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Autore: Caroline3    14/12/2014    2 recensioni
Dal testo: *"Sono un ottimo ballerino, ricordi?" sento il suo respiro.
Oh, non erano le sue capacità a preoccuparmi. Ma le mie. Non sono molto elastica. Anzi, posso definirmi un vero e proprio manico di scopa.
Ma con lui..Beh. Viene facile anche danzare.
"Mi è venuta in mente una cosa stupida." gli dico, ridendo.
"Ah si? Che cosa?"
"La scena di un film. Casper. L'hai mai visto? Quello dove c'è la ragazza che va nella casa infestata."
"E' un classico. Chi non l'ha mai visto?" mi guarda, cercando di capire.
"Ecco. Mi è venuta in mente una delle ultime scene, dove la ragazza balla con Casper, tornato umano, che le dice 'Sono un ottimo ballerino, ricordi?'".
"Ah, sì sì. Mi ricordo." mi sorride, guardandomi intensamente. A cosa sta pensando?
All'improvviso mi fa fare una piroette e mi ristringe a sé. Questa volta più vicino.
Mi sussurra all'orecchio: "Posso tenerti con me?"*
"Cosa faremo adesso?" "Cercheremo di dimenticare" "Io non voglio dimenticare". (Hunger Games)
P.s. 'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: PWP
Capitoli:
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Capitolo 6: Mi guardava in quel modo..Non so definire che modo fosse. Ma mi piaceva.

 

"Car! Car!!" sento qualcuno urlare il mio nome. E' il mio capo.

Mi giro sorridente verso di lui.

"Vuoi stare un po' più attenta? Quel bicchiere è strapieno e stai rovesciando tutto il succo per terra!"

Abbasso lo sguardo. Oh no! Ha ragione! Mi scuoto in un attimo dai miei pensieri e inizio a pulire.

"Sì, emh..Scusa Max!"

"Ma si può sapere cosa ti prende stasera?"

E che mi prende?

Non faccio che sorridere da ieri notte. Mi verrà una paralisi, ma non posso farne a meno. I suoi occhi, il suo profumo, il suo sorriso...occupano la maggior parte dei miei pensieri. Mi trascinano su un altro pianeta, in cui ci siamo solo io e lui.

Mi viene ancora più da sorridere se ripenso a quando ci riaccompagnarono all'alloggio.


"Tieni, ecco la maglietta! Pulita e profumata!"

"Grazie." mi disse, adagiandola sul sedile dell'auto.

"Sai, devo confessarti una cosa.." aggiunse, prendendomi per i fianchi e attirandomi a sé. "Credo che tu sia bellissima questa sera."

Sorrisi imbarazzata e abbassai lo sguardo.

"Sei ubriaco Hutch."

"Mmh. Questo è vero. Ma domani sarò sobrio. E tu sarai sempre bellissima."

Mi sentì avvampare. Avevo il respiro accelerato e le mani sudate, mentre lui sorrideva e mi guardava in quel modo..Non so definire che modo fosse. Ma mi piaceva.

"Hey Josh! Andiamo?" urlò Andre, dall'altra macchina, un po' distante da noi, riportandoci alla realtà.

"Arrivo!" disse di rimando.

Si alzò dallo sportello al quale era appoggiato, mi prese una mano e sussurrò "Buonanotte Cherolain"

"Lin! Mi chiamo Carolin! Quante volte ancora dovrò dirtelo? LIN!" risi di gusto e lui con me.

Per tutta la sera.. o per meglio dire..tutta la notte, mi ha chiamata così. E per tutta la notte gli ho ripetuto la pronuncia esatta.

Ho però il sospetto che, dalla seconda volta in poi, mi stesse solo prendendo in giro.

"Va bene! Ho capito! Buonanotte Lin." e, così dicendo, mi posò un leggero bacio sull'angolo destro della bocca.


"Ciao Car!..Hey!..Car!" una voce maschile mi chiama, cercando di farmi tornare sulla terra. Per la seconda volta, oggi.

Devo smetterla di imbambolarmi. Sembro un'adolescente con gli ormoni impazziti.

"Ciao Davide!" gli rispondo. Sorridendo ovviamente.

"Ma che ha oggi? Ha visto gli arcobaleni rosa? Emana una strana luce." dice, rivolto a Kaweria, entrata proprio in quel momento con il vassoio in mano.

"Sì, qualcosa di simile."

"La volete smettere? Sto benissimo. Nessun arcobaleno rosa. Che ti faccio?"

"Un caffè, grazie."

In realtà, però, sono un po' delusa. Mi aspettavo che tornasse qui, oggi. Ma sono le 19, il mio turno è iniziato 4 ore fa e di lui nessuna traccia.

*Ma che ti sei messa in testa? Magari è già impegnato con un'altra. Magari ha altro da fare. Magari non si ricorda nulla di ieri. Ma perché dirmi tutte quelle cose carine allora? Perché era ubriaco. Ah, già.*

Le mie vocine in testa litigano, ma ha ragione la prima. Non si ricorderà nulla di ieri notte. O meglio, stamattina.

E io, stupida, a farmi tutta carina per venire a lavoro pensando che lui sarebbe venuto.

Idiota.

Basta, non ci penserò più!

Sfortunatamente oggi non c'è molta gente, quindi non posso neanche concentrarmi del tutto sul lavoro.

Vado a prendere un moccio, per pulire tutto il casino che ha fatto quello stupido bambino una mezz'oretta fa e che, per fortuna se n'è andato, altrimenti avrebbe rischiato di essere decapitato.

Mentre pulisco e impreco, Davide si siede sul tavolino, ridendo.

"Che hai da ridere?" lo guardo male.

"Nulla, nulla, solo..tu."

"Ah. Ah. Ah. Davvero molto divertente. Senti, ma com'è che sei qui? Non hai nient'altro da fare che disturbare la gente che lavora?"

"In effetti, no. Ma sono passato per invitarti ad una festa."

Mi fermo. "Una festa?"

"Sì. Io e i ragazzi abbiamo organizzato una festa in spiaggia, con falò, bonghi e tutto il resto. Mi piacerebbe se venissi. Ci divertiamo un po'. Kaw, tu che dici?"

"Ci sto!"

Ci penso un po' su. In effetti, non ho molti motivi per rifiutare, mentre ne ho fin troppi per accettare. Poi, se c'è Kaweria sono più tranquilla.

"Va bene. Affare fatto."

"Perfetto" si alza e mi guarda. Sposta una ciocca, sfuggita alla treccia, dietro l'orecchio, mentre con il pollice ne approfitta per accarezzarmi la guancia.

Espira.


In quel momento vedo Kaw, dietro il bancone, schiarirsi la voce e indicare l'entrata.

Mi volto e lo vedo, a qualche metro da me. O meglio, vedo la sua sagoma, un po' scura, coprire la luce del tramonto alle sue spalle.

Cammina verso di noi e, con fare un po' timido, alza la mano in segno di saluto.

Sbatto le palpebre per accertarmi che sia reale, che non è una visione. E' qui. Difronte a me.

Mi volto verso Davide, che non si è mosso di un millimetro ed è abbastanza vicino per scrutarmi negli occhi con attenzione.

Che imbarazzante situazione.

L'ho aspettato tutta la sera, quasi impaziente, e lui decide di presentarsi proprio in questo momento? 

Che tempismo.

E' Davide a spezzare il silenzio: "Vengo a prendervi a mezzanotte" e, prima di andarsene, mi lascia un bacetto sul naso.

Prendo un bel respiro.

"Josh! Come va? Sei venuto solo?"

Evito il suo sguardo e mi dirigo dietro il bancone per cercare il sostegno della mia amica, che, per tutta risposta, si reca in terrazza.

Lui, al contrario, osserva ogni mio movimento.

Prende posto su uno sgabello. "Veramente no, sono con gli altri."

"Non vi ho visti arrivare. Siete qui da molto?"

"Abbastanza, diciamo. Ero entrato per prendere le ordinazioni. Non vedevamo nessuno." 

"Sì oggi siamo solo io e Kaw. Di solito non c'è molta gente a quest'ora. Che vi porto?" gli chiedo, sorridendo.

Mentre preparo ciò che mi ha chiesto, lui rimane seduto lì a guardarmi.

Non è proprio una delle cose che mi fanno sentire più a mio agio, anzi, mi mette ansia, divento nervosa e faccio un casino: la solita imbranata.

D'un tratto, mentre sono tutta concentrata a tagliare il lime, esclama: "Avevo ragione!"

Lo guardo per un attimo e lui sorride soddisfatto.

"Su cosa?"

"Ora sono sobrio."

Rido. "Lo vedo!"

"Ma tu sei sempre bellissima."

Zac.

Non può dirmi così. Soprattutto, non può dirmi così mentre sto affettando uno stupido limone.

Prendo veloce un fazzoletto e me lo avvolgo intorno al dito, mentre il sangue inizia a propagarsi.

"Stai bene?" mi chiede, trattenendo a stento le risate.

"Emh. Sì, grazie. Devo..Solo..Emh..Devo..Vado in bagno!"

Scappo, chiudendomi la porta alle spalle.

Devo smetterla. Devo smetterla di essere così imbranata.

*Caroline! Un po' di contegno!*

Sceglie sempre il momento adatto, quel ragazzo. Un giorno o l'altro mi farà venire un attacco cardiaco.

A dirla tutta, poi, non sono andata in panico solo perché mi fatto un complimento, ma perché si è ricordato di ieri. Si è ricordato di quello che mi ha detto fuori dall'alloggio, mentre la sua mente era offuscata dall'alcool.

Mi abbraccio mentalmente. Quanto è dolce?

Dopo qualche minuto torno al bancone e trovo Josh ancora lì.

"Come va il dito?"

"Emh. Bene, grazie. L'ho medicato per bene e non sembra ci vogliano punti." gli sorrido, mostrandogli la fasciatura.

"Wow! Davvero un'opera d'arte!"

Rido e finisco di preparare i frullati.

"Ce la fai?" mi chiede, notando che ho qualche difficoltà a portare il vassoio.

"Ah. Ah. Ah. Che simpaticone! Vuoi che te ne versi un altro addosso?"

"No, grazie, oggi passo. La doccia l'ho già fatta" risponde, ridendo.

In effetti non è vestito da spiaggia. Porta un paio di jeans neri e una maglietta bianca.

I capelli, invece, sono sbarazzini e ancora un po' umidi.

Dio, quanto mi piacerebbe accarezzarli.

*Oh, per l'amor del cielo! Non fantasticare sui suoi capelli!*

Mentre scherziamo, ci dirigiamo in terrazza da Jen e gli altri. Hanno uno sguardo preoccupato, mentre parlano con una ragazza in piedi difronte a loro. Non l'avevo mai vista, ma devo ammettere che è davvero bella: bruna, alta più o meno quanto me e con un bel fisico. Ma ha un'aria un po' triste.

Non ho neanche il tempo per riflettere su chi possa essere, perché Josh, visibilmente scioccato, esclama: "Claudia!".


 

Ooh! Finalmente ce l'ho fatta a scrivere questo capitolo!

Ne sono successe di cose, nel frattempo! (Come l'uscita di MJ part 1, in cui hanno preso il mio cuore, l'hanno buttato in terra e poi calpestato violentemente ç.ç Josh e Jen sono attori fantastici!!)

Ero un sacco impegnata per via dello studio, ma giuro che non vedevo l'ora di scrivere.

In realtà, non vedo l'ora di scrivere alcuni capitoli che ho già belli che stampati in testa ma per i quali ci vorrà ancora tanto tempo.

Questo di oggi, invece, non sapevo proprio come farlo andare. Ho scritto, cancellato, riscritto, ricancellato e ririscritto, ma non mi convince al 100%.

Comunque sia...Tà-dà! Colpo di scena!

Non potevo non mettere anche lei!

Vediamo in che modo Claudia e Davide, metteranno i bastoni tra le ruote a Josh e Car!

Ora vi lascio, ma vi faccio presente che per Natale ho in mente una piccola sorpresa che farà sicuramente piacere a chi segue la mia storia!

O almeno, lo spero!

Vi mando un forte abbraccio,

Caroline.

:) 

   
 
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