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Autore: inu_ka    18/12/2014    2 recensioni
La scuola il luogo più detestato dalla maggior parte degli studenti eppure non tutti la pensano così. Questo accade in un piccolo gruppeto di amici loro sono Inuyasha, Kagome, Miroku e Sango e proprio quest'ultima ama la scuola più di ogni altra cosa. Questo è il loro ultimo anno di superiori frequentano il liceo classico e loro malgrado dovranno affrontare gli esami di stato. Tra programmi di studi, amori intrighi e macchinazioni questi ragazzi dovranno affrontare il loro anno più buio ma come tutte le cose hanno un inizio e una fine ma raggiungere la fine sarà tutt'altro che facile.
Se volete sapere cosa riserverà quest'anno a questi poveri ragazzi non vi resta che provare a leggere. Vi avviso sin da adesso ch ela storia tratterà tematiche delicate come la violenza e che sarà tutt'altro che breve. Spero di avervi incuriosito almeno un pochino.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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La settimana successiva iniziarono le prime lezioni universitarie dove ogni professore assegnava i libri dal quale bisognava studiare per la propria materia, i ragazzi erano già alla disperata ricerca di alcuni testi a dir poco introvabili solo Sango era un po’ più avvantaggiata perché molti testi erano gli stessi di Sesshomaru, fu lui a consigliare agli altri una libreria che si trovava in periferia che non essendo molto conosciuta era probabile che trovassero quello che cercavano.
Nel pomeriggio i ragazzi si recarono presso questa libreria e lì vicino videro una figura conosciuta e che mai si sarebbero aspettati di rincontrare.
Inuyasha d’istinto tirò a se Kagome e la strinse più che potè, la vista di quella figura aveva terrorizzato il ragazzo che in un secondo si ritrovò a vivere l’incubo dei mesi precedenti. Miroku si parò davanti alla coppia intimandoli a girarsi per tornare indietro mentre Kagome stritolò letteralmente il suo ragazzo, era assurdo quella persona aveva stravolto la giornata in un secondo.
Inuyasha sentì leggermente la maglietta umida e visto che non faceva caldo l’unico motivo per cui poteva esserlo era che Kagome stesse piangendo così la strinse di più.
I: Non temere adesso ce ne andiamo non ci farà niente ci sono io e contro me e Miroku non ha speranze di farci qualcosa. Siamo intesi? Ora forza andiamocene o tua sorella ci farà una tirata d’orecchie pensando che ce ne siamo andati in giro.
K: Sì hai ragione.
Disse abbozzando un sorriso. Per Inuyasha era stato complicato riuscire a mantenere un tono che trasmettesse tranquillità in quanto lui non lo era affatto, Miroku anche accarezzò la testa della ragazza facendo in modo che si calmasse, non avrebbe permesso che succedesse di nuovo ciò che era accaduto tempo fa. Tutti loro temevano per Kagome e quindi sentivano la necessità di proteggerla da chiunque avesse provato a farle del male.
Stavano per andarsene quando improvvisamente Inuyasha si sentì chiamare, era inutile tutti gli sforzi fatti per non darle retta erano svaniti al solo suono di quel nome pronunciato dalla persona sbagliata. Istintivamente Kagome sobbalzò ma le venne subito in mente la promessa che aveva fatto ad Izayoi quando era in coma perciò fece un respiro profondo e si calmò. Lei doveva essere forte doveva esserlo per lui.
K: Cosa vuoi, non ti è bastato quello che già ci hai fatto?
Disse pacatamente poi non seppe come ma le venne istintivamente di guardare il ventre di chi le stava di fronte e lo vide leggermente pronunciato, quella non sembrava la pancia di qualcuno che aveva preso peso ma bensì era la pancia di chi era incinta. Sì incinta ma di chi?
Ky: Kagome calmati giuro che non voglio fare niente nè a te e né agli altri.
A quelle parole Kagome si calmò del tutto e Inuyasha prese parola.
I: E allora cosa vuoi? Non vogliamo avere più niente a che fare con te o con chi ha contatti con te.
Ky: Hai ragione non posso di certo biasimarvi se non volete più vedermi ma c’è una cosa che volevo dirvi anche se so che sarà inutile.
M: Sbrigati abbiamo da fare e per questo nessuno di noi ti interromperà.
Alchè gli altri acconsentirono con il capo.
Ky: Vi ringrazio. Mi hanno riferito tutto quello che vi è successo compreso il tuo coma, Kagome, non ci sono giustificazioni per quello che vi ho fatto. Vorrei chiedervi perdono ma so che è inutile chiedervelo ciò che vi ho fatto è andato oltre ogni limite. Quando ho agito non ho pensato alle conseguenze non pensavo minimamente che le cose avrebbero preso questa piega. Naraku ha scelto la preda sbagliata. Pensava che tuo padre fosse facile da raggirare visto la mancanza della moglie, pensava che avrebbe ceduto per proteggere i suoi figli non aveva minimamente pensato che avrebbe lottato per quello che aveva costruito. Aveva ben studiato il carattere dei suoi figli e aveva capito che tra i due Inuyasha fosse il più vulnerabile in quanto agiva d’impulso senza pensare e quindi aveva mandato me per ingannarti e così sarebbe stato se non ci fosse stata lei. Non immaginava che tu provassi qualcosa per Kagome e che lei ricambiasse vi vedeva sempre litigare, ecco perché aveva scelto te, tuo fratello era difficile da raggirare visto che non provava niente per nessuno né affetto e né tanto meno amore. Inoltre non immaginava che tuo padre ascoltasse i suoi figli fino al punto di ignorare le loro azioni. Pensava che per il vostro bene avrebbe accettato di ingrandire la sua azienda. Prima di quella di tuo padre ci aveva provato con la famiglia di Jakotsu che accorgendosi del suo inganno gli aveva rifilato un’azienda fantasma dopo era toccata a quella di Miroku che si era rivelata più resistente del previsto e infine a quella di tuo padre che grazie all’amore e all’effetto è riuscita a resistere alla sua ora più buia. Mi dispiace vi aveva sottovalutato.
I ragazzi guardavano sbalorditi la ragazza, mai si sarebbero immaginati che avrebbe chiesto il loro perdono e soprattutto che avrebbe rivelato le reali intenzioni di Naraku anche se loro ne erano già a conoscenza.
Poi continuò.
Ky: So quello che è successo ai suoi sicari e non mi dispiace affatto in fondo hanno avuto ciò che meritavano, l’unico che non lo meritava era Koga.
Istintivamente si portò una mano sul ventre e qualche lacrima solcò il suo viso.
M: Perché gli altri sì e lui no? E perché piangi per lui.
Ky: Lui era stato raggirato. Con l’inganno Naraku aveva scaricato la colpa della morte dei suoi genitori su quelli di Kagome, ecco perché anche lei si è trovata in mezzo ai giochi. Lui ha colpito lei perché tra le sorelle era quella più sensibile e inoltre Sango era già impegnata da tempo con Miroku. La storia di Koga penso che la sappiate e dovreste capire il motivo delle sue azioni. Anche lui ha agito senza pensare alle conseguenze ma quello che mi ha riferito in Grecia voi non lo sapete.
K: Potresti dircelo, sempre se vuoi.
Disse con tono gentile, ormai lei non stava provando più odio verso Kykio ma adesso provava solo compassione verso quella ragazza che così subdolamente era stata ingannata, anche se in contatto con Naraku ci era entrata volontariamente. Il fatto di aver voluto chiedere il loro perdono per lei era più che sufficiente per capirla.
Ky: Sì è il minimo che possa fare per voi. Quando eravamo agli arresti Koga aveva saputo dell’inganno di Naraku e voleva in tutti i modi fargliela pagare ma la reclusione glielo impediva. Aveva giurato che quando sarebbe stato scagionato lo avrebbe ucciso rischiando nuovamente la reclusione ma non gli importava tanto ormai non aveva più niente da perdere. Questo fu solo nei primi giorni, poi quando si calmò leggermente, a mente lucida si rese conto di quello che aveva fatto agendo sotto le menzogne di Naraku. La notte aveva spesso degli incubi e da quello che diceva si capiva che quasi ogni notte riviveva ciò che aveva fatto soprattutto quello che aveva fatto a Kagome in particolare ciò che stava facendo la notte in cui fu arrestato.
D’istinto Kagome si strinse al suo ragazzo sicuramente il ricordo di quella notte la terrorizzava ancora. Inuyasha le cinse le spalle accarezzandole la testa e con lo sguardo cercò di rassicurarla, e come ogni volta questo funzionò. Anche Kykio la guardò e colpevole chinò il capo.
Ky: Se vuoi la smetto.
K: No parla.
Ky: Bene, come dicevo ogni notte aveva questi incubi facendoli metabolizzare sempre di più le sue azioni e la sete di vendetta fu sostituita dai sensi di colpa. Nelle ore di libertà si confidava spesso con me e promise che quando sarebbe uscito innanzitutto avrebbe chiesto perdono a Kagome e dopo si sarebbe vendicato di Naraku ma questa volta lo avrebbe fatto non solo per quello che aveva fatto a lui ma lo avrebbe fatto anche per quello che stava facendo agli altri, insomma in un certo senso si sarebbe vendicato a nome di tutti.
Kagome si lasciò sfuggire qualche lacrima le dispiaceva per tutto quello che era successo. Aveva spesso imputato la colpa a Koga ma non sapeva che dietro ci fosse tutto questo.
Ky: Però prima di arrivare a questa conclusione i sensi di colpa stavano prevalendo su di lui infatti per due volte tentò il suicidio soltanto una mia rivelazione gli impedì di tentare il terzo.
M: Sarebbe? Scusami se ti faccio queste domande ma è sottointeso che puoi rifiutarti di risponderci.
Ky: Non preoccuparti ormai non ho più niente da perdere quello che non volevo perdere ormai già l’ho perso.
Detto ciò scoppiò a piangere a dirotto, Kagome vedendo ciò le si avvicinò e la strinse cercando di calmarla. Sul momento Kykio sobbalzò non di certo si sarebbe aspettata un gesto simile proprio da Kagome che era stata la persona che più aveva sofferto in quella storia ma alle parole della ragazza cedette.
K: Forza sfogati, e se il ricordo di ciò che stavi per dirci ti fa così male non sei costretta a dircelo, però adesso liberati da ciò che ti fa stare così male vedrai che dopo starai meglio e nelle tue condizioni stare così non fa bene né a te e né alla creatura che porti in grembo.
Ky: Te ne sei accorta?
K: Certo sono donna anche io e certe cose le capisci per istinto. Ora su dai calmati.
Ky: Oh Kagome grazie, grazie mille non so perché tu lo faccia dopo tutto quello che ti ho fatto ma ti ringrazio.
K: Kykio ricorda che al mondo non siamo tutti uguali però diciamo che a modo nostro tutti proviamo dei sentimenti e tutti hanno diritto ad una seconda chance. Per adesso liberati da ciò che ti opprime poi si penserà al resto.
Disse facendole un sorriso, anche i ragazzi si stupirono a vedere quella scena e anche delle parole dette dalla ragazza, era vero loro non si erano accorti di niente.
Ky: Grazie ora mi sento meglio.
I: Comunque perché hai impedito a Koga di suicidarsi, in fondo anche tu lo hai ingannato per bene.
K: Inuyasha come sempre la tua sensibilità è pari a zero.
Disse guardandolo con uno sguardo inceneritore. Se lo sguardo di suo fratello ghiacciava quello della sua ragazza inceneriva.
Ky: Hai ragione io l’ho ingannato inoltre tradivo te con lui, però questo fu solo all’inizio col tempo capii che per lui provavo davvero qualcosa, non si trattava più di un amore ingannevole ma ciò si era trasformato in vero amore.
Disse sorridendo e portandosi ancora una volta la mano sul ventre.
Ky: Anche lui ricambiava ma la sorte ci fu avversa. Avevamo rifiutato di eseguire il piano di Naraku in Grecia ma purtroppo i suoi modi non ce lo permettevano. Quando rifiutammo Naraku ci minacciò, aveva puntato un coltello contro di me e Koga nel tentativo di proteggermi si mise tra me e Naraku ferendosi la schiena. Dopo questo fummo costretti ad accettare, però ci eravamo ripromessi che quella sarebbe stata l’ultima volta che gli avremmo obbedito dopo saremmo fuggiti facendo perdere le nostre tracce. Purtroppo come sapete la sorte ci fu avversa. Non so come Naraku sia venuto a conoscenza della nostra relazione ma in qualche modo ci aveva scoperti. in carcere gli confessai di essere incinta, non volevo dirglielo così ma quello fu l’unico modo di impedirli di suicidarsi. Sapevo che presto ci avrebbero trasferiti nella nostra patria e sapevo anche che per via della mia gravidanza mi avrebbero dato almeno i domiciliari, però non so perché speravo che non ci trasferissero qui. Avevo un brutto presentimento e visto quello che è successo avevo ragione. Ora sono stata rilasciata definitivamente con la sola restrizione di non abbandonare la città e di non avvicinarmi a voi senza il vostro consenso. Dunque se volete ora me ne andrò e potete denunciarmi.
K: Non faremo nessuna delle due cose, anzi se ti servisse aiuto tieni questo è il mio numero.
I: Kagome! Ti fidi a tal punto?
K: Sì capisco che le sue parole sono sincere.
Ky: Grazie Kagome non merito tutto questo sei una brava ragazza, Inuyasha non lascartela scappare non ne troverai altre come lei.
M: Kykio una curiosità!
Ky: Dimmi!
M: L’altro ieri per caso ti trovavi all’università?
Ky: Sì ero io.
I: Miroku l’hai vista e non ci hai detto niente.
M: Non ne ero sicuro e non mi sembrava il caso di creare inutili allarmismi e da quello che vedo adesso ho fatto bene.
K: Hai intenzione di iscriverti all’università?
Ky: Sì a scienze del servizio sociale.
Inuyasha sgranò gli occhi aveva paura che succedesse qualcosa alla sua ragazza che si sarebbe trovata nelle stesse aule con Kykio.
K: Whuau ci troveremo a frequentare la stessa facoltà.
Ky: Kagome ma davvero non ti darò fastidio, dopo quello che ti ho fatto?
K: Kykio il passato è passato ora anche io sono più forte quindi farmi qualcosa non ti conviene.
Disse facendole l’occhiolino così Kykio si avvicinò alla ragazza e l’abbracciò.
Ky: Grazie mille Kagome non ti ringrazierò mai abbastanza.
Kagome guardò l’orologio e per poco non ebbe un infarto, si era davvero fatto tardi.
K: Aaaahahahh!
I: Kagome cos’hai?
K: Inuyasha è tardissimo Sango ci ucciderà.
Ky: Cos’è successo?
K: Eravamo venuti qui per trovare un libro che non riusciamo a trovare da nessuna parte.
Ky: E quale sarebbe?
K: Questo.
Ky: So io dove trovarlo però non è quella libreria, è quella che si trova nell’altra traversa. Se volete vi ci accompagno.
K: Sì sì. Sei la mia salvezza.
I ragazzi guardarono sbigottiti la ragazza si meravigliarono di come fosse riuscita a lasciarsi tutto dietro le spalle, loro erano ancora scettici ma Kagome no, ora passeggiava al fianco di Kykio come se niente fosse. Dopo aver raggiunto la libreria e acquistato finalmente il libro introvabile ringraziarono Kykio e tornarono a casa dandosi appuntamento l’indomani all’università, era ovvio che per il momento non avrebbero abbassato la guardia ma come diceva Kagome il passato è passato.
Arrivati a casa trovarono una Sango a dir poco furiosa ma quando raccontarono l’intero accaduto anche lei fu d’accordo  con la sorella sebbene fosse dubbiosa però anche lei convenne che il passato è passato e tutti meritano una seconda chance.
La sera dopo cena ognuno tornò nelle proprie camere.
I: Kagome!
Disse rivolgendosi alla ragazza con un tono stranamente delicato.
K: Sì!
I: Ascolta stavo pensando a quello che è successo oggi. Davvero non ti ha disturbato vedere di nuovo Kykio?
Disse chinando il capo e nascondendo gli occhi sotto la frangetta. La sua voce era leggermente incrinata, senza dubbio stava pensando a quello che era accaduto a causa di Kykio era ovvio che non voleva rischiare che succedesse di nuovo qualcosa alla sua amata. Non di certo temeva per se stesso però quello che aveva visto quel pomeriggio lo rassicurava in minima parte.
Kagome gli si avvicinò e gli sollevò il mento facendo in modo che si guardassero negli occhi.
K: Inuyasha non ti preoccupare non accadrà nulla di quello che è successo fidati sono molto più forte di come ero prima. L’ho promesso a tua madre e non verrò meno alla promessa, comunque le parole di Kykio mi sembravano sincere, credo che davvero si sia pentita in fondo anche lei ha sofferto e credo che abbia sofferto anche troppo, diamole un’altra possibilità ormai è rimasta solo lei e non credo che da sola possa farci qualcosa. Inuyasha so quello che hai passato e a ripensarci sono stata egoista a non chiedere il tuo parere perciò se questo ti fa soffrire non la frequenterò più di tanto, il nostro rapporto si limiterà solo al livello universitario.
Disse dandoli un bacio a fior di labbra e stringendolo a se. Inuyasha di rimando l’abbracciò e nascose la testa nell’incavo del collo della ragazza.
I: Kagome non è per me che temo non ho paura di soffrire ma non voglio soffrire per te. Tu sei la cosa più preziosa che abbia mai avuto e non voglio rischiare di perderti, quello che Kykio mi ha fatto non mi interessa ma non posso perdonare quello che ha fatto a te. Kagome se tu la vuoi frequentare per me va bene non ti costringerò a fare ciò che non vuoi ma ti prego solo di stare attenta. Solo questo. Io non abbasserò la guardia non permetterò che ti succeda qualcosa e se solo ci prova la pagherà cara, non mi interessa del suo stato ma lei non dovrà permettersi di farti soffrire. Per favore solo questo ti chiedo.
K: Inuyasha non avere paura, come ti ho detto, ora sono molto più forte stai tranquillo. Ci siamo intesi? Ti prometto che farò attenzione ma fidati il mio istinto mi dice che per una volta Kykio è stata sincera.
I: E va bene mi fido di te.                                                                         
K: Fai bene l’istinto di una donna raramente sbaglia. E ora cucciolotto a nanna domani giornata dura io ho lezione anche il pomeriggio.
I: Hai ragione anche io sono messo come te.
Così si addormentarono stretti l’uno all’altra, nella stanza adiacente Miroku e Sango avevano affrontato lo stesso discorso. Inu e Sesshomaru non furono da meno. Ognuno riteneva strana questa situazione ma avevano tutti la stessa opinione di Kagome anche se ritenevano prematuro abbassare la guardia.
Il giorno seguente come avevano concordato si incontrarono con Kykio nessuno fu sgarbato con lei anzi cercarono in tutti i modi di comprendere la ragazza. Arrivati all’università ognuno si diresse verso le proprie aule e Inuyasha di malavoglia fu costretto a lasciare Kagome, nonostante lei lo avesse rassicurato lui rimaneva sempre preoccupato da quella situazione. Non si fidava a lasciarla da sola insieme a Kykio infatti fino alla pausa pranzo mandava continuamente qualche messaggio per sapere come stava, ovviamente tutto procedeva nel migliore dei modi. Le due ragazze seguivano attentamente le lezioni lasciandosi sfuggire di tanto in tanto anche qualche battutina sui professori, sembrava strano vederle così nessuno avrebbe mai pensato ad una cosa simile se considerava quello che era successo mesi prima. Nella pausa pranzo si radunarono nel cortile, le giornate erano ancora calde e permettevano tranquillamente di rimanere all’aperto.
I giorni passarono con molta tranquillità e Inuyasha si era finalmente rassegnato aveva compreso che Kykio era stata realmente solo una pedina nelle mani di Naraku e ora era davvero pentita. Il rapporto di amicizia che aveva instaurato con Kagome era invidiabile infatti per quanto riguardava l’università facevano quasi tutto insieme, spesso rimanevano in biblioteca a studiare per gli esami, ovviamente anche gli altri ragazzi restavano ma solo per studiare ormai la questione Kykio era stata quasi del tutto sorpassata.


 ANGOLO DELL'AUTRICE:

OK ecco qual'era il colpo di scena, il ritorno di Kykio. Bhe ve la sareste mai aspettata una cosa del genere? Credo che per chi abbia letto la mia storia sia stata davvero una cosa impensabile. Era l'unica ad essere sopravissuta e ho voluta renderla buona. Come vi è sembrata come idea? Strampalata :)
La storia come ho detto in precedenza si avvia verso la fine con mio sommo dispiacere e per il sommo piacera di qualcuno, ma non temete è in programma una nuova storia.
Con questo è tutto ci vediamo al prossimo pazzo capitolo.

RINGRAZIAMENTI:

Ringrazio chi ha letto il precedente capitolo e anche chi lo ha recensito:
ROSADC
KagomeNoTaisho.
Ringrazio anticipatamente chi leggerà e chi recensirà questo capitolo.

BACI INU_KA
  
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