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Autore: Sapodilla    15/12/2014    1 recensioni
Mancha Negra non sapeva di aver commesso un errore, l’ultimo nella sua vita allegra e spensierata. Le forme di quella donna erano state una attrazione fatale. Dopo che Eustaquio, il marito della donna, gli aveva tirato un colpo di fucile nella notte, aveva deciso di tenersi alla larga dalla piccola fazenda. Per fortuna ho la pelle dura, si era detto in quel momento, ma la notte giù in riva al fiume aveva sentito l’odore della femmina, il sudore della sua pelle, e si era mosso.
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~Mancha Negra non sapeva di aver commesso un errore, l’ultimo nella sua vita allegra e spensierata. Le forme di quella donna erano state una attrazione fatale. Dopo che Eustaquio, il marito della donna, gli aveva tirato un colpo di fucile nella notte, aveva deciso di tenersi alla larga dalla piccola fazenda. Per fortuna ho la pelle dura, si era detto in quel momento, ma la notte giù in riva al fiume aveva sentito l’odore della femmina, il sudore della sua pelle, e si era mosso.
Eustaquio sapeva di ave commesso un grave errore. Non avrebbe mai dovuto sposare Maria Ichuzena, quella donna non gli era piaciuta dal primo momento, era stupida, troppo bassa di statura anche per una india, la pelle emanava sempre cattivi odori, ma gli serviva un aiuto nei lavori e non voleva pagare qualche fannullone. Eustaquio si era rivolto al missionario per avere una donna rispettosa e robusta, il prete gli aveva portato Maria Ichuzena. Non abbiamo altro per ora Eustaquio, ma sono sicuro che sarai contento, Maria è una donna che lavora e non sperpera il denaro. Invece erano subito cominciate le liti furiose.
— Non avrei sposato un maiale come te, se non mi avesse costretta mia madre.
— Tieni la bocca chiusa e bada alle galline.
Le galline erano la ricchezza e la fortuna di Eustachio, ne possedeva a decine oltre ai maiali.
Pedro Lizandro il vicino di Eustaquio aveva un problema, non gli piaceva lavorare, ma non aveva terre e neppure galline. Per qualche settimana se ne era stato zitto a sentire le liti dei novelli sposi, poi era passato all’azione. Una mattina che l’odore delle focaccette fritte di Maria era più avvolgente del solito, Pedro si era avvicinato e l’aveva chiamata Orchidea della Sierra, poi se ne era tornato a casa con le focaccine.
Maria Ichuzena aspettava la notte, quando il marito dormiva esausto e ubriaco, in silenzio la donna entrava nella stia delle galline, torceva il collo a cinque di loro, una la portava a Pedro Lizandro le altre quattro le gettava al di là del recinto. Mancha Negra in attesa fuori del recinto non riusciva a farsi una ragione, questa santa donna, senza che ne avesse il dovere, tutte le notti gli procurava quattro gallinelle. La donna lo aveva attirato a sé con pazienza, mettendogli una gallina tra il fiume e il recinto, sempre più vicino.
Eustaquio cercava di rimanere freddo, era uno che sapeva leggere e scrivere, mise una fascetta numerata alla zampina di ogni gallina, la mattina le pollastre venivano messe in fila e contate. Oggi manca la sedici, mancano anche la ventuno e la ventidue, la trenta è sparita con la sessantasei. Maria alzava le spalle con un sorrisetto mesto al marito. Eustaquio aveva verificato ogni maglia del recinto, aveva cercato di mettere in trappola il vicino. Ma che se ne poteva fare Pedro Lizandro di cinque galline al giorno? Infine il nostro Eustaquio aveva compreso che era opera diabolica, si era fatto la croce e si era deciso a rivolgersi alla chiesa.
Domenica.
La lattina di Incacola, piena di vino bianco, non aveva interesse in questa storia e se ne stava sul gradino della chiesa, accanto al missionario, quest’ultimo scaricava la pipa, quando vide le braccia agitate di Eustachio. Per un attimo il buon missionario perse la fede e fu tentato di maledire colui che viene a turbare la pace, ma vide il cesto coperto da un panno bianco che Eustaquio portava e decise di pregare per l’anima sua. Sia pure di origini e cultura tanto diverse, i due erano fatti per intendersi. Fu stabilito che il missionario si sarebbe nascosto di notte nel capanno accanto alle galline per esorcizzare il demonio. Eustaquio comprò la verità con un cesto di cinquanta uova fresche coperte da un panno bianco.
Il giorno dopo.
Magdalena Villareal y de Asuncion, una delle migliori porcelle di Eustaquio, si voltava di tanto in tanto ansiosa verso la fazenda, strappando la cordicella che Eustachio le aveva messo al collo per trascinarla. Quando i due passarono davanti alla scuola, il missionario non riuscì a fermare i piccoli monelli indios, che corsero fuori a tirare pietruzze sui fianchi dell’animale. La porcella prese a saltellare ribelle, ma Eustaquio le mostrò la giusta via a calci nel culo, il che dimostra quanto profondo fosse il legame tra i due. Di buon animo Eustachio e Magdalena arrivarono al cantiere della Ferrovia.
Poncho, il magazziniere della Compagnia Ferrocaril, vide arrivare suo cugino Eustaquio e la porcella, si chiese quale dei due fosse l’animale, ma sorrise a entrambi.
— Hola Poncho, come procedono i binari nella Sierra?
— Dritti avanti come un treno, Eustaquio.
— Poncho, ti ho portato questa porcella per sfamare la tua famiglia, ma mi serve un favore.
Poncho legò la porcella alla gamba di un tavolo e si mise a farle solletico, distratto fece un ampio gesto con la mano verso gli scaffali, Eustaquio si prendesse quello che voleva, era tutta roba della Compagnia. Eustaquio se ne torno a casa senza la porcella, ma con un pacchetto pesante, cantando ma senza saltellare.
All’alba.
Dopo che Eustaquio e il missionario la ebbero legata all’albero con una meluccina in bocca, Maria Ichuzena ci mise qualche tempo a capire cosa le stava per capitare, giusto il tempo che Mancha Negra ci mise per arrivare da lei. Mancha Negra prese per un invito il mugolare e l’agitarsi pazzo della donna, si affrettò a soddisfarla, non ne lasciò traccia, neppure le scarpe.
Tic tac. Dopo aver divorato la donna, Mancha Negra sentì questo suono dallo stomaco e ne rimase sorpreso, nessuno gli aveva parlato di donne che fanno tic tac, dopo essere state mangiate da un coccodrillo. Mancha Negra, Macchia Nera, era stato battezzato con questo nome per essersi mangiato il precedente missionario, un ragazzo inesperto, ma anche per via di un marchio scuro sulla schiena, che significa peccato da espiare. Tornato al fiume Mancha Negra si distese nel fondo fangoso e quando il tic tac smise la dinamite nella sua pancia esplose con Maria Ichuzena. Il giorno dopo la scomparsa della donna, Eustaquio si prese in casa il vicino, come un fratello, a lavorare senza paga.
 
 
   
 
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