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Autore: Lan Shuihua    17/12/2014    0 recensioni
Questa è la storia di Anastasia rivista con i personaggi di Inuyasha. NON è un crossover perchè i personaggi delle due storie non si incontrano. I personaggi potrebbero essere un po' OOC, ma è la storia che lo richiede.
Anche se è un po' una Song-fic, non tutti i capitoli conterranno una canzone.
Spero vi piaccia e che recensiate in tanti, anche se è solo la mia prima ff su EFP!
Genere: Avventura, Commedia, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kagura, Naraku, Shippou | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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~~Prima di iniziare, voglio ringraziare chi non ha perso la speranza di poter leggere il capitolo finale di questa long. E mi scuso per avervi fatto aspettare così tanto, ma l’ispirazione mi aveva temporaneamente abbandonato. In ogni caso, i più pazienti potranno leggere il finale che mancava alla mia storia!

E dopo quasi due anni dal suo inizio, ecco qui la fine della mia prima long!

NUOVI INIZI, VECCHIE MANIE

Dopo aver disseminato i brandelli del suo abito per tutta la strada dal palazzo al ponte, Sango raggiunge Inuyasha e Miroku sul campo di battaglia e scopre con orrore che il responsabile della morte della sua famiglia è ancora effettivamente a piede libero. Né lei né gli altri fanno però in tempo ad attaccarlo mentre è solo.
Dopo un iniziale sbigottimento, Naraku evoca gli spiritelli del suo reliquiario che si posano su una statua del ponte, animandola. Vista la mala parata, l’ex monaco ha infatti deciso che una battaglia 4 contro 2 è meglio di una 4 contro 1 e, dopo aver dato vita alla statua di una sottospecie di rana gigante, le ordina di attaccare.
“Manten, tieni impegnati i giovanotti! Alle signorine ci penso io, ho un conto in sospeso con loro…” gli dice, prima di avventarsi sulle due.
Tra calci in volo e pericolose artigliate, le ragazze riescono a turno a dare un’occhiata al resto della battaglia. Di qua, Inuyasha e Miroku occasionalmente fulminati da Manten che però non si danno per vinti. Di là, Kagura presa per la piuma e strapazzata da Shippo (tornato ad aiutare come può), che si sta divertendo come un matto.

Una buona mezz’ora di combattimento dà come risultati Manten morto, finito dagli attacchi di Inuyasha e dalla magia di Miroku, i nostri due impresari a terra quasi senza forze e le cugine che tentano di non farsi sopraffare dallo schifo fatto persona. Con la lotta ridotta ormai a un 2 contro 1, Naraku si prepara a lanciare una delle sue magie più potenti contro Kagome, ma Sango capisce tutto e gioca d’anticipo. Sapendo che la cugina non riuscirebbe mai a schivare l’attacco, le si para davanti facendole da scudo e incassando il colpo destinato a lei.
“No, Sango!!” urla Kagome, mentre la rabbia comincia a crescerle dentro.
Miroku e Inuyasha, con le poche forze che hanno ancora in corpo, portano via rispettivamente Shippo con Kagura e Sango da quello che sarà lo scontro finale e proprio allora Naraku firma inconsapevolmente la propria condanna a morte. Nella speranza di fiaccare le ultime resistenze di Kagome, colpisce ripetutamente Inuyasha fino a lasciarlo penzolare dal ponte, aggrappato a fatica con una mano, ma senza accorgersene fa cadere il reliquiario.
Chi se ne accorge è proprio Kagome, grazie al gelido autocontrollo che è riuscita a mantenere, che lo prende e decide di sfogare su quell’oggetto così importante per il suo nemico la propria rabbia.
“Questo è per Inuyasha!” urla Kagome pestando il reliquiario, che si incrina appena.
“Questo è per la mia famiglia!” Una lacrima le sfugge nel pensare ai suoi familiari mentre pesta nuovamente l’oggetto, che si incrina pericolosamente.
“E questo, dannato monaco… questo è per te!!” grida con tutto il fiato che ha in corpo mentre assesta il terzo pestone al reliquiario, che si rompe e riduce in cenere Naraku e quel che restava di Manten. Mentre gli spiritelli fuoriusciti passano sulla testa di Kagome, le donano la parte di mezzodemone che Naraku aveva trasferito nel reliquiario per potersi vendicare e che, dato che l’oggetto è stato distrutto da un’umana, la rende una mezzodemone con tanto di orecchiette canine nere. Nel frattempo, un alito di vento porta via le ceneri degli sconfitti e aiuta Kagura a sfuggire alla presa di Shippo.
Solo adesso Kagome realizza che i suoi tre amici sono gravemente feriti, corre a palazzo a chiamare aiuto e li fa medicare.


DUE MESI DOPO
I feriti sono guariti, anche se restano in convalescenza, e Kagome è stata incoronata imperatrice del Giappone. Ricordandosi di colpo di quanto le aveva detto sua nonna tempo prima, chiede spiegazioni al diretto interessato.
“Inuyasha, come mai non hai accettato la ricompensa che mia nonna ti aveva offerto? Non era per questo che mi hai accompagnata fino a Parigi?”
Il giovane le fa segno di avvicinarsi al letto al quale è ancora costretto e le sussurra: “L’ho già detto a Kaede, ho trovato qualcosa di più prezioso.”
“Che cosa?” gli chiede lei, senza averne la più pallida idea.
“Non l’hai ancora capito? Sei tu, Ka-chan” le dice Inuyasha a fior di labbra un attimo prima di baciarla. Kagome l’ha capito, adesso, talmente bene che ricambia il bacio, ma dopo poco è impegnata anche ad accarezzare le orecchie canine del ragazzo. Notando quelle di Kagome per la prima volta, anche lui si diverte ad accarezzarle e forse comincia a capire come mai le sue orecchie strane erano il bersaglio di tutti i bambini del vicinato.

Venivamo da esperienze sbagliate
Ben lontani dal vedersi mai più
Ma siamo qua, fabbricanti di sogni
Il mio inizio sei tu.

Sconosciuti, tu non eri nei piani
Stiam vivendo nuove complicità

Ma era un po’ che il cuore voleva
Funzionerà?
Con te, che io voglio riempire i miei giorni
Te, che io voglio far veri i miei sogni
Che questo viaggio ha porti sicuri, chiari contorni.
Ci sarò per la fine del mondo,
Ci sarò per amarti di più

E così se chiami rispondo
Il mio vero inizio sei tu.
La nostra vita passava
Cercando felicità.
Con te un futuro ce l’ho,
Lo aspettavo da un po’,
Niente ora ci cambierà!

Con te, che io voglio riempire i miei giorni
Te, che io voglio far veri i miei sogni
Che questo viaggio ha porti sicuri, chiari contorni.
Ci sarò per la fine del mondo
Ci sarò per amarti di più
E così se chiami rispondo
Il mio vero inizio… sei tu!

Kagome non fa quasi in tempo a finire di cantare che inspiegabilmente scoppia a ridere. Non capendo il motivo, Inuyasha segue il suo sguardo e si mette a ridere anche lui.
Poco lontano da loro ci sono infatti Sango e Miroku che, dopo due mesi sdraiati in due letti vicini, hanno finalmente capito di amarsi. Ma mentre si stavano baciando, il ragazzo ha allungato un po’ troppo le mani, come suo solito, e Sango ha ricambiato lasciandogli una cinquina rossa su una guancia.


ANGOLO ORCHIDEA
Ancora un doveroso grazie a tutti quelli che hanno atteso con pazienza la fine di questa avventura!
Come vi è sembrato questo ultimo capitolo? Troppo lontano dal finale originale? Fatemi sapere!
E scusate di nuovo per l’enorme ed ingiustificabile ritardo di pubblicazione!
                                                                                                                                             兰水花 Lan Shuihua
PS I versi della canzone in corsivo sono quelli che canta Kagome, quelli in grassetto sono di Inuyasha e quelli sottolineati di tutti e due. Ma l’avevate già capito, vero?

  
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