Come Malfoy entrò nella Sala Grande, gli occhi di Hermione si puntarono su di lui. Le sue guance diventarono rosse per un secondo e poi distolse subito lo sguardo, aspettandosi che lui camminasse nella sua direzione, la superasse e andasse a sedersi nel suo solito posto.

La situazione, però, non fu affatto come lei se l'era immaginata. Lui rallentò il passo e si fermò dietro di Ron, con le mani imbucate nelle tasche. Lei lo conosceva da abbastanza tempo che quello fosse un segno di nervosismo, ma decise di ignorarlo, di comportarsi come se il cibo nel suo piatto fosse la cosa più interessante del mondo.

“Granger, ho bisogno di parlarti.”

La sua voce era forte e sicura, come se non si fosse appena imbucato nel tavolo dei Grifondoro a chiederle davanti a tutti di parlarle. 

Tutte le teste si girarono verso la loro direzione e i bisbigli di iniziarono ad alzare dalla Saga Grande, facendo chiudere lo stomaco di Hermione. Cosa diamine stava facendo, erano d'accordo che il loro piccolo patto sarebbe restato segreto!

“Smamma, Malfoy, lasciala in pace!” sbottò Ron voltandosi torvo verso il biondo. 

Gli occhi di Harry erano fissi su di lui nonostante non stesse dicendo nulla, rendendo Hermione ancora più nervosa. Lui lo sapeva, ne era certa. Le scappatelle, le cose nascoste, il fatto che lei avesse inavvertitamente confessato che c'era qualcuno in quel momento di cui non poteva parlare.

“Non obbligarmi a buttarti giù il cibo per la gola, Weasley, anche se non concluderei molto, dato che sono certo che ti piacerebbe.” sibilò Malfoy, con gli occhi grigi fissi su di lei.



“Granger. Parlare. Adesso.”