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Autore: MisunderstoodGenius    17/12/2014    2 recensioni
E' straordinario come un persona riesca a sconvolgerti la vita. Questo, e' quello che e' capitato a Trinity.
Sedicenne, con i soliti problemi adolescenziali, un padre,invisibile, una madre troppo permissiva,costretta ad occuparsi individualmente delle figlie.
Ma Trinity,lei sorride sempre.
Anche se per finta,lo fa.
Ma poi,qualcosa riesce a farla sorridere realmente.
Jay,24 anni, intelligente e benestante. Bello,e come tutti i ragazzi belli,stronzo.
Modesto e puttaniere,odia le storie serie ed e' convinto di non poter amare.
Ma Jay sorride sempre.
Anche se per finta,lo fa.
Il destino gli ha fatti incontrare.
Loro. Cosi' diversi ma cosi' uguali.
Loro,che hanno bisogno di essere salvati,scopriranno che l'unico modo per farlo...
E' viversi.
Primo capitolo della trilogia "Saviors of souls".
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jay McGuiness, Max George
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 26

                                       "Chi non è disposto a sembrare stupido,non merita di amare"

-E la reginetta del Saint Loraine 2014 è...Morgan Bolton!-
Un forte applauso inonda la sala.
La Bolton sale sul palco,tutta rossa in viso e con gli occhi lucidi.
Raggiunge il suo compagno e sorride imbarazzata.
Non ho mai sentito parlare di questa Morgan,ma sono contenta per lei. Sempre meglio di Margaret.
Quest'anno,per la prima volta,due ragazzi di prima hanno vinto.
Il volto di Summer è qualcosa di indescrivibile.
Tristezza,delusione e soprattutto rabbia.
-Ehi,per noi la regina sei tu.- La rassicura Michael.
Ci prende per mano,e ci conduce al bar infondo alla sala.
-Ora come ora,ho solo voglia di colmare questo vuoto.Divertiamoci come non abbiamo mai fatto.-Ci sorride e si rivolge al ragazzo dietro il banco.-Rich,la mia riserva.- 
Il ragazzo si abbassa automaticamente e da sotto il tavolo tira fuori due bottiglie colorate.
-Alla nostra!-Dice Summer stringendo le due bottiglie di  Vodka.
Io e Cher ci guardiamo perplesse,ma meglio non contraddirla.
Ordina al dj di partire con la "vera musica" e dopo qualche secondo,la musica hardcore interrompe il ballo lento e romantico dei due vincitori,che ci osservano con rabbia.
Summer gli ignora e ci spinge al centro della pista,iniziando a muoversi fuori tempo e velocemente.
Presto la sala si riempe,e ci si scorda subito dei protagonisti della serata.
-avete ragione!- urla Sum bevendo un lungo sorso di quel liquido colorato. -la vera vincitrice sono io,e questa festa è una bomba!-
Ci passammo le bottiglie,ridendo e ballando
Senza pensare a nulla.
Ballammo per tanto tempo,con le bottiglie quasi vuote in mano e i piedi doloranti.
Era tutto perfetto.
O quasi.
Il momento in cui avevo incontrato quegli occhi azzurri non lo potrò cancellare con nessun goccio di alcool.
Avevo appena chiuso definitivamente con Jay e stavo cercando di dimenticare.
E gli ho detto che non lo amo più.
Ma quanto sono stupida!
-Ragazzi,usciamo da qui.- Seguiamo Summer all'esterno della palestra,ormai quasi vuota.
L'orologio del campanile segna le due.
Ho un forte mal di testa e fatico a stare in piedi,proprio come gli altri.
Ci avviamo nelle strade illuminate solo dai pochi lampioni accesi,barcollando e ridendo per il nulla.
Michael finisce la bottiglia e la lancia lontano.
Il rumore che essa provoca,è simile a quello che ha fatto il mio cuore poche ore prima.
Sono così confusa.
Non riesco a pensare.Non so se sto pensando e se sto pensando a lui.
La mia mente vaga da sola e non so nemmeno dove.
-Ti squilla il cellulare, Trini.- Biascica Cher.
Prendo il telefono dalla borsetto e guardo lo schermo,troppo illuminato per i miei occhi.
Osservo confusa il nome sul display.
Nareesha?
-Pronto?- Cerco di nascondere al meglio la mia voce impastata,fallendo miseramente.
-Trinity! Oh Trinity! Devi venire immediatamente!- i forti singhiozzi mi arrivano acuti alla testa.
Devo andare a casa,ecco dove.
-Che succede Nare?-
-Ohh Trinity,non si sa se è g-grave!-
-Nareesha ,calmati.spiegami che succede.-
-Devi venire...all'o-ospedale adesso!
J-jay sta male...Ha avuto un incidente...Oh Trinity!-
Il telefono mi scivola dalle mane provocando un forte schianto.
Jay.
Ospedale.
Incidente.
Respira Trinity.
-Che cosa c'è?- mi chiede Cher.
Improvvisamente intorno a me non c'è più niente.
Nessun lampione,nessun auto che corre,nessuno.
"Non ti amo più."
-Dobbiamo andare all'odspedale,subito.-
Inizio a correre,non so nemmeno se sto andando nella direzione giusta,non ascolto le voci dei miei amici alle mie spalle.
Ogni passo provoca un dolore lancinante alla testa,ma lo ignoro, continuando a correre più velocemente.
Incidente.
Ha avuto un incidente subito dopo che gli ho detto che non lo amo.
L'insegna al neon del ospedale mi acceca.
La sala d'aspetto è quasi vuota,e mi affretto a raggiungere l'infermiera allo sportello.
-Devi vedere Jay McGuiness,ha avuto un incidente poche ore fa.-
-Mi scusi,è una parente?-
-No...la prego,è molto importante!la supplico!-
-Senza il permesso dell'interessato non posso farla entrare. Non può ancora ricevere visite,se non da parenti.-
-La prego io devo vederlo! Sono la sua ragazza!-
La sensazione di pronunciare queste parole sono così piacevoli,che fatico a trattenere un sorriso in questa tragica situazione.
La sua ragazza.
-Mi dispiace,signorina.-
-Cazzo!voi non capite un...Nathan!-
-Trinity!-
Mi raggiunge velocemente,avvolgendomi in un caldo abbraccio.
-Come sta? Che è successo?-
-Ora ti spiego.Lei fa parte della famiglia,può venire.-
Non aspetta nemmeno la risposta dell'infermiera,
Trascinandomi per il lungo corridoio.
Saliamo al terzo piano,vuoti,se non fosse per la presenza dei ragazzi.
-Trinity!- Nareesha molla il suo caffè,e corre ad abbracciarmi.
Ha gli occhi rossi e gonfi e mi stringe forte.
-Per fortuna che sei arrivata!-
-Ho fatto il più presto possibile...Devo vederlo subito,Nareesha.-
-Non fanno entrare nessuno ora.- Dice Max
-Ma cosa gli è successo? Come sta ora?!-
Li infermiere mi fulminano con lo sguardo,infastidite dal tono alto.
-Una macchina ha preso la fiancata del guidatore.Era passato col rosso.Lo abbiamo visto prima...è ridotto male,Trinity. I medici devono ancora fare degli accertamenti.Non ci dicono nulla,Cazzo!- grida Tom.
Mi siedo pesantemente.nulla sedia affianco a Siva,portandomi le mani ai capelli.
Grosse lacrime amare iniziano a rigarmi le guance.
Ho sempre odiato gli ospedali.
Con quell'odore costante di disinfettante, il cibo insignificante,il colore bianco dei muri,dei letti...è qui dentro,che si decide il destino della persona.
E quando l'infermiere si avvicinò,per avvisarci,cercando di trovare le parole giuste,comprensibili,per dirci che era in fin di vita,capì che l'importanza di una persona la scopri solo quando la stai perdendo.
-Non si sveglierà ancora per molto. Dovreste tornare a casa,appena si sveglia vi avvisiamo.-
-È in coma?-
-non possiamo ancora accertarlo.-
-io da qui non mi muovo.- annuncio asciugandomi le lacrime.
-Trinity,sono le tre,hai bisogno di dormire.sarai la prima a sapere se si sveglierà.- Dice
Max cingendomi le spalle.
-NO!- mi scanso dalle sue braccia.
Le uniche in cui vorrei stare sono quelle di Jay.
-Trinity,Max ha ragione. Devi riposare.-
-Ho detto di no! Lasciatemi qua,andatevene via cazzo!-
Urlo tra le lacrime.
Nareesha si avvicina e mi abbraccia,trattenendo le lacrime.
-Ok Trinity.-
I ragazzi si allontanano,e mi stendo su quelle panche scomode.
La porta dove sta Jay è proprio di fronte a me.
Pochi metri che dividono tra la vita e la morte.
Di qua la vita,di la la morte.
Ma sono morta anche io.
Sono morta dentro da molto tempo e neanche me ne sono accorta.
"non avremmo mai dovuto incontrarci"
Sono così stupida.
Se potessi tornare indietro,farei qualsiasi cosa per migliorare le cose.

-Signorina?- una mano calda mi scuote leggermente la spalla.
Apro piano gli occhi,accecata dalle luci forti.
Un infermiere mi sorride leggermente.
-Che ore sono? -Il mal di testa è peggiorato, le ossa mi fanno male e per un istante mi scordo dove sono.
A casa mia,tra le morbide lenzuola rosa,senza pensieri timorosi.
Ma poi ritorno alla vita reale,dove ricordo di essere li per un motivo preciso.
-Le Sei. Dovrebbe andare a casa,ora.-
-No,devo prima parlare con Jay.Come sta?-
-non si è ancora svegliato. Ma la situazione non è peggiorata...-
-Ma neanche migliorata.-
Mi rivolge uno sguardo comprensivo e torna a fissare la sua cartellina.
-Appena sarà possibile potrà vederlo. Perchè ora non va a riposare.-
-No.-
Mi alzo da quella sedia scomoda,prima di aggredire l'infermiere.
Non mi
Muovo da qui finchè non lo vedo.
Prendo un caffè lungo alle macchinette e vado a sedermi in un altro reparto.
Non ne posso più di stare.nello stesso posto dove sta lui.
Mi avranno preso per pazza.
Una ragazza travestita da Marilyn Monroe,mezza sbronza che dorme nelle panche degli ospedali.
Rido,immaginandomi la faccia che farebbe Jay in questa situazione.
Probabilmente direbbe qualcosa tipo"Si, sembri una pazza,e gli infermieri non vedono l'ora di curarti,con quel vestitino che ti ritrovi. Mmh,sono il tuo infermiere,baby".
E non riesco a trattenermi,continuando a ridere forte,bagnandomi li guance di lacrime e sputando il caffè nel vestito bianco.
Ora si,che sembro pazza.
Oh Jay,come faccio senza di te? Tu sei il mio tutto. E anche se potrà sembrare una frase fatta,tu sei la mia ancora. Si,tu Sei la mia cazzo di ancora!
"Jay riesce a esprimere tutto con la parola cazzo".
Mi asciugo gli occhi bagnati, e prendo il telefono.
Lo accendo,sperando che funzioni ancora,visto la caduta di poche ore prima.
Per mia fortuna,la scritta samsung lampeggia sul display.
Tiro un sospiro di sollievo,interrotto subito dalle numerose notifiche.
Venti chiamate perse e dodici messaggi!
Mia mamma!
Apro con timore la cartella dei messaggi,di cui cinque sono di mia madre,che mi maledice per non essere tornata a casa,e.che avrebbe chiamato la polizia. Gli altri sono dei miei amici,anche loro preoccupati.
Invio un rapido messaggio a tutti dicendoli che sto bene e di non chiamare la polizia.
Mi trovo
Nel reparto oncologia.
Poche persone girano per la sala,perlopiù infermieri.
Una bambina dagli occhi azzurri e dal cranio raso si avvicina a me.
La sua pelle e grigiastra e ha gli occhi,così belli e profondi,infossati.
Mi sorride e si siede affianco a me.
-Ciao.-
-Ehi.-
Ricambio sorridendo,per quanto falso possa sembrare.
-Mi piace il tuo vestito.- 
Guardò il mio abito bianco ricoperto da macchie di caffè e...oddio,spero sia coca cola...
-Grazie. Come ti chiami?-
-Anastasia. Tu?-
-Trinity.-
-Perchè sei qui?-
-Sto aspettando una persona.-
-Quando arriva?-
Non so nemmeno se arriverá.
-È ricoverato. Sto aspettando che si svegli.-
-Ah.ma allora perchè sei triste?-
-Beh perchè...ho paura di perderlo.-
-È il tuo ragazzo?-
Il mio ragazzo.
-Beh...non proprio.-
-Ma tu lo ami?-
Si avvicina sorridendomi,puntando i suoi grandi occhi azzurri  sui miei,aspettandosi una risposta positiva.
-Si.ma ora non importa più.ho sbagliato.-
-Perchè?-
-Sono così stupida...-
Non piangere.Non piangere.Non ora.
-io penso che chi non è disposto a sembrare stupido non merita di innamorarsi.-
La guardo confusa e il suo sorriso si allarga.
-Buona fortuna con il tuo ragazzo. Ciao Trinity.-
Si alza e corre via.
Sono così stupida.
E così innamorata.
Mi incammino verso il reparto di Jay,vuoto e silenzioso.
Mi siedo su quella maledetta sedia che ormai ha preso la forma delle mie chiappe, e punto il mio sguardo sulla porta blu,sperando che da un momento all'altro esca un Jay sorridente,apra le braccia e urla 
"Ecco la mia piccola,è finita l'astinenza baby!"
Si,probabilmente direbbe qualcosa del genere.
Quanto mi manca.
-Eccola.la stavo cercando!-
L'infermiere che mi ha svegliato qualche ora prima,esce sorridente dalla camera di Jay.
-si è.svegliato?-
-non ancora. Ma può vederlo.-
Si! Non poteva darmi notizia migliore! O meglio...si poteva...ma chi se ne importa,devo andare da lui.
Spalanco la porta provocando un forte tonfo,ricevendo gli sguardi arrabbiati dal personale.
I suoi capelli ricci sono fasciati per metà dalla benda bianca.
Devo distogliere lo sguardo,quando vedo la parte tumefatta del suo viso.
L'impatto dev'essere stato proprio forte.
Mi siedo nella sedia affianco al suo letto e gli prendo la mano,grande e fredda.
Un brivido mi percorre la schiena.
Mi ero dimenticata dell'effetto che mi fa.
-Ascolta Jay...cioè,lo so che non puoi ascoltarmi,ma tu fai finta che è così.
Ascolta,senza giri di parole,tu non puoi morire.
Sei così giovane,hai una famiglia,tanti amici che ti vogliono bene,un futuro da cantante,tante esperienza da provare...e poi...hai me.-
Stringo più forte la sua mano e piccole gocce salate iniziano a bagnarmi le guance.
-Jay,sono così stupida...ma sai,penso che chi non è disposto a sembrare stupido non merita di innamorarsi. E si,sono così patetica che ho rubato la frase ha una bambina col cancro,che sicuramente ha copiato da qualche frase,visto che una bambina di sette anni non può sapere nulla dell'amore. Si,in realtà non so perchè te lo sto dicendo,
Sto divagando completamente...ti prego Jay,non lasciarmi! Scusa,scusami per tutto. Dimentica tutto!ti prego io ho bisogno di te!- 
Le mie urla non servono a nulla,se non a farmi arrabbiare ancora di più.
-Cazzo Jay,perchè sei passato col rosso?! No,scusa,scusa, non volevo sgridarti! Jay...non importa se non mi ami,l'amore che provo ci basta per entrambi. Non è vero che ti ho dimenticato,perchè cazzo,non si può dimenticare ciò che si ama!- Scatto in piedi,senza un motivo preciso,stringendo sempre più forte la sua mano.
-Puoi urlare più piano?-
-Urlare più piano? Si certo,scu...Jay!-
Faccio cadere la sedia,e lo stringo forte stendendomi affianco a lui.
-puoi soffocarmi più piano?-
Lacrime di gioia sostituiscono le precedenti.
-Oh Jay! Sei vivo!-
-Grazie eh!-
-Jay ti amo!ti amo! ti amo! Devo chiamare il dottore.-
-No aspetta.- 
La sua voce è fievole e bassa,quasi un sussurro,e fatica a tenere l'occhio destro aperto.
-Voglio prima parlare con te.-
-Ma Jay,devono subito control...-
-Ti prego...-
-Ok.Oddio sei vivo!-
-Si,e sono stupito dal fatto che rubi frasi d'amore ai bambini!-
-Cosa?!Hai sentito?-
-Tutto.-
Che figura di merda.
Non c'era un solo discorso logico in ciò che ho detto.
-Trinity,ti ricordi la promessa che ci siamo fatti?-
-Che avrei buttato giù tutti i birilli prima dei diciassette anni?-
-No Trinity. Che mi avresti insegnato ad amare.-
-ah...si.Le cose non sono andate per il verso giusto,eh?- rispondo amareggiata.
-Sono io a dovermi scusare,Trinity. Sono stato uno
Stronzo,ma già lo sai. Ma sappi che non dono fuggito perchè non mi piacevi più.-
-Ricordi? Mi dicevi sempre di non andarmene,quando il primo ad averlo fatto sei stato tu.-
Abbassa lo sguardo e noto il suo volto triste.
Stupida.stupida. stupida.
Ma perchè non me ne sto zitta?!
-cioè,non voglio dire nien...-
-No,hai ragione.sono scappato. Sono fuggito da ciò a cui tenevo di più. Perchè avevo paura.-
-di cosa?-
-Avevo paura da ciò che provavo,una cosa strana,che non avevo mai privato fino ad ora.Avevo paura Trinity,perchè tu hai mantenuto la tua promessa.-
Che?!Cosa?!
-Ti amo.-
Porca vacca.
Nah,non può averlo detto. Sarà la convalescenza.
Mi ama?!
-Ti amo da così tanto tempo,e l'ho sempre saputo...Ma non ho mai voluto ammetterlo.-
-Jay...-
Ma quante lacrime posso contenere?!
Mi indica con la testa il posto affianco a se,e si sposta difficilmente facendomi stendere.
È così belli averlo così vicino.
-Ti amo tanto-
Mi accarezza la guancia bagnata e mi sorride dolcemente.
-Anche io.-
-Vogliamo rifarlo?-
-Che cosa?-
-una promessa.-
-Beh...la nostra storia è una promessa.e fino ad ora le abbiamo mantenute.-
-Allora,prometto di imparare a vivere con te.
-Prometto di insegnartelo.-

THE END.

Lacrime.
Non per la storia, ma perchè è tutto finito.

E' più di un 'anno che vado avanti con questa storia, pensavo che non l'avrei mai finita, ma mi devo ricredere, ce l'ho fatta.
Rileggere tutta la storia dall'inizio è stato un colpo al cuore, non riuscivo a credere che sono stata io a farla.
Ma siamo giunti qui,al "THE END".
Anche se...proprio the end non è... sto già proggettando il sequel, che pubblicherò fra qualche mese.
Pensavate di liberarvi di me,eh? 
Apparte gli scherzi, è solo grazie a voi che ho potute mettere quel"the end" alla fine.
Senza di voi non avrei mai avuto lo stimolo di continuare, nonostante abbia avuto più volte dei ripensamente.
Quindi grazie mille a tutti voi, a chi ha recensito, a chi mi ha seguito fin dall'inizio, ai lettori silenziosi <3
Un bacio,
Alis XOXOXO.

 
Alla prossima!
   
 
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