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Autore: Asaea_1204    11/12/2014    0 recensioni
Avete presente quando all’età di 12 anni ci si chiede cos’è l’amore? Ognuno risponde sempre in maniera diversa. Probabilmente io risponderei così: ‘Ha realizzato ciò che io a 12 anni consideravo amore.’
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Sinceramente non so come è andata a finire, per alcuni questa è la storia d’amore, altri invece non ci crederanno. Io? Io ci spero ancora, nonostante siano passati decenni e decenni.
Cosa gli devo? Difficile a dirsi. Avete presente quando all’età di 12 anni ci si chiede cos’è l’amore? Ognuno risponde in maniera diversa. Probabilmente io risponderei così: ‘Ha realizzato ciò che io a 12 anni consideravo amore.’
Dov’è ora? Oh, io non lo so ancora, effettivamente il letto è vuoto senza lui, mi manca tanto sentire la sua pelle contro la mia la notte, le nostre mani intrecciate al buio. Senz’altro mi manca il senso di protezione che mi ha dato per, oserei dire, tutta la vita.
Alcuni pensano sia in un posto migliore, io penso che il posto migliore per lui era accanto a me in quel letto, ma qualcuno più in alto non l’ha voluto, non ha voluto che restasse con me.
A volte mi do la colpa, penso che se avessi creduto più in Dio, non me l’avrebbero portato via, altre penso che ‘E’ destino’ ma questo non cambia mai le cose. Continua a non esserci.
Mi manca il modo in cui mi faceva sentire bellissima, io, che non mi sono mai sentita così in vita mia, talvolta, mi capita di fermarmi d’avanti allo specchio e fissare lo sfondo pregando che venga dall’altra stanza fischiando e mi abbracci. Ma non c’è.
Per strada mi manca tenere la sua mano, precisamente mignolo e mignolo, segno di pace. Lo facevamo anche da ragazzi, eravamo piccolissimi, ma non all’anagrafe, eravamo piccoli perché vedevamo il bene nel mondo, ma si sa, crescendo questo passa. Lui però non c’è comunque.
Mi manca fare l’amore con lui. Noi che facevamo l’amore anche con gli occhi, facevamo l’amore anche con un solo bacio.  La notte non dormo, tanto è l’abitudine a dormire sul suo petto. Il cuscino è completamente scomodo, di fatto non l’ho mai utilizzato, lui era il miglior cuscino di sempre. A volte la notte sento come se mi abbracciasse. Quando eravamo giovani, non avevamo ancora la possibilità di vivere insieme, mi capitava di piangere la notte perché sentivo la sua mancanza, allora gli scrivevo rannicchiata sul fianco, e la sua pronta risposta era ‘Non preoccuparti, sono dietro di te e ti abbraccio’, facendomi piangere ancora di più, ma sapevo che in qualche modo lui era davvero dietro di me ad abbracciarmi. Ora le mie dita non mi permettono più di digitare su uno schermo, ma sono sicura che se riuscissi a scrivere un messaggio avrei subito la sua risposta di sempre.
Quando si è giovani ogni problematica viene vista come la fine del mondo. Non ho mai pensato che le nostre fossero così grandi, ma hanno dato assai fastidio, soprattutto io. Lui tendeva a non mostrarmi mai che stesse male, chissà, forse voleva mostrarmi che sapeva esser forte, o forse non si faceva vedere solo perché era troppo impegnato a proteggere me.
Ho sempre invidiato la sua perseveranza e determinazione. Non ha mai smesso di lottare. E sono sicura che ha continuato a farlo fino all’ultimo momento.
Ho vissuto la vita nella maniera più giusta e meravigliosa che possa esistere, tutto grazie a lui e ai suoi insegnamenti.
Di pazzie ne abbiamo fatte tante. Tutte da film. Eravamo giovani, adolescenti nel pieno della libertà, e se potessi, rifarei tutto da capo infinite volte. Abbiamo perso la verginità insieme, in una piccola villetta in campagna col sole al tramonto fra le finestre. Abbiamo fatto il bagno nudi al mare di notte, il riflesso della luna sul mare calmo che ci illuminava. Ha sempre amato l’oriente, le lanterne cinesi, all’età di diciassette anni mi ha promesso che le avremmo viste insieme, dal vivo. Una marea di lanterne cinesi sparse per il cielo blu, ne avremmo lanciata una insieme, esprimendo il nostro desiderio. Lui non lo sa, ma dal giorno del mio quattordicesimo compleanno non ho mai smesso di desiderarlo. Comunque il viaggio in Cina l’abbiamo fatto, alle nostre nozze d’argento, come promesso.
Ci sono state tante cose che non abbiamo avuto la possibilità di fare. Ma le cose che mi mancano di più sono quelle che abbiamo fatto assieme, ricordi indelebili.
Se potessi chiedergli qualcosa, sapere qualcosa di lui, vorrei che fosse felice e orgoglioso di me, di noi, del lavoro che abbiamo fatto, della nostra vita e dei nostri figli.
Il nostro mesiversario cade fra qualche giorno. Ci siamo sempre sentiti speciali e diversi dalle altre coppie, un motivo è questo. L’abbiamo sempre festeggiato. E lo festeggeremo fino alla fine. Abbiamo avuto come tanti la nostra colonna sonora. Abbiamo fatto tutte le esperienze che la vita ci ha portato ad avere. Se avessi saputo che quello sarebbe stato il nostro ultimo bacio c’avrei fatto l’amore di nuovo. Ma io non potevo saperlo. Spero possa perdonarmi da lassù. Spero che questa notte torni ad abbracciarmi.

   
 
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