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Autore: Damlo    11/12/2014    1 recensioni
Ciao, io sono Alex.
Non importa da quale anno ti scriva, o quale sia la mia provenienza...e nemmeno a quale pubblico io mi rivolga con esattezza. So solo che tu, proprio tu, lettore curioso, che stai poggiando il tuo sguardo indagatore su queste pagine, sei attualmente la migliore cosa che mi sia capitata negli ultimi 200 anni...
Genere: Introspettivo, Mistero, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1



Ciao, io sono Alex.
Non importa da quale anno ti scriva, o quale sia la mia provenienza...e nemmeno a quale pubblico io mi rivolga con esattezza. So solo che tu, proprio tu, lettore curioso, che stai poggiando il tuo sguardo indagatore su queste pagine, sei attualmente la migliore cosa che mi sia capitata negli ultimi 200 anni. Non pensare male, dopotutto non è un'affermazione così ipocrita: in fondo mi hai regalato il tuo tempo, il tuo interesse e soprattutto la tua fiducia! Anche se esiste una remota possibilità che non me li sia meritati sono ben lieto di accettarli, ricambiando con un dono prevedibile, ma pur sempre di valore...ciò che stai aspettando con impazienza da qualche minuto, ciò per cui sei ancora incollato a questa pagina inconcludente, che si avvicina molto ad ostentare il delirio di un folle, pazzo e perditempo: la mia storia. Potrebbe anche sembrare un po' presuntuoso da parte mia considerare la mia vita degna di tali attenzioni, ma ho pur sempre un vantaggio dalla mia parte: la conoscenza, quella che brami di raggiungere, ciò che possiedo grazie al tempo, all'esperienza e alla condizione in cui mi trovo, che mi porta a diventare il depositario di una verità assoluta. Ti ho detto che non era importante da quale anno ti scrivessi, ma ti ho mentito; o meglio, non è importante per me, ma sicuramente tu avrai degli ottimi motivi per desiderare di saperlo: quindi, seppur ti possa sembrare incredibile e inconcepibile, posso asserire con assoluta certezza che corre l'anno 4891 e questo messaggio verrà spedito attraverso un portale spazio-temporale, meglio noto come uno degli infiniti universi paralleli che popolano la nostra realtà. E' assurdo, ne sono consapevole, e non ti biasimerò se a breve abbandonerai questo racconto, non degnandolo più di alcuna attenzione, ma se hai intenzione di continuare a leggere per qualsiasi motivo, io sono pronto a spiegarti come tutto ciò sia possibile.  

...

Sei ancora qui? Oh, bene, iniziavo a perdere le speranze.
La quantità di dati che sarai costretto ad elaborare per tenere il passo di questa inverosimile storia è esorbitante, per il semplice fatto che nulla di ciò che ti racconterò ti sembrerà minimamente plausibile. La mia discreta capacità di provare empatia, qualità che mi contraddistingue dall'apatica popolazione del quarto millennio, mi permette di comprendere i tuoi limiti: come potrai infatti facilmente immaginare, viviamo in una società ben più evoluta della tua, dove tutti gli abitanti hanno una pressoché infinita aspettativa di vita, un ben più elevato quoziente intellettivo e, soprattutto, nessun problema da affrontare e nessun limite con cui confrontarsi. È per questo motivo che pochi comprenderebbero il tuo smarrimento nel leggere queste parole: la nostra civiltà ha dimenticato ormai da tempo che cosa sia stata la comune accezione di "essere umano" nel secondo millennio, viviamo in un mondo  completamente sabotato dalla tecnologia, dove persino gli uomini più lucidi e consapevoli si definiscono automi...d'altronde non c'è troppo da stupirsi...la fantascienza più spicciola e ambientalista dei vostri tempi l'aveva predetto: niente più piante, animali, natura, solo l'uomo fagocitato dal proprio ego e dalle proprie aspirazioni in un mondo vuoto e sottomesso al potere dei computer. Potrà sembrarti strano, ma ormai anche questa parola è diventata obsoleta: computer. Forse perché non conosciamo più bene la differenza tra l'uomo e la macchina. Per quanto riguarda il mondo vuoto, beh, a quello non ci siamo ancora arrivati, ma siamo destinati a raggiungerlo...che cos'è la perfezione infatti se non l'annichilimento dei sensi? Oggi ci illudiamo di vivere nella società perfetta ed effettivamente un occhio inesperto potrebbe interpretarla in questo modo, ma io non ci credo: presto non ci sembrerà più una realtà inviolabile e, seguendo l'intrinseca natura distruttrice dell'uomo, che alberga nel nostro spirito dalla notte dei tempi,  saremo portati a demolirla e a ricostruirne le fondamenta, fino a raggiungere la tanto agognata perfezione assoluta, un mondo estrapolato da ogni coordinata temporale e spaziale, un mondo vuoto.
   
 
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