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Autore: Kamala_Jackson    13/12/2014    2 recensioni
[MOMENTANEAMENTE SOSPESA]
Annabeth, Katniss, Renesmee e Clary sono al loro primo anno ad Hogwarts, smistate in tre differenti Case e apparentemente non hanno niente in comune.
Si incontrano spesso a lezione, nei corridoi o in Sala Grande e ogni volta, come legati da un filo invisibile, i loro occhi si incrociano. E dalle semplici occhiate si passa ai saluti, alle chiacchierate e all'amicizia.
E' Novembre ad Hogwarts e accade qualcosa di strano. I gufi cominciano a sparire. Quelli rimasti non intendono muoversi, sembrano terrorizzati da qualcosa. Non si riesce ad avere più un contatto con gli altri maghi, Hogwarts sembra isolata da resto del mondo.
Nei corridoi cominciano ad aggirarsi strane creature fatte d'ombra, che non esitano a colpire chiunque incroci il loro cammino. E così iniziano a sparire anche gli studenti.
Renesmee fa incubi sempre più strani e orrendi.
Clary si sente attratta irresistibilmente da una strana porta chiusa scoperta per caso.
Katniss sembra essere l'unica sopravvissuta ad un attacco delle Ombre.
Annabeth ha visto qualcosa che non avrebbe mai voluto vedere.
Hogwarts vive nel terrore più puro e le quattro ragazze decidono di porre fine alla storia.
Ma ci riusciranno da sole ?
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Katniss Everdeen
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Angolino dell’autrice mostruosamente in ritardo
 

Tra Cinque…
…quattro…
…tre…
…duuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuueeeeeeeeeeeeeeeeeee…

-.-‘ Connor…
Eheheh, la classe non è acqua.
Vabbe’, lasciamo perdere e passiamo oltre.
Scusatescusatescusate il megaenormestraritardo. Non posso giustificarmi in nessun modo, dato che avevo anche Lunedì per aggiornare, ma vi dirò la verità : non ci sono riuscita.
1. perché non ho scritto niente di questo capitolo e sto improvvisando sul momento da brava cretina.
2.i professori, come ogni anno prima delle vacanze di Natale, sono impazziti e stanno interrogando a tappeto, abbiamo compiti in classe ogni santo giorno e ci stanno stracaricando di compiti.
Quindi chiedo umilmente perdono e cercherò di farmi perdonare. Eeeh, già. Perché in questo capitolo ne vedremo delle belle e le nostre quattro si ritroveranno insieme…
Ma non vi anticipo niente, quindi, se ne avete ancora voglia dopo che mi sono comportata in modo così abominevole, leggete…
Ci vediamo di sotto, e magari vi spiego anche dove è andato a finire Seth e perché Connor Stoll è il mio nuovo assistente temporaneo.
 

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6.Come Fly With Me
 
 
-Morirò, morirò di sicuro.- si lamentò Clary con voce abbacchiata. Renesmee alzò gli occhi al cielo.
-Oh, andiamo. Non potrà mai essere così male…giusto Percy ?
-Veramente io sono d’accordissimo con Clary. Non mi piacciono le altezze e mio zio mi odia…- mormorò il ragazzino in questione, abbassando il capo e diminuendo il passo, in modo tale che le due amiche potessero uscire prima di lui dall’aula di Difesa Contro Le Arti Oscure.
Renesmee si voltò verso di lui, guardandolo leggermente stupita, proprio come Clary.
-Cosa c’entra tuo zio adesso, Perce ?- gli chiese la rossa con educato sconcerto.
Lui abbassò ancora di più lo sguardo, mentre arrossiva furiosamente.
-Ehm…ecco…lui è molto bravo a volare e mi ha…sempre preso in giro…dicendo…dicendo che…uhm…non sarei mai riuscito a…a…a salire su un manico di scopa, ecco…-borbottò lui con confusione. Clary piegò la testa di lato e gli diede due pacche sulla spalla, mentre Renesmee aggrottava le sopracciglia.
-Non dovrebbe dire quelle cose- asserì con un po’ di ira- vedrai che saprai volare benissimo. E l’anno prossimo magari entri nella squadra di Quidditch.
Percy mugulò qualcosa di non identificato, mentre tutti e tre si dirigevano in Sala Grande per il pranzo.
Renesmee scosse la testa rassegnata, cercando di non sentirsi agitata. Quel pomeriggio ci sarebbe stata la loro prima lezione di volo. Ci sarebbero stati tutti gli alunni del primo anno di tutte e quattro le Case e la mezza vampira, anche se con una certa incoscienza, sperava di rivedere la ragazzina dell’altro giorno. La stessa che avevano incontrato a Pozioni. La stessa con cui si scambiavano, lei e Clary, lunghe occhiate cariche di curiosità.
Katniss Everdeen. Un nome particolare e particolarmente bello. Un po’ come il suo, che era l’unione tra i nomi dei suoi nonni. Quella piccola stranezza in comune la fece sorridere e si sedette al tavolo dei Grifondoro improvvisamente allegra.
In meno di mezzo secondo il piatto di Percy si era riempito di cibo –quasi tutto blu- eil ragazzino lo stava già svuotando a velocità supersonica.
Una leggera risata le fiorì dalle labbra, prima di chinare la testa verso il suo piatto e inforcare la forchetta, assaggiando i meravigliosi ravioli del giorno.
Clary aveva tentennato parecchio davanti al suo pranzo, probabilmente aveva ancora lo stomaco attanagliato dalla paura di quel pomeriggio. Ma non appena Renesmee si lasciò scappare un’esclamazione di goduria per quel delizioso piatto, cedette alla fame e iniziò a mangiare avidamente anche lei.
Dopo essersi ingozzati alcuni ragazzi andarono via, mentre altri restarono ancora un po’ a tavola a chiacchierare.
Renesmee non resistette alla tentazione e allungò il collo verso il tavolo dei Serpeverde.
Incrociò gli occhi di Katniss quasi subito, dato che la Serpeverde si era alzata in piedi, probabilmente per tornare nella propria Sala Comune.
Restarono a fissarsi così, con curiosità, per una decina di minuti scarsi. Poi Katniss fece qualcosa che la sorprese. Alzò leggermente la mano e la salutò, mentre un piccolo sorriso timido le spuntava sul viso.
Renesmee per poco non urlò dalla gioia, ricambiando il saluto con energia e sorridendo felice.
-Ehi Ness, chi saluti ?-le chiese Percy, facendola sobbalzare. Lei si girò di scatto verso di lui, che la osservava con palese curiosità. Quando si girò di nuovo, notò che Katniss era andata via. Si girò, sospirando sconfortata.
Un passo avanti e due indietro, pensò sospirando.
-Una ragazza dei Serpeverde…- mormorò piano alzando appena gli occhi verso di lui.
-Be’, mi sembra giusto. Dopo la guerra di tre anni fa non ci sono più così tante discriminazioni tra Grifondoro e Serpeverde.
Renesmee alzò lo sguardo di scatto, verso la persona che aveva parlato.
Era una ragazzina all’incirca della loro età, con ricci capelli biondi raccolti in una coda alta, occhi grigi e tempestosi e belle leggermente abbronzata. Indossava la divisa dei Corvonero e aveva un libro in mano.
Anche Clary la osservava con curiosità. Renesmee aprì la bocca, per poi richiuderla subito dopo. Cosa avrebbe dovuto dire ?
A sorprenderla ancora di più fu Clary che, vincendo ogni suo atteggiamento di timidezza avuto sino a quel momento, le porse la mano presentandosi.
-Clarissa Fray.
La bionda squadrò prima la mano, poi la sua proprietaria con fare studioso, come se quella che avesse di fronte fosse la creatura più strana e curiosa che avesse mai visto. Perché era esattamente così che si sentiva Renesmee. Si sentiva estremamente curiosa nei confronti di quella ragazzina, così come si sentiva curiosa nei confronti di Katniss o così come si era sentita curiosa verso Clary, quando lei aveva aperto lo sportello del suo vagone.
-Annabeth Chase.- disse con decisione, stringendole la mano.
-Renesmee Carlie Cullen.- aggiunse allora la mezza vampira, allungando anche la sua mano. Annabeth la guardò con un sopracciglio alzato, per poi nascondere un sorriso e stringere anche la sua mano. Aveva un tocco caldo ma leggermente calloso, come se lavorasse.
La Corvonero si sedette al loro tavolo, senza che nessuno obiettasse e mostrò il libro a Percy, sorridendo ancora di più.
Gli Animali Fantastici : Dove Trovarli, di Newt Scamander.
-Guarda un po’ qua, Testa d’Alghe.- gli disse mostrandogli qualcosa scritta sul libro.
Percy aggrottò le sopracciglia, probabilmente nello sforzo di leggere quello che c’era scritto, dato che era dislessico. Poi fece una faccia buffissima e si lanciò uno sguardo con Annabeth, scoppiando a ridere subito dopo. La bionda lo seguì a ruota.
Renesmee e Clary si lanciarono anche loro una breve occhiata, morendo di curiosità.
-C’è scritto qualcosa di divertente ?- chiese Renesmee allungando il collo.
I due si bloccarono un attimo, poi Percy prese in mano il libro e mostrò anche a loro il libro.

 
CHIMERA
Classificazione M.D.M.: XXXXX xxxxxxx
La Chimera è un raro mostro greco con la testa di leone,il corpo di capra e la coda di drago. Feroce e assetata di sangue, è estremamente pericolosa. Esiste un solo esempio noto di uccisione di una Chimera e lo sfortunato mago protagonista dell’impresa precipitò dal suo Cavallo Alato (vedi prima) e morì poco dopo, sfinito dallo sforzo. Le uova di Chimera sono Classificate come Beni Non Commerciabili di Classe B.

 
Ma davvero ??? SOLO una morte ? RARO ??? Dei dell’Olimpo, ma dove vivi fratello ??? Sai quante Chimere mandiamo nel Tartaro noi ogni giorno ???
 

Hei fratello, io sono qui !!! Non mi scambiare con un vecchio decrepito e rimbambito che non sa quello che scrive !!!!!!
 

 
Alcune parole erano sottolineeate, delle X erano state aggiunte a penna e il messaggio che sotto era ancora più inquietante di quello che c’era scritto a proposito della Chimera.
Renesmee e Clary guardarono ancora più sconcertate Percy e Annabeth, che nel frattempo avevano ricominciato a ridere.
-T…Travis e Connor Ssstoll.- mormorò la bionda tra le risate. Renesmee e Clary si guardarono ancora, poi la rossa scrollò le spalle e riprese il libro in mano.
-Dici che se mando una lettera alla mamma e allo zio Luke chiedendo di regalarmi questo libro gli do fastidio ?- chiese girandosi verso la mezza vampira.
-Naaaah. E poi è un libro molto bello e istruttivo, vedrai che te lo prenderanno sicuro. Magari te lo fai spedire via gufo, tanto è leggero.- rispose lei.
Clary annuì entusista e si alzò in piedi, stiracchiandosi. Anche gli altri tre si alzarono in piedi e si diressero fuori dalla Sala Grande.
A metà delle scale Annabeth li dovette lasciare, per andare nella Sala Comune dei Corvonero, sperando di vederli più tardi a lezione.
Questa semplice frase riuscì a far scivolare via il sorriso dalla faccia di Clary, che tornò in Sala Comune con un muso funereo e predicendo la sua imminente morte.
 
Alle tre e mezzo del pomeriggio i Grifondoro lasciarono la propria Sala Comune e corsero giù per le scale alla volta del campo, per la prima lezione di volo. Era una giornata chiara e ventosa, e l’erba si piegava sotto i loro passi, mentre scendevano di corsa giù per la collina – Clary rischiò di sciovolare ben due volte, ma Percy e Renesmee erano riusciti ad acchiapparla in tempo - , scendendo verso un pianoro dalla parte opposta del parco, in direzione della foresta proibita, dalle chiome nere che ondeggiavano in lontananza.
I Corvonero e i Tassorosso erano già arrivati, e per terra c’erano anche una quarantina di manici di scope ordinatamente disposti in tante file.
I Serpeverde arrivarono poco dopo, e tutte le Case si mischiarono tra loro.
Renesmee si ritrovò così circondata da Percy, Annabeth, Clary, Simon, un ragazzo di nome Peeta e, con sua grande gioia insieme a Connor Stoll arrivò anche Katniss.
Renesmee le trillò un “ciao” un po’ troppo energico, facendola sobbalzare, ma non se ne curò molto.
Dopo un primo, piccolo giro di presentazioni, si scoprì che Connor, Annabeth e Percy andavano insieme allo stesso campo estivo e che Peeta e Katniss abitavano nella stessa città. Clary e Simon erano migliori amici, ma questo ormai lo sapevano anche i fili d’erba.
Un battito di mani risuonò leggero ma limpido nell’aria, mentre tutti gli studenti si voltavano verso la loro professoressa di volo.
Era una giovane donna dai lunghi capelli biondo platino raccolti in uno chignon disordinato dietro la testa, i capelli di un azzurro cielo cristallino e la pelle candida più della neve.
-Bene ragazzi, io sono la professoressa Mellie e oggi, come ben saprete, è la vostra prima lezione di volo. Ascoltate attentamente quello che vi spiegherò oggi, perché sarà fondamentale per voi giovani maghi. Ciascuno prenda posto accanto a un manico di scopa, su !
Renesmee eseguì l’ordine, concentrandosi, ma non riuscì a reprimere un brivido di esaltazione guardando la scopa ai suoi piedi.
-Stendete la mano destra sopra la vostra scopa- disse ancora la professoressa –e dite : ‘Su!’.
-SU !- gridarono in coro.
La scopa di Renesmee fu una delle poche ad alzarsi da terra. Quella di Clary si era limitata a rotolare e quella di Peeta non si era neanche mossa.
Forse sentono la paura come i cavalli, pensò Renesmee guardando Clary. Anche da lontano era riuscita a sentire il tremito nella voce della sua amica.
Renesmee lanciò un’occhiata a Connor, che aveva cominciato a litigare con la sua scopa, dato che questa si era messa a volare a un metro e mezzo dal terreno.
Gli studenti riprovarono sino a che tutti non avessero la scopa in mano, compreso Connor, che però lanciava occhiate incavolate al proprio manico di scopa.
A quel punto la professoressa mostrò a tutti come montare senza scivolare verso il fondo, e poi cominciò a passare in rassegna tutti gli studenti.
-E ora, quando suonerò il fischietto, datevi una spinta premendo forte i piedi per terra.- disse la professoressa Mellie.-Tenete ben salde le scope e sollevatevi di un metro circa; poi tornate giù inclinandovi leggermente in avanti. Tre…due…uno…- il fischio risuonò limpido nelle orecchie di Renesmee, si diede una leggera spinta con i piedi e si levò in alto, mentre il vento le scompigliava un po’ i capelli e le scuoteva gli abiti. Sorrise, chiudendo gli occhi e inebriandosi di quell’aria pura e fresca portata dal vento, quando un grido lacerò l’aria.
Renesmee si voltò di scatto alla sua sinistra, giusto un tempo per vedere Madge Undersee, una Tassorosso, scattare verso l’alto reggendosi al suo manico di scopa, mentre negli occhi azzurri prendeva il sopravvento la paura. La professoressa probabilmente urlò qualcosa, ma Renesmee non l’ascoltò. Sollevò la punta della scopa per salire ancora più in alto e udì altre grida. Virò con decisione in modo da trovarsi di fronte Madge. Notò solo allora che altri studenti si erano mossi in soccorso della poverina. Percy, Katniss, Annabeth e persino Clary avevano creato un cerchio intorno alla Tassorosso. Renesmee notò, poco più sotto, Connor e Simon che cercavano di raggiungerli con scarsi risultati.
-Madge, ascoltami.- la voce di Katniss risuonò chiara tra le raffiche di vento che sferzavano l’aria.
-Katniss ? A- aiutami. Ti prego.- mormorò Madge alzando gli occhi verso colmi di lacrime verso di lei. Clary si morse le labbra a sangue e si avvicinò un po’ di più.
-Madge, allenta la presa sul manico.
La ragazzina lo fece, con il solo risultato che la scopa scattò un po’ più in alto. Lanciò un  piccolo urlo e torno a stringere convulsivamente il manico, mentre un singhiozzo le sfuggiva dalle labbra.
-Madge, guardami.- questa volta fu Clary a parlare, con un tono così sicuro e forte che calò il silenzio, persino la professoressa smise di parlare.
Madge alzò lo sguardo sulla rossa, implorando aiuto con lo sguardo, mentre il venti le graffiava il viso e le scompigliava i capelli biondi.
-Al mio tre, stacchi le mani e salti sulla mia scopa, okay ?- disse ancora Clary, mentre si accostava a lei. Gli altri si mossero quasi in sincrono. Percy si mise dall’altro lato, Annabeth davanti alla ragazza e lei dietro. Katniss scese un po’ più giù fino a trovarsi sotto a Madge.
Il cuore prese a batterle furiosamente in petto, mentre il sangue le rombava nelle orecchie e si inumidiva le labbra.
-Uno…- comiciò Clary, la voce priva di qualsiasi esitazione.
-Due…
-Tre !
Accadde tutto in un attimo. Madge lasciò il manico di scopa libero e fece per buttarsi, ma quello aveva virato più in alto. Anche Percy aveva virato verso di lei, ma era troppo tardi. Madge era saltata giù dalla scopa e ora era in caduta libera. La ragazzina urlò disperata e Renesmee si chinò in avanti e puntò il suo manico di scopa verso il basso. Un istante dopo, stava acquistando velocità in una picchiata precipitosa, con il vento che gli fischiava nelle orecchie. Confondendosi con le grida di quelli rimasti a terra. Allungò la mano e afferrò saldamente il braccio di Madge. Ma da sola non sarebbe mai riuscita a reggerla. Fu lì che Katniss afferrò l’altro braccio della Tassorosso. Annabeth gli volò incontro e aiutò Madge a montare sulla scopa di Clary. Scesero terra a tra le grida degli studenti e della professoressa, che gli andò incontro scarmigliata.
-Non fatelo mai più.- gli intimò. Poi aiutò una tremante Madge a scendere e l’accompagnò in infermeria, mentre anche loro scendevano dai manici di scopa.
Appena posarono i piedi a terra, furono attorniati da tutti gli studenti, avidi di resoconti dettagliati dell’accaduto e Renesmee potè giurare di non essersi mai sentita così stanca.
 
 
A cena non si parlò d’altro. Studenti di tutte le Case e di tutte le età andavano e vinivano da tavoli, congratulandosi e omaggiandoli.
Renesmee si sentiva leggermente confusa in quella marea di complimenti e ammirazioni e notò che anche agli altri faceva lo stesso effetto. Ogni volta che qualcuno si congratulava con Clary, per esempio, lei diventava più rossa dei suoi capelli e balbettava ringraziamenti.
-E’ stato semplicemente meraviglioso, io ho visto tutto dall’ufficio della McGranitt e d-
-Izzy, perché eri nell’ufficio della preside ?- sbottò Alec Lightwood, guardando male sua sorella Isabel.
Jace, il loro miglior amico/quasi fratello/vive a casa loro nascose un ghigno e si accomodò accanto a Clary, mentre lei arrossiva furiosamente.
-Non sono affari che ti riguardano.- disse la Grifondoro, alzando il mento e facendo ondeggiare i lunghi capelli neri.
-Isabel…- ringhiò Alec.
-Alexander…- gli fece il verso lei.
Jace cominciò a tossire furiosamente, cercando di nascondere le risate con scarsi risultati.
La Sala Grande si ritrovò così ad assistere ad uno dei famigerati litigi dei Lightwood, tra le risate, i complimenti e le urla.
Persino i professori si lasciarono scappare qualche risata davanti a quella lite esilarante.
E Renesmee sorrise, sentendosi parte di una grande famiglia, mentre per la prima volta la mancanza dei suoi familiari a Forks non si faceva sentire.
 

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Nel Salotto dell’Autrice
 
Buonsalve gente, sono tornata. E’ il capitolo più lungo che abbia mai scritto e c’è un bel po’ di azione, come possiamo vedere.
E ci sono io u.u
E c’è Connor, sì.
E ora breve spiegazione sul cambio temporaneo di assistente.
Seth Clearwater sembra avere una gravidanza isterica, perciò pensa di essere incintO (sue testuali parole) e quindi l’abbiamo addormentato con dei sonniferi, perché si è già creato una cuccia sotto la mia scrivania e continua a chiamare “omofobo” chiunque gli fa notare che non può essere incinta.
OMOFOBAAAAA !!!
Oh no, si è svegliato. Connor, addormentalo.
Zi mi badrona *prende la cerbottana e colpisce Seth che stramazza a terra* Ecco Fatto.
Bravo bambino. E ora i ringraziamenti : ringrazio chiunque abbia, letto, recensito, aggiunto alle preferite, alle seguite, alle ricordate questa storia.
Grazie, ragazzi, senza di voi niente di questo sarebbe possibile.
Baci,
Kam e Connor.
*mormora nel sonno*e Seth e il suo bambino.
….ma anche NO.
   
 
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