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Autore: workingclassheroine    12/12/2014    2 recensioni
Guardi i suoi occhi, fissi sulle tue labbra.
"Puoi farlo, John. Puoi baciarmi"
Ma sono troppi gli strappi, per ricucirli da capo.
"No, non posso"
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Non ti accorgi, Diavolo,
che tu sei bella come un angelo?"
Giacomo Leopardi.



La prima cosa è un sussurro.
"John, tesoro, credo dovresti alzare un po' la voce a questo punto. Renderebbe la canzone più dinamica"
Un sussurro a mezza bocca, una voce da uccellino che fa a malapena schiudere le labbra di una minuta donna orientale, seduta sul pavimento freddo.
La prima cosa è un sussurro, la seconda una nota stonata.
Gli occhi si puntano su un angelo con i capelli corvini, come il loro umore.
Una nota stonata di proposito, non c'è altra spiegazione.
Paul non sbaglia, non per quanto riguarda la musica.
"Hai detto qualcosa, George? Ho sentito un rumore, cristo", sporca il silenzio di parole sputate con la forza di proiettili, macchie rosso sangue su un telo bianco, "Ma non mi sembra che qualcuno di noi abbia parlato", lineamenti angelici distorti dalla rabbia.
Lucifero è il più bello fra gli angeli, e quanto male fa, perderlo, vero Signore?
Bocche cucite da fili increduli, con aghi che pendono sui petti trafitti.
Un uccellino orientale si ritira nelle sue ginocchia, silenziosa e spaventata dalla tempesta.
Un batterista lì affianco si nasconde dietro la grancassa.
A ognuno il proprio nido.
"Mi hai davvero stancato, Paul"
La prima cosa è un sussurro, la seconda una nota stonata, la terza è la rabbia.

Una mano grande che cala su un braccio bianco.

È lecito toccare così un angelo, anche se caduto?
"Lasciami", parole fredde, scacci le mani che ti hanno sfiorato ogni centimetro di pelle e non le riconosci più, lordate dal profumo di un altro corpo dolce, gemiti umidi incastrati tra le dita.

"Vi voglio entrambi fuori da qui, John".
Il silenzio pesa come cemento sulle casse toraciche devastate.

Una guerra combattuta con fiori nei fucili e carezze sui caduti.
Ti amo.
Proiettili.
Ti amo da morire.
E morirai.
"Dobbiamo parlare", urlano quelle labbra oscene.
Morirai e morirete.
La prima cosa è un sussurro, la seconda una nota stonata, la terza è la rabbia, la quarta uno sgabuzzino.
"Come ti è venuto in mente di parlare così a Yoko?"
Oh, uccellino, così piccola che Lucifero ti spezzerebbe le ossa fra le mani.
Becco affilato che acceca gli occhi all'amore, ma, oh, lui dovrebbe vedere, che ha spezzato le ali di Lucifero e lo ha gettato all'inferno.
"Lei non dovrebbe essere qui"
"Nessuno di noi dovrebbe"
La prima cosa è un sussurro, la seconda una nota stonata, la terza è la rabbia, la quarta uno sgabuzzino, la quinta è l'Inferno.
Una spintarella e si cade.
L'equilibrista delle nuvole si schianta fra le fiamme.
"Questa band è la mia vita, John"
"È finita, Paul, non lo vedi? Come cazzo fai ad essere così testardo?"
Ustioni su un corpo nudo e bianco.
Organi liquefatti e ossa di cenere.
Brucia.
"E tu come fai ad essere così cieco? Io devo salvarci"
"Stai pensando solo a te stesso, Paul. Ci costringi a restare su una fottuta nave che cola a picco"
"È solo colpa sua"
E improvvisamente siete distanti oceani e continenti, e la prego, mi fa un visto per il paradiso?
"Yoko non c'entra nulla"
La prima cosa è un sussurro, la seconda una nota stonata, la terza è la rabbia, la quarta uno sgabuzzino, la quinta è l'Inferno, la sesta il gelo.
Perché ora l'inferno è così freddo? Perché il ghiaccio ustiona più delle fiamme?
Ti prego, ti prego, lasciami morire.
"Ti ha portato via da noi"
"Mi ha portato via da te, Paul. Non è questo il problema?"
Lacrime di lava.
Basta fuoco, per favore.
Prendimi adesso, Signore, fa troppo male.
"Avevi promesso di restare, John. Lo hai promesso"
Singulti a soffocare la voce.
Dov'è l'aria?
Fuoco, c'è solo fuoco su un corpo tremulo.
La prima cosa è un sussurro, la seconda una nota stonata, la terza è la rabbia, la quarta uno sgabuzzino, la quinta è l'Inferno, la sesta il gelo, la settima è un pugnale.
"Mia madre aveva promesso che si sarebbe presa cura di me, Mimi mi aveva promesso che non mi sarebbe mai successo nulla di male, la musica mi aveva promesso che avrei sempre avuto una fuga, Cynthia mi aveva promesso un nuovo inizio, i Beatles mi avevano promesso di amarsi sempre e comunque.

Come vedi un sacco di gente fa promesse che poi non mantiene, non puoi prendertela con me"
E forse essere accoltellati fa meno male, forse si respira un po' meglio, forse il dolore non è così asfissiante.
Fa male solo al di fuori, un coltello.
E le parole solo dentro.
Allora perché ti fa male tutto?
"I Beatles si amano ancora, John"
Un sorriso che è una lama.
Basta torture, basta.
"Non facciamo altro che litigare. Ognuno di noi ha bisogno di qualcos'altro. I Beatles non esistono più, Paul"
"Andiamo oltre questo, siamo più dei nostri litigi. Quelli capitano e basta"
"Lo so, ed è per questo che dobbiamo finirla qui, o finiremo per odiarci"
La prima cosa è un sussurro, la seconda una nota stonata, la terza è la rabbia, la quarta uno sgabuzzino, la quinta è l'Inferno, la sesta il gelo, la settima è un pugnale, l'ottava una verità scomoda.
Silenzio.
E sai che ha ragione, che i vostri ricordi si stanno sporcando di urla e sputi sul viso, che guardando le labbra di quell'altro tu non vedi più i vostri baci.
Non vedi più i "Ti voglio" spudorati e quelli più timidi e incerti, non vedi più il tuo corpo vestito dal suo, non vedi le oscenità sussurrate a letto né la dolcezza dell'intimità.
Ed è ora che sai di averlo perso.
Neanche un sospiro, neanche una lacrima.
Come rivedere il crollo di un edificio senza volume.
La prima cosa è un sussurro, la seconda una nota stonata, la terza è la rabbia, la quarta uno sgabuzzino, la quinta è l'Inferno, la sesta il gelo, la settima è un pugnale, l'ottava una verità scomoda, la nona è cristallo in frantumi.
"Non guardarmi così, Paul. Mi fai venire voglia di baciarti"
Ti ama, ti ama ancora e questo fa ancora più male. Non sei riuscito a raccogliere i cocci.
Non ci sarà nessuna pace, nessuno sgattaiolerà più nel letto dell'altro, niente auguri di buon compleanno, niente "Buongiorno" assonnati sussurrati con le lenzuola sul ventre, niente passi indietro.
Un addio deve essere tale.
Guardi i suoi occhi, fissi sulle tue labbra.
"Puoi farlo, John. Puoi baciarmi"
Ma sono troppi gli strappi, per ricucirli da capo.
"No, non posso"
La prima cosa è un sussurro, la seconda una nota stonata, la terza è la rabbia, la quarta uno sgabuzzino, la quinta è l'Inferno, la sesta il gelo, la settima è un pugnale, l'ottava una verità scomoda, la nona è cristallo in frantumi, la decima è un abbraccio.
Braccia che cercano di tenerti in piedi, ti stringono forte e ti chiedono scusa.
Uccidere e poi implorare perdono.
Piangi e afferri la stoffa di una camicia bianca, cercando vicinanza.
E sono lacrime, e sono respiri profondi per imprimere nella tua mente quel profumo, e sono strappi troppo profondi e dolorosi, è vero, ma ancora uniti da un sottilissimo filo.
La prima cosa è un sussurro, la seconda una nota stonata, la terza è la rabbia, la quarta uno sgabuzzino, la quinta è l'Inferno, la sesta il gelo, la settima è un pugnale, l'ottava una verità scomoda, la nona è cristallo in frantumi, la decima è un abbraccio, l'undicesima una scelta.
"La ami?"
"Sì"
"Mi ami?"
"Lo sai"
Lo sai.
Anche se ha scelto lei, lo sai.
"Ti amo, John"
Ti stringe più forte.
"Addio, principessa"
La prima cosa è un sussurro, la seconda una nota stonata, la terza è la rabbia, la quarta uno sgabuzzino, la quinta è l'Inferno, la sesta il gelo, la settima è un pugnale, l'ottava una verità scomoda, la nona è cristallo in frantumi, la decima è un abbraccio, l'undicesima una scelta.
Ma la dodicesima è un addio.


Addio, Johnny.  



Writer's corner.
Non riesco davvero a stare senza scrivere, a quanto pare.
Allora, non so se qualcuno di voi ha mai letto Oceano Mare, ma le parti in corsivo sono riprese da un espediente narrativo che utilizza Baricco all'interno di questo libro.
L'intera one-shot, in realtà, è un piccolo tributo a quell'uomo, che io amo incondizionatamente.
Ovviamente, lungi da me il solo assomigliare al caro Alessandro e lungi da me anche il suo infinito talento. Però dai, è andata meglio di quanto pensassi.
Che altro? Dovrei prepararmi una scaletta, dimentico sempre le cose che devo scrivere nell'angolo autrice.
Ah, sì, ci siamo.
Mi sono ispirata in parte alla citazione di John, secondo la quale "L'angelo in lui diceva, 'Ti auguro il meglio'. Il diavolo in lui non era d'accordo, perché non voleva perdere il proprio compagno" e in parte al racconto di uno dei tanti litigi che scoppiarono in studio a causa degli interventi di Yoko Ono *tossice* chissà perché *tossisce*.
Ora, mi è venuta immediatamente in mente la figura di Lucifero, l'angelo caduto, e trovo che si sposi meravigliosamente con quella di Paul.
Leopardi, Baricco e i Beatles.
Tre delle cose che amo di più in una sola storia, ah, spero solo di non aver rovinato tutte e tre.

Un bacio grande a Kia e Anya che sono dolcissime e mi stanno sciogliendo pian piano con i loro complimenti, e ovviamente a chiunque stia leggendo.
Grazie.



 

  
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