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Autore: RyogaHibiki    13/12/2014    2 recensioni
si mise la mano in viso cercando conforto.
lo affermò con sguardo serio battendosi nel mentre il petto.
scoppiò in lacrime e si buttò nelle braccia del fratello per essere rassicurata ancora una volta.
Il Fratello la strinse dolcemente, prese il volto della sorella asciugandole le ultime lacrime che gli scorrevano giù per il viso.
Gli diede poi un affettuoso bacio sulla fronte e mettendogli le mani sulla spalla disse:"Tu non ti devi preoccupare ci sono io con te,devi stare tranquilla". facendogli un sorrisetto a trentadue denti.
La sorella si rassicurò con i gesti del fratello ed annui con la testa in segno di essere rinsavita. Dei Nuovi Arrivi nella famiglia di Ryoga ed Anche in Ranma. Ci Saranno nuove baraonde al liceo Furinkan? Ci Saranno nuovi Amori?vecchi Amori?.
Sono appena arrivati la famiglia Ryoga ma gli aspettano nuove avventure di fronte ha loro.
Non Sono tanto bravo con le introduzione Spero che vi piaccia
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Nuovo personaggio, Ranma Saotome, Ryoga Hibiki, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5

Feng,la Vendetta

 

 

In un posto affollato

i miei occhi cercheranno

sempre i tuoi “

(Cit. Ryoga Hibiki)

 

 

Un altro nuovo giorno era iniziato nel paese del Sol Levante, al mattino c'era sempre un silenzio quasi magico, che faceva rilassare il nostro Kiba.

 

 

Quella ragazza ormai gli aveva rubato il cuore, in una sola sera lo avevano investito una miriade di sentimenti.

Nello stesso tempo però, il giovane era intimorito e pensieroso sul suo futuro.

Si era posto diverse domande su quella che appunto due sere prima le era apparsa dinanzi agli occhi come un’angelica visione.

 

“ Sarà lei quella che mi renderà felice? Sarò in grado di amarla, aiutarla in qualsiasi situazione che ci si parerà davanti? E sarò in grado di convivere con suo fratello Kenta?

 

Non faceva altro che ripetersi queste cose, d'altronde stava per fare una scelta molto importante della sua vita: trovare una ragazza, che lo avrebbe amato e apprezzato per ciò che era.

Kiba ormai era abituato ai soprusi ricevuti in precedenza da quelle vipere di fidanzate

Misaki gli dava l'impressione di essere quella giusta, sia dettato dal suo sesto senso e sia dagli sguardi fugaci ma intensi che si erano scambiati quella sera.

 

- Kiba Scendi, devi andare dalla signora Tanaka a portargli le verdure- Esclamò Akari dalla cucina.-

 

Era talmente assorto nei suoi pensieri che cadde fuori dal letto sobbalzando.

Intanto mentre scendeva le scale si massaggiava il bernoccolo che gli era spuntato in testa.

 

Kiba si guardava in giro per scovare la sua sorellina ma non la trovò.

 

- Mamma, dove è mia sorella? - Chiese perplesso.

 

- È andata a scuola, ha detto che voleva essere la prima ad entrare nella sua nuova classe - Disse la donna, mentre sistemava le ultime cose nella busta.-

 

- Non mi aspetta mai quando sto dormendo -

- Tieni Kiba, portarlo alla signora Tanaka - Dandogli la busta e il bacio del buongiorno.-

 

- Certo mamma, ci penso io-

 

* Allora la casa della signora Tanaka é dietro l'angolo quindi dovrei girare a sinistra*

 

Era fermo in un bivio, guardava sia a destra che a sinistra, ma l’orientamento era il suo tallone d'Achille. Non distinguendo tanto bene la sinistra dalla destra.

Menomale che in quel momento stava passando un signore, Kiba si avvicinò e gli fece un inchino

- Mi Scusi mi può dire qual è la sinistra?- Era un po' imbarazzato per quella richiesta.

 

Il Signore rimase a bocca aperta, perché era la prima volta che gli capitava un giovane che non sapeva distinguere né l’una né l’altra, ma vedendo la sua educazione glielo disse.

- Caro Ragazzo, devi girare per di qua- con un sorriso gli indicò la strada giusta.

- Grazie tante- .

Dopo un paio di minuti, fu di fronte al grande portone della Signora Tanaka.

- Tanaka-San, posso entrare- Esclamò Kiba con Cordialità.

 

In lontananza, nascosta da una leggera penombra si avvicinava l’arzilla signora Tanaka, vestita con una Felpa Grigia e un cappello di Lana in testa.

- Caro Kiba-Kun, entra o prenderai un raffreddore- la signora lo disse in modo molto dolce quasi come un canto di usignoli.

 

- La Ringrazio per la sua ospitalità, ma posso stare poco perché devo ancora arrivare a scuola-

 

Mentre la signora Tanaka gli stringeva la mano per avere un sostegno fino alla sala del tè -

Si sedettero e Kiba sul tavolo lasciò la busta datagli dalla madre.

 

- Caro Kiba-Kun, noto qualcosa di strano in te oggi, non so perché il mio intuito dice che sei un po' giù di morale- Aveva centrato il punto debole del ragazzo in pieno, ma lo aveva fatto perché poteva esser suo nipote ed anche per istinto di Nonna.

 

Kiba, aveva distolto lo sguardo dalla signora Tanaka, ma quel peso che gli comprimeva il petto doveva uscire in qualche modo e d'era il momento giusto per farlo.

 

- Tanaka-San, la ringrazio del suo apprezzamento verso la mia persona - Le lacrime avevano preso il posto delle parole; l'arzilla Tanaka gli prese una mano e gliela strinse forte.

 

- Carissimo Kiba, io sono qui, sfogati così ti posso dare i giusti consigli- Il ragazzo lasciò la presa e incominciò ad asciugarsi le ultime lacrime.

 

Quella Signora gli dava una certa sicurezza, la considerava come sua nonna, a cui confidarle tutto. Quell’ interessamento lo colpiva molto, tanto da dargli il coraggio di parlare.

- Io ... io ... sono innamorato di una Persona ...si Chiama Misaki Saotom … -lo interruppe subito, avendo capito già il quadro della situazione.

 

- Caro Kiba-Kun, lo sai che anch' io alla tua giovane età ero innamorata? mi è venuto in mente un proverbio giapponese, ed oggi te lo voglio donare- Il ragazzo spalancò gli occhi, era incuriosito, voleva sapere quale era il proverbio.

 

- “ Ai wa Kodashi ni se yo“ “Perché funzioni, l'amore deve essere un sentimento che cresce a poco a poco e che dura a lungo". -

 

- Capisco Nonna, ti posso chiamare così?- disse stringendole la mano-- Certo mio caro ragazzo - involontariamente una lacrima le scese dal viso, non aveva mai avuto dei nipoti, ma Kiba lo considerava come tale, e questo gli dava una grande gioia.

 

- Grazie Nonna -La Abbracciò fortemente e le diede baci affettuosi sulla guancia.

 

- Devo lasciarti purtroppo, perché devo andare a scuola, stammi bene -

 

- Ciao mio caro – Lo salutò con bel sorriso.

 

Aveva Trovato una nonna con cui parlare e confidarsi, quelle tenere parole gli avevano dato la carica necessaria per continuare il suo cammino ed ottenere la vittoria.

 

Fantasticava su come glielo avrebbe detto, aveva in mente varie frasi come

“La cosa più importante che ho sei tu e il tuo sorriso, così dolce e che dice molto di te, sei il mio respiro. Ogni nuovo giorno, mi sveglio e il mio pensiero sei sempre tu, mia Cara Misaki.”


Era finalmente arrivato al liceo Superiore Furinkan, da lontano intravedeva sua sorella discutere con Daichi ma un gran trambusto proveniva dietro di lui, Kenta era intento a correre verso la scuola.

 

Kiba si tolse la cartella di dosso, e voleva scontrarsi con lui.

 

- Kenta sei mio - Gli tirò un pugno ma Kenta con un poderoso balzo gli volo dietro e lo sfiorò con un dito.

 

- Ho Vinto - Lo derise, gli fece la linguaccia e poi scomparì.

” Kenta questa me la paghi “ Pensò Kiba, con Passi pesanti e con aria imbronciata entrò nello spiazzale della scuola.

 

- Hai barato Kenta - Lo prese per il colletto e gli intimò che gli avrebbe fatto male.

 

Ma da quel viale con alberi pieni di neve e una luce tenue spuntò un viandante, con un Sugegasa* in testa, un mantello cremisi, e dei pantaloni logori dal viaggio.

Il viandante ad un tratto si mise a correre e sfoderò due Ventagli* che avevano delle punte nelle diverse aste dell'arma.

 

Con quei ventagli formò un turbine dove si sedette e con gran voce gridò:

- Sto cercando un ragazzo, di nome Kenta Saotome, sono venuto dalla Cina per sfidarlo –

 

Kiba rimase attonito sia per la dichiarazione di sfida che per la mossa sfoderata dal cinese.

 

Con Aria da superiorità e indicandosi disse: - Sono io Kenta Saotome e accetto la sfida -.

 

-Ma Che ... usi come arma dei Ventagli, sei ridicolo– Disse beffandosi di lui.

 

- Queste stupido che non sei altro, sono le famosissime Fan i ventagli da combattimento-

 

- Ma fammi il piacere, non mi annoiare con questi discorsi inutili, dimmi chi sei- .Gli chiese senza Preamboli.

 

- Mi Chiamo Feng e sono figlio di Shampoo e Mousse, sono venuto qui per distruggere uno della famiglia Saotome in questo caso te, preparati a morire-

 

Si tolse il mantello che quando cadde a terra, creò una crepa; una voce femminile spunto dal nulla: - Fratellone, stai attento è molto forte guarda cosa portava addosso- Allarmandosi del misterioso avversario.

 

- Non Ti preoccupare, ci penso io a sistemare questo fenomeno da Baraccone–

 

Non voleva dare nell'occhio, ma aveva notato che questo avversario gli avrebbe dato filo da torcere, doveva stare attento anche a quei Fan, avevano delle lame in ciascuna asta doveva colpirlo a distanza se si sarebbe avvicinato troppo sarebbe stata la sua fine.-

 

- Kenta,preparati a morire-

 

Muoveva quei ventagli come se fosse un serpente a sonagli, voleva confondere l'avversario e colpirlo nel punto dove non se lo aspettava.

 

Guizzò davanti a Kenta, dandogli una serie di colpi con quei ventagli, il pubblico era rimasto in silenzio, guardavano sbaloriditi la scena.

Kenta con grande destrezza parava ad uno ad uno quei colpi, ma improvvisamente si distaccarono.

 

- Bravo Kenta mi faccio i miei complimenti, sei un bravo combattente- Lo guardò con sguardo torvo.

 

- Fammi vedere il tuo potenziale, non ti stai impegnando al massimo- Disse con tono scettico.

 

- Allora vuoi vedere il meglio di me, ti accontento subito- con quei movimenti del corpo, e dei ventagli, a tutti quanti gli parve che fosse un Airone.

- Paishè cang lù feixing -* Gridò energicamente Feng.

 

Con un salto era in aria, e poi si precipitò girando su sé stesso e muovendo contemporaneamente i due ventagli su Kenta, indifeso da quel’ attacco inaspettato.

 

- Prendi questo - Infliggendogli numerosi colpi sulle braccia, facendolo rimanere in ginocchio in balia dell'avversario.

 

Kiba stringeva forte le mani, voleva fare qualcosa, ma una forza strana lo bloccava al suolo, la voce allarmata e il pianto della sua amata Misaki lo fecero riprendere.

 

- Kiba,aiuta mio fratello, salvalo, fallo per me- Disse stingendogli fortemente la Felpa.

 

- Arrivo, sei finito Kenta- Disse il viandante, ritornando alla carica sul povero Kenta.

 

Tutti distolsero lo sguardo dalla scena, ma uno strano rumore cupo li fece ricredere, Kiba bloccava l'impugnatura dei ventagli salvando così la vita

al povero Kenta.

 

- Tu, Kiba hai fatto questo per me? Grazie- Poi perse i sensi per il forte dolore inflittogli da Feng.

 

- Maledetto, te la vedrai con me - Lo scaraventò in avanti con tutta la sua forza.

- Non Ti devi intromettere tu - Borbottò Feng verso il nuovo avversario, infuriato più che mai.

- Te la faccio vedere io una mossa veramente formidabile - Così, gli fece capire che ormai aveva i minuti contati

- Daichi, Ayumu portate Kenta all'infermeria non c'è tempo da perdere- Affermò raucamente.

 

- Vediamo che sai fare, sconosciuto -

 

- Shishi Hoko Dan - gridandolo con veemenza.

 

Feng non credeva ai suoi occhi quella mossa che lo stava letteralmente investendo,

era la tecnica che gli aveva spiegato il suo caro padre, Mousse.

 

Si era ripromesso fra sé e sé che sarebbe ritornato un giorno prima o poi.

 

Misaki accorse per stingere fra le sue braccia, Kiba il salvatore di suo fratello.

 

- Carissimo,Kiba non so come ringraziarti - Lo strinse forte e lo riempì di baci.

 

- Misaki-Chan, sbrighiamoci andiamo subito in infermeria a vedere come sta tuo fratello -

 

- Andiamo -.

 

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Ai wa kodashi ni se yo = Ama Gradualmente

 

Cappello a cono di paglia = Chiamato Sugegasa in Giappone, Dou li (Cappello in bambù) In Cina e Taiwan, è un tipo di capello di paglia originario dell'est e sud-est asiatico.

In Vietnam,Cina e Giappone ha una forma conica e viene fissato mediante una stringa di tessuto che passa sotto il mento, spesso di seta; all'interno è presente un' altra fascia che non lo fa muovere sulla testa. Questo cappello viene usato essenzialmente come protezione dal sole e dalla pioggia, specialmente da chi lavora nei campi di riso.

 

Ventaglio o Fan = Le Tecniche del Taiji Quan si rifanno a quelle del ventaglio da guerra, un arma medievale cinese la quale all'estremità di ogni asta finiva con una punta simile a quella della Jian o spada Dritta. In Questo modo, quando il ventaglio era chiuso le diverse aste si reggevano tra di loro e le punte allineate l'un l'altra formavano una perfetta punta adatta soprattutto per l'affondi, quando invece il ventaglio veniva aperto le diverse aste si ordinavano seguendo una forma ad arco e le varie punte risultavano allineate sullo stesso piano, il che conferiva alle tecniche di taglio un grande vantaggio.

 

Paishè cang lù feixing= Il Colpo Dell'airone di Feng

 

Shishi Hoko Dan = Il Colpo Del Leone Imparato da Ryoga.

 

Nota Dell'autore

 

Eccomi Qui L'Eterno Disperso Ritorna XD. Dopo Tanta assenza e Momenti no sono spuntato con questo nuovo capitolo. Ringrazio di cuore chi mi ha dato una mano veramente grande con questa storia con i vostri calorosi consigli.

Ringrazio chi segue e recensisce, i lettori silenziosi.

Senza il vostro supporto non sarei arrivato fin qui grazie dall'immenso del cuore e dal vostro affezionatissimo RyogaHibiki

 

 

   
 
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