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Autore: Sweetcurry    08/11/2008    2 recensioni
Dal punto di vista di Bert, la storia, che "storia" non è, fra lui e Gerard, fra gli alti e bassi del tour e del dopo-tour.
Ne ho bisogno.
Perché se sentissi ancora, soltanto una, parola o frase del genere uscire dalle tue labbra io credo morirei.
Abbasso lo sguardo, e continuo a torturare l’angolo del tavolo con una mano.

[GeeBert]
Genere: Malinconico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: The Used
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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like you, and stop gebert 1

Avviso: nessuno scopo di lucro, sono fatti totalmente inventati, i personaggi non sono di mia proprietà.

Like You, And Stop



 

-We care-

Prologue

 

 

 

Quei piccoli momenti che passano indisturbati nella mia mente, riaffiorano, come una fenice dalle sue ceneri, si risvegliano, e mi ritorna quel solito pensiero che ai tempi mi affollava la mente. Come stavo bene.

 

“Posso farti una domanda, Gee?”
Tu mi guardi insoddisfatto, vorresti che stessi fermo, devi completare la tua opera, già. Quel sottile pennarello che porti sempre con te scorre lento sulla mia pelle. E mi provoca un leggero fastidio, prude e vorrei grattarmi, ma tu devi disegnare sul mio dito e allora posso resistere.
“Mhff…”
“Che rumori fai?”
Sento che sposti le tue dita sotto il palmo della mia mano, e per quel piccolo attimo il pennarellino si stacca dalla mia pelle. Provo a guardarti, ma tu subito urli che non hai ancora finito. Mi volto di nuovo verso il muro. Devo aspettare che il tuo capolavoro, perché sicuramente è un capolavoro, sia finito.
E continuo a pregare che quella rottura finisca. Ma non è vero. In realtà mi piace stare qui, su questo divano smunto e sentire il calore della tua gamba attaccata alla mia, della pressione che eserciti sulla mia mano destra mentre disegni, del divano che sopporta anche il tuo peso oltre al mio.
“Finito?”
“Finito.”
Prima che mi volti sento che richiudi il pennarello provocando un piccolo rumore secco. Porto la mia mano a trenta centimetri dal mio viso per osservare la tua opera. E resto ad osservare quei tratti d’inchiostro nero, per capirli al meglio.
“Sei un cazzone!”
“Ahahah!!”
Tu vuoi sapere se mi piace?
“E’ davvero bello”
“Coglione!”
Ridi, ma so che ti ha fatto piacere, dal rossore delle tue gote, che mi fa sorridere come un coglione, appunto.


Che poi non ti ho chiesto il perché quel giorno, non ti ho chiesto il significato, perché forse volevo aspettare. Aspettare quella sera. Sotto il tetto del tour-bus, mentre ti accarezzo i capelli. Quei tuoi splendidi capelli neri come la pece che non smetto di toccare.
“Perché un cuore?”
Sussulti al mio fianco e poi ti giri mostrandomi uno dei tuoi bellissimi sorrisi. E non so che espressione fare, perché non riesco a percepire cosa pensi, io non lo so. E aspetto che tu mi risponda.
Non mi rispondi.  Allunghi un braccio e ti sdrai completamente a pancia in su di fianco a me, e continui a sorridermi, senza smettere di scombussolarmi.
Ti tocco il fianco.
“Eh?”
Non mi vuoi rispondere?
Ho capito, mi ridi sotto i baffi!! Mi stai prendendo per il culo!! Lo sapevo!
Ti lascio un pizzicotto sempre sul fianco facendoti arretrare e ridere leggermente, ma continui, imperturbabilmente, a sfottermi.
“Gee…!”
Mugolo.
“Non è un cuore”
OH! Finalmente mi rispondi!!
“E che cos’è allora?”
Allunghi il tuo braccio verso il mio che tengo appoggiato al bordo del letto e mi afferri la mano, la tiri verso di te. Ci concentriamo tutti e due sul mio povero mignolo.
“Sono due cuori, vedi che c’è uno più grande dietro?”
A me era sembrato un contorno doppio, semplicemente. Ma Gerard non è semplice.
“E’ come un’ombra il cuore che sta dietro, vedi?”
Annuisco concentrato e completamente assorto.
Mi spavento quando tu mi dai una botta in testa con il palmo della tua mano e mi ridi a dieci centimetri dal mio viso.
“Ahahah… ah…”
Il ritmo della mia risata si affievolisce quando mi accorgo che ti zittisci e ti avvicini a me. I tuoi meravigliosi occhi verdi mi guardano come farebbe un cerbiatto, ma sappiamo che quello che sta per succedere non è affatto ingenuo.

°°°

(N.d.Sweetcurry: ebbene avevo spifferato in giro che l’avrei scritta e l’ho fatto, eheh, e mi sto crogiolando nel piacere di averlo fatto. Scrivere di loro due è come un bisogno, mi rendono così “felice”. Vi avverto che questa fiction è un po’ malinconica, non l’ho ancora finita, sono circa al quinto capitolo, anche se io divido i chappy quando devo postare, e quindi non so come orientarmi al momento.  Ho cambiato da "Primo capitolo" a "prologo" perchè mi sembrava un po' deprimente mettere così subito il capitolo. Ebbene, ho risistemato anche l'introduzione perchè quando l'ho fatta stavo dando di matto ... Beh, aspetto qualche recensione, eh?? Bacioni

Vostra
sweetcurry)


   
 
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