Ecco come andrà:
Adelaide e Ike arriveranno a casa Schuster alle sei e mezza invece che alle otto perché Ike non vuole assolutamente far tardi.
Ava e Matthias arriveranno invece alle otto e mezza: lei bellissima come solo l’unione degli splendidi geni degli Schuster e anni passati a prendersi cura solo della propria immagine possono fare; lui con quella fredda cortesia con cui palesa il disprezzo che prova per i signori Schuster e il loro non troppo velato razzismo.
Ike guarderà la sorella e si illuminerà come avesse visto la cosa migliore della sua vita ed Ava sorriderà come sorride solo a lui.
 
Ecco come andrà:
Tra il secondo e il dolce, Ava si scuserà per andare in bagno e Ike andrà a fare la solita importante telefonata sul balcone, anche se, poi, a cercarlo lì non lo si troverebbe mai.
Matthias si dedicherà alla figlia e ai nipoti come se l’improvvisa ma tradizionale doppia sparizione non lo turbasse e i signori Schuster fingeranno di non avere alcun dubbio su ciò che succede tra i loro figli dietro porte chiuse a chiave.
Adelaide invece cercherà di affaccendarsi sparecchiando e lavando i piatti, cercherà di ignorare la lampante realtà proprio come fanno loro tre – ma fallirà miseramente.
 
Ecco come andrà:
Dopo, molto dopo, Adelaide si troverà sul letto già in pigiama e guarderà Ike girare per la stanza mentre si prepara per dormire, il viso illuminato di pura gioia mentre parla della serata appena trascorsa, un sorriso ogni volta che nomina la sorella.
Lei si convincerà che questa è la sera in cui finalmente confronterà il marito sulla sua relazione, ma poi resterà in silenzio.
“Ti amo,” gli dirà invece e Ike le sorriderà e le dirà: “Ti amo anch’io”.
Lei sorriderà e stringerà le labbra e non chiederà ‘mi ami come una sorella? Mi ami quanto ami tua sorella?’.
 
Ecco come andrà.
Ma intanto Adelaide bussa e aspetta.