Fanfic su attori > Josh Hutcherson
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Autore: Caroline3    18/12/2014    4 recensioni
Per chi segue la mia storia su Josh "Io non voglio dimenticare", ho preparato una piccola sorpresa di Natale che avevo già accennato. Questa è la stessa storia, però vista dalla prospettiva di Josh. Per chi, invece, non ha mai letto la mia prima storia, si affretti a farlo, cosicché potrà capire meglio questa!
Dal testo: "Mentre le comunico le ordinazioni di tutti non posso fare a meno di notare che ha un viso molto dolce e delicato. I capelli, raccolti in una coda improvvisata, sono lisci e dello stesso colore degli occhi: nocciola. In realtà, ora che ha spostato, per un attimo, lo sguardo verso il sole, hanno qualche sfumatura di verde. Sono molto simili ai miei, con la differenza che i suoi hanno un qualcosa di strano. Ma non riesco ad identificare cosa."
Buona lettura!
P.s. 'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, né offenderla in alcun modo'
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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We keep this love in a photograph,
we made these memories for ourselves,
where our eyes are never closing,
our hearts were never broken
and time's forever frozen, still.

So you can keep me
inside the pocket of your ripped jeans,
holding me close until our eyes meet.
You won't ever be alone, wait for me to come home.

_Photograph - Ed Sheeran

Capitolo 1: Quella bellezza semplice. Quasi rara.

 

 

Siamo qui da quasi una settimana e devo dire che adoro questo posto.

Abbiamo girato tantissimo in questi giorni, scoprendo i boschi più belli e le spiagge più paradisiache.

Questa mattina l'abbiamo passata in una spiaggia vicino casa di Hilary, a qualche km da Portocervo, una cittadina davvero graziosa e colorata.

Dopo aver pranzato e passeggiato un po', Andre propone di andare a bere qualcosa di rinfrescante e Hilary, che conosce bene la zona, ci conduce in un bar sulla spiaggia.

Salgo i pochi scalini che portano alla terrazza di legno e scorgo, dinanzi a me e con grande stupore, uno spettacolo a dir poco meraviglioso: il panorama è monopolizzato dal mare, incorniciato. ai lati, dalle colline tinte di verde, mentre all'orizzonte è indefinita la linea che separa il mare dal cielo, il cui celeste è puro, intriso solo di qualche goccia di bianco sgorgante dalle nuvole.

Prendiamo posto e, dopo qualche minuto, arriva la cameriera per prendere le nostre ordinazioni. Pronuncia una frase in italiano: alle nostre orecchie incomprensibile.

"Sorry?" chiedo io.

Lei sembra scuotersi, conscia di aver parlato in una lingua evidentemente non adatta a noi, si scusa e ripete la frase in inglese. Con un tenero accento.

Mentre le comunico le ordinazioni di tutti non posso fare a meno di notare che ha un viso molto dolce e delicato. I capelli, raccolti in una coda improvvisata, sono lisci e dello stesso colore degli occhi: nocciola. In realtà, ora che ha spostato, per un attimo, lo sguardo verso il sole, hanno qualche sfumatura di verde. Sono molto simili ai miei, con la differenza che i suoi hanno un qualcosa di strano. Ma non riesco ad identificare cosa.

Posso quasi dire che è bella. Non figa. Bella. Quella bellezza semplice. Quasi rara. Diciamo che a Los Angeles è proprio estinta.

La guardo tornare dentro il bar.

Accidenti! Non ho letto il suo nome!

Passano all'incirca due minuti, quando la vedo tornare. Tiene un vassoio in una mano e uno straccio nell'altra. La osservo mentre si muove da un tavolo all'altro, pulendo e ritirando le stoviglie lasciate dai clienti.

E' piccolina. Ha un corpo esile. E' magra. Forse troppo.

Una di quelle persone che quando la guardi vorresti abbracciarla, talmente ti sembra fragile. Ma senza stringerla forte, per paura di romperla.

*Oh Dio, Josh! Seriamente. Stai fissando la cameriera? Datti un contegno!*

Forse è la mancanza di Claudia.

Ma giuro che non riesco a smettere di guardarla.

Nei movimenti è sinuosa e delicata allo stesso tempo.

Mi è appena passata accanto. Ha lasciato una scia di profumo buonissimo. Non so cos'è, ma mi piace.

Mentre cammina non posso non accorgermi che ha davvero un bel cu..

..Oh, shit! Mi ha beccato in pieno!

Mi viene da ridere mentre abbasso la testa, il viso coperto dalla visiera del capellino.

Non facevo queste cose da quando ero adolescente.

Sento qualcuno colpirmi il braccio.

"Ahi! What?" mi volto verso Jennifer.

"La smetti di guardare la cameriera? La stai praticamente fissando ininterrottamente da 10 minuti!"

Mi metto a ridere.

"Hai almeno letto il suo nome?"

"No." rispondo, scettico.

So cos'ha intenzione di fare. La conosco bene.

"Excuse-me?"

"Jen, no!" sussurro, mentre cerco di farmi piccolo piccolo sulla sedia.

Lei torna, sorridente. Ma quegli occhi..Non mi convincono.

"Scusi, può portarci anche degli snack per favore? Muoio di fame!" chiede Jen.

Espiro.

"Certo, arrivano subito con i cocktail!" risponde, ridendo.

Oh, no! Non ho letto il nome.

Di nuovo.

Devo fare qualcosa.

"Grazie..." le dico, cercando velocemente con gli occhi il cartellino. "Cherolain"

Sorrido, soddisfatto.

Un bel nome.

Ma lei si affretta a correggermi "Carolin. E' francese." specifica.

Che strana sensazione essere corretti da qualcuno che non è mio amico o parente.

Di solito, alle ragazze che ho conosciuto, non importava se sbagliavo il loro nome o qualunque altra cosa. Anzi. Non importava neanche che me lo ricordassi, il loro nome. A loro interessava poter dire: "Sono andata a letto con Josh Hutcherson!".

E' comunque un bel nome. Forse anche più bello della versione inglese. E' delicato. Perfetto per lei.

"Aah, Caroline..E' un bel nome!" mi complimento, quasi involontariamente.

Lei mi ringrazia e se ne va in fretta. Quasi scappa.

Non riesco a guardare dentro. C'è troppo sole.

"Allora.." riprende Jennifer "Ora che sai il suo nome sei soddisfatto?"

Rido.

Rido perché non so cosa dire.

Sto spiando una ragazza che non conosco. E non so neanche se lei sa chi sono io.

Ora so come si sentono le mie fan.

"Joshua Ryan Hutcherson! Stai arrossendo per caso?"

Arrossendo? Io?

Non mi succedeva da quanto? Una decina d'anni?

Non mi è capitato neanche con Claudia.

E di lei sì che ero..sono..innamorato.

"No!" rispondo, frettolosamente, abbassando la visiera del cappellino.

Eccola che torna.

"Ecco qui. Per l'affamata" dice, porgendo, un po' tremante, gli snack a Jen.

Mi chiedo perché stia tremando.

L'ho messa in soggezione?

Da com'è scappata sembrerebbe di sì.

Oh, piccola. Non volevo.

Per ultimo appoggia sul tavolo il mio cocktail.

O per lo meno.

Sta per farlo.

Non capisco bene che succede, credo sia colpa di un'altra cameriera idiota, ma il contenuto che fino a pochi secondi fa era nel bicchiere, si è riversato sulla mia maglietta e in piccola parte sui pantaloni.

Un profumo mi invade le narici.

Mmh.

Fragola e vaniglia. 



 

Eccomi qui! Piaciuta la sorpresina di Natale? So che avevo detto che l'avrei pubblicata alla fine dell'altra ma non ho resistito! 
Che dite? Vi piace? Ora sappiamo perché Caroline si sentiva osservata  e cosa pensa Josh di lei.
Vi ho anche anticipato qualcosina su Claudia! Eheheh
Ho adorato scrivere questo capitolo e spero che voi adoriate leggerlo.
Il titolo è di una canzone di Ed Sheeran, a cui mi sono fortemente appassionata ultimamente e che vi farò trovare nei prossimi capitoli. 
Continuate a leggere entrambe le storie!
Buone feste!
Vostra, Caroline.
:)

   
 
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