~~CAPITOLO 8
Cassie:
Devo parlare assolutamente con Emily.
Sto correndo verso l’accademia di danza. Emily è al cancello dell’ entrata, per fortuna, con il suo borsone e lo chignon perfetto.
C:- Emily!
Si gira e mi guarda sorpresa.
E:- Cassie?
C:- Muoviti, vieni con me, oggi salti la lezione di danza!
E:- COSA? No, non posso! Si può sapere che c’è di così urgente?
C:- Vieni con me e basta!
Corro verso la segreteria dell’accademia, e dico a un ragazza se gentilmente può avvertire le insegnanti che Emily oggi non sta bene e non può partecipare alle lezioni.
Così torno da Emily e le urlo:
C:- Adesso puoi venire con me!
Ancora è stupita e non ha capito niente, rimane immobile e mi fissa stranita. L’afferro per il braccio e inizio a correre verso casa mia.
Cerco di prendere vie secondarie per evitare il caos e le persone .
Tiro fuori le chiavi e apro la porta di casa; trascino Emily fino alla cucina e sbatto tre giornali diversi sul tavolo.
C:- Guarda!
E:- Cosa?
C:- I giornali, cosa sennò? Leggi ad alta voce e guarda le immagini.
E:- Ok, tranquilla…”One Direction e le nuove fiamme. La nostra band preferita è stata avvistata dai paparazzi ad una festa esclusiva a Picadilly Circus. Liam e Zayn si sono divertiti chiacchierando, bevendo e ballando, mentre Louis ha passato la serata con la sua ragazza, Eleanor Calder, (v.foto pag. 5), mentre i single del gruppo, Harry e Niall, se la sono spassata con due ragazze conosciute alla festa; Harry e la sua biondina si sono appartati e hanno fatto perdere le loro tracce, mentre l’Irlandese Niall ha deciso di restare a parlare con la ragazza seduto comodamente al bar e….”
Emily si gira verso di me, stupita, e rimane immobile, come paralizzata. La accompagno verso il divano e ci mettiamo comodamente a sedere.
C:- Non mi avevi detto che il tuo bel biondino è il membro della band più famosa del mondo.
Emily non risponde, è troppo scioccata. Prendo i giornali e le faccio vedere le nostre foto. Finalmente sembra tornare normale. Il suo viso, diventato prima pallido, riprende piano piano colore.
E:- Oh mio Dio. Niall. Niall Horan. Quel Niall Horan. Comunque anche tu non mi dire niente eh, del ricciolino arrogante.
C:- Io non sapevo neanche il suo nome! Tu almeno sapevi il nome!
E:- Sì ma chi si immaginava che era quel Niall!
C:- Come se ci fossero tanti Niall in giro per l’Inghilterra!
E:- Ok, ok, calmiamoci. A parte questi tre giornali, non è scritto da nessun altra parte, no?
C:- Ehm…
Ci affacciamo alla vetrata del soggiorno e le mostro un cartellone gigantesco con la notizia.
Emily ritorna pallida e inizia a balbettare cose senza senso.
E:-Eb..Ip…Ma…Come te ne sei accorta?
C:- Stavo studiando, volevo fare una pausa, così sono uscita per andare all’edicola a comprare il giornale. Mi aiuta sempre a concentrarmi se leggo un po’ di articoli. Mentre camminavo la gente mi fissava, e sentivo mormorare qualcosa tipo: ”è lei” o “E se le chiedessi un autografo?”. Quando sono arrivata in edicola ho visto le nostre facce dappertutto, e dopo aver letto l’articolo, sono corsa da te. Anche io sono agitata e sono preoccupata di quello che diranno all’Università, e soprattutto ho paura di cosa dirà la gente. Non mi piace essere sulla bocca di tutti; mio padre non sa niente di cosa è successo l’altra sera, ma visto che siamo ovunque, ho veramente paura di parlargli.
E:-Oh mio Dio. Non…non ci posso credere. No, non siamo noi due quelle! Io non sono mai andata a quella festa, sono morta in un incidente prima, e tu lo stesso, non è così? Stiamo sognando tutto e…
C:- EMILY! CALMA! Non dire cose stupide! Torna in te!
E:- O…okey.
Emily sta veramente impazzendo e io sono terrorizzata dal giudizio dei miei genitori. Non voglio essere giudicata una delle tante di Harry Styles.

Niall:
Stamattina mi sono svegliato per colpa del suono del campanello. Erano le 7:05. Ho dovuto lasciare il mio letto per andare ad aprire la porta; mi sono ritrovato davanti Harry e Zayn che tenevano tra le mani una decina di giornali. Sono corsi in salotto e hanno appoggiato le riviste sul tavolino di vetro. Io ancora assonnato non capivo bene cosa stava succedendo, ma dalle loro facce ho capito che erano agitati e preoccupati. Hanno sfogliato le pagine di una rivista e hanno iniziato a leggere: “…Harry e la sua biondina si sono appartati e hanno fatto perdere le loro tracce, mentre l’Irlandese Niall ha deciso di restare a parlare con la ragazza seduto comodamente al bar e dopo hanno fatto la loro uscita da soli tornando alle loro abitazioni. Cosa penseranno le fan? Chi sono le due tipe?”
Io ero sconvolto dalla notizia, non tanto per il fatto di essere su tutti i giornali, ma per aver coinvolto una semplice ragazza che adesso sarà perseguitata dai media, dalla famiglia e dagli amici, e di sicuro per strada non passerà inosservata. Io e Harry questa volta l’abbiamo combinata grossa.
Ora sono a casa di Liam aspettando che tornino Harry, Zayn, Louis e Paul che sono andati alla Syco Music per sapere di più su queste ragazze; le dobbiamo contattare per chiarire la situazione. Sicuramente dovremmo rilasciare un’intervista insieme a loro per spiegare come stanno le cose. Mi dispiace perché ho paura che lei pensi che per me quella sera è stato solo divertimento, ma non è così: quella sera me la ricorderò sempre e la terrò nel mio cuore.

Harry:
Sono alla Syco e stiamo cercando informazioni su queste ragazze. La ragazza di Niall è facilmente rintracciabile, avendo detto a Niall qualcosa sulla sua vita e soprattutto il suo nome.
Stupido Harry, come non ti è venuto in mente di sapere il suo nome, solo il nome. Non so, ma quella ragazza ha fatto scattare in me un meccanismo; all’inizio quando lei era dolce io ero dolce, poi dopo sulle scale è diventata acida e io ho fatto altrettanto. Ero troppo preso dalla biondina che non ci pensavo neanche a sapere chi fosse. Io non sono bravo a corteggiare una ragazza con le parole; per questo c’è Niall.
Paul ha chiamato la polizia per rintracciare le due ragazze; siamo riusciti a trovare l’indirizzo di Emily, ma dell’altra ragazza, non sappiamo davvero niente, a parte il fatto che è bionda, ha gli occhi verdi ed era a quella festa; abbiamo le foto, ma niente di più.
Adesso sono arrivati due poliziotti e un investigatore per aiutarci; non volevo coinvolgere anche la polizia, ma non possiamo fare altrimenti.
Gli mostriamo le foto, e dopo un po’ uno di loro dice: “Lei…la conosco! La piccola Cassie si è infilata in un guaio!”
Cassie. Ecco il nome. Cassie.
Il signore continua: “È la figlia del mio capo, l’investigatore Taylor.”
Ops. La figlia del capo della scientifica.
“È…è maggiorenne?” chiedo.
“Oh, sisi. Vi dispiace seguirci fino alla centrale?”
Meno male. Paul risponde alla sua domanda: “Ok, non ci sono problemi”
Saliamo tutti in macchina e ci dirigiamo verso Scotland Yard. Adesso vorrei solo scomparire. Non ho il coraggio di presentarmi da suo padre. Mi ucciderà, sicuramente.
L’auto si ferma e tutti scendono. Io non ce la faccio. Con tutti i lavori che poteva fare suo padre, proprio detective di Scotland Yard? E non uno qualunque, il capo! Già solo vedere il palazzo da fuori mi terrorizza. Entriamo dentro e saliamo al piano superiore. Le gambe iniziano a tremarmi. Ci troviamo davanti a una porta e uno dei poliziotti bussa. Da dentro sentiamo dire “Avanti” e apriamo la porta.
Dentro ci sono due donne e un uomo ai lati di una scrivania rettangolare di acciaio; nel centro c’è un uomo dall’aria autoritaria e ci sono fogli sparsi ovunque.
Sento bisbigliare: “ cosa intendi fare con tua figlia?”
“Guarda che è anche tua figlia”
Quindi lo sanno già. Muoio. C’è anche la madre. Voglio scappare. La donna bionda mi ricordava tanto Cassie, ha gli stessi occhi, ora capisco purtroppo il perché.
“Danny, Mac, siamo arrivati qui con i One Direction, e quindi con il tipo di tua figlia”
Cerco di stare il più indietro possibile e di nascondermi, ma Louis mi spinge in avanti ed esco allo scoperto. Questa me la paga.
“Ehm, ciao. Io sono…”
“Il tipo che ha importunato mia figlia immagino” risponde il padre stizzito.
“Eh già”
“E l’altra ragazza con mia figlia sul giornale è una sua amica. Si chiama Emily Rossi.”
Sono imbarazzatissimo e non so cosa dire. Beh, Niall, ci siamo messi in un bel casino.