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Autore: dreamyD    15/12/2014    4 recensioni
Sequel di "Vorrei ricordassi tra i drammi più brutti che il sole esiste per tutti".
Continuano le avventure dei Malandrini e Sunshine, avete voglia di seguirli?
Siate buoni e recensite!
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Più contesti
Capitoli:
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Tornare insieme

 

 

 

 

 

«Sirius Black! Che accidenti è successo ai tuoi capelli?» lo strillo di Marlene fece voltare di scatto Sirius, che si faceva strada in cerca dei suoi amici tra la folla che riempiva il binario nove e tre quarti.

Il ragazzo si passò una mano tra i capelli decisamente molto corti, prima di spalancare le braccia e regalare a Marlene un abbraccio spezza-costole.

«La cara Walby pensava fossero diventati troppo lunghi di nuovo durante l'estate. E diceva che comunque il mio taglio faceva schifo, quindi tanto valeva sistemarlo così.» rispose Sirius alzando le spalle, quando si accorse che la ragazza continuava a fissargli la testa.

«Non capisco che cosa abbia quella donna contro i capelli lunghi! Tutti nella tua famiglia li portano lunghi, a parte forse Regulus! Ha per caso visto Lucius “bellicapelli” Malfoy ultimamente? Probabilmente no, altrimenti le sarebbe venuto un colpo!» si lamentò Marlene con aria scocciata.

«Credo abbia a che fare solo con il fatto che io non possa avere i capelli lunghi. Non chiedermi perchè. Comunque perchè ti interessa tanto? Sono stupendamente bello comunque!» esclamò Sirius, sorridendo per mascherare come i suoi capelli mancassero anche a lui.

«Sei molto meno sexy.» lo informò invece la ragazza, squadrandolo con occhio critico «E sei diventato troppo magro.»

«Marlene, stai cercando per caso di portarmi a letto?» domandò per prenderla in giro il ragazzo.

«Neanche tra cent'anni, Black. Vieni, andiamo.» sbuffò la ragazza, prendendolo sottobraccio e trascinandolo verso una colonna attorno alla quale sembravano essersi assembrati tutti i suoi amici.

Sirius scosse la testa, pensando a come lui stesse andando da tutt'altra parte rispetto a loro: senza Marlene non li avrebbe trovati mai.

«Ehilà gente.» salutò con un largo sorriso.

Al suono della sua voce si levò un ululato, che precedette il suo possessore di pochi millisecondi, avvisando appena Sirius della presenza di James, poco prima che il suo migliore amico gli balzasse addosso.

«Non mi sei mancato per niente!» strillò James abbracciando l'amico con forza.

«Neanche tu, Potter.» rise Sirius, ricambiando l'abbraccio prima di staccarsi e abbracciare Dorea, che lo osservava con un occhio critico come e più di quello di Marlene.

«Come te la passi ragazzo?» domandò Charlus, dandogli una pacca sulla spalla.

«Sirius!» l'urlo di Alice impedì a Sirius di rispondere, mentre la ragazza lo stringeva sotto lo sguardo attento di Frank, che salutò Sirius con un cenno.

«Sirius, hai mangiato i capelli?» domandò invece Mary, avvicinandosi per salutarlo a sua volta.

«Per mantenermi in linea.» scherzò Sirius, guardandosi attorno alla ricerca di Remus e Peter.

«Peter non è ancora arrivato, Remus sta salutando i suoi.» rispose James, leggendogli nel pensiero.

«Marlene? Alice?» anche se non avesse riconosciuto la voce, Sirius non si sarebbe dovuto girare per indovinare chi fosse appena arrivato: lo sguardo di James diceva già tutto.

«Lilylu!» strillò Alice saltando addosso all'amica, evidentemente in piena crisi di abbracci.

«Evans! Hai passato una buona estate?» domandò invece James, facendo un passo avanti e scompigliandosi i capelli con una mano.

Lily lo degnò appena di uno sguardo, prima di gettarsi ad abbracciare Marlene.

«Pete!» salutò Sirius, togliendo James dal suo momentaneo abbattimento per non essere nemmeno stato salutato.

«E-ehi ragazzi.» sorrise Peter, sudato per lo sforzo di trascinarsi dietro il suo baule.

«Ed ecco anche Remus! Vecchio lupastro.» ghignò Sirius, dando una pacca sulla spalla a Remus, che si era appena unito a loro e che gli gettò un'occhiata di severo ammonimento.

«Sei incappato in un altro paio di forbici impazzite?» domandò questo, sorridendo intanto cordialmente a Lily, che già si stava allontanando alla ricerca di Sunshine, con la promessa delle amiche di ritrovarsi in treno.

«Ma siete tutti in fissa con i miei capelli? Capisco che siano magnifici, ma insomma! Ci sono anche io sotto di loro!» sbuffò Sirius, con aria talmente irritata da far ridere tutti quanti.

Sirius sbuffò ancora, ma si stava già per unire alla risata generale, quando colse un lampo di capelli biondi che si avvicinavano.

Anche senza vedere la bimba che la accompagnava avrebbe potuto riconoscere Sunshine.

La ragazza un istante dopo era accanto a Marlene e la abbracciava con affetto, senza scambiare neanche un'occhiata con i ragazzi.

«Ehi Sun.» salutò speranzoso James, facendosi avanti con un sorriso.

«Potter.» rispose lei con voce talmente gelida che avrebbe potuto congelarlo lì sul posto.

«Sunshine.» la ammonì sottovoce Alice con severità.

«Ci vediamo sul treno, ragazze. Vieni Angie, andiamo.» disse per tutta risposta Sunshine, tirando la sorellina per mano, senza ascoltare il suo desiderio di salutare anche gli altri.

«Non ci hai raccontato qualcosa, Jamie?» chiese Dorea, osservando la ragazza che si allontanava.

«No mamma, vi racconto sempre tutto come un bravo bambino.» sbottò seccato il ragazzo, scostandosi con aria irritata.

«Ragazzo...» borbottò Charlus, anche se non sembrava davvero sicuro di cosa rimproverargli.

«Dobbiamo andare, o perderemo il treno.» tagliò corto James, lanciando un'occhiata a Sirius, che lo appoggiò immediatamente.

Cercando di lasciare da parte la scena appena avvenuta, ci fu un grande traffico di saluti, baci e abbracci e poi i ragazzi salirono finalmente sull'Espresso.

«Noi andiamo a cercare Lily. Ci vediamo dopo?» domandò Marlene, aggrappata alla mano di Sirius che si faceva strada tra le persone che affollavano ancora i corridoi.

«Portate anche la Evans!» strillò James per farsi sentire al di sopra dei saluti e delle voci che risuonavano ovunque.

«Non credo che ne sarebbe molto entusiasta, James.» gli fece notare Mary.

«Naah, non è vero. Fa finta.» asserì sicuro il ragazzo, mentre gli altri scuotevano la testa.

«Ragazzi, ho trovato uno scompartimento libero.» avvertì Frank, mentre Peter si affrettava ad occuparlo prima che qualcuno lo rubasse.

«Ci vediamo dopo. Non litigate con nessuno senza di noi.» salutò Marlene, lasciando la mano di Sirius e avviandosi con le amiche verso i primi vagoni.

Mentre gli altri si sedevano però Remus rimase incerto sulla porta, evidentemente combattuto.

«Che succede?» gli chiese Frank.

«Ragazzi ehm...io vi ho nascosto una cosa.» confessò il ragazzo imbarazzato.

«Sei gay?» chiese Sirius.

«Hai la ragazza?» esclamò contemporaneamente Peter.

«Sei in punto di morte?» domandò James.

«Cosa? No!» fece Remus scuotendo la testa.

«Ci stai lasciando?» riprovò James.

«No! Sono stato nominato Prefetto.» rivelò il ragazzo, tirando fuori dalla tasca la spilla come se fosse una sostanza altamente illegale.

«Tu cosa?» strillò Sirius.

«Prefetto?» boccheggiò James.

«Non può essere!» esclamò Peter.

«Congratulazioni!» sorrise Frank.

«Grazie Frank. Sono stato nominato Prefetto.» ripeté con voce incerta Remus, come se nemmeno lui potesse ancora crederci.

«Com'è potuto accadere?» mormorò Sirius.

«Bè Remus è un bravo studente e...» cominciò Frank.

«E penso che Silente creda che io possa tenervi a bada in qualche modo.» concluse con un sospiro Remus.

Ci fu un minuto di silenzio, poi James e Sirius scoppiarono a ridere.

«Tu? Tenerci a bada? È impazzito forse?» rise Sirius.

«Ehi! Posso mettervi in punizione ora!» minacciò Remus, anche se sorrideva sotto ai baffi.

«E io posso appenderti al soffitto. Avanti Remus! Non puoi essere serio!» esclamò Sirius.

«No Sirius, pensaci! Con l'aiuto di un Prefetto hai presente quante cose potremo fare? Potrà avvisarci su chi sta facendo la ronda...» cominciò James.

«Non lo farò.» negò Remus.

«...potremo decidere noi quando fare le gite a Hogsmeade..» continuò imperterrito James.

«Neanche per sogno.» continuò a negare Remus.

«...potremo usare il bagno dei Prefetti!»

«Non ci pensare neppure.»

«E poi potremo togliere punti ai Serpeverde!»

«No.»

«E poi...»

«James, no.» lo interruppe seccamente Remus.

«Ma Reeeemus.» supplicò James.

«Non ho intenzione di farmi togliere la spilla o che so io per colpa delle vostre idee stupide, okay?» sbottò Remus deciso.

«Vedremo.» ribatté sornione Sirius, correndo infine in soccorso di James.

«Devo andare alla riunione ora. Frank, puoi per favore controllare che non uccidano nessuno?» sospirò Remus, fissandosi la spilla al maglione.

«Ci proverò. Tu divertiti!» rise Frank.

«E salutami Lily.» gli gridò dietro James.

«Come sai che ci sarà Lily?» domandò Peter.

«Chi altro avrebbero potuto nominare Prefetto? Avanti Pete!» esclamò James.

Remus scosse la testa, richiudendosi la porta dello scompartimento alle spalle e sospirando.

A dire la verità non aveva voglia di andare a quella riunione, come non aveva voglia di essere un Prefetto.

Certo, era un grande onore e lui era fiero che Silente pensasse che se lo meritasse, ma non era sicuro che avesse fatto la scelta migliore.

E non solo perchè non sarebbe mai, in nessuna vita, riuscito a tenere a bada Sirius e James, ma anche perchè...che persona sana di mente avrebbe nominato Prefetto un mostro come lui? Nessuno aveva mai detto che Silente fosse sano di mente, ma non si aspettava che arrivasse a tali livelli di pazzia. Frank sarebbe stato cento volte meglio di lui come Prefetto. Anche Peter sarebbe stato una scelta migliore, cavoli! E invece no, quel pazzo di Silente aveva scelto lui. Inutile cercare di capirlo.

«Remus Lupin! Ehi Remus! Aspettami!» Remus si voltò con un sorriso in volto, salutando con un gesto della mano Lily Evans che si avvicinava a passo svelto, i lunghi capelli rossi raccolti in una coda che dondolava allegramente dietro di lei.

«Ehi Lily.» sorrise Remus, rimettendosi a camminare appena la ragazza gli si fu affiancata.

«Come stai? Hai passato delle buone vacanze? Dal colore della tua pelle sarei pronta a scommettere di sì.» disse allegra Lily, mettendo il suo braccio appena più scuro del solito accanto a quello ambrato dell'amico.

«Abbastanza buona, devo ammetterlo. Tu invece sembri appena uscita dal frigorifero.» scherzò Remus, felice di vederla così spensierata.

«Magari ci avessi passato l'estate! Invece sono riuscita a scottarmi tutte le volte che mettevo il naso fuori di casa. E mi sono spuntate nuove lentiggini.» sospirò Lily, facendo ridere Remus con la sua aria abbattuta.

«Sei splendida come sempre, Lily.» la rassicurò il ragazzo facendola arrossire.

«Oh non prendermi in giro! Tu piuttosto, come hai potuto non dirmi che eri diventato Prefetto? Potevi mandarmi almeno un biglietto!» lo rimproverò la ragazza, dandogli una piccola spinta.

Da quando Lily Evans era così espansiva e spensierata? Era una bella versione di lei, però. James l'avrebbe adorata.

«Non sono ancora certo che non si tratti di uno scherzo.» confessò Remus, abbassando lo sguardo.

«E perchè dovrebbe esserlo?» chiese perplessa Lily, spalancando i grandi occhi verdi.

«Non sono esattamente la persona più adatta da scegliere come Prefetto, andiamo.» spiegò Remus, sorpreso che la ragazza non la pensasse come lui.

«Sei impazzito forse? Sei il più adatto, invece! Sei studioso, vai bene in ogni corso, sei gentile con tutti, stai simpatico a chiunque...» esclamò Lily.

«Ora stai esagerando.» ridacchiò Remus, arrossendo suo malgrado.

«Per niente. Tu sei tutte queste cose e anche di più.» ribatté decisa Lily.

Remus si limitò a scuotere la testa, ma preferì non dire niente per non far iniziare una discussione fuori dallo scompartimento dei Prefetti.

«Allora, entriamo?» chiese invece.

«Certo. Ma ne riparleremo.» asserì Lily, prima di aprire la porta e infilarsi dentro.

Remus prese un respiro profondo e la seguì, desiderando essere da tutt'altra parte.

Nel frattempo, qualche vagone più indietro, Sunshine veniva strangolata dall'ennesimo abbraccio di Alice, mentre Marlene cercava invano di salvarla tirandola per un braccio e Mary rideva, tranquillamente seduta vicino ad un finestrino.

«Alice ti prego lasciami! Mi stai soffocando!» esalò Sunshine, felice però di tutto quell'affetto.

«Mi sei mancata così tanto, Sun! Devi recuperare gli abbracci di un'estate intera!» replicò Alice, lasciandola andare suo malgrado, allontanandosi di un passo tenendole le mani per poterla guardare meglio.

«Sei sempre così asfissiante Ali.» borbottò Marlene, pizzicando il fianco all'amica.

«Zitta tu. Riceverai anche tu la tua parte di abbracci, non serve essere gelosi!» esclamò sorridendo Alice, tenendo gli occhi fissi su Sunshine, che cominciava davvero a sentirsi in imbarazzo sotto quell'analisi ravvicinata.

«Ehm Ali? Cosa stai guardando di preciso?» domandò impacciata.

«Sto cercando di capire se sei diventata ancora più bella durante l'estate o se mi sei solo mancata davvero tanto.» spiegò Alice.

«Oh è diventata certamente più bella, Ali. Diventiamo tutte più belle tranne te.» la prese in giro ancora Marlene, lasciandosi infine cadere accanto a Mary.

«Sempre la solita simpaticona tu, eh?» sbuffò Alice, distogliendo lo sguardo da Sunshine e gettando un'occhiata di rimprovero a Marlene.

«Non potrei migliorare più di così nemmeno volendo, Alice.» sospirò Marlene con aria annoiata «Essere perfetti è così stancate, ogni tanto!»

«Scema.» rise Mary, dandole una spinta con la spalla.

«Diventi violenta, McDonald?» chiese oltraggiata Marlene.

«Oh, non cominciate. Marlene, potresti tentare di essere un po' meno insopportabile? Solo finchè non arriviamo a Hogwarts?» domandò Sunshine, sedendosi di fronte all'amica e rispondendo con una linguaccia alla sua aria offesa.

«Certo, tesoro. Dimmi amorino come hai passato le tue vacanze? Le tue rare lettere mi hanno deliziata, ma non posso certo dire che tu ti sia aperta molto. Sarebbe adorabile se tu ci raccontassi come hai trascorso le tue bellissime giornate.» cinguettò Marlene, il tono affettato in contrasto con il suo sguardo cupo.

«Sei incredibilmente inquietante.» fece Mary scoppiando a ridere, seguita poco dopo dalle altre.

«Comunque la squilibrata qui ha ragione, Sun.» disse Alice, ignorando completamente le proteste di Marlene per quell'appellativo «Non ti sei fatta molto sentire in questi mesi. Che hai fatto di bello?»

«Io...niente di interessante, al dire il vero. Ho passato tutto il tempo con Angela e non ho fatto molto altro.» spiegò Sunshine alzando le spalle. «Tu invece, Mary. Ho sentito che sei stata in Spagna!»

Mary sembrò illuminarsi al ricordo e le labbra le si piegarono in un ampio sorriso sognante.

«Oh sì! È stato splendido! Sole caldo, mare delizioso, cibo da favola, ragazzi stupendi...» esclamò la ragazza, gli occhi persi nel vuoto, come se ancora vedesse ciò che stava descrivendo.

«Ragazzi stupendi? Non avrai mica avuto avventure di cui non ci hai parlato, McDonald!» strillò Marlene, raddrizzandosi e sporgendosi con aspettativa verso l'amica.

«Forse una o due...» rispose sibillina Mary, sorridendo maliziosamente.

«Una o due?» ululò Marlene, gli occhi che splendevano.

«Tu ci racconti tutto, signorina, qui e subito!» esclamò Alice.

Sunshine rise e annuì, appoggiando le ragazze, mentre Mary prendeva un respiro e cominciava a raccontare, agitando le braccia per spiegarsi meglio.

«Tu sei stata con ben tre ragazzi spagnoli senza dirci nulla?» mormorò alla fine del racconto Marlene.

«Oh tu stai zitta! Alice mi ha detto che ti sei divertita pure tu quest'estate!» replicò Mary sorniona.

«Forse mi sono guardata un po' attorno, sì, ma non erano spagnoli!» puntualizzò Marlene, piccata.

«Non mi interessa se non erano spagnoli, voglio sapere tutto.» ribatté Mary.

«Ti sei guardata un po' attorno eh? Devi aver guardato davvero bene per fare tante amicizie.» rise Sunshine quando Marlene ebbe finito di raccontare.

«E tu signorinella? Niente ragazzi dalle tue parti?» chiese Alice.

«E tu, Ali?» ribatté lei.

«Io sono impegnata.» si vantò la ragazza, mostrando con aria altezzosa il braccialetto che le aveva regalato Frank quando erano andati insieme a vedere un mercatino, tanto per passare il pomeriggio.

«Ma sentila, la gran donna! Comunque Sun, niente da dire?» fece Marlene.

«Niente di niente. Se c'erano ragazzi sono stati ben attenti a non farsi vedere da me.» sorrise Sunshine, consapevole del fatto che, se anche qualcuno avesse provato ad avvicinarla, cosa alquanto improbabile visto che passava tutto il giorno con sua sorella, lei non gli avrebbe dato molta corda.

Un po' deluse, le ragazze ritornarono al bracciale di Alice, che si lanciò in un racconto delle giornate trascorse con Frank, di tutte le cose dolci che aveva fatto per lei, di come si fossero divertiti insieme, di come fosse perfetto per lei.

Circa un'ora dopo, quando Lily rientrò nello scompartimento dopo la riunione dei Prefetti, trovò le sue amiche accomodate in varie posizioni sui sedili, intente a ridere di una storiella di Marlene, che comprendeva un gelato, un ragazzo piuttosto irritante e lei stessa.

«Fiorellino! Allora, com'è stata la tua prima riunione da Prefetto?» domandò Alice, vedendola entrare.

«In realtà piuttosto noiosa e inutile, ma immagino che fosse perchè era la prima.» rispose Lily, sedendosi accanto a Marlene.

«Chi c'era?» chiese la ragazza, curiosa.

«Bè c'era Remus...» cominciò la Rossa, contando sulle dita.

«Ovviamente. Frank non era stato nominato e rimanevano Peter, James e Sirius. Silente non aveva molta scelta, dopotutto.» fece notare Mary.

«Remus non è stata una scelta di ripiego, Mary! È un onore ben meritato!» lo difese Lily.

«Lo sappiamo, Lil, lo sappiamo. Vai avanti.» la incoraggiò Sunshine.

«Ok allora, Remus e io, poi c'erano Kate Jett e Roy Harper per Tassorosso, Gabrielle Caillat e Alan Smythe per Corvonero e Will Ansbury e Lucy McHale per Serpeverde.» elencò la ragazza.

«Aspetta..Alan Smythe? Quell'Alan Smythe?» domandò con uno strillo Alice.

«Alan Sono-Un-Bastardo-Idiota-Prepotente-Che-Pomicia-Con-Altre-Ragazze-Mentre-Esce-Con-Te Smythe?» ribadì Marlene.

«Proprio quello.» annuì Lily.

«Perchè non conosco questa storia?» domandò Mary perplessa.

«Perchè ti comportavi ancora da vanitosa arrogante e quindi non ti raccontavamo niente.» spiegò spiccia Marlene.

«Sei sempre così adorabile, Mare.» sbuffò Alice.

«Lascia stare, Ali. Ha ragione.» sospirò Mary, scuotendo la testa. «Comunque avete intenzione di raccontarmela questa storia o no?»

Le ragazze annuirono e poi si lanciarono con entusiasmo nella narrazione di come Alice si fosse presa una cotta per quell'idiota e di come si fossero poi lasciati per...bè il motivo era piuttosto chiaro dal nome che gli aveva dato Marlene.

Finito quel racconto le ragazze si lanciarono in un appassionato elogio di Amos Diggory, il nuovo caposcuola, lodandone non solo l'aspetto “divino”, ma anche l'intelligenza, la gentilezza e l'eleganza.

«....e poi io me ne stavo ferma lì, senza sapere bene cosa fare e lui mi ha chiesto se per caso avessi bisogno di aiuto. È stato così gentile!» sospirò Mary.

«Ti ha aiutata a raccogliere i libri?» domandò Alice con aria sognante.

«Bè ecco, in realtà no. Però scommetto che doveva andare a lezione e non poteva trattenersi!» ammise la ragazza, facendo ridere Sunshine.

«Che cavaliere!» la prese in giro la ragazza, unica tra le amiche a non sembrare affascinata dal Tassorosso. Anche Lily, che di solito cercava di mostrarsi superiore al fascino esercitato da qualunque ragazzo, aveva parlato per cinque minuti buoni di come avesse tenuto una riunione dei Prefetti assolutamente perfetta e di come le avesse sorriso quando lei era stata una delle ultime ad andarsene.

«Non osare, Moor, non osare!» la minacciò Marlene, sventolandole l'indice davanti al naso.

«Non si critica il ragazzo più perfetto che abbia mai camminato su questa terra!» aggiunse Mary.

«State parlando di me?» la voce maschile le fece sobbalzare e le cinque si voltarono di scatto, trovandosi di fronte il sorriso abbagliante di Sirius Black, accompagnato da quello esasperato ma divertito di Frank.

«Decisamente no, Black. Che vuoi?» domandò Lily, improvvisamente scontrosa.

«Ero venuto a chiedere se voi donzelle volevate approfittare del sontuoso banchetto allestito nel nostro scompartimento, ma se cominciate subito a comportarvi male me ne vado.» rispose beffardo Sirius, facendo già per voltarsi e andarsene.

«Banchetto?» chiese Marlene, portandosi le mani allo stomaco.

«Potremmo aver saccheggiato il carrello.» spiegò Sirius alzando le spalle.

«Muoio di fame.» sospirò Mary, con tono quasi colpevole.

«Vi fate corrompere così dal cibo, ragazze?» sorrise Alice scuotendo la testa.

«Tu non vieni?» domandò Frank, spalancando gli occhi con aria abbattuta.

Alice lo guardò per mezzo secondo, poi scattò in piedi.

«Potrei svenire dalla fame.» esclamò, facendo ridere i ragazzi e Marlene.

«Ti fai corrompere così da un ragazzo, Ali?» chiese Mary canzonatoria, facendo il verso all'amica.

«Oh, taci.» rise quella, aggrappata al braccio di Frank che ora sorrideva soddisfatto.

«Voi non venite?» chiese Sirius alle due ragazze rimaste sedute.

«Io aspetto Severus.» disse Lily seccamente, facendo sbuffare Sirius.

«Io non ho fame.» le fece eco Sunshine.

«Neanche per un minutinoinoino? Avaaanti.» supplicò Alice, cercando di fare gli occhi dolci.

Le due però parevano irremovibili e alla fine gli altri le lasciarono sole, facendo risuonare il corridoio delle loro chiacchiere e risate.

«Stai davvero aspettando Severus?» domandò Sunshine dopo qualche attimo di silenzio.

«Davvero non hai fame?» rilanciò Lily.

Sunshine ridacchiò, poi si accomodò meglio sul sedile.

«Spero per loro che non abbiano davvero saccheggiato il carrello, perchè potrei mangiare loro.» borbottò Lily, mentre il suo stomaco brontolava rumorosamente, facendo ridere ancora Sunshine.

«Come vanno le cose con Severus? Mi hai scritto che avevate litigato, qualche giorno fa.» chiese dopo un po' la biondina, guardando fuori dal finestrino.

«Abbiamo fatto pace. O meglio, lui è venuto a supplicarmi di perdonarlo e io l'ho fatto. Non riesco più neanche a contare quante volte sia successo ultimamente. Ogni tanto sono solo stanca.» confessò Lily.

«E hai provato a parlare con lui?» chiese Sunshine.

«Mille volte, ma sembra non sentirmi. Fa sembrare tutto ciò che dico una fantasia, come se la persona di cui parlo non fosse davvero lui. Forse non lo è.» sospirò Lily.

«Mi stai dicendo che pensi che sia bipolare o che pensi abbia un fratello gemello cattivo?» domandò Sunshine, riuscendo nel suo intento di far sorridere l'amica.

«Forse ne ha anche due o tre di fratelli gemelli a questo punto.» rise Lily, anche se nella suo voce rimaneva una nota amara di fondo, come se in realtà desiderasse davvero che fosse quella la spiegazione per i comportamenti strani del suo migliore amico.

«L'hai visto oggi?» chiese Sunshine.

«Prima di salire in treno, ma poi è sparito. Sarà finito in qualche scompartimento con i suoi amici Serpeverde. Tu hai visto Mulciber? È diventato ancora più alto e grosso, mi da i brividi.»

«Non ho visto lui, ma ho visto Nott. Se ne stava in un angolo a parlare con dei ragazzi più grandi con aria sospettosa, come se non volessero essere ascoltati da nessuno. Lui mi da i brividi.»

Le due ragazze rimasero un attimo in silenzio, ognuna persa nelle parole dell'altra, mentre una cupa nuvola di paura e sospetto si faceva strada sopra di loro.

Alla fine Lily scosse la testa come per allontanarla e si sforzò di sorridere.

«Forse stiamo vedendo cose dove non ce ne sono. Non dovremmo preoccuparci. In fondo stiamo andando a Hogwarts no? Cosa mai potrebbe succedere lì? È il posto più sicuro al mondo.» affermò, decisa e rassicurante insieme.

Sunshine annuì, ma non riuscì davvero a crederle e sapeva che nemmeno Lily credeva davvero a ciò che aveva detto. Non erano successe già molte cose a Hogwarts? Gli insulti, i litigi, le tensioni...poteva davvero tutto fermarsi lì oppure prima o poi sarebbe sfociato in qualcosa di più grande, di più grave, di più pericoloso?

Però su una cosa Lily aveva ragione: non dovevano preoccuparsene in quel momento. Stavano tornando a Hogwarts! Si erano riviste dopo mesi! Avrebbero dovuto essere allegre, scambiarsi storie dell'estate e spettegolare su questo o quel ragazzo, non deprimersi con quei discorsi cupi.

«Oh sai una cosa?» esclamò all'improvviso Sunshine, illuminandosi.

«Cosa?» chiese Lily, grata per il cambiamento di argomento.

«Stamattina Angie è scivolata già dalle scale seduta sul mio baule!» disse allegramente Sunshine.

«E non si è fatta male?» fece Lily, cercando di capire perchè Sunshine ne sembrasse tanto entusiasta.

«No, anche perchè il baule era sospeso a qualche centimetro dai gradini!» rivelò l'altra, gli occhi che brillavano.

«Ha fatto un'altra magia? Ma questo è grandioso, Sun!» strillò Lily, un sorriso gigantesco che si faceva strada sul suo volto.

«Lo so! Ormai non ci sono più dubbi che sia una strega e tra un paio d'anni verrà a Hogwarts anche lei!» rise Sun, con aria estremamente felice ed estremamente orgogliosa.

Avendo così allontanato definitivamente i pensieri cupi, le ragazze ricominciarono a chiacchierare allegre. Quando arrivò la strega a chiedere se desiderassero qualcosa dal carrello videro soddisfatte che non era stato per niente saccheggiato, anche se effettivamente la donna si lamentava di aver dovuto far rifornimento già tre volte, al contrario delle solite due.

Stavano confrontando le figurine trovate nelle Cioccorane, quando la porta dello scompartimento si aprì, rivelando Severus, alle cui spalle sbirciava cautamente Jared, cercando di capire chi ci fosse con Sunshine.

«Ciao Lily.» salutò in un mormorio Severus, facendo segno al suo compagno di entrare pure, visto che Lily conosceva la sua amicizia con Sunshine tanto quanto lui.

«Ciao.» salutò Jared, sorridendo all'amica, che balzò in piedi e si precipitò ad abbracciarlo con una risata.

«Mi sei mancato moltissimo!» sussurrò Sunshine, il viso nascosto nell'incavo del collo dell'altro.

«Anche tu.» rispose con lo stesso tono di voce l'altro sorridendo tra i suoi capelli.

«Non mi aspettavo che venissi a trovarmi.» confessò la ragazza, allontanandosi infine da lui.

«Non potevo resistere.» disse Jared scrollando le spalle e facendola sorridere ancora di più.

La ragazza notò con la coda dell'occhio Lily, che parlava con Severus ma allo stesso tempo la teneva d'occhio con aria di leggera disapprovazione e sospetto.

Non si fidava ancora di Jared, anche se Sunshine non riusciva a capire perchè fosse tanto difficile per lei. Dopotutto era lei che combatteva ogni giorno contro i pregiudizi con la sua amicizia con Severus, come poteva non credere che potesse farlo anche qualcun altro?

Lei sosteneva che non fosse per quel motivo, ma per l'aria di subdole bugie che, a suo parere, emanava Jared, ma Sunshine non era mai riuscita ad avvertirla ed era lei a passarci molte ore ogni giorno, quindi non si lasciava intimidire dalla sua migliore amica e proseguiva serenamente la sua amicizia con il Serpeverde.

«Dove sono finite le tue amiche?» chiese Jared curioso, lasciandosi tirare da Sunshine finchè non furono entrambi seduti vicino ai finestrini.

«Fuggite alla promessa di montagne di cibo.» rispose la ragazza. «E i tuoi amici?»

«A parlare di ragazze in uno scompartimento in fondo al treno. Noiosi.»

«Loro parlavano di Amos Diggory.» fece Sunshine, nella sua voce lo stesso tono di annoiata irritazione di Jared.

«Il babbeo di Tassorosso? Quel Diggory?» chiese perplesso il Serpeverde.

«Conosci altri Diggory? Comunque non è un babbeo! È pur sempre uno dei migliori del suo anno e Caposcuola per di più. Silente l'avrà scelto per qualche motivo, no?» ribatté Sunshine.

«Non credo che Silente scelga le persone necessariamente per la loro intelligenza, sai? Di sicuro non ha scelto Allison Aurey per questo.» sbuffò Jared.

«Non essere maligno.» lo rimproverò la ragazza, anche se non riuscì a trattenere del tutto una risatina.

Jared la seguì e ben presto si trovarono a ridere e chiacchierare come se Lily e Severus non ci fossero neppure.

Lily però era ben lontana dal dimenticarsi di loro e, anche se cercava di ascoltare cosa le stesse dicendo Severus, non riusciva a non prestare un orecchio anche ai due seduti vicino al finestrino, cercando di seguire anche i loro discorsi.

Sembrava parlassero di lezioni, di insegnanti, di vacanze...discorsi normali insomma. Allora perchè ogni volta che Sunshine era insieme al Serpeverde non riusciva a togliersi dalla testa che potesse non essere come sembrava? Non era mai riuscita a rubare più di qualche sguardo gelido e qualche smorfia annoiata alla facciata che presentava McCroy, ma continuava a dubitare che lui potesse davvero essere così perfetto. Non si arrabbiava mai, andava d'accordo con qualunque cosa Sunshine dicesse o facesse, le chiedeva di passare del tempo con lui, ma non le permetteva di sottrarlo allo studio e, per quanto possibile, alle sue amiche. Certo, quando lei si era allontanata dai Malandrini lui l'aveva completamente appoggiata, ma l'aveva fatto anche Lily no? O più o meno, comunque. Quindi perchè continuare a sospettare? Magari era davvero perfetto per lei.

Eppure era più forte di lei, continuava a credere che ci fosse qualcosa che non andava in tutta la faccenda.

«Lily, non mi stai ascoltando.» il rimprovero di Severus la riportò alla realtà e Lily staccò gli occhi dal finestrino per portarli in quelli neri del suo migliore amico.

«Certo che ti sto ascoltando, Sev! Mi hai appena chiesto se penso che il professore di Difesa dell'anno scorso ci sia ancora e io ci stavo pensando.» rispose svelta la ragazza, grata alla sua capacità di multi tasking.

Severus borbottò qualcosa a mezza voce, ma Lily non gli badò e riprese la conversazione, dicendo che secondo lei sarebbe cambiato di nuovo.

Si dovette sforzare un po' per coinvolgere l'amico, ma alla fine lui riprese a parlare come prima e Lily poté ritornare a pensare a Sunshine e Jared, annuendo e mormorando qualcosa, giusto per far intendere a Severus di starlo ad ascoltare.

I due ragazzi se ne andarono circa una mezz'ora più tardi, ma le altre ragazze non si unirono a loro fino a quando non arrivò il momento di cambiarsi, quando vennero a recuperare le loro divise.

Entrarono ridendo e il suono improvviso sembrò spezzare la quiete che regnava nello scompartimento, dove Lily e Sunshine leggevano in silenzio.

«Siete noiose.» sbottò Marlene, la voce soffocata dalla maglietta che si stava sfilando.

«Non vi annoiate?» domandò Mary, che non era certo famosa per il suo amore per la lettura.

«Sono passate diverse persone a salutarci! Non ci annoiamo.» rispose un po' piccata Lily che, in realtà, si stava un po' annoiando.

«Vi siete perse delle scene fantastiche! Come quando Peter ha rincorso la Cioccorana che voleva scappargli o quando James si è bucato la lingua con un pallino acido. Sirius stava per soffocare dal ridere.» raccontò Marlene allegramente, cambiandosi senza fretta, come se non fosse in piedi in biancheria intima in mezzo ad uno scompartimento in cui sarebbe potuto entrare chiunque.

«Tesoro, ma non hai un minimo di pudore?» chiese Alice, che aveva preferito cambiarsi in bagno.

«Che ha il mio reggiseno che non va? È giallo ed è bellissimo. Non vedo cosa abbia di diverso da un costume da bagno.» ribatté la ragazza, anche se si affrettò a finire di vestirsi.

In un altro scompartimento nello stesso istante, Sirius si divertiva a sconvolgere i suoi amici cercando di far immaginare a James Lily Evans che si metteva la divisa.

Solo che l'amico sembrava ben deciso a non ascoltarlo e parlava a gran voce di cosa avrebbe desiderato che ci fosse al banchetto che li aspettava.

Peter, rosso fino alla punta delle orecchie per le parole di Sirius, cercava di contribuire all'immagine creata da James, ma il suo balbettio lo tradiva.

Remus scuoteva la testa, anche se un leggero rossore imporporava le guance, cerando di non ascoltare nessuno dei suoi amici.

Frank se l'era svignata dicendo di dover andare in bagno.

«Oh basta!» sbottò alla fine James, colpendo con il libro di Remus la testa di Sirius, che si fermò a metà di una frase con un'esclamazione di dolore.

«Ahi! Idiota, mi hai fatto male!» si lagnò il ragazzo, massaggiandosi il punto colpito.

«Almeno sei stato zitto.» sbuffò Remus, riprendendosi il suo libro e mettendolo al sicuro nel baule.

«Siete così noiosi!» borbottò Sirius.

«Non siamo noiosi, ma di certo non siamo dei pervertiti come te.» precisò Peter.

«Questo è un colpo basso, Pete!» esclamò oltraggiato Sirius.

«Guarda che non te lo dia fisicamente, il colpo basso.» minacciò James.

Sirius si fece indietro, allontanandosi dall'amico, ma venne salvato dal fischio del treno, che sobbalzò, rallentando.

Poco dopo erano tutti seduti in Sala Grande ad abbuffarsi, i nuovi arrivati che si guardavano attorno con meraviglia e i vecchi studenti che salutavano i compagni che non avevano ancora incontrato.

Sirius era immerso in una conversazione con Nick-Quasi-Senza-Testa, impegnato ad inserire quanti più riferimenti possibili alla sua quasi-decapitazione senza che il fantasma se ne rendesse conto, mentre Peter assisteva divertito.

James si era lanciato in un'accesa discussione sul Quidditch e sulla squadra di Grifondoro, che quell'anno aveva bisogno di un battitore, due cacciatori e del portiere, con Steve McGalligan, il nuovo Capitano.

Remus invece stava parlando con il prefetto del sesto anno, Luke Tradewey, di ronde e regolamenti.

Le ragazze erano di nuovo immerse in un'accorata lode di Diggory, cercando di farlo apprezzare anche a Sunshine.

Tutti sembravano felici e neppure Silente sembrava avere cose negative da dire prima di augurar loro la buona notte.

Quell'anno sembrava essere iniziato magnificamente.

 

-Fine Capitolo-

 

 

Spazio dell'Autrice

Non sono troppo in ritardo vero? Vero? Okay lo so, avevo promesso che questo capitolo sarebbe arrivato in fretta, ma giuro che volevo postarlo venerdì e non ho avuto un minuto di tempo. Maledetta scuola. Comunque alla fine è qui e anche se non è il migliore capitolo (so che vi aspettavate di meglio ma meh scuola!) ci sono delle cose carine, vero? Spero.

Mi manca un sacco avere tempo per scrivere di questi idioti, ma spero di trovarne un po' quando finalmente questo periodo di verifiche (UNA OGNI GIORNO!! MA SI PUO'?? UGH) sarà finito.

Nel frattempo grazie a tutti quelli che hanno recensito lo scorso capitolo e sono stati così gentili da farmi illudere che non fosse proprio così pietoso: AlexisVictorie, Lils1401, Lisajackson e l'adorabile Bella_1D. Tanti abbracci per voi <3

Un grazie speciale alla mia AleJackson che sparisce, mi fa preoccupare e poi ricompare e mi ricorda che sono stupida <3

Ora ritorno a studiare (ugh), ma prima o poi mi rifarò viva u.u

Baci <3

*dD*

  
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