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Autore: mikilily    16/12/2014    9 recensioni
Piccola e dolce O.S. sul Natale a casa Malfoy. Che cosa farà Hermione per rendere il Natale più magico? Quale marachella combinerà Scorpius ?
Leggete e fatemi sapere cosa ne pensate.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Suo marito era uscito di casa alle prime luci dell’alba, mentre lei ancora si crogiolava sui morbidi guanciali: l’odore di lui ancora li impregnava ma la sua parte era oramai fredda. Non era riuscita  nemmeno a salutarlo  e  questo un po’ la rattristò ma quando tornerà da loro a riceverlo ci sarà l’aria festosa del Natale, oltre che i suoi baci e quelli di Scorpius.
Si vestì veloce e non si crucciò nel saltare la colazione, l'avrebbe fatta poi con  con suo figlio quando quel dormiglione si sarebbe svegliato, ma ora era presto e non osò disturbarlo.
Corse per le scale rischiando più volte di cadere sul marmo liscio, si sentì una bambina ma non le importò: nessuno era lì per rimproverarla. Quando giunse fino alle vecchie cucine del Manor non si stupì nel trovarli già tutti all'opera. Gli elfi nonostante la sua battaglia per liberarli avevano resistito ed ora, anche se a malincuore ma con giusta ricompensa, lavoravano anche per lei.  
-Tibly- la sua voce risuonò e fece girare verso di sé l’elfo domestico che immediatamente si protrasse ai suoi piedi. Si impose di non storcere il naso per quel servilismo inopportuno ma era più forte di lei, l’elfo sembrò non accorgersene e questo fu un bene, l’ultima volta si era schiacciato le orecchie nel forno e Scorpius  aveva domandato per quasi una settimana il perché del gesto.
-Mi serve il tuo aiuto- l’elfo si fece attento e un sorriso si dipinse sul suo buffo viso.
-Dica mia Lady-
***
La neve scese lenta e bagnò i  suoi capelli rendendoli ancora più indomabili ma non se ne curò, seguì l’elfo fin giù alla radura è lì che secondo Tibly c'erano i migliori.
Inciampò più volte sulle radici degli alberi che si ergevano maestosi per chilometri: quel posto era sempre stato impervio e sperò con tutto il cuore che suo figlio si facesse persuadere dal buio e dai racconti noir  di suo padre. Era un’illusione la sua, poiché sapeva bene che Scorpius era come lei: amava l’avventura ed esplorerà ogni angolo del loro magico maniero.
-Signora- l’urlo di Tibly la fece correre, il vento sferzò sul suo viso, non sentì nemmeno più la punta del suo naso ma era felice e anche l’elfo che saltella gaio qua e là.
***
L’abete era stato trascinato dagli elfi fino al centro del salone: era bello,  maestoso , profumava di fresco e natura e lei non vedeva l’ora di addobbarlo.
Ritornò bambina davanti a quell'albero rimembrando i passati Natali quando ancora non sapeva di essere una strega e con i suoi genitori addobbava ben tre alberi: quello nella loro casa, quello nello studio dentistico e infine quello nella casa dei nonni in Francia.
Tutti e tre avevano il rosso e l’oro come colori predominanti e fu proprio in quell'istante che si ricordò che gli addobbi in casa Malfoy non erano affatto di suo gradimento : il verde e l’argento non richiamavano alla mente il Natale si disse.
-Tibly – disse agguantando il giaccone – io esco –
L’elfo sembrò spaesato ma non proferì verbo abbassò il capo verso la sua padrona che si smaterializzò per le vie del centro.
**
Diagon Alley era uno spettacolo nel mese di Dicembre, le luci dei negozi, i cori nelle strade, il profumo dei dolci appena sfornati della nuova pasticceria .
Sorrise entrando nel negozio di addobbi ,superò il bancone salutando con la mano il proprietario. Non ci mise molto a trovare i cristalli e le palline in vetro che all'interno custodivano piccole miniature raffiguranti paesaggi magici del mondo.
Soddisfatta pagò tutto e si incamminò verso casa, appena giunta sarebbe corsa a svegliare Scorpius e con lui avrebbe allestito l’albero più bello che Villa Malfoy avesse mai custodito da quando era stata costruita.
*
Si smaterializzò direttamente nella camera di suo figlio e rimase stupita nel vederla già vuota: non era da Scorpius alzarsi presto visto l’ora in cui era andato a dormire.
Un fragoroso tonfo la fece sobbalzare e  il successivo pianto le ghiacciò il sangue nelle vene.
Corse disperata per le scale del Manor, scese giù fino alla grande sala e fu lì che lo trovò. Scorpius stava rannicchiato sopra l’albero di Natale che ora era riverso sul pavimento mentre la terra imbrattava il tappetto prezioso .
Il piccolo Scorpius sollevò la testolina , gli occhi erano pieni di lacrime. Hermione spalancò le braccia e lui si tuffò immediatamente per ricevere il conforto dalla sua mamma.
-Mammina- disse tirando sul col naso –bua Ius- continuò indicando il pantalone della tuta che si era strappato sul suo ginocchio.
Hermione lo strinse a se e lo ricoprì di baci, quanto amava suo figlio e quanta paura aveva avuto sentendo quel fracasso.
-Passato?- domandò  e il piccolo annuì.
-Mammina-  disse ancora il bambino.
-Credo di averla rotta- ammise.
Hermione guardò la gamba di suo figlio – No tranquillo dopo un po’ passa- rispose.
Ius mosse il capo e guardò a terra poco lontano dall’albero di Natale e fu lì che vide la scopa da corsa di suo marito.
- Senti mammina se scrivessimo a Babbo Natale, pensi che potrebbe portargliela una nuova?-
Hermione annuì e trattenne a stento una risata.
- Secondo te è stato bravo papà?- domandò a suo figlio.
Scorpius ci pensò su e si fece serio –Bhe buono buono no, mi ha rimproverato perché non ho mangiato la minestra e poi… basta – concluse
-Dai forse se ci mettiamo una buona parola potrebbe portargliela- fisse Hermione- Ora cosa dici mi aiuti ad addobbare l’albero?-
A Scorpius si illuminò il viso si asciugò le lacrime e aiutò sua madre ad attaccare le palline in vetro stando attento a non rompere nulla, cosa che risultò alquanto difficile ma per fortuna Hermione aveva la bacchetta.
Quella sera, quando Draco Malfoy tornò a casa, si trovò di fronte il più bel albero che avesse mai visto, tutto bianco e  oro, sorrise notando le lucine che magicamente si accendevano e spegnevano e  gli si riempì il cuore quando suo figlio gli corse incontro per abbracciarlo.
Quello si che sarebbe stato un Natale con i fiocchi: aveva un bambino bravissimo, una moglie bellissima e tanto amore attorno a se.
- Papino- disse Scorpius stringendolo forte – ho combinato un guaio-
Draco alzò gli occhi su Hermione che mimò la parola “scusalo”
Draco si fece attento e un brivido scese lungo la schiena sapeva che se Scorpius aveva combinato un guaio non era certo una bazzecola.
- Hai presente la tua bellissima scopa, quella che mi dici sempre che non posso usare perché …
- Non è un giocatolo – finì lui.
- Sì quella – annuì Scorpius.
- Sì…- Draco ebbe timore di sentire cosa fosse accaduto alla sua splendida scopa da corsa, quella con cui da quasi due anni riusciva a battere Potter e Weasley a Quidditch -
- Beh ecco…-
- Beh se fai da bravo - intervenì Hermione – Babbo Natale te ne porta una nuova- fini
- Che è successo alla vecchia?- chiese.
- Si è abbattuta al suolo e l’abbiamo messa nel camino sai faceva freddo, giusto Scorpius? –
Il bambino guardò suo padre e capì che non era affatto felice ma per fortuna che c’era la mamma a distrarlo con un bacio. 

   
 
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