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Autore: _Diane_    08/11/2008    4 recensioni
IMPORTANTE. Riprendo in mano la fiction dopo tanto, taaanto tempo! Spero possa ancora piacere, io vi prometto che ce la metterò tutta affinché questa storia, alla quale sono affezionata, abbia un degno sviluppo e un grande finale ^^ Enjoy!
TRAMA: Shinichi è quasi ventenne ormai. Dopo che l'organizzazione è stata finalmente debellata è potuto tornare alla vita di tutti i giorni, fatta di investigazioni e amore per la sua fidanzata Ran, che lo ha perdonato nonostante tutte le passate bugie. Ma sembra non esserci pace per lo Sherlock Holmes del nuovo millennio. Deve indagare su una persona scomparsa, riconquistare la fiducia del suo vecchio amico Heiji, scoprire perché ci siano due Kaito Kid che scorrazzano per i cieli di Tokio...
Ci riuscirà, anche stavolta?
Genere: Drammatico, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Ran Mori, Un po' tutti | Coppie: Kaito Kuroba/Kaito Kid, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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~ • Two Kids are better than one • ~
Chapter 1: The young woman

-Yawn!-
Mentre il giorno volgeva al declino ed il cielo s’inondava d’un rosso intenso, un pesante sbadiglio rimbombava prepotente tra le mura della grande stanza. L’individuo che si considerava lo “Sharlock Holmes del terzo millennio” riposava tranquillo steso su un confortevole divano. Aveva la gamba destra leggermente piegata, le braccia erano dietro la nuca mentre il volto era celato da una rara e vecchia edizione originale del libro “A Study in Scarlet”, di Conan Doyle. Il giorno prima era piovuto tantissimo… Ora l’ultimo timido raggio di luce solare gli illuminava il volto semi-coperto, facendo risaltare il profilo del giovane.
Fino a quando qualcuno si mise tra il la finestra e il ragazzo.
-Ah, ehm!-
Shinichi sobbalzò. Si tirò le gambe vicine al petto, portò istintivamente le braccia avanti a sé per difendersi da eventuali malintenzionati –avrebbe potuto fornire un lungo elenco di persone che l’avevano ripetutamente minacciato-, sia per mettere a fuoco la figura che gli si parava di fronte, sfocata e in controluce.
-E’ questa casa Kudo?-
-Sì. Desidera qualcosa?-
-Sono qui per un caso di rapimento.-
Shinichi sorrise beffardo alla giovane donna che gli stava parlando, che non aveva ancora messo perfettamente a fuoco.
-Signorina, io mi occupo assai raramente di “noiosi” casi di rapimento...-
La ragazza lasciò scivolare dal fagotto che portava sotto braccio un lungo mantello bianco, un cappello a cilindro dello stesso candido colore ed un monocolo. Questo bastò a lasciare Shinichi senza parole.
-Le ripeto più chiaramente; voglio che indaghi sulla scomparsa di Kaito Kid.-

Quando Shinichi riuscì a trovare il fiato e le parole per continuare, parlò.
-Kaito Kid… Scomparso?-
-Esatto.-
-Nessuno ha parlato di questa notizia.-
-Appunto. Nessuno deve venire a sapere di questo rapimento…Mi sono rivolta a lei perché confido nella sua prudenza e discrezione.-
-Ah, mi sembra che lei stia saltando troppo velocemente alle conclusioni, signorina. La scomparsa di qualcuno –specialmente di un ladro quale Kid- non implica per forza il suo rapimento.-
Shinichi si alzò dal divano, ripose con cura il libro sul tavolino di fronte a lui, facendo due passi ed trovandosi così il sole alle spalle, per vedere chi avesse di fronte. In primo luogo, un brivido gli percorse la schiena… La ragazza che si trovava di fronte era giovane –probabilmente della sua stessa età. Capelli castani leggermente mossi, non troppo lunghi ma giusti per ricadere con grazia su un cappotto leggero nero; sotto, una gonna a scacchi nera e azzurra tutta a pieghe, un paio di tacchi non troppo alti, come se la ragazza che si trovasse di fronte fosse una persona elegante, ma non abituata al lusso e alle fastidiose scarpe da donna.
Ma la cosa più sconvolgente di tutte era la straordinaria –quanto incredibile somiglianza con la sua attuale ragazza… Ran!
-Sono figlia di un ispettore, so riconoscere un caso di rapimento. Ma… Qualche problema?-
-No, nessuno.- Si affrettò a smettere di fissare quella ragazza come un pesce lesso. –Eh? Siete figlia di un ispettore? Come vi chiamate?-
La ragazza appoggiò il fagotto che ancora aveva sotto braccio per tendere la mano al giovane detective.
-Ora questo non ha importanza, signor detective. Come le stavo dicendo, Kaito Kid è scomparso dalla circolazione almeno due mesi fa. Da allora nessun biglietto, nessuna sfida per la polizia, nessuna apparizione ne spettacolo pubblico; è diventato introvabile.-
-Bhè signorina, l’unico dispiacere che posso avere è di non averlo catturato io stesso quel furfante. Ad ogni caso, si starà prendendo una pausa dopo il nostro ultimo scontro… Lo avrei acciuffato, se non fosse stato per qualche incidente di percorso. Ad ogni modo, prima di qualsiasi ipotesi, mi domando; qual è il motivo di tanto interessamento nei confronti di un volgare ladro?-
La ragazza ebbe un attimo di smarrimento a quella domanda così diretta, che Shinichi riuscì a cogliere nonostante fu molto breve.
-Queste sono informazioni che non posso rivelarle.-
Poi aprì il fagotto che era presente a terra, mostrando meglio tutto il suo contenuto a Shinichi.
-Questi sono i suoi abiti. Li ho trovati in un vicolo ieri notte, abbandonati vicino ad un cassonetto. Se le potessero essere di aiuto…-
Detto questo tirò fuori un paio di banconote di grosso taglio e le appoggiò sul tavolo.
-Lo consideri un piccolo anticipo.- E si avviò alla porta, a grandi passi.
-Come posso indagare su un caso, se non so nemmeno il suo nome e come posso rintracciarla?-
-Non si preoccupi. La rintraccerò io a tempo debito, lei pensi ad indagare con la discrezione più totale. Avrò modo di constatare se la sua fama è all’altezza delle sue reali capacità.-
La ragazza varcò la soglia, sparendo in breve tra le strade affollate di Tokio.

Shinichi era allibito e febbricitante allo stesso tempo. Un nuovo caso. Intrigante e non ben delineato, come una scatola chiusa della quale devi svelarne il contenuto senza aprirla.
Lanciò un’occhiata al libro sul tavolino, poi a quegli abiti bianchi e così incredibilmente attraenti.
-Non me ne vorrai Sherlock, ma preferisco i casi reali a te!-
E aprì totalmente il sacco.





Commenti dell’autrice:

Eccomi, sono tornata carissimi e carissime! Non so se siate felici di vedermi o meno, se vogliate picchiarmi, ringraziarmi o cosa… Qualunque sia la vostra reazione, anche se leggete per la prima volta qualcosa di mio, sono felice di essere tornata!
Vedete, ultimamente ho tante idee di storie che mi sfrullano per la testa: ma nessuna fino ad ora valida per iniziare una nuova long o medium (XD) fiction! Ed invece eccomi qui, quest’idea mi piace tantissimo e la sto sviluppando man mano. Non sarà nulla di difficile e complesso, però mi divertirò a giostrare alcuni personaggi di Gosho… ^^

Spero vivamente che questo primo capitolo vi abbai incuriositi/e, perché era proprio questo il fine! Ah, ho cercato di rinnovare e migliorare il mio stile anche sulla traccia di quattro bellissimi libri di Sharlock Holmes che ho letto di recente; quell’uomo è un mito! Chi non avesse letto mai nulla di questo brillante investigatore, corra immediatamente a cercare almeno un libro! E’ un consiglio ovviamente… Come quello di recensire questo primo capitolo! Pliz!
   
 
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