Buio,stelle e cuori martellanti.
By Everywhere_

E poi arriva quel momento in cui ti chiedi se l'unica cosa bella che ti sta succedendo avrà prima o poi una fine. Se tutto il percorso che hai fatto per cambiare anche solo una piccola parte del tuo carattere sia servito a qualcosa. Poi arriva quel momento in cui,disteso a terra, l'unica cosa che senti ,a parte il fruscio delle foglie,è il cuore martellante di Caroline Forbes accanto a te e quella è l'unica cosa che in quel momento ti importa davvero.
Finalmente Niklaus Mikaelson aveva la certezza che la donna della sua vita provava qualcosa per lui, e tutto ciò non potè che renderlo consapevole di tutte le pazzie che aveva fatto fino ad allora: marchiarla con segni evidenti, solo per far capire a tutti che lei apparteneva a lui o uccidere il fattorino delle pizze davanti a casa sua solo perchè le aveva rivolto la parola. Il fatto che Caroline l'avesse scoperto,e fosse andata fuori di testa, non fece altro che fare aumentare i sentimenti del bel vampiro verso di lei, anche se i modi con cui lo dimostrava erano tutt’altro che gentili.

Klaus era così:Impulsivo e iperprotettivo.

Caroline lo sapeva. Lei sapeva perfettamente come era fatto e aveva paura di quanto lui le assomigliasse e per questo motivo non voleva cedere all’attrazione che provava per lui. Caroline era fatta così: preferiva nascondere i suoi sentimenti quando essi la impaurivano. E lei era terrorizzata da quello che provava ogni volta che trascorreva anche un solo minuto con Klaus.

Ma quando, in cima a una montagna con una visuale talmente bella da superare ogni aspettativa,si trovarono a chiacchierare tranquillamente dentro una tenda da campeggio,talmente vicini l'uno all'altra, Caroline si rese conto di quanto i loro respiri andassero all'unisono. Allora di punto in bianco sorrise e poi, in un momento di debolezza, appoggiò la testa sul suo petto per respirare quel forte profumo di casa che le sembrava di sentire ogni qual volta stavano insieme.

Piano piano chiuse gli occhi e con la tranquillità che c'era quella sera, la bionda si addormentò in men che non si dica. Così ,toccò a Klaus sentire il profumo di Car che per lui era il più buono di tutto il mondo: più buono persino di quello del sangue stesso. E Klaus sapeva benissimo quanto valesse quel paragone.

Aveva alcune ciocche dei suoi capelli mossi sul suo collo,e con la mano destra le massaggiava la schiena mentre la tenda che li ospitava,sembrava aver preso ormai le loro forme.E proprio in quel momento,in quel silenzio,Niklaus si rese conto di quanto fosse cambiato,di quanto la biondina accanto a lui l'avesse cambiato.

Ma non riusciva a capire se fosse un bene o un male .

Klaus sapeva che essersi innamorato sarebbe stata una cosa non buona,soprattutto per via dei suoi

numerosi nemici. Lui sapeva che il suo tallone d'Achille era Caroline,e aveva paura di quando l'avrebbero scoperto anche tutti gli altri. Ma Klaus sarebbe andato anche incontro a questa cosa,perchè lei era importante tanto quanto l'always and forever dei suoi fratelli.O almeno era quello di cui Klaus era fortemente convinto negli ultimi mesi.Aveva sacrificato

tanto,aveva sopportato ancora di più e ora che l'aveva sua, non intendeva lasciarla andare...

… o perderla.

Disteso dentro la tenda,con la testa della sua bionda preferita sopra il petto, non riusciva a fare a meno di farsi tante domande sul loro futuro senza riuscire a trovare una risposta.

Non aveva mai seriamente pensato al suo futuro;aveva sempre vissuto solo il suo presente,ma adesso il suo presente ed il suo futuro avevano un solo nome: CAROLINE!

Iniziò a Respirare profondamente. Il suo petto si abbassava e si alzava notevolmente.

Senza svegliare Caroline le spostò la testa sopra il cuscino per poi uscire fuori dalla tenda e con le mani in tasca,mentre il vento gli scompigliava i capelli facendone arrivare alcune ciocche davanti gli occhi, Klaus non riuscì a fare a meno di pensare a quanto le cose fossero cambiate nelle ultime settimane.

Fino ad allora il suo unico interesse era stato come riuscire a controllare l'intera Mystic Falls ,ma poi nella sua vita era comparsa Caroline e sempre più spesso si era ritrovato a non poter fare a meno di pensare a lei, a cosa stesse facendo e ,tanto meno,se stesse ancora con quel

novellino di Tyler Lockwood, al quale aveva dato una bella lezione,e ripensando a lui non potè fare a meno di sorridere malignamente.

Il suo represso istinto omicida e il suo bisogno di primeggiare,non erano stati eliminati.

Erano stati solo messi da parte,ma erano ancora lì,dentro lui, pronti ad uscire fuori, e di ciò Klaus se ne rendeva ben conto.

Si distese a terra tra i fili d'erba e osservò il cielo stellato che illuminava i suoi occhi azzurri. Infilò le mani dietro la testa per tirarla su, svuotò la sua mente da tutti quei pensieri e chiuse gli occhi.

Per svariati secondi,forse minuti, restò così a godere di quella pace che lo circondava. Fu una voce assonnata alle sue spalle a scuoterlo da quell’ oblio.

-Che ci fai fuori?- domandò lei appoggiando la mano sulla bocca e sbadigliando.

Klaus aprì gli occhi e vide il volto della sua amata che lo osservava curiosa. La luce della luna faceva splendere i suoi capelli come fossero d’oro e rendeva la sua pelle ancora più candida. Il vampiro non poté fare a meno di fermare lo sguardo sulle sue labbra, quelle stesse labbra che aveva così tanto desiderato baciare per tanto, troppo tempo. Quelle labbra a cui,negli ultimi giorni, aveva dato talmente tanti baci da perderne il conto. Velocemente si mise a sedere, si girò verso di lei e dopo averla squadrata dalla testa ai piedi, sfoderò un sorriso beffardo.

-Russavi e non riuscivo più a sopportarti !-rispose lui.

Sapeva che era una totale ed enorme bugia; anche se lei avesse russato,lui l'avrebbe sopportata; ma far arrabbiare Caroline e vederla tutta agitata era una cosa che non riusciva a

stancarlo mai.

La bionda scosse la testa andandosi a sedere accanto a lui,appoggiando il capo sulla sua spalla,finendo anche lei per guardare il fantastico paesaggio pieno di luci che ad entrambi veniva mostrato.

-Quando tu russi io non ti dico niente .-replicò Caroline.

-Io non russo!-protestò Klaus.

-Non puoi saperlo!- ribatté la vampira.

Lui scoppiò a ridere e lei lo fissò alcuni istanti, incantata da quel viso. Poi rise anche lei.

Dopo qualche minuto,alzò la testa dalla sua spalla e si rimise in piedi.

-Io entro dentro ,vieni con me o resti ancora un pò qui?- Chiese con la voce ancora un po’ assonnata.

L'uomo,disteso vicino a lei, in un primo momento non rispose,poi d'un tratto afferrò la sua mano a penzoloni e la tirò giù con sé con un rapido movimento. In un istante Caroline si ritrovò sotto di lui.

Non riusciva a distinguere gli occhi di Klaus dal cielo stellato sopra di loro.

La guardava così profondamente che a lei sembrò che lui riuscisse a vedere ogni anfratto della sua anima messa ormai a nudo dall’uomo che la stava osservando con una tale intensità, con un tale amore da farla gemere.

La mano di Car strinse quella dell'uomo sopra di lei,mentre le stelle facevano un rumoroso silenzio. Klaus sfiorò le nocche della bionda e istintivamente lei sorrise,abbassando però lo sguardo un pò imbarazzata.

-Tranquilla tesoro...- la rassicurò lui a bassa voce. -Ci sono io con te!-

Lei sorrise e appoggiò delicatamente le sue labbra su quelle del suo uomo: un bacio tenero che portava con sé tutta la consapevolezza e la dolcezza di quel sentimento che ormai aveva invaso il suo cuore e la sua anima.

Si alzarono e la bionda andò verso la tenda, poi si voltò e protese la mano verso lui ancora fermo immobile. Lui sorrise e afferrando la mano della ragazza si avvicinò di più a lei, le cinse i fianchi delicatamente con l’altra mano e, mentre avvicinava le sue labbra sul suo collo, Car chiuse gli occhi, beandosi di quel momento, stringendo sempre più forte la mano di Klaus con la sua e respirando irregolarmente.

Lui si staccò da lei e ,quando Car deglutì, Klaus non poté far a meno di sorridere per poi condurla dentro la tenda.

Quella notte, l'unica cosa che riuscirono a sentire prima del sorgere dell'alba, furono i due cuori che martellavano all'unisono.