Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Mirty_92    16/12/2014    5 recensioni
Hermione si trova alle prese con i regali natalizi in una Hogsmade gelata e innevata che, nel più zuccheroso e caldo negozio del villaggio, le riserverà una sorpresa di Natale piacevole e a dir poco inaspettata.
" “Le stelle ricoperte di cocco possono andare bene.”
“C-come, scusa?”
“Ho detto che le stelle ricoperte di cocco vanno bene. Non stai forse scegliendo il regalo per me, Granger? Dovresti ringraziarmi. Ti sto facilitando il compito dicendoti quello che mi piace” e con fare noncurante Fred le fece l’occhiolino.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
k

Una semplice giornata natalizia

Hermione si sfregò energicamente le mani, già coperte da un paio di spessi guanti di drago, cercando di scaldarle ancora un po’ per quanto le fosse stato possibile. Era l’ultima domenica prima delle vacanze natalizie. L’aria era gelida e la neve, caduta copiosamente e incessantemente nelle settimane precedenti, continuava a vorticarle attorno, posandosi dispettosa sulle punte dei capelli, non protette dalla berretta di calda lana che indossava. Affrettò il passo, Hermione. Era decisa a portare a termine le ultime compere natalizie entro quella mattinata così avrebbe passato il resto della giornata al caldo, nella Sala Comune di Grifondoro con la sola compagnia di un buon libro. Erano da poco passate le nove ma le vie di Hogsmade erano stranamente tranquille. La maggior parte degli studenti di Hogwarts approfittava delle domeniche per dormire un po’ di più, ma, naturalmente, Hermione non era tra questa maggioranza. Il freddo e la neve avevano inoltre scoraggiato parecchi studenti ad uscire dal castello, nonostante quella fosse l’ultima gita ad Hogsmade prevista per la fine dell’anno, per questo motivo le strade del villaggio erano pressoché prive di studenti. Gli stessi Harry e Ron sicuramente dormivano ancora ma, una volta tanto, ad Hermione la cosa non dispiacque: avrebbe potuto finalmente acquistare i regali di Natale per i suoi due migliori amici, senza la difficoltà di doverli nascondere sotto i loro stessi occhi. Ron, curioso come pochi quando si trattava di regali, diventava particolarmente attento -soprattutto con l’approssimarsi del Natale- agli atteggiamenti di chi gli stava attorno e, l’ultima cosa di cui aveva bisogno Hermione, era che qualcuno si concentrasse su di lei più del dovuto. Specialmente in quell’ultimo periodo.

La ragazza era arrivata di fronte a Mielandia: il posto perfetto dove sicuramente avrebbe trovato qualcosa per tutti. Oltre ai consueti regali per Harry, Ron, Ginny e i suoi genitori, Hermione era andata ad Hogsmade anche per prendere un pensierino a Neville, uno a Luna e, per quel Natale, aveva aggiunto alla sua lista anche i gemelli Weasley. Pensando ai fratelli di Ron, per un attimo le si imporporarono le guance già abbastanza rosse per via del vento glaciale che sembrava non voler concedere alcuna tregua. In quello stesso momento una folata gelida la investì in pieno viso e un brivido di freddo le corse lungo la schiena. Hermione tornò in sé: accantonò il pensiero dei gemelli e,  scuotendo la testa infastidita da quel malsano e quanto mai bizzarro suo fantasticare, si affrettò a sbattere gli stivaletti ricoperti di neve sul tappetto rosso dell’ingresso. La scritta Merry Christmas, ricamata abilmente sul tessuto irsuto, si riempì subito di neve. Hermione aprì la porta e non appena ne ebbe varcata la soglia, venne investita, questa volta, da una folata di aria calda e dolce -per fortuna!-. Se avesse avuto gli occhiali come Harry, pensò, sicuramente avrebbe finito per non vederci più nulla, tanto era lo sbalzo termico tra l’esterno e l’interno. Le ci volle un attimo per abituarsi a quella nuova atmosfera e per guardarsi attorno godendosi il piacevole cambiamento di luogo. Il negozio di Mielandia, durante il periodo natalizio, era uno dei suoi preferiti, secondo solo a Scrivenshaft, che rimaneva indubbiamente il suo negozio prediletto in ogni periodo dell’anno. Mielandia però, durante le feste, era qualcosa di particolarmente bello e attraente. Infatti, già notoriamente noto come il negozio più colorato dell’intero villaggio, nel mese di dicembre, diventava un vero e proprio tripudio di mille e più colori sfavillanti. Sembrava che ogni caramella esposta avesse una propria tonalità che la rendeva diversa da tutte le altre sue gemelle. Per non parlare poi dell’atmosfera sensazionale creata dalla proprietaria. Uno stratagemma particolarmente grazioso per accogliere i visitatori all’ingresso era la sistemazione di una nuvoletta fluttuante di colore rosa shocking che, sospesa sulle loro teste, lasciava cadere soffici e zuccherosi cristalli di candido zucchero filato che si potevano tranquillamente mangiare. Gli espositori poi -con un semplice ma efficace incantesimo di espansione, notò Hermione con occhio attento- erano stati ingranditi e, di conseguenza, resi più adatti a mostrare il doppio -se non addirittura il triplo- dei dolciumi. Hermione per un momento venne sopraffatta da tutto ciò che la circondava: ogni cosa su cui posava lo sguardo attirava la sua attenzione e, in un certo qual modo, la disorientava. Fortunatamente per lei, c’era ancora poca gente nel negozio e questo le avrebbe permesso di dedicarsi con calma alla scelta dei dolci più adatti per i suoi amici senza incappare in una ressa soffocante. Doveva ammettere infatti di non essere molto brava a scegliere questo genere di regali dato che, essendo cresciuta in una famiglia di dentisti, le caramelle in casa sua non erano mai state molto presenti. Sospirò appena di fronte alla prospettiva di scegliere tra tutte quelle centinaia di leccornie e si concesse ancora uno sguardo al negozio. Alla cassa vide una strega bassa e rubiconda dall’aria simpatica  che stava pagando il suo acquisto alla commessa che indossava un completo rosso natalizio con un cappello che cantava allegramente delle carole molto carine, mentre un mago occhialuto e dinoccolato osservava e vagliava le diverse qualità di Api Frizzole all’estremità opposta del negozio. Sembrava che, a parte lei e quei due signori, tra gli alti scaffali di dolci, non ci fosse nessun altro. Così la ragazza, un po’ più rilassata, si diresse verso l’espositore vicino alla vetrina, quello che durante l’anno era dedicato alle cioccorane. In occasione del Natale, era stata aggiunta una fontana che stillava cioccolata fusa alla quale si poteva far assumere la forma desiderata semplicemente incanalandone il flusso verso uno stampo scelto. Così non c’erano più solo cioccorane, ma piccoli abeti glassati di verde, cioccolatini a forma di pacco regalo delle dimensioni di una fragola matura e ripieni di crema alla nocciola e tante stelle ricoperte di cocco o di crema al caramello. Hermione ora era indecisa. Sapeva perfettamente che a tutti i suoi amici piacevano le cioccorane però voleva far loro qualcosa di speciale. Ginny avrebbe apprezzato le stelle al caramello? A Ron sarebbero piaciuti i pacchi regalo ripieni di crema alla nocciola? Ed Harry avrebbe gradito gli abeti glassati?

Stava mentalmente valutando tutte queste possibilità quando, improvvisamente, una voce alle sue spalle la fece sobbalzare.

“Indecisa, Granger?”

La ragazza si girò di scatto, sorpresa dalla nota di familiarità che aveva colto nel tono di voce che l’aveva apostrofata. Le era sembrato infatti di non aver visto nessuno che conoscesse nel negozio.

Invece, uno dei gemelli Weasley era di fronte a lei -vicino, molto vicino- e la guardava con un’espressione curiosa sul volto malandrino. L’indecisione che le aveva fatto corrugare la fronte nella scelta dei dolci, scomparve immediatamente quando riconobbe, senza esitazione, il suo interlocutore.

“Accidenti, Fred! Mi hai spaventata” sbottò, infastidita.

Fred scoppiò a ridere.

“Tranquilla, Granger. Chi pensavi che fossi? La Umbridge? Certo che sei stata brava a capire chi sono, devo ammetterlo. O hai forse tirato ad indovinare?” Una vena ironica trapelò dalle sue ultime parole.

“No di certo! Ho capito chi fossi non appena ho sentito la tua voce” rispose lei, risentita. Per chi l’aveva presa? Una ragazzetta del primo anno che non lo sapeva distinguere dal gemello? Erano quasi quattro anni che praticamente passava parte dell’estate alla Tana ed era del tutto normale che lei sapesse riconoscere e distinguere la voce di Fred da quella di George. O forse non lo era?

Fred la guardò sorpreso. “Ah davvero, Granger? Ho una voce così riconoscibile per le tue orecchie?”

Hermione si sentì avvampare quando colse nel tono di Fred una punta di malcelata malizia nonché una certa soddisfazione. Così, per non farsi vedere, gli voltò le spalle e tornò a concentrarsi sulla cascata di cioccolata che sgorgava tranquilla dalla fontana.

“Le stelle ricoperte di cocco possono andare bene.” Fred decise di sorvolare sull’argomento, sistemandosi accanto a lei per vedere meglio la fontana.

“C-come, scusa?”

“Ho detto che le stelle ricoperte di cocco vanno bene. Non stai forse scegliendo il regalo per me, Granger? Dovresti ringraziarmi. Ti sto facilitando il compito dicendoti quello che mi piace” e con fare noncurante le fece l’occhiolino.

“Io non stavo affatto pensando al regalo per te!” si indignò lei, diventando rossa.

“Allora perché sei arrossita?” le fece notare Fred guardandola in modo così spudorato che per un attimo ebbe la tentazione di schiaffeggiarlo per il suo… la sua… insolenza? Per il suo modo di fare così maledettamente dongiovannesco?

Accidenti! Cosa le stava succedendo? Da quando Fred si comportava in modo così… così… malizioso con lei? Ma soprattutto da quando Fred Weasley le faceva quello strano effetto? Beh, a dirla tutta, era da quell’estate, trascorsa a Grimmauld Place, che aveva cominciato a fissare il suo sguardo un po’ troppo spesso sul ragazzo che ora le stava a fianco. Ma un motivo logico che riuscisse a spiegarne il motivo, il suo eccellente cervello, ancora non lo aveva trovato. Ed era per questa ragione che, Hermione Granger -studentessa più brillante di tutta Hogwarts- aveva, poco alla volta, perso il sonno.

“Granger, tutto ok? Non sapevo che bastasse così poco per farti perdere l’uso della parola” continuò a scherzare lui e nel farlo, le si era avvicinato sempre più.

Hermione per un attimo sentì la gola seccarsi, il respiro accelerare e una nuova ondata di rossore investirle le gote.

“Io-io non ho perso l’uso della parola” riuscì a dire con voce che le si incrinò appena.

“Mmmm… certo. Sei molto convincente, Granger” disse sarcasticamente. “E anche molto testarda” aggiunse.

Ora Fred aveva portato il suo viso davvero a pochissimi centimetri di distanza da quello di Hermione. Lei deglutì e cercò di non farsi prendere dal panico. Era disorientata, totalmente nel pallone a causa di quel guastafeste di un Weasley.

“Perché sarei testarda, scusa?” Un pizzico di orgoglio Grifondoro almeno le era rimasto! Poteva ancora uscire da quella situazione a dir poco imbarazzante a testa alta e in modo dignitoso.

“Perché ti ostini a negare quello che ormai ho capito anche io.”

La strega questa volta parve cadere dalle nuvole. “Che cosa diavolo stai dicendo, Fred?”

“Oh, andiamo, Granger. Smettila di fingere. Magari non stavi pensando proprio a me quando stavi scegliendo quale cioccolatino preparare, ma sono sicuro che mi avresti comunque preso qualcosa come regalo.”

Hermione sbarrò gli occhi di fronte alla faccia tosta del ragazzo che continuava a fissarla negli occhi come se nulla fosse.

“Come fai ad essere così sicuro che io voglia farti il regalo di Natale, Weasley? Dopotutto te l’ho mai fatto in tutti questi anni?” Hermione riguadagnò terreno sfoderando lo sguardo saccente che tanto infastidiva Ron e intimoriva gli altri. Ma il bel viso di Fred Weasley non fece una piega. Il suo classico sorriso sghembo non abbandonò neppure per un istante le sue labbra.

“Quest’anno è diverso, mia cara prefetto.”

Hermione scoppiò a ridere sarcasticamente. “Tu dici? E come mai dovrebbe essere diverso?”

“Semplice. Perché io ti farò il regalo di Natale. Anzi, te ne darò una parte proprio oggi, così tu non potrai fare a meno di ricambiare.” E prima che la ragazza avesse avuto il tempo di realizzare le sue parole, Fred le posò un veloce e delicato bacio sulle labbra. Il tempo di un battito di ciglia e lui si stava già allontanando verso l’uscita.

“Ci vediamo in giro, Granger. E ricordati, le stelle ricoperte di cocco andranno benissimo.”

 

Stordita era un aggettivo ancora troppo debole per definire il suo stato d’animo in quel preciso momento. Fred Weasley, che si era appena defilato da Mielandia, l’aveva baciata. Certo, si era trattato di un bacio a stampo, un bacio che probabilmente non significava nulla, un bacio dato per scherzo, forse. Ma allora come mai Hermione si era sentita invadere da un calore che non aveva nulla a che vedere con la calda e zuccherosa atmosfera del negozio? E per quale motivo non aveva provato il ragionevole impulso di Schiantare Fred quando si era azzardato a tanto ma aveva solo sperato che quel contatto così debole si intensificasse?

“Posso esserti utile, cara?”

Per un attimo, Hermione temette di morire e, istintivamente, si portò una mano al cuore. Si era quasi dimenticata di trovarsi in un negozio dove, sicuramente, qualcuno, prima o poi, avrebbe notato la sua strana immobilità di fronte alla fontana di cioccolata. Perché, era pur vero che si poteva rimanere incantati di fronte a tanta dolcezza, ma era ancor più vero che non si poteva rimanere imbambolati troppo a lungo.

La proprietaria in persona la guardava, sorridendole benevola.

“Oh, no grazie. Stavo solo dando un’occhiata. Ripasserò in giornata. Scusi ma adesso devo proprio andare” e senza preoccuparsi dell’espressione sbalordita della donna, Hermione si precipitò per strada. A quanto pareva non solo la neve non aveva alcuna intenzione di smettere di cadere ma ora, l’intensità con cui vorticava trasportata dal vento, era addirittura aumentata. Sembrava il preludio di una vera e propria bufera di neve. Hermione fece appena in tempo a fare pochi passi fuori dal negozio che una mano le afferrò il polso e la trascinò al riparo sotto un portone.

Stava già per inveire contro lo sconosciuto ma questo non le diede il tempo di fare nulla. “Non pensavo ci mettessi così tanto ad uscire dal negozio. Sto congelando!” protestò Fred Weasley che, per dimostrare la veridicità delle sue parole, saltellava sul posto cercando di riscaldarsi. Hermione lo guardò per un momento, contrariata: lei non ci aveva affatto messo tanto ad uscire dal negozio! Poi, osservandolo, notò quanto fosse buffo vedere quel ragazzo alto e ben piazzato che non smetteva di muoversi un attimo. Spontaneamente sorrise.

“Ehi! Cosa c’è di così divertente?” Fred la guardò con un sopracciglio aggrottato senza smettere di saltellare.

“Sei davvero buffo, lo sai? A saltellare in quel modo” e questa volta non riuscì a trattenere una risatina.

“Tu dici, Granger? Lo faccio solo per scaldarmi un po’. Preferirei poter sperimentare un altro metodo ma non so se tu saresti d’accordo.”

La ragazza sgranò gli occhi e smise di ridacchiare punta dallo sguardo audace e malandrino che Fred le riservò. Le guance di Hermione avvamparono e lei si maledisse mentalmente per quell’imbarazzo che non era in grado di fermare.

“Ma cosa stai dicendo, Fred?”

“Perché allora mi avresti seguito, Granger? Non vuoi sperimentare qualcosa con me?” Fred ora era  fin troppo allusivo. Hermione, invece, era fin troppo imbarazzata.

Il ragazzo aveva smesso di saltellare e le si era avvicinato con fare circospetto. “Vuoi dirmi qualcosa, Granger?”

Hermione, che aveva abbassato la testa per tentare di nascondere il volto ormai in fiamme, si azzardò a rispondere. Ma tutto quello che riuscì ad uscire dalla sua bocca fu solo una semplice domanda. “Perché?”

Fred la guardò dubbioso, forse pensava che il freddo avesse congelato il brillante cervello della strega. “Perché, cosa?”

“Perché mi hai baciata a Mielandia?” Hermione snocciolò quella frase tutta d’un fiato.

Fred dal canto suo le si fece ancora più vicino. “Come, Granger? Non l’hai capito? Devo davvero spiegarti il motivo per cui ti ho appena baciata?” Una sottile vena di incredulità trapelò dalle sue parole. Fece cenno di sì con la testa Hermione, ingoiando parte del suo orgoglio Grifondoro. Non che non avesse pensato ad almeno alcune possibili risposte alla sua stessa domanda. Ma la verità era che, Hermione Granger, sotto quella dura scorza di ragazza studiosa e prefetto irreprensibile, era una ragazza adolescente. E, anche se sicuramente aveva una marcia in più, come tutte le altre adolescenti, quando si trovava alle prese con i propri sentimenti, si sentiva un po’ vulnerabile e in quel momento necessitava di chiarimenti che solo Fred Weasley -per il bacio che le aveva dato poco prima- poteva darle.

Dato che Hermione si ostinava a non parlare, Fred decise di agire.

Questa volta, la prese tra le braccia, la avvicinò a sé e riposò con decisione le sue labbra su quelle di lei esercitando una leggera pressione. Hermione sentì ancora un forte calore invaderla e il freddo attorno a loro sembrò sparire. In modo del tutto naturale, dischiuse le labbra quando il tocco di Fred si fece più insistente e, fu in quel momento, che smise di pensare. Si rese conto che non aveva più bisogno di alcuna risposta. Non le importava del motivo per il quale Fred la stava baciando o l’aveva baciata. Tutto quello che contava era che quel bacio era vero. E che quella persona che era lì con lei e che la teneva stretta nel suo caldo abbraccio, era Fred.

Passò del tempo, e a quel bacio ne seguirono altri, sempre più ardenti e appassionati. Fred la stringeva possessivo a sé e lei si rifugiava in quei baci come non avrebbe mai pensato di concedersi a nessuno. Un brivido tuttavia la riportò alla realtà. Fred si staccò appena da lei, tenendo appoggiata la sua fronte alla sua.

“Hai freddo?” Le sue parole erano un sussurro rispetto al vento che sibilava forte entrando prepotente attraverso il portone.

“Solo un po’. Anche se devo ammettere che se questo è il metodo che volevi sperimentare per scaldarti, non è niente male.” Hermione accennò un sorriso di fronte allo sguardo sbalordito di Fred che poi scoppiò a ridere seguito a ruota da lei.

“Granger, sei davvero una strega piena di sorprese! Allora te lo richiedo: vuoi davvero sapere perché ti ho baciata?”

“Non ne ho bisogno, Fred. Almeno per il momento. Ma un giorno giuro che dovrai rendermi conto di questa giornata e allora, se non saprai darmi una spiegazione decente, per te saranno guai.” La faccia semi seria e l’indice accusatorio puntato sul suo petto non fecero desistere Fred dal suo intento. Infatti, per tutta risposta, la baciò ancora. Poi la prese per mano e la trascinò nella bufera, tra le strade di Hogsmade.

“Fred! Ma dove mi porti? Moriremo congelati!” si lamentò Hermione.

“Tranquilla, ce ne torniamo al castello. Ho un’ottima poltrona in Sala Comune che potrei condividere con te.”

Hermione si bloccò per un attimo in mezzo alla via principale. Fiocchi sempre più grossi cadevano tutt’intorno a loro.

“Che c’è? Che ti prende?” le chiese Fred, impensierito.

“Non ho preso i regali di Natale, Fred! Mi hai distratto e non ho comprato nulla.” L’aria a metà tra l’imbronciato e il preoccupato di Hermione, fece sorridere il ragazzo.

“Tranquilla, Hermione. Ti aiuterò io per i regali. Ma non oggi. Oggi mi prendo il mio regalo di Natale in anticipo e quel regalo sei tu.” E senza lasciarle il tempo di aggiungere altro la trascinò verso il castello lasciandosi alle spalle solo un portone isolato carico dei sospiri di due giovani innamorati.

Angolo Mirty_92:

Ciao a tutti! Non ho molto da dire a proposito di questa storia se non che è nata pensando di partecipare ad un contest che richiedeva di ricreare lo spirito natalizio. Poi, però, a causa della sua lunghezza, non mi è stato possibile partecipare. Ecco spiegato il lungo preludio descrittivo. Non me ne vogliate.
Detto questo, grazie per essere passati di qua.
Alla prossima,
Mirty

 

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Mirty_92