Anime & Manga > Detective Conan
Ricorda la storia  |       
Autore: Kazua Koizumi    14/12/2014    2 recensioni
Ran Mouri non riesce più ad aspettare il suo amato Shinichi, così lo chiama e gli chiede di andare al parco per parlare, il tutto insieme ad un caso molto intricato (spero di riuscire a rendere l'idea )
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non voglio più scuse
Non le voglio più mentire
Non voglio più stargli lontana
Non voglio più farla soffrire
Non riesco più a sopportare di avere il dubbio su se ci sarà quando ne avrò bisogno davvero, se mi verrà a salvare quando sarò in pericolo, se mi ama
Non voglio più sentirle dire Conan kun... non voglio essere il suo fratellino, voglio poter riuscire a salvarla come Shinichi, e farle sapere che la amo, ma dovrebbe aspettare e la farei solo soffrire e non voglio... le devo dire tutto, ma... la metterei in pericolo!
Ma Conan è comparso lo stesso giorno in cui Shinichi se ne è andato... e ha il suo stesso gruppo sanguigno, e gli somiglia tantissimo ma non sono fratelli
Lo scoprirà, è questione di tempo. La farò soffrire, mi farò odiare, voglio che stia bene, le farò solo del male
BASTA!!


a interrompere questi pensieri ci pensarono le lacrime che nascondevano ricordi dolorosi, di tempi felici, dei tempi in cui pensavano che niente li avrebbe divisi.
Il mondo era bello allora, eh?
Erano rinchiusi entrambi nelle loro camere, alla luce della luna, nei loro letti, ma senza chiudere occhio.
Ran prese il telefono cellulare e digitò il numero di Shinichi, poi premette il tasto di chiamata.
Conan sentì il telefono squillare, vide che era Ran a chiamarlo. Decise di rispondere. Prese il farfallino e lo poggiò sulle labbra e rispose
- Shinichi, ci sei? Sei sveglio?- si sentiva che aveva pianto e questo gli fece stringere il cuore
- si Ran... - rispose, anche la sua voce era condizionata dalle lacrime di poco prima
- hai pianto?- chiesero insieme
- si - disse lei - tu?-
- ehm...- non rispose e lei capì che era un si
- perché?- chiesero ancora insieme 
- perché tu non ci sei !- urlò lei per poi calmarsi sperando di non aver svegliato nessuno - è un anno che ti aspetto, si può sapere dove sei? E non rispondere che stai risolvendo un caso perché ci sarebbe uno scandalo, e saresti sulla prima pagina di ogni giornale, saresti il detective più giovane al mondo, saresti più famoso di mio padre e di tuo padre e forse anche di Sherlock Holmes!-
Shinichi non riuscì a rispondere
- ascolta, mio padre è stato invitato per sabato cioé domani in una villa e mi è stato detto che ci sarà anche tua madre. L'ho chiamata giorni fa e mi ha detto che stai bene e che forse verrai. Se vieni mi dovrai spiegare tutto, da dove sei stato a perché sei sparito, se non verrai... io non avrò più motivo di aspettarti -
chiuse. Shinichi non riusciva a parlare, rimase nel suo letto, per tutta la notte a rimuginare su una soluzione. Ricordava bene l'invito di Kogoro e il fatto che Ran l'aveva costretto a portarli. Aveva studiato tutto nei minimi dettagli la ragazza.
Chiamò Ai e le chiese due pasticche di antidoto, lei rispose positivamente dopo la solita ramanzina e le solite raccomandazioni.
Poi chiamò la madre e lei l'aveva già previsto e aveva quindi già avvisato Kogoro e Ran dell'assenza del "piccoletto" .
Passò il tempo e arrivarono le sette del mattino e si prepararono. Conan mise una camicia bianca e i jeans, insieme alle scarpe da tennis. La madre si presentò poco dopo per andarlo a prendere e andarono dal dottor Agasa per prendere l'antidoto nel caso servisse per Ran e non riuscisse a trovare altra soluzione.
Lui e la madre andarono insieme a villa Rumata prendendo la macchina
- allora Shinichi, che cosa è successo?- chiese la madre
- Ran ha capito e vuole la mia confessione e se non mi presento mi odierà per sempre - disse serio continuando a guardare con sguardo vacuo fuori dal finestrino
- glielo dirai?- chiese
- non lo so ancora - rispose. Per il resto del viaggio nessuno dei due proferì parola.
C'erano una donna alta dia capelli castani mossi, lunghi fino alle spalle e gli occhi celesti, con un cappotto grigio, con una gonna che arrivava alle ginocchia bianca, si presentò a loro come Mataru, poi c'era il propietario, un omone calvo e pallido con un kimono da casa, che era il signor Rumata. C'erano poi Kogoro e Ran che era triste perché con la madre di Shinichi non c'era il ragazzo ma il bambino... bhé in realtà lei voleva si presentasse Conan, per riuscire a farlo confessare.
Gli adulti entrarono e lasciarono soli Ran e il bambino
- che ci fai qui?- chiese lei dura
- Shinichi non è potuto venire e mi ha chiesto di....-
- di venire tu al posto suo?- chiese lei arrabbiata - basta con lui ho chiuso -
- perché dici questo?- chiese il bambino
- glielo avevo chiesto, e non c'è. Basta, non lo aspetterò più, mi sono rotta le scatole delle sue scuse, del fatto che manda sempre te.... tu sai dov'è?-
- no, non lo vedo più da tanto... e non voglio vederti piangere ecco perché... - Ran lo prese per mano e andarono dentro
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: Kazua Koizumi