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Autore: Poison96    12/12/2014    0 recensioni
AU Tutti Umani | Delena ovviamente | Probabile OOC | Ansia! Aiuto!
Damon, un uomo ormai, consapevole delle sue debolezze e dei suoi sentimenti verso Katherine.
Elena, donna indipendente, forse un pò troppo dura, con un anello di fidanzamento al dito e un matrimonio da organizzare.
Damon ed Elena si sono amati e poi si sono lasciati, perchè, anche se ci piaccia o no, tutto è destinato a finire.
Ma se un evento li facesse rincontrare? Se i loro cuori ormai calpestati siano destinati a risanarsi a vicenda nonostante tutte le difficoltà che saranno costretti ad affrontare e che hanno già affrontato? Elena sarà capace di mettere da parte tutto il risentimento che prova per Damon? Oppure andrà avanti con la sua vita che ha faticato a ricostruire?
Dal prologo:
"Perché ora come ora, io non merito di amare né di essere amata, ma se mai fossi in grado di farlo, amerei lui, lui, che mi ha lasciata qui, da sola a ricomporre i pezzi di me stessa"
Dal 4° capitolo:
"Chiudi a chiave il cuore, soffochi tutto ciò che c’è di buono, aspettando inconsciamente che l’amore torni con la chiave giusta stavolta"
Sempre vostra - MySecretGarden
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Elijah, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Note d’autrice: Salve a tutte! Eccomi qui con la mia nuova long! Oddio, mi viene l’ansia solo a pensarci di dovermi impegnare per tutte voi, ma posso farcela! Anche perché buona parte della storia è già scritta e quindi non tarderò a pubblicare giuro! Spero che vi piacerà e che soprattutto me lo facciate sapere con delle recensioni così che da vedere se vale la pena mandare la storia avanti o meno (tutto dipende da voi mie care lettrici!).

Ora vi lascio, buona lettura! :)

Un bacio, sempre vostra - MySecretGarden
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Prologo

Mi dissero che era il "nonostante tutto" a legare le persone.
Gli esempi sono semplici:
nonostante lui l'avesse tradita lei è rimasta con lui,
nonostante lei abbia baciato un altro lui è rimasto con lei.
Vogliamo chiamarlo amore?
Se vuoi illuderti si, fallo pure.
Io la chiamo abitudine,
paura di cambiare,
paura di restare soli,
paura di ritrovarsi un giovedì pomeriggio a chiedersi:
-Qualcuno mi pensa?
- Silvio Squillante 

Dovevo vedermi con Damon quel pomeriggio, voleva portarmi in un posto speciale, o almeno così l’aveva definito perché doveva parlarmi. Erano 4 mesi che stavamo insieme e mi sembravano i 4 mesi più belli della mia vita, quelli in cui avevo davvero riscoperto cos’era la felicità, la vita. Perché è questo l’effetto che Damon fa. Entra nella tua vita quando meno te lo aspetti e te la stravolge completamente, senza chiedere il permesso.

Siamo partiti nel pomeriggio,dopo che abbiamo passato la notte insieme e anche la mattinata (ovviamente). Il viaggio è stato silenzioso, ed è stato lì che ho iniziato a preoccuparmi. Non era un silenzio normale, era un silenzio carico di cose non dette.

Mi portò alla casa al lago che apparteneva ai suoi genitori. Era bellissima. Uno di quei classici cottage di montagna, totalmente in legno, circondato dal verde con all’interno un camino tutto da accendere.

Accendemmo il camino, facemmo l’amore sul tappeto lì davanti e rimanemmo abbracciati per un tempo che mi parve infinito. Io con gli occhi chiusi appoggiata al suo petto mentre lui mi accarezzava i capelli.

Passammo un pomeriggio stupendo, ma era strano Damon. Era distante e immerso in chissà quali pensieri.

Il motivo per il suo comportamento arrivò poco dopo …

- Damon, mi dici che succede per favore? – lo guardai implorante quasi. Avevo bisogno di sapere cosa gli passasse per la testa, perché avevo un bruttissimo presentimento che non accennava ad andarsene.

- Devo … Devo parlarti di una cosa importante, che cambierà tutto - Ci sedemmo sul divano l’uno di fronte all’altra e il senso di oppressione all’altezza del petto, non fece altro che aumentare – 2 giorni fa, mi ha chiamato l’avvocato di mio padre. Mi ha … Mi ha informato della sua morte …

- Damon, ma … Ma perché non me l’hai detto subito … Mi dispiace  io …

- Non te ne ho parlato subito, perché morendo, Giuseppe, ha lasciato l’azienda a me e mio fratello … E l’azienda si trova a Londra.

Mi pietrificai sul colpo sbarrando di colpo gli occhi. Non poteva andarsene. Noi … avremmo trovato un modo, non poteva abbandonarmi così. Non ero pronta per lasciarlo andare.

Ma come non lo ero allora, non lo sarei mai stata

Gli presi la mano tra le mie, per infondergli/infondermi coraggio. – Ce la faremo vedrai. Tantissime coppie hanno una relazione a distanza, e anche noi potremmo farcela vedrai.

Ma lui non sembrava della mia stessa idea. Slacciò le mani dalle mie e in tono glaciale mi disse: - Non c’è un modo Elena, lo sai anche tu. Non funzionerà mai. Io devo raggiungere mio fratello Stefan a Londra. Ha bisogno di me e non posso abbandonarlo. Io devo andare e tu devi restare qui – accorgendosi (forse) del trono troppo duro che stava usando lo addolcì immediatamente, così come il suo sguardo che si sciolse nel mio – ti ho portato in questa casa, per lasciarti un bel ricordo di me, perché egoista come sono, non voglio che tu mi odi. Ti ho portato qui per farti vedere un altro pezzo di me, per averti tutta mia ancora una volta.

- Non puoi lasciarmi così … - è stato l’unico pensiero che la mia mente fu capace di sfornare, mentre le lacrime scendevano incontrollate.

- Pensi che io voglia farlo?! Appena mi hanno chiamato per riferirmi la notizia, mi sono sentito morire all’idea di doverti lasciare! Volevo fregarmene, continuare a stare con te incurante delle conseguenze, ma poi ho pensato a te. Perché sei sempre tu che mi riporti alla realtà Elena, nel bene o nel male, sei quella costante che mi tiene ancorato al mondo. Che razza di uomo avresti avuto al tuo fianco poi? Uno che avrebbe abbandonato suo fratello quando aveva più bisogno di me. Nonostante tutte le nostre incomprensioni, ho dei doveri rispetto mio fratello, e non me la sento di lasciargli portare questo fardello da solo. Ho anche pensato di portarti con me. Che gran pezzo di merda che sono vero? Pur di non perderti, volevo farti abbandonare la tua vita per inseguire la mia.

Mi avvicinai verso di lui, con una speranza nel cuore – Chiedimelo Damon. Chiedimelo e io vengo con te, semplicemente perché sei tu il mio tutto. Chiedimelo Damon. Ti prego …

Gli strinsi il visto tra le mie mani, e lui non si allontanò. Rimase lì a fissarmi, a scavarmi l’anima e io glielo lasciai fare. Lo feci arrivare fino in fondo per fargli leggere tutto l’amore che provavo nei suoi confronti, ma non fu sufficiente. Nonostante le sue incertezze.

- Non posso farti questo Elena. Non posso essere egoista con te. Ti amo, abbastanza da lasciarti andare. Io partirò domani, tu andrai avanti, ti rifarai una vita con un altro uomo degno di te e in grado di amarti come meriti. Vieni, adesso ti riporto a casa.

L’ho seguito ammutolita, stanca, distrutta. Mi ha accompagnato a casa come promesso e l’ho sentito sussurrare “Addio amore mio”, ma quando me ne sono resa conto era già troppo tardi e la sua macchina aveva già girato l’angolo.
Mi sono chiusa in casa e mi sono lasciata andare contro la porta piangendo tutte le lacrime che avevo.
 

Sono uscita di nuovo da casa dopo 3 settimane, passate a letto a piangere senza toccare cibo.

Ho provato a chiamarlo per le prime due settimane tutti i giorni, per poi perdere la speranza che mi rispondesse.

Ho lasciato l’università, non la trovavo più fatta per me.

Sono diventata apatica per un paio di mesi.

Il mio cuore ha ricominciato a provare affetto per qualcuno solo dopo un anno..

Ho passato un fottutissimo anno passato a ricostruirmi una vita che era stata distrutta.
Un anno passato con persone che mi sono state intorno solo per vedere sorridermi di nuovo.
Un anno in cui mi svegliavo la notte urlando a causa degli incubi.
Un anno in cui ho cercato di far preoccupare il meno possibile le persone a me care cercando di ridere, ma mai uno di quei sorrisi veniva dal cuore.

Questo perché il mio cuore è spezzato. È spezzato e non so se tornerà mai come prima. È stato calpestato dall’uomo che amavo e che diceva di amarmi con tutto se stesso.

So che non sarò capace, che il mio cuore, non sarà capace di amare di nuovo per molto tempo.

Perché ora come ora, io non merito di amare né di essere amata, ma se mai fossi in grado di farlo, amerei lui, lui, che mi ha lasciata qui, da sola a ricomporre i pezzi di me stessa.
  
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