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Autore: Wolf017    17/12/2014    5 recensioni
Dunque è noto a tutti il legame che vi è tra gli androidi C17 e C18.
Questa one-shot tratta uno dei valori/beni più belli che possano esistere sulla terra ovvero:"L'amore fraterno".
Buona lettura.
Tratto dal test :" La ragazza degli appunti, era lei, l'avevi ritrovata.."
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: 17, 18, 19, Dr. Gelo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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AMORE FRATERNO
Eccovi su di un colle a  scrutare l'orizzonte.
E' così bella la natura, pensate.
Siete cyborg credete  e dimostrate di esser forti, ma i realtà sotto l'involucro fatto  di circuiti, si nasconde un cuore ancora pulsante.
In qualità di cyborg creati su base umana, restate impotenti dinanzi al destino che vi è stato assegnato.
Era da poco terminato l'inverno quando assieme a tua sorella, decidesti di andare a fare un pic-nic nella radura vicno casa vostra.
Eravate consci che sarebbe potuto essere uno degli ultimi giorni di primavera, violevate godervelo prima che arrivasse il gelo.
Ci andavate molto spesso, amavate la natura fin da quando pronunciaste le prime parole.
All'ora anche se vi sovrapponeste, non riuscivate a totalizzare un metro di altezza.
In quell'area verde vi erano molti arbusti alquanto alti e robusti, a popolare quell'incantevole luogo vi erano animali comuni dei boschi come scoiattoli, cerbiatti dagli occhi dolci, opossum, insetti, procioni dalla nera purigine mascherina, conigli, volpi, e se si andava in silenzio si potevano scorgere da lontano un brnco di lupi, e qualche altro lupo solitario.
Erano appena le 16:00 quando vi avviaste con passo lesto e gioioso verso la radura poco distante.
Sembrava un giorno  qualunque  eppure  c'era  qualcosa  di strano...il destino  vi aveva  riservato una sfida.
"Ecco guarda, quello sembra un buon posto per fare un pic-nic."dicesti  tu ragazzo dai capelli corvini e  occhi cerulei.
"Si, lo penso anche io fratellino." rispose la bionda ragazza che poteva essere paragonata a Barbie per la sua bellezza.

Allora  vi sedette sotto  quella  splendida  e verdeggiante  quercia  che  vi permetteva  di  restare  un po' all'ombra e un po' al sole.
Cullati dal vento.
C'erano molti  fiori percio' decidesti di metterne uno lilla tra i capelli dorati di tua sorella affinche' i suoi occhi azzurri  come l'ampia volta del cielo  potessero  risaltare; pensavi "ma lei è davvero mia sorella? Insomma  sembra uno splendido angelo. Sono molto geloso ". 
Erano di una  bellezza che stravolge e confonde.
Qualsiasi  uomo sarebbe caduto ai suoi piedi , ma mentre lei cercava il suo tanto atteso principe azzurro, tu ragazzo, non meditavi molto su ciò e anzi cercavi solo del divertimento.
Così diversi eppure così uguali.
"Mangiamo? Ho una fame lupina"  dicesti massaggiandoti la  pancia  vuota, lei ti sorrise in modo dolce  e incominciaste finalmente  a pranzare.
Avevano un  bel rapporto fraterno , lei dipendeva da lui e  viceversa lui da lei.
Riassunto in una sola parola , erano :inseparabili.
Entrambi erano gelosi  l'uno dell'altra, si amavano, si trattavano come degli amici  si raccontavano storie, ridevano, condividevano paure, ansie , si davano consigli.
Col passare degli anni infatti il loro legame fraterno s'era intensificato .
Diventò sempre più forte con l'avanzare degli anni, indissolubile.
Le  18:00 scoccarono  in fretta  era l'ora  di   tornare a casa, quando tu sentisti un  rumore provenire  da dietro i cespugli  così impavidamente  decidesti di  proteggere tua sorella.
"Lazuli andiamo  si è  fatto tardi" disse cercando di non farle percepire il suo turbamento.
Quel rumore ti aveva intimorito.
Il bosco oramai era divenuto buio, e d'untratto si era anche messo a nevicare.
La neve bianca propio come la vostra pallida e chiara carnagione.
Purtroppo non facesti in tempo a pronunciare quella frase che  da  quelle fronde  spuntarono  2 uomini ,il più anziano  aveva lunghi capelli bianchi , corporatura esile  e portava degli orecchini  d'oro circolari anche l'altro uomo l'indossava; quest'ultimo era molto grasso,  pelato  e soprattutto aveva la pelle estremamente bianca.
Alla loro vista decidesti di prendere tua  sorella per il polso e  iniziaqsti a correre a perdi fiato facendo attenzione a non scivolare sulla morbida neve, morbida e affievolita come i vostri ricordi.
Eravate spaesati e confusi, poi all'improvvsio, vi fu il buio totale.
Nero, oscuro, profondo, impenetrabile buio.
Vi avevano sedato  e trasportati  in un  laboratorio.
"Dove sono? Perchè sono in mutande? E cosa sono queste notizie e immagini  che continuano a  passarmi per la testa ininterrottamente?" ti chiedevi.
Eri agitato e spaventato  così decidesti di alzarti da  quello scomodo lettino .
Notasti che sulla scrivania  di quella camera poco  illuminata  e fredda   vi erano dei vestito così decidesti di indossarli, dopo esserti vestito  iniziasti a percepire una strana sensazione, come se ti mancasse  qualcosa. 
D'un tratto entrò  un uomo dai vaghi lineamenti.
Non riuscisti subito a riconoscerlo, ma percepivi un  nonsochè di strano osservandolo.
"Ciao e ben svegliato Cyborg numero 17, io sono il Dottor. Gelo  il tuo creatore.
Per  qualche giorno  ti sentirai  strano, ma non temere tutto ti sarà più  chiaro tra qualche ora.
AH! dimenticavo tua sorella potrai vederla tra qualche giorn .
Noto che  ti  sei gia' vestito,   adesso devo andare a dopo C17!". con tono saccente e arrogante si presentò, lasciando trapelare il suo entusiasmo e al contempo stupore nell'aver visto una delle sue creazioni prender vita.
"C17!? Ecco come mi chiamo. Eppure mi pare strano come- balbettasti- come se non fossi io ..."  Ti guardi allo specchio  nella vana speranza di trovare una spiegazione logica a tutte le tue domande ma finisci con il confonderti ulteriormente le idee.
Poi rifletti  sulle parole che ti ha detto il  dottore...
Eri giunto ad una sola deduzione logica in tutto quel trambusto che avevi nella mente, ovvero che LEI ti avrebbe saputo aiutare.
Esattamente non sapevi neppure chi dovessi cercare, solo mammifero di genere femminile, ecco un'utile e non informazione.
Poi meditasti a lungo nei giorni he passarono.
Giungesti ad una conclusione poichè nelle vari scartoffie ritrovate nel laboratorio dove ti rilegava, trovasti alcuni appunti su di te e su un essere di genere femminile.
Ecco, d'un tratto sti si rinnovò il pensiero di doverla  cercare.
"Ora ricordo tutto.
Io ero un  umano .
Lui  non  è il mio creatore ma solo  un assassino  che ha rovinato  la mia vita passata cancellandone il ricordo  quasi totale.
Devo ribellarmi, ma prima  dovrò  fare in modo  di sembrargli un tipo apposto.
Ma sopratutto, non voglio essere da solo..."
Finalmente  dopo  3  lunghi  giorni  di test , il Dott.Gelo ti concede di passare del tempo con qualuno.
Te la presenta velocemente e in modo risolutivo, poi esce dalla stanza.
L'hai riconosciuta, è LEI.
La ragazza degli appunti.
Tua sorella, la tua amata sorella.

Passano 30 minuti prima che tu e lei possiate riconoscervi.
Vi abbracciate mentre alcune lacrime faticano ad uscire e a ricadervi sulla pelle e sugli ingranaggi.
Lapis e Lazuli si erano finalmente ritrovati.
"Mi scusi  Dottor.Gelo ....quando avrà inizio la nostra missione? sa sono impaziente!" chiedesti tu, ragazzo corvino.
"Inizierà  quando sarete pronti miei cari figliuoli, adesso  dovete imparare  ad ubbidirmi come fa  C19."
"Mi scusi tanto ma noi non siamo  solamente macchine per distruggere,  non dobbiamo  solo eseguire i vostri ordini , non siamo i  vostri galoppini..." dicesti con tono pacato  tu ragazza dai capelli   dorati.
Il tuo sguardo ormai, è impietrito e più glaciale di quando eri una comune umana.
Ma ti è rimasto ben poco di umano adesso.
"Perciò  vi ho cancellato una parte della vostra memoria, ma vedo che non è del  tutto servito".
C17  cominciò ad alterarsi  e quindi  alzatosi di scatto, preso dall'ra funesta,  prese per la gola  il Dottor.Gelo, ma prima che potesse strozzarlo del tutto C19  spense sia lui che la sorella con un telecomando per poi riattivarli  nuovamente dopo  3 lunghi anni.
Questi li avevano passati all'interno di una  "teca",una sala  d'ibernazione.
La criogenizzazione aveva anche i suoi lati positivi, anzi uno in particolare, seppur i vostri erano spenti e immobili, le vostre menti pensanti lavoravano senza sosta.
I peniseri si facevano strada nelle vostre menti portando rancori, rabbia, odio...
Avevate tutto il tempo per proggettare un piano per distruggere il vostro padre.
Molte volte restavi a chiederti ripetutamente perchè il destino vi aveva colpito, poi ti incolpavi.
Se solo avesse corso più forte, sarebbero  riusciti a salvarsi.
 Appena uscito dalla tua camera  d'ibernazione lo uccidesti.
Ti sentivi libero finalmente, quel vecchio bastardo   aveva  rovinato la vostra giovinezza cancellandone i ricordi  meritava  dunque quella cruente  fine.
Tutti questi pensieri balenavano  nella mente  di C17 mentre osservava lo  stupendo spettacolo che gli donava la natura.
Troppi  ricordi  così  decidesti di abbracciare tua sorella che era  di fianco a te.
Lei ti guardò in un primo momento attontita subito dopo,  ricambiò l'abbraccio e  ti diede un bacio  dolce sulla gote e tu le dicesti: "Ti adoro sorellina mia, non so cosa farei senza te. Perdonami... "
"Dovrei invece  ringraziarti. Non  devi scusarti,  tu hai fatto il possibile. Fratellino, nessunno potrà  mai dividerci"  
I  due  si abbracciarono forte.
Cyborg o no,  rimaneva comuque fratello e  sorella , lei la sua regina lui il  suo re,  legati da un legame fraterno  infinito...
ANGOLO  DELLA PSEUDO-AUTRICE
Ho dovuto interamente riscriverla, tra lessico e punteggiatura inesistente, non so osa mi abbia addolorato di più.
Fu la mia seconda "opera" pubblicata, e prima one-shot.
Rimarrà una delle mie preefrite.
Spero sia di vostro gradimento.
By Wolf017
°Lascio un velo di mistero come fossi un forestiero°

 
   
 
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