La campanella era appena suonata e dovevo precipitarmi a matematica dato che dovevo riuscire a prendere il posto migliore per seguire meglio. In matematica non ero mai stata una delle migliori. Mi fiondai sul mio armadietto per prendere il materiale quando all'improvviso notai un foglietto bianco attaccato con lo scotch sull'armadietto. Notai inoltre che con i pastelli a cera c'era scritto : "Per la mia dolce Santana". C'era una sola persona che poteva averlo scritto. Anzi due, ma Becky Jackson non era solita recapitarmi biglietti. Feci un'enorme sorriso e mi guardai intorno per assicurarmi che non ci fosse nessuno che mi stava osservando. Presi il biglietto e lessi il contenuto: "Ehi San, so che hai matematica appena suona, ma, siccome sono in palestra ad allenarmi, ti dispiacerebbe passare due minuti? Io ti aspetto . Un bacio, Britt." La mia bocca si curvò all'insù e piano piano fece capolino un sorriso a  trentadue denti. Succedeva ogni volta che pensavo a lei. Non si poteva non amare Brittany. Una volta che entrava nella tua vita, quella ragazza diventava parte integrante di essa. Cos'è un puzzle senza il pezzo centrale, quel dettaglio che lo tiene insieme? Solo un insieme di tasselli confusi. Era così la mia vita prima di incontrare lei, ma dopo averla conosciuta diventò quel dettaglio che rende unica un'esistenza, dando colore al grigio delle mie giornate. Ero completa, e anche se eravamo solo agli inizi della nostra relazione, non potevo fare a meno di lei.  "Al diavolo la matematica, se la mia Brittany vuole vedermi, io mi fiondo subito da lei!",pensai mentre facevo inversione e mi dirigevo verso la palestra.
Appena entrai non vidi nessuno, perciò feci un paio di passi in avanti.
-Brittany?- domandai. Niente. Mi spostai ancora più avanti e una cascata di capelli biondi mi avvolse. Mi girai e vidi che era appesa alla trave a testa in giù.
-Che bello, sei venuta!- gridò lei, facendo quel sorriso che mi uccideva ogni volta.
-Certo non sarei mai mancata!- dissi io - ma Britt attenta, scendi o ti farai male. Tu non sei una ginnasta, sei una cheerlder!-
- Lo so, ma la coach Sylvester vuole inserire dei numeri di ginnastica artistica per vincere i Campionati Nazionali,così mi sto allenando.-
-Mettere la tua vita a repentaglio così... io quella la uccido!- esclamai mentre le tendevo una mano per aiutarla a scendere. Quando scese mi ringrazio' e io le feci un sorriso.
- Allora come mai sono qui? Dovevi dirmi qualcosa?- chiesi io sfregandomi le mani. I suoi occhi azzurri indugiarono su di me per qualche secondo. Dio com'era bella. Poi si avvicinò, mi prese il viso tra le mani e mi stampo' un bacio. Io spalancai gli occhi per la sorpresa, ma poi mi lasciai cullare dalla dolcezza di quello scambio di labbra. I suoi baci erano indimenticabili.
-Solo questo- disse lei,leccandosi le labbra. Io a mia volta mi morsi il labbro inferiore e la presi per la vita. E poi la baciai di nuovo. La baciai lasciando spazio alla passione. Lei mi strinse a sua volta schiudendo le labbra per approfondire quel bacio. Le nostre lingue danzavano. Era pura magia. Quando si staccò mi sorrise e io arrossì.
- Che bello che sei venuta nonostante ci fosse la lezione di matematica.-
-Sai,credo che sia proprio questo amare. Mettere l'altro davanti a tutto.-
-Come facciamo noi allora!- disse lei sfoderando il sorriso più genuino del mondo. Mamma mia quanta bellezza e quei occhi poi, mi ci perdevo sempre.
-Comunque sia,si sta facendo tardi e tu devi andare, mi mancavi e volevo vederti e hai esaudito il mio desiderio, ora sei congedata piccola!-
-Mi mancavi anche tu Britt- le dissi io prendendole la mano.
- Ci credo, io sono indimenticabile! Tranne per Lord Tubbington, sono tre giorni che non mi parla.- Scoppiai a ridere e dissi, cercando di apparire seria:
- Quel gatto non ti merita.-
-Lo so San, solo tu mi meriti.- Brittany se ne usciva così, con queste frasi che mi scioglievano il cuore, che rendevano speciali tutti i momenti condivisi, a prescindere dal luogo in cui ci trovavamo, compresa la squallida palestra del McKinley. Fui distratta dal flusso dei miei pensieri dallo squillo della campanella. Perbacco era passata anche quest'ora.
-Devi proprio andare Santana. Devo esercitarmi.-
-Piccola non ho lezione ora, che ne dici di esercitarci in quello che ci viene meglio... magari nello spogliatoio delle ragazze?-
-Come posso dirti di no?-
La afferrai per la vita e le sfiorai la schiena con le dita. La sentì tremare dal piacere e capii che lei aveva la mia stessa fame. Ci sorridemmo a vicenda e io la presi per mano, mentre la conducevo in quella che sarebbe stata solo la prima delle nostre incursioni nello spogliatoio delle ragazze.
My corner!
Hola classeee * feels like Holly Holliday aka first Brittana shipper in the whole world*. No ok, sto divagando. Buonasera famigleea, sono le 20.37 e pensavo che era da molto che non scrivevo una OS su Glee. E chi potevano essere le protagoniste se non la mia OTP prossima a...  *si tappa la bocca prima di spoilerare l'evento clou della sesta stagione*. Brittana is life. Mi è venuta in mente questa OS e spero vi piaccia, e spero che se vi piace o la trovate orrenda quanto la Bram me lo facciate sapere tramite una recensione, a me piace rispondervi e tenermi in contatto con voi! Detto questo vi do appuntamento alla prossima e vi mando un bacione enorme. La vostra Peanut :)