“ La musica che non trasmette
sentimenti, immagini, pensieri, ricordi
è unicamente rumore di fondo”
( Carlo Actis Dado, jazz)
Freddo…
Un
vento gelido si sentiva nell’aria. Le macchine correvano lentamente sulle
strade gelate.
Si era appena messo a nevicare ed io ero uscita dal
condominio , coma avviene tutti i fine settimana.
Lui mi diede un bacio prima di uscire ed io lo salutai con
un sorriso abbozzato: i suoi occhi penetranti erano diretti verso me e prima
che andai cominciò a suonare la tromba.
Fuori del palazzo, allacciai tutti i bottoni del piumino
mettendo bene la sciarpa a collo; stavo per montare in macchina, quando suonò
il cellulare.
“ Sara, dove sei? Il tuo cellulare è sempre spento.”
“ Ho appena finito di lavorare , sto andando a casa,invece
tu quando torni?”
“ Credo che dovrò fermarmi un po’ di giorni ancora qui a
Monaco, torno giovedì prossimo.”
“ Ah.” Sospirai.
“ Ho preso un nuovo televisore al plasma, quando torno a
casa,lo installiamo subito, okay?”
“ Va bene, ci sentiamo.”
“ Ciao.”
Tornai a casa….in
quella casa grande e vuota piena di computer e televisioni, così mi tolsi i
vestiti e riempì la vasca per farmi un bagno caldo e per togliere quell’odore
sulla mia pelle. Un odore inebriante, caldo, pieno di passione.
La mia storia…
Tutto iniziò, quando la nebbia offuscò il mio cuore.
Come un fiocco di neve mi sciolgo per le
strade….vulnerabile….mi dissolvo senza sapere qual è la mia direzione. Ora ho
30 anni ed ho conosciuto Davide quando io avevo 22 anni e lui
8
anni prima:
Un nostro
amico Giacomo si era laureato con 110 e
lode in economia aziendale.
Allora i miei
capelli erano lunghi sfiezzati con una
frangia laterale e Davide mi fissava.
“ Perché cerchi
la gioia fuori di te? Non sai che lo puoi trovare solo nel tuo cuore[1].”
Rimasi immobile a
quelle parole che intanto erano entrate nel mio cuore, come delle piccole
scariche elettriche.
“ Ehi,
dongiovanni , sai anche le poesie adesso?” Loro risero, mentre io mi trovavo in
un abisso senza fondo, senza neanche saperlo.
“ Sai, anche la
mia amica, è una studiosa, vero Sara?” Mi ripresi, quando Anna sua sorella mi
rivolse la parola.
“ Già..” dissi
prendendo la borsetta che mi era scivolata.
“ Che cosa fai?”
chiese Davide curioso.
“ Sto studiando
giornalismo! Voglio diventare una giornalista e credo di diventarlo.”
“ Ti senti così
capace ?”
“ Io cerco di
fare solo il mio meglio.”
“ Lei è modesta,
ma è molto brava. Ho letto alcuni articoli dal giornale dell’università. Ora la
facoltà di economia e giornalismo hanno la stessa sede” disse Giacomo a Davide.
Lui capì, così mi guardò pensando che potessi
essere perfetta come lui per vivere insieme.
I suoi occhi
erano profondi come l’oceano di notte,così che
la mia anima e il corpo entrarono in lui; un anno dopo ci sposammo
felici e contenti , convinta del nostro amore.
L’ ho amato fino
a quando un giorno ha distrutto i miei sogni.