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Autore: Rota    07/11/2008    1 recensioni
Tutti noi conosciamo la passione di Luna per il budino, ma non esattamente cosa questo possa comportare… Incontri notturni tra una dama e un cavaliere, tre prove difficili vedranno una Corvonero, una Griffondoro e un Serpeverde entrare nel territorio delle Maridi e eludere l‘ attenzione del vecchio custode Gazza per prenderne la gatta…. Ispirato al mito della favola magica di Apuleio, Amore e Psiche. (partecipante al contest [troubadors forum] Il mito e la magia)
Genere: Romantico, Avventura, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Luna Lovegood
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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about a. e p.                                         ABOUT AMORE AND HIS BEATIFUL PSICHE’S TALE

Rating: Giallo
Genere: Romantico, Song- fic, Fantasy, Avventura
Tipo di storia: Long- fiction
Personaggi: Luna Lovegood, Draco Malfoy, Pansy Parkinson, Ginny Weasley, Blaise Zabini.
Avvertimenti: What if? (E se…)



Griffondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Quattro Case dividono gli studenti di Hogwarts, quattro case e altrettanti pregiudizi. “I Griffondoro s’impiccherebbero al primo palo pur di non infrangere una regola, sono tutto muscoli e niente cervello!” direbbe un Serpeverde. “I Tassorosso sono l’ultima ruota del carro, i poveretti ripescati dalla categoria degli sconfitti, sono mollaccioni di prima categoria” direbbe un Corvonero. “La tradizione vorrebbe che i Corvonero siano tutti concentrati nella loro scienza astrusa e astratta; in verità bisogna spiegar loro tre volte le cose perché comincino a capire” direbbe un Tassorosso. “I Serpeverde sono i peggiori, sempre con la puzza sotto il naso, sempre a cercare in quale maniera aggirare le persone e le regole” direbbe un Griffondoro. E su questi pregiudizi, si regola la vita a Hogwarts.



CAPITOLO 1

-Draco, Draco! Aspettami, devo dirti una cosa!-
Pansy Parkinson, la bellezza terribile dei Serpeverde, s’avvicinò quasi correndo al suo compagno di Casa con una scintilla di pura malizia negli occhi. La testa bionda del più noto Serpeverde si girò lentamente, sorridendole.
-Dimmi, Pansy! Che c’è?-
Con un ampio sorriso, quella cominciò il suo racconto.
-Ho scoperto una cosa davvero interessante… Ho scoperto che Lunatica Lovegood è sonnambula!-
Tutto l’interesse del ragazzo si spense in un attimo.
-E allora? Che cosa c’è di interessante?-
-C’è di interessante che Lunatica girovaga per i corridoi cantando a squarciagola… non sei curioso di sapere esattamente cosa succede a un sonnambulo quando lo svegli di soprassalto?-
A questo punto gli occhi del ragazzo si animarono della medesima malizia della compagna.
-E so anche quando succede… quando mangia il budino al cioccolato con sopra una dose abbondante di panna!! Indovina un po’ che dolce c’è stasera, per dessert?-

-No, davvero, non dovresti mangiare tutta quella panna, sopra il budino! Ti fa male!-
Luna Lovegood, con ancora il cucchiaino in bilico tra il vuoto e la sua bocca, guardò con aria a dir poco sognante la sua compagna orientale.
-La panna è veramente buona, Cho! Dovresti mangiarla anche tu!-
La mora sbuffò, rassegnata.
-Troppa però fa male! Potresti avere problemi, stanotte!-
-Ho sempre dormito come un ghiro la notte! Non c’è alcun problema!-
Gli occhi della mora dichiararono tutta l’intenzione di rivelare la verità, ma la certezza di non essere ascoltata da Luna, troppo intenta a mangiarsi il suo amato budino, la fece desistere. Sarebbe stata svegliata anche quella notte da una voce gracchiante e decisamente poco armonica.

-Allora, tu appostati vicino al loro dormitorio… sei un Prefetto, non possono dirti nulla se giri per i corridoi, a sorvegliare…. Lunatica dovrebbe uscire verso le dieci…-
Così gli aveva detto Pansy, così era successo. Draco sentì prima la voce, una voce un po’ troppo acuta, che urlava qualcosa, probabilmente nel tentativo vano di cantare. Rise di cuore al sentire quella voce poco esperta, ma il sorriso si spense quando la figura di Luna apparve dalla porta del suo dormitorio.
I capelli forse ancora più scompigliati del normale, biondi e lucenti, cadevano sulle spalle morbidamente, scorniciandole dolcemente il viso dall’espressione serena, le labbra arricciate in un delicato sorriso, beato quasi. Una vestaglia, blu a fiori gialli, avvolgeva quel suo morbido corpo slanciato.
Draco sorrise, pensando malignamente che senza quell’espressione da beota Lunatica sembrava anche carina. La ragazza continuava imperterrita a cantare.

Juliet says hey it's romeo you nearly gimme a heart attack(*)

Draco si avvicinò alla ragazza, piano, anche se, constatò, che se anche non fosse stato così cauto, lei non l’avrebbe comunque sentito, tanto era il baccano.
 
He's underneath the window she's singing hey la my boyfriend's back
You shouldn't come around here singing up at people like that(*)

Le era vicinissimo, doveva fare solo un altro passo e l’avrebbe toccata.

Anyway what you gonna do about it?
 
Juliet the dice was loaded from the start
And I bet and you exploded into my heart
And I forget the movie song
When you gonna realise it was just that the time was wrong juliet?(*)

Si fermò un attimo, Lunatica non stava più cantando come prima, ora la sua voce era diventata più sicura, decisamente più dolce e raffinata. Non urlava più, e la tonalità ne aveva risentito in maniera positiva, cantava decisamente bene. Stava facendo una pausa, probabilmente nella sua testa la musica stava andando avanti, infatti dopo un po’ riprese a cantare.

Come up on different streets they both were streets of shame
Both dirty both mean yes and the dream was just the same(*)

A quel punto, senza accorgersi della cosa, finì la strofa lui.

And I dreamed your dream for you and now your dream is real
How can you look at me as if I was just another one of your deals?(*)

Luna si fermò di scatto, girandosi verso la voce che l’aveva interrotta.
-Chi sei, mio cavaliere?-
Draco restò di sasso, maledicendosi per aver ceduto alla tentazione, ma ormai era fatta. Doveva dire qualcosa. Tentare di svignarsela era fuori discussione, ormai lei lo avrebbe seguito, tanto valeva stare al suo gioco. Decise che la cosa poteva anche essere divertente.
-Oh, mia dolce donzella, il tuo cavaliere è dunque giunto al tuo cospetto!-
Una mossa più sbagliata non poteva farla! Luna fu come illuminata da un raggio di sole accecante, tanta era la gioia e la contentezza che il suo viso esprimeva.
-Oh, mio cavaliere, mio cavaliere! Sei dunque arrivato da me! Oh che gioia immensa!-
Si, era davvero ridicolo tutto ciò, Draco se ne accorse quando Lunatica gli ferrò il braccio, incitandolo ad accompagnarla nella sua passeggiata.
-Vogliate seguirmi, prode cavaliere! E cantare con me…-
Riprese a cantare, con voce più viva, più gioiosa.

When you can fall for chains of silver you can fall for chains of gold
You can fall for pretty strangers and the promises they hold(*)

Infine, Draco, un po’ costretto e un po’ divertito dalla cosa, finì la canzone assieme a lei.
-Ora, signore, è il momento di lasciarci…Ma promettetemi una cosa, che tornerete da me!-
Draco avrebbe fatto qualsiasi cosa, pur di andare via.
-Oh, si, cara amica, glielo prometto…-
E la vide correre via, veloce, felice come non mai.

-Allora, cos’è successo ieri sera? Ho saputo che Pansy ti ha mandato in missione…-
Ad un amico non si può nascondere nulla, specialmente se la mattina hai l’aria di uno che ha passato la notte in bianco a non fare nulla d’interessante. Draco però l’ignorò, continuando a mangiare le sue uova. In quel momento Lunatica Lovegood fece la sua entrata in Sala Grande, con un sorriso che andava da un’orecchia all’altra. Saltellando, arrivò al suo tavolo e vi si sedette.
Blaise si avvicinò ancora di più al biondo.
-Allora, non mi dici com’è andata?
Draco lo guardò storto, ma non poté più sottrarsi, gli raccontò tutto, e Blaise non si trattenne certo dal ridere di gusto, cosa che gli costò un’occhiataccia da parte del giovane Malfoy.
-Oh, Draco, sarebbe troppo spassoso vederti cantare assieme a Lunatica!-
Draco gli sorrise, cattivo.
-E perché non vieni anche tu, la prossima volta? Potresti fare il mio menestrello!-
Blaise ululò dal ridere.
-Menestrello? Menestrello! Ahahahahah!-

Non dovettero aspettare molto, due giorni dopo ci fu di nuovo il budino al cioccolato, col conseguente sonnambulismo di Luna. I due Serpeverde erano già pronti quando lei uscì dalla sua Casa, cantando a gran voce.
-Mia dolce amica, sono qua!-
Luna si girò verso di lui raggiante, ma si fermò quando una seconda voce la raggiunse.
-E io, signora, lo accompagno…-
La sua mente dovette lavorare parecchio per dare soluzione a quest’improvvisa voce vicino al cavaliere, infatti Luna stette ferma per qualche minuto, fino ad esclamare.
-Oh, mio cavaliere, avete portato anche il vostro paggio! Ne sono molto felice!-
Una gomitata impedì a Zabini di ridere a crepapelle.
-Si, è esattamente così…-
Luna si avvicinò a Draco, gli prese delicatamente il braccio e cominciò la sua passeggiata, cantando soave.

A lovestruck romeo sing a streetsuss serenade
Laying everybody low with a lovesong that he made(*)

Di nuovo quella canzone, Draco sbuffò.
-Non le piace questa canzone, mio prode?-
Il giovane si riprese subito dall’errore, dicendo amorevolmente:
-No, no, mia cara! Si figuri! Prego, continui pure!-
E Luna ricominciò da dove s’era interrotta, accompagnata da Draco. Zabini, da canto suo, guardava il compagno in maniera curiosa, come se si stesse domandando se quello che aveva davanti era davvero Draco Malfoy oppure una copia uscita male. Sorrise della propria battuta, e seguì la coppia in rigoroso silenzio.  
 
Si susseguirono diversi incontri tra Luna e Draco, durante i mesi di Ottobre e Novembre.
Quando Pansy gli aveva chiesto com’era andata con Lunatica, lui aveva borbottato qualcosa ed era corso via, lasciando oltremodo basita e sospettosa la mora.
In compenso, come lo stesso Blaise aveva potuto costatare da sé, Draco partecipava a quegli incontri notturni con sempre maggiore entusiasmo, tanto che una volta aveva persino proposto di cambiare canzone, stufo della solita solfa.
-Oh, ma signor Cavaliere, sarebbe molto bello!-
E avevano preso a cantare, dolcemente, assieme.

I'll tell you 

tell you something

I think you'll understand

When I say that something

I want to hold your hand

I want to hold your hand 

I want to hold your hand
(**)

Oh, e Luna sorrise al suo cavaliere, come mai aveva sorriso ad alcuno; e Draco era sicuro che il suo cavaliere le sorrideva di rimando.

Ad un certo punto, Draco trovò insopportabile la presenza di Blaise, tanto perché sentiva che la cosa non poteva più essere giudicata solo un divertimento dall’amico. Arrivò a chiedergli di lasciarlo solo con Luna durante le passeggiate notturne. E per quanto lui giustificava le sue azioni come una presa in giro ai danni della povera Luna, sembrava che Blaise lo intendesse tutt’altra cosa.
-Non è che ti sei preso una cotta per Lunatica?-
-Luna…-
-Come?-
-Si chiama Luna…-
E Draco restò inorridito di sé stesso, mentre un bel sorriso si allargava sul viso di Zabini.

D’altronde, poteva mentire agli altri, ma non a sé stesso. Trovava molto rilassanti gli incontri con Luna, dove poteva tranquillamente fare quello che voleva, senza malizia o doppi fini. Ormai trovava piacevole persino il fatto che lei lo chiamasse cavaliere con quella voce sognante e carica di venerazione. Sinceramente, mai era stato oggetto di una così genuina attenzione. E gli piaceva, davvero gli piaceva.

-Hai un’aria decisamente più sognante del solito, Luna! Il che è tutto dire!-
Ginny, la sua migliore amica, s’era accorta del suo cambiamento.
-Oh Ginny cara! In quest’ultimo periodo sto facendo un sogno ricorrente… in un posto bellissimo, dove la natura canta dolci musiche, un cavaliere, ogni sera, mi prende per mano e cammina assieme a me, cantando con la sua voce angelica assieme a me…-
Ginny mascherò il suo sospetto sotto un sorriso sinceramente preoccupato.
-E dimmi, questo sogno lo fai spesso?-
-Oh, si molto spesso! Tutte le volte che mangio un budino!-

La vigilia di Natale arrivò, finalmente, portando la sua notte carica di desiderio.
Luna, quella sera, sperando con tutta sé stessa di rincontrare il suo amato cavaliere anche in quella notte magica, mangiò con ancora più entusiasmo il suo budino al cioccolato. Draco Malfoy, dal suo tavolo, si sfregò le mani contento, sicuro di cosa sarebbe accaduto di lì a qualche ora.

Trovò Luna seduta sopra un gradino della scalinata che portava alla Sala Grande ad aspettarlo. Questa volta aveva fatto più strada.
-Mio prode cavaliere, sei tu?-
Draco le si avvicinò con un sorriso, le prese la mano e la baciò.
-Si, mia signora, sono io!-
Luna sorrise, felice.
-Lo sa, fra qualche ora sarà Natale… io questa volta, volevo cantare una canzone degna del lieto evento, se a lei non dispiace…-
-Certo che no, mio cavaliere… che canzone?-
-Oh, forse una canzone che lei non consoce… lasci fare a me, ascolti…-

It's amazing
How you can speak
Right to my heart
Without saying a word,
You can light up the dark
Try as I may
I could never explain
What I hear when
You don't say a thing

The smile on your face
Lets me know
That you need me
There's a truth
In your eyes
Saying you'll never leave me
The touch of your hand says
You'll catch me
Whenever I fall
You say it best
When you say
Nothing at all  (***)

Un incantesimo, eseguito alla perfezione dal mago purosangue, intonava la musica che Luna non poteva conoscere.
La ragazza rimase letteralmente incantata da tutto quello, quella canzone dolcissima, il modo soave in cui lui cantava... Lo ascoltò finire la canzone, senza fretta, mentre ancora la chitarra suonava, accompagnato dal coro.
Cosa che però non si aspettava fu quello che successe dopo.
Rapito dalla canzone, Draco le prese delicatamente il viso tra le mani e la baciò, dolcemente, sulle labbra. Un sospiro di sorpresa uscì dalle bocche d’entrambi, che poi si dischiusero in un sorriso, e tornarono a toccarsi.
-LUNA!-
Luna si svegliò di colpo, spalancando gli occhi e trovandosi Draco Malfoy a pochi centimetri dal viso. Ginny Weasley stava marciando nella loro direzione, furiosa.
-Malfoy, mette giù quelle mani! Subito!-
Il giovane Malfoy, ormai scoperto, aveva lasciato i viso di Luna e si era allontanato, come scottato.
-Ma allora eri tu…-
L’espressione supplichevole di Luna non fermò Draco, che scappò via all’istante, lasciandola sola con la sua amica rossa di rabbia, che ancora urlava nella sua direzione.



(*): “Romeo and Juliet!, testo e canzone di Dire Straits
(**):”I wanna hold your hand”, testo e canzone di Beatles
(***):”When you say nothing at all”, testo e canzone di Ronan Keating



Dunque, un paio di passaggi tecnici penso io debba spiegarli.... innanzitutto, questo è il primo di 3 capitoli, e il solo a così alto tasso di canzoni, gli altri due sono un poco più scena... Seconda cosa, avendo questa ff partecipato a un concorso, io vi ho aggiunto alla fine un mio commento, che però, giusto per non anticipare nulla, metterò solo alla fine, ovvero al terzo capitolo^^ Come avrete capito, questa ff è ispirata al bellissimo mito di Amore e Psiche... spero abbiate apprezzato^^ Alla prossima
Meg
   
 
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