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Autore: OneRepublicLover    18/12/2014    2 recensioni
...Un velo di malinconia attraversò gli occhi di Emma e prontamente Killian la prese per mano “Mi dispiace Swan, non deve essere facile parlare di queste cose” “Non lo è, ma ho voglia di raccontartele. Prossima pallina Capitano!”, niente sembrava smorzare il suo entusiasmo...
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era tutto pronto, quella mattina si era svegliata presto e aveva portato tutti gli scatoloni giù dal solaio. Quello sarebbe stato il suo primo Natale nel nuovo appartamento ed Emma voleva la casa piena di decorazioni. Da quando aveva ritrovato Henry era tradizione che preparassero tutto insieme, ma lui era andato da Regina e Robin quindi sarebbe stata sola. Era dell’dea che però fare l’albero da soli fosse estremamente triste quindi aveva chiamato Killian e ora lo stava aspettando. Gli aveva praticamente riso in faccia quando lui le aveva detto che non aveva la minima idea di cosa fosse il Natale, o del perché si decorasse un albero. Com’era possibile che non ne avesse mai sentito parlare? Che tristezza, pensò.. 

Anche lei durante i periodi più complicati nella sua non facile vita, si era sempre sentita meglio per Natale.. le luci nelle vie e nelle vetrine, i bambini che aspettano Babbo Natale.. queste cose le scaldavano il cuore e non vedeva l’ora di mettersi all’opera e iniziare ad addobbare. Killian però era in ritardo “Maledizione, proprio oggi devi ritardare??!” sbuffò e nell’attesa iniziò  mettere le luci sull’albero, compito che aveva sempre ritenuto noioso e che cercava sempre di evitare. Aveva appena finito quando il campanello suonò, si avviò verso la porta e andò ad aprire, era Killian.

“Finalmente!” lo prese per mano e lo tirò dentro con la poca grazia che la contraddistingueva. “Ho già messo le luci, noi dobbiamo appendere le calze al camino e mettere le palline sull’albero.” Aveva continuato a parlare tirandoselo dietro e attraversando la sala per avvicinarsi al camino, quando Killian si bloccò e la tirò a sé “Faremo tutto quello che vuoi Swan, ma prima permettimi di salutarti a dovere e di farmi perdonare per il mio ritardo.” Detto questo si avvicinò ancora di più e la baciò. Killian sapeva di freddo e non appena le labbra gelide di lui incontrarono quelle calde di lei, entrambi furono percorsi da un brivido. Lui le prese il labbro inferiore tra i denti e iniziò a giocare con la sua lingua, mentre lei gli accarezzò i capelli, erano umidi, fuori doveva aver iniziato a nevicare. Quando si staccarono avevano tutti e due il fiato corto, ma rimasero con la fronte a contatto a guardarsi negli occhi dove tutti e due potevano vedere l’effetto che avevano l’una sull’altro. 

“Allora da cosa iniziamo Swan?” le chiese “Dobbiamo mettere le palline e visto che è il tuo primo Natale in assoluto sarai tu a mettere la prima pallina!”, le brillavano gli occhi, sembrava tornata bambina. Killian si avvicinò allo scatolone e tirò fuori una pallina, era rossa con dei fiocchi di neve argentati. Si voltò verso di lei “Dove la devo mettere?” “Dove vuoi! Stai attento di metterla nel posto giusto però, perché la prima pallina che sistemi sull’albero non va più spostata.” Si avvicinò all’albero e la posizionò nella penultima fila dei rami “Qui va bene Swan?” la guardò incerto. Lei sorrise “Io non l’avrei messa lì, quella è piccola e le piccole di solito stanno in alto, ma non lo potevi sapere quindi… dai prendi la prossima.”

Dopo qualche minuto di lavoro in cui Killian metteva le palline e Emma le riprendeva e le riposizionava da un’altra parte decisero che lui gliele avrebbe passate e lei le avrebbe messe sui rami. “Dimmi una cosa Swan, perché si fa tutto questo? Che senso ha?” lei rifletté un attimo prima di rispondere “Vedi è tradizione che qualche settimana prima di Natale la famiglia si riunisca alla persone a cui vuole bene e insieme si decori l’albero dove poi si metteranno i regali. È una cosa che unisce, che rinsalda i legami all’interno di una famiglia. I bambini poi sono ancora più eccitati perché aspettano che Babbo Natale porti loro il regalo che tanto desiderano!” “Babbo Natale?” era incredulo “Certo! È un signore che le notte della Vigilia scende dal camino e lascia il regalo sotto all’albero! Io da bambina mi appostavo vicino al camino e cercavo di stare sveglia per poterlo vedere, ma inevitabilmente crollavo addormentata e non ci sono mai riuscita. Solo dopo ho scoperto che è solo una storia che si racconta ai bambini e che sono i genitori a portare i regali, o nel mio caso gli assistenti sociali.” 

Un velo di malinconia attraversò gli occhi di Emma e prontamente Killian la prese per mano “Mi dispiace Swan, non deve essere facile parlare di queste cose” “Non lo è, ma ho voglia di raccontartele. Prossima pallina Capitano!”, niente sembrava smorzare il suo entusiasmo. Dopo quasi un’ora di lavoro finalmente misero la punta e l’albero fu completo. Killian andò dietro a Emma e l’abbracciò “È bellissimo amore, sei stata bravissima.” Lei girò la testa e gli stampò un bacio sulla guancia. Era felicissima di aver chiamato il pirata e di aver condiviso questa esperienza con lui.

Si staccò dal suo abbraccio “Aspettami sul divano! Ci siamo meritati un bicchiere di rum” gli accarezzò una guancia e andò a prendere i bicchieri. Quando fu di ritorno lo trovò assorto nei suoi pensieri mentre ammirava l’albero “Tutto bene Killian? Qualcosa non va?” lui si voltò verso di lei “No Swan, stavo solo pensando a quello che avevi detto sul Natale e sulla famiglia e sono veramente felice che tu mi abbia permesso di fare questa cosa con te oggi.” Lei arrossì e si sedette vicino a lui appoggiando la testa sul suo petto e per un po’ rimasero in silenzio appagati della loro reciproca compagnia.

Ad un certo punto Emma si staccò da lui e si alzò dal divano “Aspetta qui, devo mettere ancora una cosa e sono certa che ti piacerà molto.” Andò a prendere una scaletta e la mise sotto all’arco che divideva la zona notte dalla zona giorno e attaccò al soffitto quella che a Killian sembrava una specie di pianta. “Cos’è quella pianta amore?” “Questo Killian è vischio. Vedi un’antica leggenda dice che baciarsi sotto ad una pianta di vischio sia di buon auspicio per l’anno futuro..” lui si alzò dal divano con una luce maliziosa negli occhi e si accostò a lei.. “Sai a cosa penso Swan? Che per un po’ non ci muoveremo da qui..”


Ciao a tutti! olvevo solo ringraziare chi leggerà, commenterà e recensirà questa storia
nata un po' a caso dalla mia mente e che ho volto condividere con voi! i vostri commenti 
sono sempre apprezzati quindi se avete voglia lasciate pure una recensione!
grazie per tutto e alla prossima!

-A



 
   
 
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