di andare a scuola, lo dimostra quando le stringe la mano e lo stomaco di Karma si contrae in tanti piccoli grovigli come quando ha le vertigini.
 
And you will never know, just how beautiful you are to me,
but maybe I'm just in love when you wake me up.
 
Amy si merita tutto, tutto quanto.
Allora perché le sembra di affondare, quando si rende conto che potrebbe – vorrebbe – darglielo?
 
And would you ever feel guilty? If you did the same to me.
Would you make me a cup of tea, to open my eyes in the right way?
And I know you love Shrek, 'cause we've watched it twelve times.
But, maybe you're hoping for a fairy-tale too, and if your DVD breaks today,
You should've got a VCR, 'cause I never owned a blu-ray, true say.
 
Una favola.
E’ ciò che le è sembrato di vivere per tutto quel tempo.
Le favole non esistono.
Un sorriso amaro scivola lentamente sulle labbra di Karma e le sue dita stringono con un po’ più di forza la chitarra, mentre le parole rotolano flebili dalle sue labbra. Le sono sempre piaciute le favole – quelle belle e scintillanti, con le principesse rivestite d’azzurro cielo e di sorrisi radiosi e i principi dagli occhi verdi e i movimenti aggraziati.
Solo che – e se le favole non dicessero tutta la verità?
Se esistesse un’alternativa?
E se il suo principe azzurro non fosse altro che una principessa bionda?
 
I know I’ve always been shit at computer games
Because your brother always beats me
And if I lost, I go across and chuck all the controllers at the TV
And then you laugh at me
And be asking me
If I’m a be home next week
And then you lie with me till I fall asleep
And flutter eye lash on my cheek between the sheets.
 
“Ti sei mai chiesta cosa farai dopo?”
Karma punta un gomito contro il materasso e si solleva giusto un po’, sopra le coperte; i capelli di Amy le solleticano il collo e il peso lieve della sua testa contro il petto le infonde un calore strano.
“Dopo?” Cerca i suoi occhi nel buio della propria camera – c’è solo una manciata di adesivi  fosforescenti a forma di stella incollati al soffitto ad illuminarle.
“Dopo la scuola – al college … dopo.”
Le sembra quasi di cogliere un’incrinatura nella sua voce – una crepa che sa di rimpianto e … paura?
“Sì. Voglio dire, ti ho sempre parlato dei miei sogni, come – come mai questa domanda ora?”
Amy si volta completamente verso di lei – il viso a due centimetri dal suo e i respiri che quasi si sfiorano.
“Promettimi che non ci separeremo mai. Che – che anche quando cresceremo resteremo sempre noi, Amy e Karma. Che non ci dimenticheremo l’una dell’altra.”
Karma sorride e le scompiglia i capelli; la guarda negli occhi e spera che gli occhi dicano per lei quelle parole che le sono rimaste incastrate in gola. “Non potrei mai dimenticarmi di te, Amy.”
Le dita le tremano un po’, quando le ciglia di Amy le sfiorano la guancia e il fantasma di un bacio le brucia sulla pelle.
 
So I take you to the beach,
And walk along the sand,
And I’ll make you a heart pendant,
With a pebble held in my hand.
And I’ll carve it like this necklace,
So the heart falls where your chest is,
Now a piece of me is a piece of the beach,
And it falls just where it needs to be,
And rests peacefully,
So you just need to breathe to feel my heart against yours now,
Against yours now.
 
Si ricorda ancora di quando Amy le ha chiesto di fare una passeggiata sulla spiaggia.
Glielo ha chiesto con quegli occhi dolci e pieni di luci, come se da un momento all'altro dovessero scintillare --
E lei, lei che ha sempre avuto paura dell'oceano - andiamo, Amy! È profondo e non si vede assolutamente niente -, lei ha chiuso gli occhi e ha sospirato un po', “Solo se mi lasci camminare sulla sabbia e non mi spingi in acqua.”
E a quel punto Amy ha gettato la testa all’indietro, gli occhi luminosi e la pelle che si increspa in tante piccole rughe adorabili, “Promesso!”
 
E’ il pomeriggio più bello della sua vita.
Camminano e basta, i piedi affondati in nuvole di sabbia e gli schizzi d’acqua sulle caviglie sottili, il profumo del mare nelle narici e il vento che scompiglia loro i capelli.
“Forse il mare non è poi così male.” Amy alza lo sguardo dall’orizzonte e le sorride – un sorriso grande e vivo, brillante come il riflesso dei raggi del sole sull’acqua azzurra. Poi distoglie gli occhi e li punta contro le onde più piccole, quelle dal rumore della carta accartocciata e dal tocco gentile e caldo contro i suoi piedi scalzi.
“Aspetta! Guarda qua!” Si accovaccia giusto per un attimo e immerge la mano in acqua;  sorride, di nuovo, con quel suo sorriso grande e destabilizzante e tuffa l’altra mano nella tasca del giubbetto.
“Amy, ma che—?”
“Non guardare! E’ una sorpresa!”
“Amy, andiamo!”
“Chiudi gli occhi!”
“Ma—“
“Chiudili!”
E Karma lo fa – perché si fida di Amy, completamente –, riaprendoli solo quando sente qualcosa di liscio e levigato scivolargli lungo il collo e il petto.
“Ecco,” soffia Amy, troppo vicino alle sue labbra, e annoda una cordicella sottile sulla sua nuca. Karma sfiora il ciondolo con gli occhi spalancati.
“Ma cosa—“
“E’ solo una piccola pietra con un foro al centro, ma – è carina. Io ci ho solo messo una corda attorno.”
La pietra le scivola sul petto e le sfiora la pelle proprio sopra al cuore – preme esattamente lì, come se fosse fatto apposta.
I loro occhi si trovano da soli, poi – l’hanno sempre fatto, come se fossero stati creati per quello –; Karma li socchiude e la guarda attraverso le ciglia.
“Grazie.”
Le palpebre di Amy svolazzano un po’ – e poi si semplicemente si perdono in un abbraccio.
 
'Cause maybe I'm just in love when you wake me up.
 
Karma suona le ultime note e stringe la chitarra tra le dita così forte che fa male.
 
Well maybe I'm just in love when you wake me up,
Maybe I fell in love when you woke me up.






 
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