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Autore: Neens O Brien    11/12/2014    1 recensioni
Veronica Mars. La speranza che diventi una tranquilla donna di casa è quasi inesistente, ma quando un omicidio sconvolge la città di Neptune il suo è il nome che passa di bocca in bocca. The marshmallow it's back!
Genere: Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cindy Mac Mackenzie, Keith Mars, Logan Echolls, Veronica Mars, Wallace Fennel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un rumore sordo annunciò l’ingresso di Veronica, che aveva chiuso lentamente la porta per non rischiare di svegliare il padre. Purtroppo per lei, Keith Mars era noto per il suo sonno leggero, e la ragazza non fece nemmeno in tempo ad arrivare in camera sua che il padre la intercettò, uscendo in pigiama dalla sua stanza. Erano passati quasi sei mesi dal giorno in cui qualcuno aveva cercato di uccidere lui e l’agente Sacks, riuscendo nel suo intento solo a metà, e Keith dopo pochi mesi di fisioterapia era tornato come nuovo.
Questo però non attenuava l’apprensione della figlia, che cercava in ogni modo di tenerlo fuori da situazioni potenzialmente pericolose, spesso mettendo se stessa in pericolo. Purtroppo il padre faceva la stessa cosa, vista la frequenza con cui Veronica si ritrovava a rischio di morte, e la loro era una situazione di stallo. Keith si stropicciò gli occhi e guardò l’orologio attaccato alla parete, che segnava le 4.05 del mattino.
-Dove accidenti sei stata? Ero preoccupato che ti fosse capitato qualcosa.
Veronica alzò gli occhi al cielo. Da quando era tornata da New York l’apprensione del padre nei suoi confronti era diminuita rispetto a quando andava al liceo, ma non voleva dire che non la considerasse ancora la sua bambina.
-Si, i segni del cuscino sulla tua guancia esprimono chiaramente la tua preoccupazione.
La ragazza fece una mezza risata, ma si chinò per dare un bacio al padre. Non era ingiustificata la sua preoccupazione, essendo lei la prima a essere in pensiero per ogni minima cosa non poteva concedersi il lusso di prendere in giro l’uomo per quello.
-Scusami, mi sono dimenticata di avvertirti, è che quando stavo per tornare è arrivata una donna con un caso.
Il sopracciglio destro di Keith si sollevò, aveva ancora gli occhi assonnati, ma la parola ‘caso’ lo rese più vigile.
-E non poteva aspettare fino a domani mattina?
Veronica scosse la testa con un mezzo sorriso, adorava annunciare al padre che si erano aggiudicati un caso grosso, e quello lo era, decisamente.
-No, perché sai chi è entrata nel nostro ufficio? Lauren Chesters. E, oltre ad esprimere i suoi dubbi riguardo all’operato dello sceriffo Lamb, ci ha assegnato il caso della figlia.
Diverse espressioni passarono sul volto del padre in pochi secondi: eccitazione, felicità, preoccupazione. Ovviamente, Veronica lo aveva previsto. I casi di omicidio erano i più remunerativi, e i soldi non facevano mai male, e certamente erano più entusiasmanti dei mariti infedeli. Però erano anche pericolosi, e nella mente di Keith sicuramente vorticavano immagini della figlia in pericolo, proprio come capitava a Veronica nei suoi confronti.
-Tesoro, sei sicura? E’ un caso grosso, e l’ultima volta…
Certo, l’ultima volta che aveva investigato su un omicidio era stato per il caso di Hayley Dewalt, e aveva rischiato di farsi uccidere dai membri di un cartello della droga e successivamente da  Aurora, la figliastra di sua madre. Mica male, due tentati omicidi in un solo caso. Purtroppo Keith non era dello stesso avviso, e aveva cercato di tenere la figlia il più lontano possibile da casi del genere, ma era un’investigatrice privata, e queste faccende erano come calamite per lei.
-Non preoccuparti papà, starò attenta. Sono stata in ufficio per raccogliere tutto quello che si sa su Caroline Chesters.
Con un sospiro, Keith abbracciò la figlia.
-Va bene, ma mi raccomando, fai-
-Attenzione.
Concluse Veronica per lui con un sorriso, poi gli diede un bacio e si diresse nella sua stanza.
-Io sono sempre prudente papà, dovresti saperlo. Buonanotte!
Chiuse la porta e le sembrò quasi di vedere il padre alzare gli occhi al cielo, come faceva di solito, prima di tornare a letto.
 



Il sole splendeva su Neptune la mattina dopo, quando Veronica si alzò e si preparò in fretta e furia per andare in ufficio. L’adrenalina per il nuovo caso le scorreva nel corpo, era da tempo che non aveva un incarico così interessante, ed ebbe appena il tempo di preparare una veloce colazione al padre e a lasciargli un biglietto, prima di afferrare il cappotto e uscire.
Aveva mandato un messaggio a Mac la sera prima, dandole appuntamento per quella mattina in ufficio. Sapeva che l’aveva ricevuto perché era piuttosto mattiniera, quindi contava di trovarla già seduta dietro la scrivania al suo arrivo. Si sedette al volante della BMW di Logan e accarezzò leggermente il volante. Doveva ammetterlo, le sarebbe mancato guidare quella macchina, ma sicuramente le mancava di più il suo proprietario, quindi poteva sopportare di tornare ad usare la sua vecchia auto.
Il traffico al mattino a Neptune era quasi inesistente. I ricchi imprenditori potevano permettersi di arrivare in ufficio a qualsiasi ora, mentre i dipendenti dovevano comunque timbrare il cartellino per le nove. Così, alle otto di mattina, Veronica poteva sfoggiare tutta la potenza del motore, finchè ne aveva la possibilità.
Come aveva immaginato, Mac era seduta alla sua scrivania, con le gambe accavallate, che sorseggiava un caffè nella sua tazza blu.
-Buongiorno boss, allora, di cosa mi volevi parlare, abbiamo un caso?
La ragazza era quasi più emozionata di Veronica per il nuovo caso, e sarebbe saltata dalla sedia quando avesse saputo di cosa si trattava.
-Caroline Chesters ti dice nulla?
Le chiese senza trattenere un sorriso. Come aveva immaginato, Mac si alzò in piedi, appoggiando la sua tazza sulla scrivania.
-Oh.Mio.Dio. Ci hanno affidato il caso Chesters? Chi? Com’è successo?
Veronica rise leggermente e si sedette sul divano dell’ingresso prima di informarla.
-Ieri sera è venuta in ufficio la madre, Lauren Chesters, e mi ha chiesto di trovare l’assassino della figlia.
-Fantastico! Cioè, ovviamente è terribile, ma è bello avere un caso interessante finalmente. Che cosa sappiamo?
-Allora, Caroline era una ragazza ricca, una 09 per intenderci. Amata da tutti, nella squadra di atletica della Neptune High, il suo campo era quello della corsa, i 500 metri. La sera di sabato scorso è andata a trovare la sua migliore amica, Zoey Martins e tornando a casa è stata aggredita. Le hanno sparato un colpo dritto in fronte e il suo corpo è stato ritrovato sul ciglio della strada in Cherwill Road, ma non è stata uccisa lì perché non c’era abbastanza sangue. Lo sceriffo Lamb brancola nel buio, e sono quasi sicura che in un paio di giorni punterà il dito contro Weevil, giusto per avere qualcuno da incolpare.
Mac aveva un’espressione pensierosa e bevve un paio di sorsi di caffè prima di risponderle.
-Quindi, come procediamo?
-Direi che bisogna andare a fare qualche domanda all’ultima persona che l’ha vista viva. Sai per caso se oggi Wallace ha lezione?
Mentre Mac, senza bisogno di altre parole, chiamava Wallace, Veronica entrò nel suo ufficio –suo e di suo padre-, accese il computer e entrò nella sua casella di posta. Trovò una mail di Logan, e la aprì ansiosa come sempre.

Odio il fatto  che non riesco mai a salutarti come si deve. Non vedo l’ora che sia domenica per poterti parlare senza dover dipendere da questa stupida connessione. Ci vediamo, Marshmallow!

Le labbra di Veronica si incurvarono verso l’alto quando vide che aveva usato il suo vecchio soprannome, e anche perché le aveva ricordato quando poco mancava prima che si potessero rivedere. Digitò una risposta, cercando di descrivere al meglio tutto quello che le era successo dalla sera prima.

Lo odio anche io, se fossi rimasto online avresti visto Lauren Chesters entrare come una furia nell’ufficio per chiedermi di trovare l’assassino di sua figlia. Veronica Mars è di nuovo in carreggiata, ragazzi! Non preoccuparti, sarò prudente, lo sono sempre. Non posso di certo rischiare di farmi uccidere prima di domenica! Goditi gli ultimi giorni di libertà, marinaio!

Aveva aggiunto la frase della prudenza perché, se Logan fosse stato lì con lei, sapeva esattamente cos’avrebbe detto. Era inutile perdere tempo ad aspettare la sua risposta quando poteva prevederla e rassicurarlo sin da subito. Stava ancora pensando alla mail quando Mac fece capolino dalla porta.
-Wallace ha fatto qualche domanda, Zoey Martins ha lezione di giornalismo ora.
Veronica si alzò, chiuse il pc e afferrò la borsa con un mezzo sorriso.
-Sei pronta a tornare alla Neptune High, sorella?



I'm baaack! Spero di riuscire sempre ad aggiornare così velocemente, anche se in un certo senso non voglio che questa storia finisca :c Anyway, questi primi due capitoli sono più che altro di assestamento, dal prossimo potrete già provare ad indovinare qualcosa. I hope that you enjoied it!
-Neens
   
 
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